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ANNO XXXVII - 3° TRIMESTRE <strong>2011</strong><br />
sito web: www.caimantova.it e-mail: segreteria@caimantova.it<br />
<strong>Mantova</strong><strong>CAI</strong> - Notiziario della <strong>Sezione</strong> C.A.I. <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>. Direttore responsabile: Antonio Cirigliano. Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.°46) art. 1, comma 1 DCB – MANTOVA.<br />
L'abbonamento riservato ai Soci <strong>di</strong> €2.50 viene assolto nella quota associativa. Segnalazioni <strong>di</strong> mancato ricevimento vanno in<strong>di</strong>rizzate alla Sede <strong>CAI</strong>.<br />
18 novembre <strong>2011</strong> - ore 21<br />
Villa Schiarino<br />
Serata <strong>di</strong> Presentazione<br />
Attività Invernali<br />
<strong>2011</strong> - 2012
Direttore responsabile: Antonio Cirigliano.<br />
Redattore: Nello Zaniboni.<br />
Organizzazione Tecnica: Lara Massalongo.<br />
Design grafico: Davide Martini.<br />
Stampa: Grafiche Stella,<br />
ViaAntonio Meucci 12<br />
Z.A. - S. Pietro, Legnago (VR).Tel. 0442 601730.<br />
La Redazione si riserva <strong>di</strong> pubblicare o meno gli articoli<br />
pervenuti; si riserva inoltre <strong>di</strong> apporre le mo<strong>di</strong>fiche che<br />
riterrà opportune, senza alterare il senso del testo.<br />
Nessuno può richiedere compensi per articoli inviati.<br />
Gli articoli firmati impegnano solo l'autore. Questo<br />
numero è stato chiuso in Redazione il 15-8-<strong>2011</strong>.<br />
Chi vuole inviare un articolo per la pubblicazione può<br />
spe<strong>di</strong>re il testo e le eventuali fotografie <strong>di</strong> ottima<br />
qualità grafica, al seguente in<strong>di</strong>rizzo e-mail:<br />
stampasociale@caimantova.it<br />
Si accetteranno articoli e fotografie da inserire sul<br />
prossimo numero (quarto trimestre, <strong>2011</strong>) solo se<br />
spe<strong>di</strong>ti alla casella <strong>di</strong> posta elettronica suddetta entro<br />
e non oltre il 15 ottobre <strong>2011</strong>.<br />
Sede della <strong>Sezione</strong>:<br />
Via Luzio 7/9<br />
(zona Valletta Valsecchi) <strong>Mantova</strong><br />
Telefono & Fax: 0376 328728<br />
Apertura della Segreteria:<br />
Martedì, giovedì e venerdì, dalle ore 17 alle ore 19.<br />
E-mail:<br />
Sito web:<br />
ANNO XXXVII - 3° TRIMESTRE <strong>2011</strong><br />
Autorizzazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> n.°6 del 8/10/1975.<br />
Tariffa R.O.C. n.13657 del 11/02/2006: Poste Italiane S.p.A.<br />
segreteria@caimantova.it<br />
www.caimantova.it<br />
Anche questo <strong>2011</strong> si avvia alla conclusione<br />
e ormai da tempo fervono gli incontri per la<br />
stesura dei programmi per il prossimo anno,<br />
in particolare quelli per la nuova stagione<br />
invernale che ormai è alle porte. In questi<br />
incontri non si parla solo <strong>di</strong> gite o corsi ma<br />
sono momenti <strong>di</strong> riflessione su quanto fatto o<br />
sui miglioramenti da apportare per il futuro.<br />
Proprio per essere pronti a cogliere tutte le<br />
opportunità <strong>di</strong> uscite e corsi che i nostri<br />
istruttori ed accompagnatori stanno<br />
pianificando si è ritenuto in<strong>di</strong>spensabile<br />
organizzare una serata speciale <strong>di</strong><br />
