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GUASTALLA CITTA' DELLE CHIESE - Aicod

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Il campanile venne eretto alla fine del XVI secolo e qui nel 1601 venne posta una campana di maggiori<br />

dimensioni in grado di raggiungere coi propri rintocchi campi e abitazioni sempre più distanti.<br />

Si ha notizia di una riedificazione della chiesa avvenuta nel 1641 e della costruzione della sacrestia nel 1637<br />

da parte del parroco Don Giovanni Reggiani che intervenne sobbarcandosi direttamente parte delle spese.<br />

Nel 1791 la campana maggiore venne rinnovata.<br />

Due note curiose: nella metà del settecento, alle dipendenze del parroco vi furono contemporaneamente fino<br />

a ben sette sacerdoti officianti che prestavano qui la loro opera in modo fisso. Si trattava di un periodo in cui<br />

non tirava certo aria di crisi vocazionale !<br />

Dei primi otto parroci di S. Rocco, dalla nascita della parrocchia alla fine del ‘700, ben cinque erano<br />

originari del paese.<br />

Nella prima metà del XIX secolo si diede mano al restauro della chiesa costato ben lire 3000 di cui lire 2000<br />

a carico della benefattrice Duchessa Maria Luigia. Nello stesso periodo si procedette all’abbassamento del<br />

campanile che rischiava di crollare per la forte pendenza.<br />

Nel 1860 venne costruito il coro ligneo. Una ventina di anni più tardi venne realizzato con marmi di Carrara<br />

(l’allora parroco Don Rocchi era originario non a caso di questa zona) l’altare maggiore. Inoltre sia il<br />

presbiterio che il coro vennero decorati dal pittore Terzi di Campagnola. Il pavimento in mattonelle<br />

esagonali risale all’inizio del ‘900 (sostituito da piastrelle di ceramica negli anni sessanta e opportunamente<br />

rimosse da Don Gialdini nel 1995), così come la fondazione dell’Asilo Infantile (1915).<br />

La canonica giovò di importanti restauri negli anni venti, ma anche la chiesa venne ornata di nuovi, più belli,<br />

arredi sacri.<br />

Memorabile fu (1931) l’operazione di riassestamento della torre campanaria ad opera di Don Piccardo, un<br />

sacerdote forestiero noto a quel tempo per essere ben pratico di interventi di “chirurgia” edile su manufatti<br />

in condizioni fortemente critiche se non “impossibili”. Con un intervento in apparenza non particolarmente<br />

complesso ma certamente ardito, riuscì a far raddrizzare il campanile che minacciava il crollo a causa della<br />

forte pendenza.<br />

L’interno si presenta quantomai sobrio e bisognoso di interventi per ripristinare le decorazioni del soffitto e<br />

delle pareti. Da notare che i muri al fondo della navata evidenziano un marcato “fuori piombo” stringendosi<br />

verso l’interno in corrispondenza della base. Si tratterebbe di un motivo architettonico voluto.<br />

La navata è unica, corredata di sei cappelle laterali.<br />

Nella prima a destra trova collocamento una tela della Madonna della Ghiara, dipinto del 1620 e<br />

provvidenzialmente recuperata nel 1995 con un paziente restauro che ha permesso di ricucire i molti<br />

frammenti in cui era stata ritagliata. Lo stesso soggetto è ritratto in un affresco della fine del XVII secolo,<br />

piuttosto deteriorato, nella terza cappella a destra. Sopra il secondo altare sempre dalla stesso lato è esposta<br />

una interessante tela del 600 raffigurante una graziosa Madonna con Bambino e i santi Luigi Gonzaga e<br />

Lorenzo.<br />

In una nicchia ricavata nella terza cappella a sinistra vi è una statuetta in marmo datata al secolo XIV o XV<br />

rappresentante una Madonna col Bambino davvero singolare. La Vergine sembra cullare il piccolo Gesù<br />

abbandonata in un dolce sonno ristoratore. E’ un’immagine suggestiva e toccante, pur nella essenzialità dei<br />

tratti, tipica del periodo, che meriterebbe maggiore considerazione e un’analisi approfondita che in questa<br />

sede non è possibile dare.<br />

Due altari sono riccamente decorati secondo lo stile barocco con raffinati stucchi.<br />

La struttura ha subito gravi danni durante il terremoto del 1986. I restauri, finanziati dal Ministero per i Beni<br />

Culturali e Ambientali hanno avuto termine nel 1995.<br />

12) BEATA VERGINE DEL ROSARIO (PIEVE)<br />

Dove si trova: in Via Rosario, angolo Via Pieve<br />

Informazioni: non visitabile<br />

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