TESTO MAURIZIO MARSICO AMSTERDAM & CO. FENOMENI “Bi…cycle, bi…cycle, bi…cycle. I want to ride my bicycle, I want to ride my bike. I want to ride my bicycle, I want to ride it where I like” (Bicycle Race, Queen, 1978). La scoperta del fuoco, l’invenzione della ruota, e quella delle due ruote a pedali. Senza esagerazioni e senza stare a scomodare la Mesopotamia del V millennio a.C. (a tanto risale l’invenzione della ruota), quando parliamo di bicicletta, stiamo parlando di un grande classico. Di un intramontabile pezzo di Design, con la D maiuscola, che nonostante l’età (i primi velocipede bicycle spuntano intorno al 1860) non Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong> URBAN | 69
Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong> Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong> passa mai di moda e che “ciclicamente” si rimette sulla carreggiata del presente, sorpassando per praticità, eccentricità e contemporaneità ciò che la gente fino a quel determinato momento stava utilizzando per andare in giro, siano esse auto, carrozze, moto, cavalli o rollerblade. Un manubrio, due ruote, due pedali, un telaio, una catena. Semplice, essenziale, elementare. Un design che è contemporaneamente arcaico e ultramoderno. Un oggetto/mezzo di trasporto la cui prospettiva astorica trascende passato, presente e futuro. Un highlander dall’eterno ritorno che ha visto il tramonto della meccanica, delle mongolfiere e dei treni a vapore, gli uomini sulla luna, l’11 settembre spingendosi fino a twitter e pure oltre, per arrivare qui e ora, ancora fresco (cool) e necessario come non mai, in un pianeta inquinato e surriscaldato con il petrolio alle stelle, che chiede rapide soluzioni alternative, per esorcizzare/evitare le catastrofi annunciate. Anche alla luce dei grandi temi di oggi, la bicicletta riesce a ritagliarsi uno spazio di primissimo piano nell’attualità, come ben documentato dal bellissimo libro appena uscito: Velo – Bicycle Culture and Design (Gestalten <strong>2010</strong>) a cura di R. Klanten e S. Ehmann. Un vero e proprio viaggio visuale zeppo di immagini, arricchito da testimonianze di artisti, fotografi, costruttori di telai, ciclisti e con mille e più foto di bici in ogni forma, fattura e declinazione: ci sono le spettacolari immagini di bike & rider di Cheryl Dunn sullo sfondo di una New York inedita, i progetti di Bamboo Bike Studio, che nel New Jersey insegna alla gente a costruire telai con il bamboo e ha esportato l’idea in paesi in via di sviluppo come il Ghana e il Kenya, oppure i lavori grafici e coloratissimi di Stevie Gee per la mostra Vengeance is Coming!, ispirati a una gara di bici leggendaria e a lungo dimenticata che si svolse sulla West Coast nel 1957. Ma anche le biciclette uniche e customizzate, di una severa eleganza, di Francesco Bertelli e quelle intramontabili di Cinelli. Con grande realismo nel libro si arriva a ipotizzare qualcosa che è al tempo stesso lapalissiano e rivoluzionario, cioè che il ciclismo urbano diventerà probabilmente nei prossimi anni la forma di trasporto primaria del pianeta. E highway per ciclisti iniziano a sorgere ovunque. Certo ci sono paesi in cui l’uso della bicicletta non ha mai subito flessioni, come l’Olanda di Maarten Baas, dove le due ruote fanno parte dell’imprinting nazionale, e altri in cui l’amore del ciclismo è da sempre mutuato dall’orgoglio agonistico sub e trans alpino delle maglie rosa e gialle, come il nostro e quello dei cugini francesi, ma oggi, dai tempi della “critical mass” in poi, non è infrequente vedere biciclettate singole o in gruppo anche a Brick Lane, a Williamsburg o a Tokyo, per non parlare di Shanghai, Bangkok o Taipei. La bicicletta ha l’andatura giusta per le città-mondo di oggi. Più rapida del passo, più lenta delle ruote a motore, consente di guardare tutto senza lasciarsi sfuggire nulla. Le quotidiane micromutazioni urbanistiche e sociali si osservano meglio che in auto o a piedi, e niente parabrezza ma una finestra grande come il cielo. • 70 | urban urban | 71 Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong> Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong> Velo – Bicycle Culture and Design © Gestalten <strong>2010</strong>