presentazione delle attività invernali.<br />
L'idea nasce con l'intento <strong>di</strong> promuovere al<br />
meglio l'attività del sodalizio ovviando alla<br />
carenza <strong>di</strong> informazione e pubblicità che<br />
solitamente scontano le iniziative invernali,<br />
che, per ovvi motivi, non possono trovare<br />
posto nel vademecum dell'anno che si<br />
chiude e con il nuovo vademecum che a volte<br />
giunge in ritardo rispetto al calendario delle<br />
attività, alcune sono già in corso, altre ormai<br />
concluse. Certo, c'è internet, tutto come ben<br />
sapete viene inserito nelle pagine del nostro<br />
sito, ma cre<strong>di</strong>amo che il poter presentare <strong>di</strong><br />
persona e con il giusto anticipo le iniziative<br />
possa trovare tra soci e non soci un gra<strong>di</strong>to<br />
riscontro. Nell'era del computer ci piace<br />
riba<strong>di</strong>re l'importanza dei rapporti umani.<br />
Altro punto focale che ci piace sottolineare è<br />
la presentazione in un'unica serata <strong>di</strong> tutte le<br />
proposte della sezione, per riaffermarne la<br />
sua unità, come quella dei suoi operatori e<br />
dei suoi soci.<br />
Sarà un intento che troveremo anche nelle<br />
serate <strong>di</strong> presentazione previste per il 2012.<br />
Riteniamo che sia importante partecipare<br />
numerosi a queste ed analoghe iniziative che<br />
possono dare un segnale <strong>di</strong> appartenenza al<br />
sodalizio e offrire una migliore visibilità e<br />
cre<strong>di</strong>bilità anche all'esterno. Le attività<br />
saranno sempre <strong>di</strong>fferenziate per dare ad<br />
ognuno la possibilità <strong>di</strong> vivere al meglio il suo<br />
Str. S.Maddalena 7/9 - 46047 Porto <strong>Mantova</strong>no (MN) - Tel. 0376 398238 - Fax 0376 393238 - Cell. 347 6097784<br />
www.villaschiarino.it - info@villaschiarino.it<br />
SERATA DI PRESENTAZIONE<br />
ATTIVITA’ INVERNALI <strong>2011</strong>-2012<br />
Villa Schiarino – Porto <strong>Mantova</strong>no, 18 novembre <strong>2011</strong>, ore 21:00<br />
rapporto con la montagna ma gli eventi<br />
sociali dovranno continuare ad essere il<br />
legame e il collante tra i soci, <strong>di</strong>venendo<br />
sempre più momento <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong><br />
confronto per instaurare nuove amicizie e<br />
rinsaldarne <strong>di</strong> vecchie.<br />
Anche l'ambiente dove incontrarsi ha la sua<br />
importanza e a tal proposito siamo sicuri che<br />
la “sala Colonna” <strong>di</strong> Villa Schiarino a Porto<br />
<strong>Mantova</strong>no, che ci accoglierà per questo<br />
evento, offrirà degna cornice <strong>di</strong> prestigio alla<br />
nostra serata e questo grazie a Giuseppe e<br />
Giovanni Lena, nostri nuovi soci che con<br />
entusiasmo ci hanno gratuitamente messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione i locali della Villa. A loro i nostri<br />
più calorosi ringraziamenti.<br />
La serata sarà sud<strong>di</strong>visa in due macro<br />
presentazioni con il dettaglio o la sIntesi<br />
delle varie attività programmate per la<br />
stagione invernale <strong>2011</strong>/2012:<br />
Corsi:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Sci <strong>di</strong> fondo<br />
Artva e sicurezza in ambiente innevato<br />
