Le Porte di Camelot

«Non so proprio cosa dirti, Publio. C'è
effettivamente qualcosa che non va, e da molto, molto
tempo. In parte riesco a capire di cosa si tratta, ma mi
sembra ugualmente così assurdo che non so come
spiegartelo.»
Dopo una pausa, il padre di Uther proseguì:
«Non siamo infelici, sai... È solo che... be', dormiamo
insieme e ci comportiamo come marito e moglie, ma
io so che...» Uric Pendragon si interruppe, poi aggiunse
d'un fiato: «Non avrà altri figli. Neanche uno, Publio. E
non sto dicendo che non sia in grado di averne. Sto
dicendo che non li avrà. Non li desidera, non vuole
nemmeno sentirne parlare. Prende... prende farmaci e
pozioni per evitare di rimanere incinta. Se li fa dare
dalle vecchie che vivono nelle campagne fuori dal
nostro villaggio, quelle che vengono considerate le
sacerdotesse dell'Antica Dea.»
«L'Antica Dea? Vuoi dire la Dea della Luna?»
«Sì, la più importante fra tutte le nostre divinità,
Rhiannon. È molto viva e presente fra la popolazione
delle montagne e delle foreste.»
«Perché mai dovrebbe arrivare a questo punto per
non avere figli? Questa non è la Veronica che conosco!
Da ragazzina non sognava altro che avere una nidiata
di bambini. Devi averle...» Varro si interruppe e si
schiarì la gola. «Maledizione, è difficile dire certe cose
senza apparire ingiusto. Non voglio accusarti di
qualcosa, ma... hai idea di cosa sia successo?»