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Considerata da un certo punto di vista – lo si può ben vedere ne La Jeune Fille et la<br />
Mère –, la maledizione si presenta come uno spettacolo, una performance in cui le parole e i<br />
gesti hanno la stessa importanza. Nel romanzo di Leïla Marouane la maledizione rappresenta<br />
il leitmotiv piuttosto teatrale di una madre delusa dalla vita e dalle enormi aspettative che<br />
aveva riposto su sua figlia. « [...] ma mère hurlait, se déchirait les joues, s’arrachait les<br />
cheveux par touffes, prenant Dieu, ses prophètes et les saints de la terre à témoin 45 ».<br />
Ne La jeune fille et la mère, dipinta in tutte le sue contraddizioni e nella sua crudeltà, la<br />
madre appare come una figura inquietante, un personaggio angosciante, ma ciononostante<br />
innegabilmente autentico. Descrivendo il disastro morale prodotto su di lei dalle costrizioni<br />
dell’ambiente patriarcale - la cui conclusione non può che essere la follia -, Leïla Marouane<br />
assume una posizione chiara, realista e polemica. Nei romanzi di Tahar Ben Jelloun, al<br />
contrario, la maledizione è spesso estranea ai personaggi materni, quasi sempre deboli e<br />
accomodanti, inclini a benedire piuttosto che a maledire. La maledizione, in questo casi, è<br />
affidata ad altri personaggi : ne Les yeux baissés, per esempio, è la zia della protagonista,<br />
personaggio ai margini della società, che oltretutto si macchierà di una colpa mostruosa,<br />
l’omicidio di un bambino. L’autore, che mostra in tutto il suo furore questa donna le cui<br />
maledizioni sono ricorrenti e violente, non gli accorda un carattere molto realistico. I<br />
personaggi di questo romanzo, infatti, sono sempre posizionati in un universo manicheo,<br />
dominato dall’opposizione tra Bene e Male. La madre vi occupa il posto del Bene ; tutti<br />
quelli che si rivoltano alla norma della maternità, sono soggetti a una marginalizzazione<br />
spietata.<br />
Ce sont des femmes dont l’une n’a jamais trouvé de mari et l’autre a été abandonnée la nuit même<br />
des noces. Seule la vengeance et l’esprit du Mal les font vivre. Elles portent leur deuil en<br />
permanence. [...] Le village est ainsi : [...] il est réduit à néant par ces femmes dont l’âme est<br />
habitée par une araignée à deux têtes46 .<br />
45 Leïla Marouane, La Jeune Fille et la Mère, cit., p. 41.<br />
46 Tahar Ben Jelloun, Les Yeux baissés, cit., p. 186-7.<br />
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