Cascate <strong>di</strong> ghiaccio<br />
Corso <strong>di</strong> arrampicata sportiva<br />
Uscite (escursionismo, ciaspole, sci fondo):<br />
Carrellata rapida sulle uscite giornaliere<br />
Presentazione dettagliata delle uscite <strong>di</strong><br />
più giorni.<br />
Segnaliamo inoltre che dalle ore 20.30 sarà<br />
possibile visitare i locali <strong>di</strong> Villa Schiarino<br />
accompagnati dal nostro socio Giuseppe.<br />
Vi atten<strong>di</strong>amo numerosi, dato che la sala che<br />
ci ospiterà è al quanto spaziosa e la nostra<br />
scommessa è quella <strong>di</strong> riempirla. Non<br />
<strong>di</strong>menticate <strong>di</strong> portare gli amici, anche i non<br />
soci, quale occasione migliore per<br />
presentare loro il mondo del Club Alpino<br />
Italiano e della nostra <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>?<br />
APPUNTAMENTI IN VISTA<br />
3
SOMMARIO<br />
4<br />
APPUNTAMENTI IN VISTA<br />
Serata <strong>di</strong> Presentazione Attività Invernali<br />
<strong>2011</strong>-2012 - Villa Schiarino 3<br />
Tutti insieme appassionatamente!<br />
Presentazione Corso Sci <strong>di</strong> Fondo<br />
4<br />
Anno <strong>2011</strong>/2012 5<br />
2° Corso <strong>di</strong> Nor<strong>di</strong>c-Walking 5<br />
Le prossime iniziative Culturali Sezionali 6<br />
VITA DI SEZIONE<br />
Nuova nomina "ASE-S" 7<br />
La famiglia si allarga! 7<br />
Nuova nomina "IA" 7<br />
La Rivista unificata e Lo Scarpone on-line 7<br />
"Siamo venuti a trovarti" 8<br />
Nuovi arrivi in Biblioteca<br />
Una nuova socia:<br />
9<br />
una risorsa per la <strong>Sezione</strong> 10<br />
Festival delle Alpi <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a 11<br />
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE !<br />
Vi ricor<strong>di</strong>amo che la <strong>Sezione</strong> organizza da due<br />
anni, alcune gite alla portata dei genitori<br />
accompagnati dai figli, o da nipotini<br />
accompagnati dai nonni!<br />
Le gite sono denominate “ per famiglie”<br />
in quanto<br />
l'attività è mirata proprio a loro, con figli da<br />
portare sulle spalle o gambe-autonomi.<br />
L'idea è quella <strong>di</strong> far vivere l'esperienza<br />
dell'ambiente montano ai nostri bambini, con<br />
escursioni semplici tra prati e boschi, tutti in<br />
compagnia. Le uscite danno la possibilità <strong>di</strong><br />
passare una giornata tra i monti senza lasciare a<br />
casa nessuno!<br />
I percorsi sono escursionistici / turistici, si va con<br />
auto proprie.<br />
Partenze ore 8 circa da <strong>Mantova</strong> Nord - rientri<br />
nel tardo pomeriggio.<br />
La prossima data del <strong>2011</strong> è:<br />
Domenica 9 Ottobre:<br />
Monte Calino<br />
Sul Monte Calino, a 974 m, presso un'antica<br />
chiesetta sorge il rifugio San Pietro dal quale si<br />
può ammirare una vista spettacolare del Lago <strong>di</strong><br />
Garda. Salire al rifugio equivale a immergersi in<br />
un'atmosfera d'altri tempi a cui contribuisce il<br />
paesaggio, l'ambiente e le architetture; ad<br />
esempio il borgo me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> Canale <strong>di</strong> Tenno<br />
e <strong>di</strong> Calvola, sapientemente recuperati<br />
rispettando le antiche architetture rurali, i nuclei<br />
abitativi tra le strette viuzze selciate.<br />
Per informazioni:<br />
