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capo rispettivamente a tre diversi dirigenti. I primi due si occupano della gestione e della<br />
manutenzione del territorio, e <strong>il</strong> terzo, l’ufficio “Nuova Venaria”, è stato costituito allo<br />
scopo di seguire tutte le trasformazioni urbanistiche correlate a bandi per finanziamenti<br />
pubblici (europei, ministeriali, regionali ecc.) e più in generale agli interventi ritenuti<br />
strategici per la nuova Amministrazione.<br />
Questa riorganizzazione dell’assetto comunale non ha apportato delle conseguenze<br />
dirette nella conduzione degli interventi Pru, che infatti sono rimasti in capo agli stessi<br />
responsab<strong>il</strong>i di procedimento (ancorché abbiano cambiato di settore), anche se<br />
evidentemente ha inciso in modo positivo sui carichi di lavoro distribuiti all’interno della<br />
struttura (“la carenza di organico è stata la principale causa dei molti problemi che si<br />
sono incontrati all’inizio” 64 ).<br />
Fra <strong>il</strong> 1999 e <strong>il</strong> 2000, accanto al processo di attuazione del Pru, si è affiancato anche <strong>il</strong><br />
processo per l’attuazione del Piano di accompagnamento sociale.<br />
Nel marzo 1999 <strong>il</strong> Comune aveva incaricato l’associazione “la Città Liquida” di svolgere<br />
un Piano di accompagnamento sociale (Pas) che, nelle intenzioni iniziali<br />
dell’Amministrazione, avrebbe dovuto accompagnare tutto lo svolgimento del<br />
programma, fino alla fase di attuazione degli interventi. Tuttavia, a fronte di un’attesa<br />
così ambiziosa, non era stato chiarito a quale importo si sarebbe potuto fare riferimento.<br />
La fase di definizione dell’incarico è stata piuttosto confusa: l’associazione ha elaborato<br />
una proposta che copriva l’accompagnamento di tutta la fase di progettazione fino al<br />
livello esecutivo, ipotizzando momenti di progettazione partecipata da svolgere in una<br />
fase iniziale, e i cui risultati si sarebbero potuti ut<strong>il</strong>izzare nella progettazione preliminare.<br />
L’entità dell’impegno previsto era notevole, ma visto lo stanziamento limitato che era<br />
stato fatto in b<strong>il</strong>ancio - circa 27 m<strong>il</strong>ioni di lire più un “fondo spese” di circa 20 m<strong>il</strong>ioni -, <strong>il</strong><br />
progetto è stato ritarato su una cifra inferiore a quella inizialmente prevista, seppure con<br />
l’idea di individuare altre risorse nel corso del lavoro. Alla fine l’incarico è stato<br />
assegnato: <strong>il</strong> Pas, denominato “Altessano obiettivo comune”, veniva indicato come uno<br />
strumento per accompagnare la realizzazione delle opere di urbanizzazione, ma non gli<br />
interventi di manutenzione straordinaria sulle case pubbliche.<br />
Tra <strong>il</strong> settembre e <strong>il</strong> dicembre del 1999 vengono organizzati momenti pubblici di<br />
confronto tra soggetti locali, amministrazione e progettisti, allo scopo di raccogliere<br />
osservazioni sulle ipotesi progettuali contenute nel Pru. Parallelamente viene svolta<br />
un’indagine, rivolta ad alcune categorie di testimoni priv<strong>il</strong>egiati, in particolare le scuole, i<br />
comitati e le associazioni locali, per verificare <strong>il</strong> loro gradimento sul progetto del centro<br />
sociale. Da questo lavoro viene elaborata una griglia di ipotesi, rappresentata in tre<br />
scenari funzionali e alternativi per <strong>il</strong> progetto, che vengono offerti all’Amministrazione<br />
come strumento decisionale e che avrebbero dovuto tradursi in specifiche progettuali<br />
per <strong>il</strong> professionista incaricato 65 . Parallelamente viene avviata un’attività di informazione<br />
64 Dall’intervista al funzionario responsab<strong>il</strong>e del centro sportivo – in allegato.<br />
65 Nella documentazione prodotta dall’associazione a conclusione dell’incarico, e volta a fornire elementi<br />
di conoscenza al professionista incaricato di redigere la proposta per l’iniziativa comunitaria Urban<br />
(“Altessano obiettivo comune e progetto Urban: un’ipotesi di lavoro”, a cura di Pier Giorgio Turi, agosto<br />
2000), si evincere che i risultati del processo di partecipazione, suggellati con un incontro pubblico nel<br />
marzo 2000, sono stati completamente assunti all’interno del progetto elaborato per <strong>il</strong> Centro d’incontro.<br />
A questo proposito sia la testimonianza del funzionario responsab<strong>il</strong>e del Pru e, in una certa misura, anche<br />
in quella dell'attuale assessore, manifestano una diversa percezione: <strong>il</strong> principale difetto nell’attuazione<br />
Laboratorio di Politiche (LAPO) Secondo rapporto di ricerca 44