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in giro per <strong>il</strong> mondo, arricchendo <strong>il</strong> suo bagaglio personale con<br />

i suoni e le culture musicali più svariate: Europa, Stati Uniti,<br />

America <strong>La</strong>tina e ultimamente anche Africa, dove ha partecipato<br />

al fianco di Paola Turci,in occasione della tournèe della<br />

cantante, ad un festival in Kenya. Per non parlare dell’ ideazione<br />

e direzione artistica della rassegna Ai Confini del Sud, una<br />

manifestazione musicale e non solo che in dieci anni ha portato<br />

a Locri artisti eccezionali. Oggi Massimo, tornato a stab<strong>il</strong>mente<br />

a Locri, continua a lavorare con e per la musica con la sua<br />

società Etna Production, organizzando concerti in Italia e in<br />

Europa.<br />

Massimo, cosa vuol dire essere un musicista nella Locride?<br />

E’una bella sfida. Dopo 18 anni a Roma, dove mi sono formato<br />

musicalmente, sono tornato a Locri per tanti fattori, primo fra<br />

tutti la qualità della vita. Qui si vive bene, se sai crearti la tua<br />

dimensione. Se ti organizzi, in maniera da essere in contatto con<br />

ciò che ti interessa, è come avere una casa in una qualsiasi città<br />

d’Europa. Lo so che è diffic<strong>il</strong>e pensarlo, ma se ci credi è così.<br />

E’come avere la propria isola, dove pensare, creare, studiare.<br />

Certo è anche diffic<strong>il</strong>e, a volte hai a che fare con chi fa di tutto<br />

per rovinarti l’entusiasmo. Qui capita che se vai oltre, puoi dare<br />

fastidio. C’è molta approssimazione in giro, tanti si credono<br />

grandi maestri, ma non hanno le carte per esserlo. E quando<br />

difendi <strong>il</strong> tuo punto di vista, ti guardano anche male. C’è molta<br />

invidia in giro per l’ambiente. E si rischia di veder distruggere<br />

quello che fai. Ma io non mollo, sono un ottimista per natura.<br />

Cosa funziona e cosa no nell’organizzazione di un evento come<br />

<strong>il</strong> concerto degli Olatuja Project?<br />

Ti dirò che per me è stato un successo.<br />

Quando capita di avere artisti di questo calibro a Locri? Bisogna<br />

sapere dove cercare e io ti dirò, senza falsa modestia, che <strong>il</strong> mio<br />

lavoro lo so fare bene.<br />

E per me è stata una soddisfazione, lo sarebbe stata anche se al<br />

concerto fossimo stati in venti, perché avrebbe significato che<br />

quei venti, anche se pochi, hanno scelto di esserci per arricchirsi.<br />

Se poi parliamo conti alla mano, ti dirò che non ha funzionato<br />

<strong>il</strong> fatto che noi organizzatori ci abbiamo rimesso. Ma va bene<br />

Burraco a Locri<br />

“<strong>La</strong> gioia di divenire, ogni giorno,<br />

pellegrini verso quel santuario<br />

chiamato “Persona”, nasce dalla<br />

serenità di chi nasce nonostante la<br />

situazione di dolore riservategli<br />

dalla vita, trova l'energia di sorridere<br />

e dire grazie”. Con queste<br />

parole si sono presentati i soci<br />

dell'Unitalsi ai tanti amici chiamati<br />

in “soccorso” ad un torneo di burraco<br />

organizzato per raccogliere<br />

fondi destinati a rendere lieti, o<br />

meno tristi, i giorni di chi è costretto<br />

a trascorrere <strong>il</strong> suo tempo negli<br />

augusti limiti di un centro per disab<strong>il</strong>i.Il<br />

torneo si è svolto nei sugestivi<br />

locali di Calarro Capogreco a<br />

Moschetta, accolti dalla ospitalità<br />

di padroni di casa Nicola ed<br />

Annalia che, ancora un volta,<br />

LE NOTE di MARA RECHICHI<br />

Riecco <strong>il</strong> Natale! Arrivato puntuale anche quest'anno, nonostante <strong>il</strong> tutto. E puntuali<br />