www.caimantova.it (gite per famiglie)<br />
segreteria@caimantova.it<br />
Malaghini Maurizio<br />
Cell. 331.60.14.339 – Tel. 0376.30.11.41<br />
Breviglieri Lorenzo<br />
Cell. 348 69.43.333 – Tel.0376.22.36.81<br />
ESCURSIONISMO<br />
Lungo le rive del Danubio<br />
Da Passau a Vienna 12<br />
Vacanze alle Isole Ega<strong>di</strong> 13<br />
" Chi vuol esser lieto sia...<br />
" vada alle Ega<strong>di</strong> 14<br />
Spazio alle due ruote 16<br />
Il raduno dei Seniores Lombar<strong>di</strong> 17<br />
Quei venti minuti in cima all'Adamello 18<br />
ALPINISMO<br />
Il 7° Corso <strong>di</strong> Arrampicata Sportiva 19<br />
Attività Boulder <strong>2011</strong> 20<br />
4° Corso <strong>di</strong> Alpinismo Base (A1) <strong>2011</strong> 21<br />
Monte Triglav<br />
3° Corso Serale<br />
22<br />
Introduzione all'Arrampicata Libera<br />
Apertura Palestra d'Arrampicata Indoor<br />
23<br />
<strong>di</strong> Lunetta - <strong>2011</strong>/2012 23<br />
2° Corso <strong>di</strong> Scalata su Cascate <strong>di</strong> Ghiaccio 24<br />
Corso per Istruttori Regionali <strong>di</strong><br />
Arrampicata Libera 25<br />
Assembrea dei Delegati <strong>2011</strong> (Spoleto)<br />
Intervento Presidente CNSASA 26<br />
Il nuovo libro su Ettore Zapparoli 27<br />
UNA SEZIONE IN AZIONE<br />
Foto Ricordo 29<br />
CULTURA<br />
Boar to Run 29<br />
L'aquila Reale del Baldo 30<br />
Unità <strong>di</strong> Misura e Simboli 30<br />
Cineforum <strong>2011</strong><br />
Scheda <strong>di</strong> Botanica<br />
30<br />
Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa 31<br />
L'angolo dei Poeti 32
ANTEPRIMA<br />
PRESENTAZIONE<br />
CORSO SCI DI FONDO<br />
ANNO <strong>2011</strong> / 2012<br />
Il prossimo venerdì 18 novembre, alle ore 21:00,<br />
presso la sede della <strong>Sezione</strong> C.A.I. <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>,<br />
in via Luzio n.9, sarà presentato il programma<br />
del corso <strong>di</strong> sci <strong>di</strong> fondo per l'<strong>inverno</strong> <strong>2011</strong>/2012,<br />
ed il programma delle successive uscite<br />
settimanali.<br />
Responsabile Sci <strong>di</strong> Fondo<br />
Luciano Comini<br />
2° CORSO DI NORDIC-WALKING<br />
(camminata nor<strong>di</strong>ca)<br />
Nor<strong>di</strong>cWalking: cosa è, da dove proviene, perché<br />
si deve fare, quali sono i benefici salutistici che<br />
derivano dal praticare questa attività, peraltro<br />
assolutamente vecchia nei paesi nor<strong>di</strong>ci, meno in<br />
Italia e decisamente una novità nel mantovano.<br />
Ma precisamente, il Nor<strong>di</strong>c-Walking tradotto in<br />
italiano si presenta come Camminata Nor<strong>di</strong>ca.<br />
Nato nei Paesi Scan<strong>di</strong>navi parecchi anni fa, e<br />
praticato dagli atleti dello sci <strong>di</strong> fondo durante la<br />
preparazione estiva. Esso consiste in una<br />
camminata con degli appositi bastoncini.<br />
Ma attenzione!!! Molto probabilmente alcuni <strong>di</strong><br />
voi hanno già camminato con i bastoncini, ma vi<br />
assicuro che il Nor<strong>di</strong>c-Walking è un modo<br />
completamente <strong>di</strong>fferente, in quanto il bastoncino<br />
viene usato per spingere e non come appoggio.<br />
Il Nor<strong>di</strong>c-Walking è semplice come la camminata<br />
