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tesi F. Marotta.pdf - EleA@UniSA

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I. AUTORITÀ MATERNA<br />

CAPITOLO PRIMO<br />

Prends soin de ta mère car le Paradis se trouve à ses<br />

pieds.<br />

(Hadith riportato da Al-Nissai, Ibn Maja et Al-Tabarani)<br />

Il suffit de prononcer le mot « mère » pour que les<br />

hommes arabes se déclarent prêts à tous les sacrifices.<br />

Allah ayant mis le paradis sous les pieds des mamans,<br />

aucun musulman ne s’aventurerait à en compromettre<br />

l’accès.<br />

(Fawzia Zouari, La Retournée)<br />

Sempre centrale nella letteratura magrebina, la figura materna ne ha sempre<br />

rappresentato uno degli argomenti fondanti. In questo primo capitolo mi propongo di<br />

analizzare uno dei nodi principali legati alla figura della madre : il suo rapporto con l’autorità<br />

patriarcale e le forme marginali di autorità che le è consentito assumere. In questa prospettiva<br />

cercherò d’identificare e di confrontare i diversi tipi di autorità materna in alcuni romanzi di<br />

Tahar Ben Jelloun, di Leïla Marouane e di Driss Chraïbi. Aprendo un’interrogazione sui<br />

differenti ambiti domestici messi in scena dagli autori, analizzerò in quale modo l’immagine<br />

delle madri di famiglia magrebine si iscrive nello spazio letterario francofono. A tal fine<br />

fonderò le mie analisi sulla nozione di differenza sessuale sviluppata da Julia Kristeva nel<br />

celebre saggio Le temps des femmes (1979). Ispirandosi a James Joyce, Kristeva riprende<br />

l’idea di due dimensioni occupate dagli esseri umani : una di ordine temporale, che si fonda<br />

su una concretizzazione lineare, storica e maschile, indicata come « father’s time » ; l’altra, di<br />

ordine spaziale, segnata dalla ripetizione ciclica del ritmo biologico, femminile, identificata<br />

come « mother’s species ». La dicotomia proposta da Kristeva spiega bene come l’immagine<br />

della madre, fisiologicamente e simbolicamente ancorata alla natura attraverso i suoi cicli e le<br />

gestazioni, sia associata ad una ripetizione senza progresso, ad una eternità che supera la<br />

durata della vita del soggetto e che raggiunge una dimensione temporale quasi cosmica dove<br />

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