0.36 MB - Italian Journal of Public Health
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I T A L I A N J O U R N A L O F P U B L I C H E A L T H<br />
un vaccino pneumococcico coniugato 9-valente<br />
sperimentale: l’obiettivo del gruppo era quello di<br />
stabilire il titolo anticorpale, che meglio si correla<br />
con l’effetto protettivo nei confronti della IPD.<br />
Questi studi hanno stabilito che tale<br />
concentrazione anticorpale è pari a 0,35 ug/ml e<br />
hanno raccomandato, pertanto, che la percentuale<br />
dei bambini con una titolazione degli anticorpi di<br />
0,35 ug/ml un mese dopo la somministrazione<br />
del ciclo primario di dosi, costituisca l’endpoint<br />
principale per la valutazione dell’efficacia<br />
dei nuovi vaccini rispetto al PCV7 [14, 15]. È<br />
importante sottolineare che questo correlato di<br />
protezione si applica ad ogni sierotipo vaccinale<br />
e che viene rilevato attraverso l’impiego di un test<br />
standardizzato ELISA validato dall’OMS; questa<br />
concentrazione anticorpale di riferimento, quindi,<br />
(≥0, 35 ug/ml), ovvero quella che evidenzia la<br />
correlazione più forte con l’effetto protettivo nei<br />
confronti della IPD, è stata definita “correlato di<br />
protezione OMS”.<br />
E’ importante sottolineare che lo standard<br />
stabilito dall’OMS ha validità per la previsione<br />
dell’efficacia del vaccino nei confronti della IPD:<br />
sulla base degli studi clinici condotti fino ad oggi,<br />
infatti, è chiaro che contro la polmonite e l’otite<br />
media si richiede una concentrazione anticorpale<br />
più alta di quella necessaria per contrastare la<br />
IPD. Poiché è probabile che il livello anticorpale<br />
in grado di <strong>of</strong>frire protezione da queste patologie<br />
sia anche più alto di quella richiesto contro la IPD,<br />
è ancora più importante preservare lo standard<br />
stabilito dal PCV7 per garantire il mantenimento<br />
dell’efficacia contro l’otite media e la polmonite<br />
anche con i nuovi vaccini pneumococcici.<br />
L’efficacia e la sicurezza di PCV7<br />
(approssimativamente 230 milioni di dosi sono<br />
state distribuite finora nel mondo), è stata la base<br />
per la valutazione clinica del vaccino 13-valente<br />
per l’immunizzazione di nuovi nati e bambini e la<br />
prevenzione di patologie causate dai sierotipi di<br />
Streptococcus pneumoniae inclusi nel vaccino.<br />
Pertanto, nella maggior parte dei trial clinici il<br />
vaccino 13-valente è stato confrontato con il<br />
PCV7 (9 dei 12 studi realizzati in età pediatrica).<br />
Gli altri 3 studi hanno valutato la consistenza<br />
della formulazione finale del vaccino in scala di<br />
manifattura per la commercializzazione.<br />
In generale, gli studi di Fase III nei bambini<br />
sono stati disegnati per dimostrare che il vaccino<br />
13-valente:<br />
• Induce risposte immunitarie che sono<br />
assolutamente non-inferiori a quelle indotte<br />
dal PCV7 per i 7 sierotipi in comune, valutate<br />
secondo i criteri dell’OMS (correlato di<br />
protezione pari a 0,35 µg/mL di IgG ELISA dopo<br />
IJPH - Year 8, Volume 7, Number 2, Suppl. 1, 2010<br />
il ciclo primario);<br />
• analogamente, induce risposte immunitarie ai 6<br />
sierotipi aggiuntivi (1, 3, 5, 6A, 7F, e 19A) che<br />
sono non inferiori alla risposta immunitaria dei<br />
7 sierotipi in comune;<br />
• in base ai dati disponibili, può essere utilizzato<br />
nello schema che prevede un ciclo primario<br />
a 2 dosi + 1 dose di richiamo (3, 5 e 11-13<br />
mesi), con un livello anticorpale protettivo<br />
equivalente allo schema a 3 dosi + 1;<br />
• induce un aumento dei livelli anticorpali dopo<br />
la dose di richiamo;<br />
• è compatibile con gli altri vaccini presenti nei<br />
calendari vaccinali dell’età evolutiva inclusi<br />
difterite, tetano, pertosse, Haemophilus<br />
influenzae tipo b (Hib), epatite B, polio,<br />
meningococco tipo C, morbillo, parotite,<br />
rosolia e varicella nelle formulazioni dei vaccini<br />
adottati in Europa;<br />
• ha un pr<strong>of</strong>ilo accettabile di sicurezza e<br />
tollerabilità.<br />
I dati della fase 3 indicano che il vaccino<br />
13-valente in registrazione può ampliare<br />
la protezione nei confronti della malattia<br />
pneumococcica nei bambini. Questi risultati sono<br />
stati presentati al Congresso della Interscience<br />
Conference on Antimicrobial Agents and<br />
Chemotherapy (ICAAC) e della Infectious Diseases<br />
Society <strong>of</strong> America (IDSA) a Washington, DC negli<br />
Stati Uniti (25-27 Ottobre 2008) ed al Congresso<br />
ESPID (Bruxelles, Maggio 2009), e sono tutti in<br />
corso di pubblicazione.<br />
In maniera specifica, i dati evidenziano che il<br />
PCV13 <strong>of</strong>fre una immunogenicità simile ai sette<br />
sierotipi presenti in entrambi i vaccini e può<br />
fornire una copertura più estesa per i sei ulteriori<br />
sierotipi emergenti a livello mondiale.<br />
Lo studio clinico di Fase 3 [16], condotto<br />
in Germania su 604 neonati, ha confrontato<br />
il vaccino PCV13 al PCV7. Le valutazioni<br />
dell’immunogenicità sono state effettuate un<br />
mese dopo il completamento del ciclo primario<br />
(con un programma di vaccinazione di 2, 3 e 4<br />
mesi). Gli obiettivi d’immunogenicità dello studio<br />
erano:<br />
• comparare le risposte immunitarie indotte dal<br />
PCV13 e dal PCV7 nei confronti di ciascuno dei<br />
sette sierotipi pneumococcici comuni ai due<br />
vaccini.<br />
• Valutare la risposta immunitaria elicitata dai sei<br />
sierotipi pneumococcici aggiuntivi inclusi nel<br />
vaccino 13-valente.<br />
Sulla base di un gruppo di criteri immunogenici<br />
definito in maniera prospettica, i risultati dello<br />
studio hanno indicato che le risposte indotte<br />
dal PCV13 per tutti i 7 sierotipi condivisi si sono<br />
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