tra<strong>di</strong>zionale, ma grazie all'uso <strong>di</strong> particolari<br />
bastoncini consente <strong>di</strong> allenare la parte superiore<br />
del corpo, ottenendo miglior coor<strong>di</strong>namento<br />
posturale nella camminata.<br />
Il principio fondamentale <strong>di</strong> questa nuova<br />
<strong>di</strong>sciplina è quella <strong>di</strong> coinvolgere il maggior<br />
numero possibile <strong>di</strong> muscoli, e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />
aumentare il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico a parità <strong>di</strong><br />
velocità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza percorsa.<br />
Nel contempo migliora la forma fisica, è facile da<br />
praticare, è poco costoso e <strong>di</strong>vertente, si pratica<br />
ovunque in qualsiasi stagione, fa bene al cuore e<br />
alla circolazione, rafforza braccia e spalle,<br />
migliora la postura della schiena e tonifica glutei e<br />
addominali.<br />
È un'attività per tutti e per tutto l'anno, che offre agli<br />
appassionati <strong>di</strong> fitness un modo facile e <strong>di</strong>vertente<br />
pergustareunostile<strong>di</strong>vitasanoeattivo.<br />
Per rispondere a queste domande, e vista la<br />
numerosa partecipazione al 1° corso<br />
organizzato l'anno scorso, la nostra <strong>Sezione</strong><br />
C.A.I. vuole ripetere un secondo appuntamento,<br />
ricordando che questa attività fisica è adatta a<br />
ogni tipo <strong>di</strong> persona, dai bambini agli anziani, e<br />
non necessita <strong>di</strong> particolari “doti” fisiche, e i<br />
benefici indubbiamente sono notevoli.<br />
Il corso si sviluppa in n° 3 lezioni pratiche all'aria<br />
aperta della durata <strong>di</strong> circa 1 orae½cadauna.<br />
Le lezioni sono articolate e spaziano dal recupero<br />
della camminata naturale e dalle tecniche del<br />
passo alternato a quelle del passo parallelo, con<br />
l'uso <strong>di</strong> appositi bastoncini (forniti dalla scuola).<br />
Fondamentali gli elementi posturali, della<br />
respirazione e la consapevolezza del movimento<br />
del nor<strong>di</strong>c walking.<br />
o<br />
o<br />
o<br />
o<br />
Programma:<br />
Venerdì 23 settembre <strong>2011</strong>, ore 21:15<br />
presso sede C.A.I. Via Luzio n.9<br />
Presentazione del corso.<br />
Sarà presente Fisioterapista dell'ASL,<br />
che spiegherà quali sono i vantaggi e<br />
i benefici <strong>di</strong> questa attività <strong>di</strong><br />
cammino “adattato”.<br />
Sabato 1 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00, Località<br />
Bosco Fontana (Marmirolo)<br />
1° LEZIONE PRATICA<br />
Sabato 8 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00, Località<br />
Bosco Fontana (Marmirolo)<br />
2° LEZIONE PRATICA<br />
Sabato 15 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00,<br />
Località Bosco Fontana (Marmirolo)<br />
3° LEZIONE PRATICA<br />
Seguirà consegna degli attestati <strong>di</strong><br />
partecipazione al corso (con aperitivo).<br />
N.B. Sabato 8 ottobre <strong>2011</strong>, ore 15:30,<br />
partecipazione alla 3° e<strong>di</strong>zione: Camminata<br />
Nor<strong>di</strong>ca con bastoncini, <strong>di</strong> km 6 con partenza<br />
presso Agriturismo Beatilla Strada Marmirolo<br />
n.21 (vialetto che porta al Bosco Fontana).<br />
