INDAGINE SULLE COMUNITÀ ORNITICHE ... - Matese Natura
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Ornitiche<br />
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Da questo elenco, risulta che nel Parco è presente un numero elevato di specie (190) da mettere in<br />
relazione con l’ampia diversificazione di ambienti, comprendenti valloni rocciosi, faggete, boschi<br />
misti, praterie e pascoli d’altitudine, laghi e torrenti, che consente l’insediamento anche di specie<br />
abbastanza esigenti da un punto di vista ecologico.<br />
Le specie nidificanti nell’area protetta sono 112, di cui 75 sedentarie e le restanti 37 nidificanti<br />
estive. Le specie svernanti sono 20 e 58 sono solo migratrici più o meno regolari.<br />
Con 95 specie, l’ordine più rappresentato è quello dei Passeriformi che annovera oltre a specie ben<br />
distribuite all’interno del territorio del Parco, anche alcune tra quelle più comuni nell’area protetta<br />
(es.: Merlo Turdus merula, Capinera Sylvia atricapilla, Fringuello Fringilla coelebs).<br />
Tra i vari ambienti del Parco, i laghi e le zone umide consentono la presenza di una ricca<br />
rappresentanza di uccelli acquatici, tra cui 3 specie di svassi, 7 di aironi, 11 di anatidi e 14 di<br />
limicoli. Le pareti e le formazioni rocciose favoriscono svariate specie rupicole come il Pellegrino, il<br />
Corvo imperiale Corvus corax e il Gracchio corallino.<br />
Nutrita è anche la rappresentanza di rapaci diurni (22 specie) includendo sia specie sedentarie sia<br />
specie esclusivamente migratrici. Poiché i rapaci si trovano al culmine delle reti trofiche, la loro<br />
presenza è indice di buona salute ambientale del comprensorio.<br />
Nel complesso, accanto a diverse specie generaliste, sono osservabili nel Parco varie specie meno<br />
comuni, rare e/o a priorità di conservazione (cfr. capitolo successivo). Ciò indicherebbe che il Parco<br />
conserva elementi di elevata naturalità e ampie porzioni di territorio in buono stato di conservazione.<br />
Nel corso dei campionamenti effettuati secondo il metodo delle stazioni d’ascolto, sono state censite<br />
74 specie. Considerando tutti gli ambienti presi in esame, sono risultate specie dominanti (pi > 0.05),<br />
nell’ordine, la Cinciallegra Parus major, il Fringuello, la Capinera, il Pettirosso Erithacus rubecula,<br />
il Merlo e la Cinciarella Parus caeruleus. Queste specie sono dominanti anche nel bosco di latifoglie<br />
mentre in ambiente agricolo, oltre a Capinera, Cinciallegra e Merlo, sono dominanti la Passera<br />
d’Italia Passer italiae e il Verzellino Serinus serinus.<br />
Tutt’altre specie sono le più comuni nelle praterie e nei pascoli. Qui infatti risultano dominanti<br />
l’Allodola Alauda arvensis, la Tottavilla Lullula arborea, lo Spioncello Anthus spinoletta, lo<br />
Strillozzo Miliaria calandra, il Culbianco Oenanthe oenanthe e la Cornacchia grigia Corvus corone<br />
cornix.<br />
Poche specie a priorità di conservazione (es.: Rondine Hirundo rustica) sono esclusive degli<br />
ambienti agricoli. Al contrario, sono numerose quelle rilevate solo nei boschi di latifoglie o nelle<br />
aree a pascolo/prateria includendo alcune specie di interesse comunitario come il Biancone Circaetus<br />
gallicus e il Nibbio reale Milvus milvus, osservati esclusivamente in ambiente boschivo, e il<br />
Calandro Anthus campestris e il Gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax, censiti unicamente<br />
nelle praterie e nei pascoli (Tabella 26).<br />
file://E:\work\<strong>Matese</strong><strong>Natura</strong>\sito\contents\ornitiche.htm<br />
15/03/2009