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L'IMPRESA ITALIANA NELL'ECONOMIA GLOBALE - Cerved

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GLOBAL COMPETITION 8 - 2007<br />

26<br />

‹ Europa, riparti! ›<br />

Europa: né Marte né Venere. Semmai, Minerva<br />

L’indigenza della sicurezza/difesa europea non si può<br />

addebitare al vuoto d’attenzione politica. Tuttavia, la<br />

copiosa attività promozionale in questo campo la si può<br />

addebitare non tanto alla voglia di armare l’Europa quanto<br />

al tentativo di fare leva su un tema di alto valore simbolico<br />

per sostenere altre cause: per avvicinare fra loro<br />

Francia e Germania, per conquistare alla causa europea<br />

la Gran Bretagna, per opporre agli Stati Uniti un fronte<br />

comune, per frenare l’invadenza della NATO, per proporre<br />

all’Europa stati candidati a guidarla. ecc,<br />

Privata per decenni di un impegno serio. La<br />

sicurezza/difesa europea ha accumulato un gap militare<br />

colmabile solo con impensabili sacrifici in altri settori. Ma<br />

se dovrà lasciare agli Stati Uniti il ruolo di Marte e le starà<br />

stretto quello di Venere 35 , potrà almeno indossare elmo e<br />

panni di Minerva saggia e guerriera, abile nel coniugare<br />

le soft policies con le hard policies.<br />

Non si può ancora negare all’Europa quel braccio militare<br />

che ne accrescerebbe l’autorevolezza, accreditandola<br />

come polo nel contesto multipolare e stabilendo maggiore<br />

equilibrio nel rapporto euro-atlantico. La sindrome<br />

Kosovo ha motivato il presente attivismo, ma per una svol-<br />

ta significativa non basta. Una sicurezza/difesa comune<br />

non darà all’integrazione europea quell’impulso risolutivo<br />

che si era, forse ingenuamente, attribuito alla Comunità<br />

Europea di Difesa ma potrà servire a ridurre le differenze<br />

europee contribuendo a europeizzare l’Europa.<br />

Resta il dubbio se siano possibili riforme tanto difficili in<br />

assenza di una leadership europea. Le credenziali migliori<br />

le avrebbero Francia e Gran Bretagna se rinunciassero<br />

a favore dell’UE al proprio seggio al Consiglio di Sicurezza<br />

dell’ONU, assicurassero un deterrente nucleare<br />

all’Europa 36 e integrassero le loro forze di proiezione.<br />

Poiché non lo faranno non resta che candidare la triade<br />

Francia, Gran Bretagna, Germania 37 che potrebbe anche<br />

divenire un quartetto se l’Italia trovasse il coraggio di<br />

esporsi su questi per lei non facili temi.<br />

La sicurezza/difesa europea è in corso d’opera ma “un<br />

buon sistema istituzionale non basta a superare differenze<br />

profonde. Si deve costruire un interesse comune”<br />

(Jacques Delors, Le Monde, 24 marzo 1996). Oggi, dopo<br />

tante false partenze, la sicurezza/difesa europea, che è<br />

parte essenziale dell’interesse comune, si è messa in<br />

moto. Tocca al resto, così come “l’intendenza” di<br />

Napoleone 38 , seguirla.<br />

35 Robert Kagan, Paradiso e potere, Mondadori, 2003, pag. 58.<br />

36 Robert Kagan, op.cit., 2003, pag. 58. Nel 1998 la Gran Bretagna avrebbe proposto il proprio deterrente nucleare alla difesa europea.<br />

37 Con il Libro Bianco 2006 ha annunciato una ambiziosa riforma del suo strumento militare.<br />

38 Napoleone diceva che, una volta lanciati i suoi battaglioni, l’intendenza (ossia il sostegno logistico) non poteva non seguirli<br />

(l’intendance suivra).

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