La quota <strong>di</strong> iscrizione, da versare in sede C.A.I.<br />
è <strong>di</strong> € 30,00 ed è comprensiva <strong>di</strong>: noleggio<br />
bastoncini da Nor<strong>di</strong>c-Walking, riprese (fotovideo),<br />
materiale <strong>di</strong>dattico, <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong><br />
partecipazione al corso e assicurazione.<br />
Direttore del Corso: Istruttore <strong>di</strong> Nor<strong>di</strong>c-Walking<br />
e Gymstick N.W. Luciano Comini<br />
Aiuto istruttore: Paola Gandolfi.<br />
APPUNTAMENTI IN VISTA<br />
75
APPUNTAMENTI IN VISTA<br />
LE PROSSIME INIZIATIVE CULTURALI SEZIONALI<br />
(i nostri programmi culturali in autunno, nelle se<strong>di</strong> ed orari citati sul Vademecum <strong>2011</strong>)<br />
Venerdì 30 Settembre<br />
5 mesi ed effettuando <strong>di</strong>verse salite in solitaria. Arnaldo Berni, che il 3 settembre del 1918,<br />
“Il fiore proibito delle mille e una notte”. Vasta esperienza in attività alpinistiche durante “la battaglia più alta della storia”, sul S.<br />
Immagini a cura della socia Teresa Mambriani e extraeuropee (Nepal, Messico, Equador, Matteo (3678 m), fu sepolto sotto i ghiacci con<br />
Fabio Gran<strong>di</strong>.<br />
Bolivia, Africa, ecc...). Ha effettuato per conto<br />
dei Commissariati del Governo <strong>di</strong> Trento e<br />
altri alpini.<br />
Venerdì 14 Ottobre Bolzano, ben 5 campagne <strong>di</strong> bonifica dei Venerdì 21 Ottobre, sede <strong>CAI</strong>:<br />
Sede Parco del Mincio (Cittadella)<br />
ghiacciai da residuati esplosivi della Grande Proiezione filmati “Mare e monti: isole Ega<strong>di</strong>” -<br />
Bepi Magrin: Ufficiale sup. degli Alpini, Istruttore Guerra nelle aree glaciali (Adamello, Ortles- Passau-Vienna.<br />
con vasta esperienza, Guida alpina mil., tecnico Cevedale, Stelvio, Gavia). Per la letteratura<br />
del soccorso alpino per circa 20 anni. Per la sua alpina ha vinto il premio Nazionale A. De Cia, Venerdì 28 Ottobre, sede <strong>CAI</strong>:<br />
attività <strong>di</strong> salvataggi in montagna ha ricevuto nelle e<strong>di</strong>zioni 2008 e 2010. Ha fondato e Proiezione filmati dal festival <strong>di</strong>Trento.<br />
<strong>di</strong>versi attestati <strong>di</strong> benemerenze; fra queste dal collabora con la Rivista “Montagna” del GISM,<br />
ministro Spadolini una “medaglia d'oro” e “la (scrittori <strong>di</strong> montagna), con il “Giornale <strong>di</strong> Venerdì 11 Novembre, Sede <strong>CAI</strong>:<br />
croce nera” <strong>di</strong> 2° classe Austriaca. Ha aperto Vicenza”, “Alpi Venete”, con la Rivista Storica Premiazione concorso fotografico – castagnata.<br />
circa 60 vie <strong>di</strong> roccia; fra i suoi compagni anche “Forte Rivon” ed altre ancora. Ma da <strong>di</strong>versi anni<br />
Franco Perlotto. Per la letteratura alpina ha vinto Magrin ha focalizzato la sua attenzione <strong>di</strong> Venerdì 25 Novembre, sede <strong>CAI</strong>:<br />
un premio “nazionale”. Ha partecipato come storico e scrittore, sulle vicende belliche del Parchi della Malesia.<br />
guida Alpina Militare alla spe<strong>di</strong>zione Nazionale primo conflitto mon<strong>di</strong>ale, a quote glaciali,<br />
E.N.E.A. e del C.N.R. in Antartide, permanendo nonché su un giovane mantovano, il capitano<br />