arrivano i diversi stati d'animo, intrisi di soggettività. <strong>La</strong> si può vedere, la soggettività; si<br />

manifesta con l'atteggiamento che ognuno sceglie di indossare, come un abito. Capita<br />

che, come quest'anno, si corra <strong>il</strong> rischio di farsi vincere dalla tristezza, dalla mancanza di<br />

speranza; può accadere, non si può negare. Ma è in questi momenti che la meravigliosa<br />

macchina che è <strong>il</strong> nostro corpo, nella parte meno fisica che abbiamo, quella che non si può né vedere né toccare, ci spinge a tirar fuori <strong>il</strong> meglio<br />

di noi stessi. Se lo vogliamo. Ho letto un post su Facebook, scritto da una donna: “donne, ribelliamoci al ruolo che le feste di questi giorni ci<br />

impongono: spignattare, servire a tutti piatti prelibati, sorridere e sembrare felici, anche se si ha un magone dentro <strong>il</strong> cuore!!” E giù, pioggia di<br />

commenti a conferma della necessità di ribellarsi alle tradizioni ed alle feste “comandate” che opprimono la donna. Mi dispiace, ma non<br />

ci sto. Scusatemi se appaio presuntuosa, ma rinunciare alla gioia di costruire la festa, mettendo le mani in pasta tra ravioli, pignolata,<br />

cozze, spesa a km zero, tovaglie, tovaglioli, sottopiatti, bicchieri doppi, posate, candele, centrotavola, musica natalizia di sottofondo,<br />

Svelto, Finish, Chante Claire, Dixan (magari alla spina), caffè, ammazzacaffè, regalini sotto l'albero (fatti con poco), sarebbe davvero<br />

un grandissimo sacrificio, non chiedetemelo. Il ricordo di una donna (moglie, madre, nonna, zia, affidataria) indaffarata nel giostrare<br />

i preparativi della festa, dalla decorazione della casa alla preparazione della tavola, al cucinare le tradizionali prelibatezze, a servire<br />

a tavola, a ripulire dai bagordi, è indeleb<strong>il</strong>e e ci accompagna nel percorso della vita. Così come <strong>il</strong> ricordo del concorso di tutta<br />

la famiglia nei preparativi: le donne sanno assegnare i compiti ad ognuno: tutto è più bello, ognuno esprime se stesso. E' <strong>il</strong> Natale<br />

della famiglia, in qualsiasi modo la intendiate. Auguri, Buona Festa!<br />

DON NATALE<br />

lo stesso, io lo faccio perché ci credo . <strong>La</strong> gente ha bisogno di<br />

queste cose.<br />

E del rapporto con le istituzioni cittadine?<br />

Non ho un buon rapporto con le istituzioni, non sono un buon<br />

mediatore. Dico solo che l’organizzazione delle manifestazioni<br />

culturali, a Locri come in tutta Italia, non dovrebbe essere materia<br />

dei politici, ma dovrebbe essere affidata a gente del settore<br />

che sa quello che fa e che punta sulla qualità. Ad esempio, non<br />

si può ridurre la realtà musicale calabrese esclusivamente ad<br />

eventi di “zippuli e tarantella”.<br />

C’è talmente tanto altro su cui lavorare. Questo perché si hanno<br />

delle responsab<strong>il</strong>ità nei confronti del pubblico, bisogna cercare<br />

di offrirgli <strong>il</strong> meglio, l’alternativa valida. Credo anche che tra<br />

l’artista e la città ci siano le stesse regole che fanno funzionare<br />

un rapporto di coppia. E noi musicisti dovremmo agire <strong>il</strong> più<br />

possib<strong>il</strong>e senza altri scopi se non quello di fare buona musica per<br />

