Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 72.pdf - Bibliotheca ...
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174<br />
TAli<br />
iti 6ue FrascJwrii' fase, a lo dcflm unave-<br />
ja pazzia: A lordai- nasi e fazzoletti na-<br />
ta. Fuiiosaniente tra gli allri si scagliò<br />
contro il tabacco il liagiontiinento sopra<br />
r uso ed aìniso del tabacco <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Maria Silvestri daffare in filosofia e<br />
me<strong>di</strong>cina^ Rooia i 773. Avvertendo l'au-<br />
tore come alle molte ragioni, le quali in-<br />
si<strong>di</strong>ano la vita dell'uomo, se ne aggiungono<br />
l)en sovente alcune altre, che uou<br />
si avvertono ovvero si vogliono <strong>di</strong>sprez-<br />
zare, \uole egli perciò mostrarne una <strong>di</strong><br />
questa specie nel porre in vistale funeste<br />
conseguenze che al genere umano risul-<br />
tano dal comune uso e abuso del tabac-<br />
co. Procede in questo &uo scopo col pre-<br />
mettere in breve la storia <strong>di</strong> sì famoso ve-<br />
getabile, dalla quale rilevasi che in par-<br />
licolar modo allignava nell'isola Tabiisro<br />
«ella provincia americana <strong>di</strong> Jucatan, <strong>di</strong><br />
dove nel 1559 ne fu lai. "volta portatoli<br />
seme da uu fiammincio in Portoijallo. Di-<br />
chiara quin<strong>di</strong>, che in seguilo della favo-<br />
levole prevenzione <strong>di</strong> rispettabili perso-<br />
naggi, non andò guari che si rese il tabac-<br />
co cognito in Francia, e quin<strong>di</strong> a poco a<br />
poco in tutte le altre regioni d'Europa,<br />
nella quale circostanza la cieca approvazione<br />
<strong>di</strong> alcuni me<strong>di</strong>ci potè a'noslri mag-<br />
giori ispirare quell' animosità richiesta<br />
j)er <strong>di</strong>fendere e rendersi familiare una<br />
pianta nuova e sconosciuta del tutto, lu-<br />
<strong>di</strong> ilSilveslri cominciandoa sindacare l'in-<br />
trinseca natura <strong>di</strong> questo semplice, si a-<br />
\anza con <strong>di</strong>scu.ssione per denuire quali<br />
conseguenze si debbano paventare dal suo<br />
usoed abuso. Incomincia (|uin(li a <strong>di</strong>chia-<br />
rare, chegrande è la malignità del tabac-<br />
co, e che nessun utile,anzi moltissimo danno<br />
ne proviene a'popoli d'Europa segua-<br />
lamente. La i .'prova la desume dalla pa-<br />
tria del vegetabile tanto da' nostri paesi<br />
lontana , foise perchè la provvidenza la<br />
videperniciosa alla fisica costituzione dei<br />
nostri corpi e de'nostri chmi. Questa ra-<br />
gione, come molte altre <strong>di</strong> questo nemico<br />
liei tabacco, patisce delle gravi eccezioni,<br />
se voglia considerarsi che dalla stessa A-<br />
T A B<br />
merica provenne la china, il cacao, il rea»<br />
barbaro (che trovasi però pure in altre<br />
contrade)e tante altre produzioni che riu-<br />
scirono a noi utilissime. Ne qualifica in-<br />
grato l'odore, <strong>di</strong>sgustoso il sapore, e col-<br />
l'azione del fuoco vuol <strong>di</strong>mostrare con a-<br />
nalisi chimica l'indole venefica della pianta<br />
, facendo vedere che se ne ricava uno<br />
spirito fetido, un olio <strong>di</strong> virulenta eHica-<br />
eia e <strong>di</strong>sgradevole, e degl'irritanti sali se-<br />
mi-volatili. Senza poi valutare le artificia-<br />
li preparazioni, che dall'interesse de'par-<br />
licolari si fanno intorno al tabacco, si fer»<br />
ma in quella che gli si devedare prima<br />
<strong>di</strong> ridurloall'uso de'suoi amatori, e la tro-<br />
va assai pericolosa. Imperocché facendo-<br />
ne un lungo e circostanzialo dettaglio<br />
conclude,che il tabaccosi riduce pur trop-<br />
po ad uno stato quasi <strong>di</strong> [)Ulrefazione prima<br />
<strong>di</strong> essere abilitalo a fue una parte<br />
dell'attuale suo uso e commercio, e che<br />
perciò merita <strong>di</strong> venire riguardato con<br />
grave ponderazione. Itifatti osserva, che<br />
lo spirito della pianta iniettalo nella iugulare<br />
d'un cane produsse in esso dopo<br />
il a. "giorno la morte, preceduta da ur-<br />
li, da contorsioni, da vomiti e scarichi <strong>di</strong><br />
ventre, e da un sonno finalmente accom-<br />
j)agna loda mortali convulsioni, col le qua-<br />
li egli asserisce <strong>di</strong> avere più volte vedu-<br />
to morire de'cani e de'galti nella cui lingua<br />
avea fatto cadere una o due goccia<br />
d'olio erupireumatico<strong>di</strong> tabacco. Quest'o-<br />
lio medesimo, o io suo luogo lo spirito u-<br />
nilo al latte, all' albume delle uova ec,<br />
non solo l' inabilita a coagularsi, ma ne<br />
piouuiove meravigliosamente la liquefa-<br />
zione. Ora da questi sperimenti e da al-<br />
tre ragioni, pensa il Silvestri d'aver pienamente<br />
provata la malignità del tabac-<br />
co, e quin<strong>di</strong> il danno che reca a' popoli<br />
europei. Da ciò prende motivo ad esor-<br />
me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> togliere chdla classe dei<br />
lare i<br />
me<strong>di</strong>camenti (|uesto semplice, e invece li<br />
consiglia a collocarlo nella categoiia dei<br />
veleni, nell'uso de'quali gran prudenza<br />
ricercasi, e talora ne avvengono necessariamente<br />
luttuose conseguenze. Euume-