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Nel Segno del Sangue Incontro di preghiera<br />
109<br />
INCONTRO DI PREGHIERA <strong>Aprile</strong> <strong>2009</strong><br />
“Contemplata aliis tradere”<br />
Ciò che abbiamo contemplato noi<br />
l’annunziamo (cfr 1Gv 1, 1-4)<br />
Canto<br />
Esposizione eucaristica<br />
CELEBRANTE: In questa pericope l’apostolo Giovanni<br />
parla della sua esperienza personale sottolineando<br />
che ciò di cui dirà è materia di prima mano<br />
e non certo riferimento di qualcosa di cui ha sentito<br />
parlare o raccontare. Dunque così esordisce:<br />
“Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo<br />
udito, ciò che abbiamo veduto con i nostri<br />
occhi, ciò che noi abbiamo contemplato<br />
e ciò che le nostre mani hanno toccato,<br />
ossia il Verbo della vita… noi lo annunziamo<br />
anche a voi perché anche voi<br />
siate in comunione con noi” (1Gv 1, 1-4).<br />
Riflessione<br />
Giovanni, comunicandoci che il “Verbo di Dio si<br />
è fatto carne e ha abitato in mezzo a noi”, cioè è<br />
diventato uomo come noi, pur se particolare, eccezionale,<br />
unico, ma con un corpo fisico come il<br />
nostro, un’anima come la nostra, soggetto come<br />
noi alla realtà spazio-temporale, sente imperante il<br />
bisogno di annunziarlo innanzitutto ai più vicini e<br />
poi, man mano attraverso la missione apostolica,<br />
ad ogni creatura, perché si tratta di un annunzio<br />
eccellente: la persona divina del Verbo si rivela al<br />
mondo quale “luce” degli uomini che risplende<br />
a cura di Maria Damiano