Lino Di Mauro<br />
6
NUOVA NOMINA<br />
“ASE-S”<br />
ALBERTO BALCONI ha assunto la qualifica <strong>di</strong><br />
accompagnatore sezionale<br />
<strong>di</strong> escursionismo senior (A.S.E. - S)<br />
nuova figura tecnica dell'escursionismo istituita<br />
dal <strong>CAI</strong>. La comunicazione è pervenuta in sede<br />
accompagnata dai complimenti per aver<br />
completato brillantemente il ciclo <strong>di</strong> attività<br />
programmata. Siamo in attesa <strong>di</strong> altre nomine<br />
che dovrebbero pervenire in breve e che<br />
daranno sicuramente una maggior visibilità e<br />
qualifica alla sezione. Auguri <strong>di</strong> buon lavoro al<br />
nuovoAccompagnatore.<br />
Lino Di Mauro, A.E., E.A.I.<br />
Responsabile Escursionismo Estivo<br />
La Famiglia si allarga!<br />
La <strong>Sezione</strong> accoglie Carlo Malaghini, nato il 12<br />
giugno e che è attualmente il Socio più giovane.<br />
Nonostante questo a luglio ha già conquistato<br />
malga Grubbewrg in Val <strong>di</strong> Vizze, alla quota <strong>di</strong><br />
2006 m. Chi ben comincia…<br />
Congratulazioni a Lui e famiglia.<br />
NUOVA NOMINA<br />
“IA”<br />
Nel luglio scorso, il nostro Istruttore Sezionale<br />
CLAUDIO MIGLIORINI,<br />
ha concluso<br />
positivamente gli esami per l'acquisizione del<br />
titolo <strong>di</strong> Istruttore Regionale <strong>di</strong> Alpinismo (I.A.).<br />
Clau<strong>di</strong>o ha portato a termine le prove pratiche <strong>di</strong><br />
arrampicata in “ambiente d'avventura”, su<br />
cascate <strong>di</strong> ghiaccio (Val Varaita), in alta<br />
montagna (nel Gruppo della Presanella) e su<br />
roccia (Gruppo del Catinaccio), con una<br />
brillantissima (e attesa…) prestazione. Si è<br />
<strong>di</strong>stinto nelle manovre <strong>di</strong> corda e <strong>di</strong><br />
autosoccorso ricevendo le lo<strong>di</strong> della Scuola<br />
Regionale Lombarda <strong>di</strong> Alpinismo (SRLA) per la<br />
chiarezza espositiva, la sicurezza e la<br />
padronanza degli argomenti.<br />
La Scuola <strong>di</strong> Alpinismo della nostra <strong>Sezione</strong><br />
“Carlo Moccia – Renzo Morari”, rinforza così il<br />
proprio Organico <strong>di</strong> una nuova importante<br />
qualifica, acquisita dopo tante prove severe;<br />
tutte esperienze queste importanti ed utili, che<br />
accrescono l'entusiasmo, stimolano nuove idee<br />
e traguar<strong>di</strong> e che Clau<strong>di</strong>o saprà trasmettere a<br />
tutto il gruppo Istruttori, lo stesso che l'ha<br />
accompagnato nelle prime arrampicate, in<br />
quell'ambiente che ora è <strong>di</strong>ventato così “vicino”.<br />
Clau<strong>di</strong>o Migliorini è già stato incaricato della<br />
Direzione del prossimo Corso RocciaAR1 che si<br />
La nuova stampa sociale<br />
La Rivista<br />
unificata e<br />
Lo Scarpone<br />
on-line<br />
È stato presentato lo scorso 21 maggio a Spoleto<br />
nel corso dell'ultima Assemblea dei Delegati del<br />
nostro Sodalizio il nuovo assetto previsto per la<br />
stampa sociale del 2012. L'idea nasce dalla<br />
necessità <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione degli strumenti<br />
adatti a una comunicazione sempre più integrata<br />
ed efficacie, in linea con i tempi, che aiutino ad<br />
aumentare la capacità <strong>di</strong> veicolare i valori e le<br />
