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studio sulla produzione di metano nei ruminanti - FedOA - Università ...

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Questi microrganismi sono contenuti in grande quantità nel tratto del <strong>di</strong>gerente dove gli<br />

alimenti voluminosi ricchi <strong>di</strong> fibra, sostano più a lungo consentendo alle fermentazioni<br />

microbiche <strong>di</strong> avere luogo.<br />

Gli alimenti (es. erba, fieno, insilato e cereali), ingeriti dai <strong>ruminanti</strong> subiscono la prima<br />

trasformazione nella cavità orale, tramite la masticazione e la miscelazione con copiose<br />

quantità <strong>di</strong> saliva, quin<strong>di</strong> arrivano nel complesso reticolo-rumine, il quale rappresenta<br />

circa l’85% della capacità totale dei prestomaci.<br />

Il rumine sod<strong>di</strong>sfa i requisiti vitali della maggior parte dei <strong>ruminanti</strong> consentendo<br />

all’alimento <strong>di</strong> essere consumato rapidamente ma <strong>di</strong>gerito lentamente. Gli alimenti<br />

fibrosi semi-<strong>di</strong>geriti possono residuare per lungo tempo nel rumine e insieme agli<br />

alimenti soli<strong>di</strong> possono essere rigurgitati e rimasticati nel periodo in cui l’animale non è<br />

impegnato a mangiare.<br />

Nel rumine la maggior parte della comunità microbica fermenta il materiale vegetale per<br />

ricavare energia e carbonio per la propria crescita: i carboidrati vengono fermentati, i<br />

lipi<strong>di</strong> e le proteine sono idrolizzati e alcuni dei prodotti che ne derivano, vengono<br />

utilizzati dai microrganismi stessi. Gli aci<strong>di</strong> grassi a catena corta, il <strong>metano</strong> e l’anidride<br />

carbonica, insieme con il materiale microbico, rappresentano i maggiori prodotti finali<br />

della fermentazione microbica. Gli AGV vengono assorbiti attraverso la parete del<br />

rumine, vanno nel flusso sanguigno e vengono impiegati dall’animale ospite come<br />

primaria fonte <strong>di</strong> carbonio ed energia. I processi <strong>di</strong>gestivi che avvengono<br />

successivamente sono simili a quelli dei monogastrici. La <strong>di</strong>gestione della massa<br />

microbica fornisce ai <strong>ruminanti</strong> la maggiore frazione <strong>di</strong> aminoaci<strong>di</strong>, vitamine e minerali<br />

(Mariani e Podestà, 1996).<br />

Microbiologia ruminale<br />

Il rumine contiene una varia, complessa e densa popolazione <strong>di</strong> microrganismi, i quali<br />

appartengono a tre grossi gruppi: batteri, protozoi e funghi. La maggior parte dei<br />

microrganismi presenti è costituita da anaerobi obbligati che non vivono in altri<br />

ambienti, tuttavia sono presenti anche alcuni batteri anaerobi facoltativi, che possono<br />

giocare un ruolo significativo nelle reazioni che avvengono a livello <strong>di</strong> epitelio ruminale<br />

(Fallace et al., 1997). La loro capacità <strong>di</strong> eliminare l’ossigeno dal sistema, che limita la<br />

crescita degli altri anaerobi obbligati, risulta <strong>di</strong> grande importanza nell’ecologia<br />

ruminale.<br />

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