<strong>il</strong> nostro pubblico.<br />

Dei tuoi colleghi che ci dici?<br />

Nella Locride c’è un bel fermento musicale, tanta energia. Ma<br />

bisogna stare attenti di non agire sulla scia del boom tarantella,<br />

perché si rischia l’omologazione. Quello può essere un punto di<br />

partenza, ma bisogna andare oltre. C’è bisogno di tanto studio<br />

e soprattutto di non sentirsi mai “arrivati”. C’è la necessità di<br />

creare alternative valide. Mi piacciono ad esempio gli<br />

Scialaruga, l’unico di questi gruppi con cui ho collaborato. E<br />

sono interessanti i Martin Tattoo Lounge Fam<strong>il</strong>y, un gruppo<br />

nuovo che sperimenta un innovativo bras<strong>il</strong>ian jazz. Li considero<br />

più vicini al mio mondo.<br />

Mimmo Cavallaro o i Quartaumentata?<br />

Quello che facciamo noi è totalmente diverso da quello che fa <strong>il</strong><br />

bravo Cavallaro. Considero <strong>il</strong> progetto dei Quartaumentata<br />

musicalmente più raffinato. E comunque non sono due cose<br />

paragonab<strong>il</strong>i. E’come voler confrontare la birra al vino. Non si<br />

può, sono due mondi diversi. Chi poi dei due sia la birra o <strong>il</strong> vino,<br />

non sta a me dirlo.<br />

Un’ultima domanda: che cosa è la musica per te, Massimo?<br />

E’tutto. E’quello di cui sono fatto. Non potrei mai vivere senza.<br />

ringraziamo. Gli amici di Locri,<br />

Siderno, Ardore, Bovalino,<br />

Bianco, e persino qualcuno di<br />

Catanzaro, Reggio o Messina,<br />

hanno vissuto un piacevole<br />

pomeriggio alla insegna della “condivisione”,<br />

in una dolce atmosfera<br />

natalizia sottolineata da una tenerissima<br />

mostra di presepi allestita<br />

nella mangiatoia della stalla adiacente<br />

al palazzo stesso. Il torneo è<br />

stato vinto dalla coppia Francesco<br />

Macrì e Maria Carla Giuffrè, secondi<br />

classificati Tullio Catalani e<br />

Pino Caminiti, terzi Emma Maio e<br />

L<strong>il</strong>lo Maio. A tutti un grazie di<br />

cuore, ancora auguri e….come<br />

siamo soliti salutarci noi… alla<br />

prossima!!!<br />

Unitalsi s/s di Locri<br />

Foto Notizie<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Pulsioni d’arte<br />

L’Associazione Culturale Edera con <strong>il</strong><br />

patrocinio del Comune di Bovalino,<br />

con la collaborazione di Radio<br />

Venere e della Pro Loco ha inagurato,<br />

nella suggestiva galleria del<br />

Residence Hotel Palazzo Reginella, la mostra<br />

"PULSIONI D'ARTE", alla quale hanno partecipato<br />

<strong>il</strong> pittore Diego Cataldo con la<br />

mostra dei suoi “Percorsi mediterranei”, l’artista<br />

Andrea Bono con la mostra fotografica<br />

della storica FIAT 500 e le serigrafie dell’artista<br />

Giuseppe Albanese. Sarà possib<strong>il</strong>e visitare<br />

la Mostra in tutto <strong>il</strong> periodo natalizio dalle 9<br />

alle 23.<br />

2° promo del Rap<br />

inside a Bovalino<br />

Mostra cinof<strong>il</strong>a<br />

amatoriale a Locri<br />

Riuscitissima ed in uno scenario fantastico<br />

la 1a sf<strong>il</strong>ata cinof<strong>il</strong>a amatoriale organizzata<br />

dall'Associazione di Volontariato<br />

“Oltre l'Arcobaleno” di Siderno tenutasi<br />

a Locri, presso Palazzo Nieddu, del Rio<br />

domenica 18 dicembre. I proprietari dei<br />

cani hanno sf<strong>il</strong>ato come in una vera e propria<br />

passerella di moda con tanto di tappeto<br />

rosso e “giro di boa”. Insomma un<br />

vero e proprio spettacolo ad alti livelli.<br />

M.B.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 29

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