studio sulla produzione di metano nei ruminanti - FedOA - Università ...
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Il <strong>metano</strong> può essere misurato utilizzato <strong>di</strong>verse tecniche <strong>di</strong> quantificazione:<br />
- spettrofotometria ad infrarossi;<br />
- bilancio termo-gravimetrico (TGA);<br />
- spettroscopia <strong>di</strong> massa;<br />
- sistema <strong>di</strong> telerilevamento ottico basato su laser (TDL);<br />
- gas cromatografia (GC).<br />
Le tecniche ad infrarossi misurano il <strong>metano</strong> in quantità comprese nell’intervallo che va<br />
dai 0 ai 500 ppm, sebbene <strong>di</strong>versi accorgimenti tecnici possono permettere <strong>di</strong> aumentare<br />
questo intervallo.<br />
La spettroscopia <strong>di</strong> massa è una tecnica <strong>di</strong> analisi molto rapida e consente <strong>di</strong><br />
determinare <strong>di</strong>versi gas contemporaneamente, inoltre permette misurazioni accurate e<br />
stabili per un ampio range <strong>di</strong> concentrazioni, i costi eccessivi, però, ne scoraggiano<br />
l’utilizzo. Costi troppo elevati sono anche la causa per cui anche il sistema <strong>di</strong><br />
telerilevamento ottico, basato su laser, viene impiegato raramente per la misurazione del<br />
<strong>metano</strong> <strong>di</strong> origine ruminale (Harper et al., 1993).<br />
La tecnica più usata tra quelle citate risulta, quin<strong>di</strong>, essere la gas cromatografia, perché,<br />
se pur meno sensibile delle altre, consente una valutazione sufficientemente precisa del<br />
campione <strong>di</strong> gas, oltre a permettere un notevole risparmio in termini economici. Per<br />
ulteriori dettagli riguardanti la misurazione del <strong>metano</strong> me<strong>di</strong>ante GC, si rimanda al<br />
contributo 2 <strong>di</strong> questa tesi.<br />
Il metodo <strong>di</strong> campionamento del gas va scelto in base agli obiettivi che ci si propone<br />
nella sperimentazione, e in relazione al tipo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> da condurre, se si tratta ad<br />
esempio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in vivo o in vitro.<br />
Per la determinazioni sui singoli animali possiamo <strong>di</strong>stinguere: le tecniche enclosure, le<br />
tecniche tracer o le equazioni pre<strong>di</strong>ttive. Tra le prime possiamo citare le camere<br />
respiratorie, le scatole che circondano la testa dell’animale o le maschere; tutte<br />
consentono <strong>di</strong> raccogliere e analizzare l’aria inspirata ed espirata dall’animale (McLean<br />
e Tobin, 1987). Le camere respiratorie possono contenere l’intero animale, e hanno il<br />
vantaggio <strong>di</strong> effettuare una efficace valutazione <strong>di</strong> tutte le emissioni (eruttazione e<br />
flatulenze), ma d’altra parte risultano sconvenienti per i costi <strong>di</strong> gestione e per i limitati<br />
movimenti dell’animale. Per questo motivo sono stati messi a punto dei sistemi che<br />
circondano solo la testa dell’animale (box e cappucci) che consentono una maggiore<br />
libertà <strong>di</strong> movimento; ovviamente in questi casi risulta impossibile valutare le emissioni<br />
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