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APRILE 2010 NUMERO 87 - Urban

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AL TELEFONO CON<br />

MARIA GIOVANNA DRAGO<br />

GLI ARTISTI CORRONO IN MASSA A BERLINO, AL MASSIMO RIPIEGANO<br />

SULL’INTRAMONTABILE LONDRA, MENTRE TU HAI SCELTO VIENNA, CITTÀ DELLA<br />

TRADIZIONALISSIMA SACHER E DELL’ETEREA SISSI.<br />

A Berlino tutto è possibile e c’è una libertà praticamente assoluta, in cui si<br />

rischia però di perdersi. Molti sono artisti ed è tutto bello, ma dopo un po’<br />

si ha la sensazione di non “quagliare” niente. Va bene per un periodo, ma io<br />

ho bisogno, come persona, di un obiettivo concreto. Non è che voglia avere<br />

i piedi per terra… diciamo uno per terra e uno per aria. A Vienna c’è il lato<br />

indipendente, giovanile, ma anche il lato di vita organizzata e lavorativa.<br />

SEI RIUSCITA A GODERTI ENTRAMBI GLI ASPETTI, VISTO CHE SEI ISCRITTA<br />

ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI E INSIEME LAVORI PER UNO STUDIO DI STILISTI...<br />

Quando ho lasciato il lavoro, mi sono detta “Basta moda!” e l’idea era quella<br />

di dedicarmi esclusivamente allo studio, almeno per un po’. Poi, anche per<br />

la necessità di Þ nanziarmi, ho pensato di far valere la mia esperienza e ho<br />

contattato le case di moda qui a Vienna. Così ho conosciuto House of the<br />

Very Island, che aff ronta la moda con una grande attenzione alle tematiche<br />

transgender.<br />

CHE ARIA SI RESPIRA INVECE ALL’AKADEMIE?<br />

È ancora un’istituzione “vecchio stampo” e quando entri hai la netta<br />

sensazione che qui si diventa artisti. O meglio, si entra già artisti ma si<br />

può crescere davvero tanto, visto che il percorso di studi non è conÞ nato a<br />

quattro anni. Si è ammessi solo per selezione ma, una volta dentro, si paga<br />

una retta bassissima (16 euro a semestre, n.d.r.) perché lo Stato e i privati<br />

supportano la ricerca artistica. Certo, se uno vuole prendere il secondo<br />

diploma si può arrivare a pagare circa 300 euro l’anno… Quanto in Italia si<br />

paga per un mese, circa.<br />

QUANDO SEI ARRIVATA TI È SEMBRATA LA CITTÀ DA CARTOLINA CHE MOLTI HANNO IN<br />

MENTE?<br />

Sicuramente, quando si arriva in centro dall’aeroporto con il treno si coglie<br />

immediatamente che era la capitale di un impero enorme, ma anche il fatto<br />

che tutto questo non c’è più. È netto il fascino dell’aristocrazia decaduta.<br />

Lo cogli immediatamente se osservi lo sfarzo di alcuni palazzi e subito dopo<br />

noti come la gente vada in giro vestita molto normalmente, soprattutto per<br />

gli standard italiani.<br />

SE LE PERSONE NON CURANO GRANCHÉ IL LOOK, CHE STIMOLI TROVI COME STILISTA?<br />

Sotto pressione io lavoro decisamente meglio e se fossi in una città in cui<br />

tutto è perfetto Þ nirei per pensare di non avere nulla da inventarmi.<br />

MARIA GIOVANNA DRAGO, classe 1984, è una designer e stilista milanese. Dopo aver vinto vari premi<br />

e lavorato per Jil Sander, ha girato un po’ l’Europa e ha scelto di trasferirsi a Vienna quando è stata<br />

selezionata per la prestigiosa Akademie Der Bildenden Künste, dove paga una retta di 32 euro l’anno<br />

WIEN INTERURBANA<br />

DI EDOARDO FABBRI<br />

COME TI SEMBRA LA MENTALITÀ VIENNESE?<br />

Non so se per esorcizzare i fantasmi del passato, ma dalla Þ ne della<br />

Seconda Guerra Mondiale sembra che gli austriaci – almeno, la maggior<br />

parte – abbiano cercato in tutti i modi di dimostrare che Hitler era stata<br />

una brutta eccezione. Il risultato è una cultura molto aperta, anche nelle<br />

persone anziane.<br />

QUALE ABITUDINE VIENNESE HAI SCOPERTO?<br />

Il caff è. Qui c’è una cultura molto peculiare in questo senso, molto<br />

diversa dalla nostra. Ci sono locali con sale enormi in cui si beve il caff è,<br />

scelto in liste con anche 60 nomi diversi… Uno Starbucks ante litteram<br />

all’ennesima potenza.<br />

LOCALI DA NON PERDERE?<br />

Sicuramente Ve.sch, una galleria sotterranea aperta sei anni fa da un ex<br />

allievo dell’Accademia. Gli artisti espongono ma la gente non va lì solo<br />

per le opere: c’è musica, si beve, e si scoprono nuove idee.<br />

PRIMA DI SALUTARCI, FACCIAMO UN GIRO PER LA CITTÀ…<br />

Subito vi porto al caff è Hawelka, vicino al duomo di Santo Stefano. Poi un<br />

giro nel quartiere dei musei, ristrutturato di recente: una sorta di grande<br />

piazza con tutti i musei attorno. E a cena al Café Drechsler per un’ottima<br />

Wiener Schnitzel.<br />

CHE SAREBBE?<br />

La cotoletta. otoletta. Ne vanno pazzi e sono convinti di averla inventata loro loro.<br />

URBAN | 11

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