attività del <strong>CAI</strong>.<br />
Gli obiettivi sono da una parte la promozione del<br />
Sodalizio e della cultura della montagna a un<br />
pubblico più ampio del corpo sociale <strong>CAI</strong> e<br />
dall'altra avere a <strong>di</strong>sposizione un ulteriore<br />
strumento che incentivi l'aumento del numero dei<br />
Soci. Il nostro target specifico comprende quin<strong>di</strong><br />
quegli appassionati che vivono la montagna<br />
come luogo <strong>di</strong> frequentazione, <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong> bene<br />
ambientale e <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e non, ad esempio,<br />
come puro luogo <strong>di</strong> loisir,<br />
<strong>di</strong> competizione e <strong>di</strong><br />
sfrenato sfruttamento turistico.<br />
Il nuovo perio<strong>di</strong>co, La Rivista mensile, che uscirà<br />
con il suo primo numero a gennaio 2012, dovrà<br />
Clau<strong>di</strong>o (a sx) ed il compagno <strong>di</strong> corso Daniele Salvati, sulla Cima della Presanella.<br />
terrà tra maggio e giugno 2012.<br />
Buon lavoro allora e ancora complimenti da<br />
parte <strong>di</strong> tutti gli Istruttori della Scuola e dal<br />
Consiglio Direttivo <strong>di</strong> <strong>Sezione</strong>.<br />
continuare a essere apprezzato dai soci ma allo<br />
stesso tempo interessare un pubblico nuovo <strong>di</strong><br />
appassionati <strong>di</strong> montagna (pensiamo alle famiglie<br />
e ai giovani) anche perché, in tempi ancora da<br />
definire, si è pensato <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire una quota parte<br />
<strong>di</strong> copie in e<strong>di</strong>cola. Il mensile cartaceo rimarrà in<br />
ogni caso un canale <strong>di</strong> comunicazione privilegiato<br />
con i Soci del Sodalizio, questo perché verrà<br />
mantenuta la natura <strong>di</strong> stampa associativa. Il<br />
progetto prevede una revisione grafica e un<br />
ampliamento del ventaglio <strong>di</strong> contenuti. Ci sarà<br />
più spazio per l'attualità ma verranno al contempo<br />
mantenute alcune pagine targate <strong>CAI</strong> ere<strong>di</strong>tate<br />
da Lo Scarpone.<br />
La Scarpone on-line sarà sempre più l'house<br />
organ de<strong>di</strong>cato alla comunicazione delle attività<br />
<strong>CAI</strong> rafforzando così l'attuale linea e<strong>di</strong>toriale. Il<br />
valore aggiunto della testata on-line risiede nel<br />
fatto che grazie a internet anche i non Soci<br />
potranno scoprire il ricco universo <strong>CAI</strong> e grazie<br />
alla velocità <strong>di</strong> aggiornamento vi sarà<br />
un'opportunità in più <strong>di</strong> promozione e<br />
comunicazione a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutto il Sodalizio.<br />
Un punto <strong>di</strong> forza del progetto sarà la redazione<br />
unica. Questa si occuperà sia della realizzazione<br />
della rivista unificata, sia dello Scarpone on-line,<br />
sia della cura dei contenuti sul sito.<br />
In questo modo si eviteranno ridondanze e<br />
duplicazioni <strong>di</strong> notizie, valorizzando al meglio le<br />
singole competenze redazionali.<br />
Luca Calzolari<br />
Direttore responsabile “Lo Scarpone - La Rivista”<br />
Responsabile ufficio stampa <strong>CAI</strong><br />
I.N.A. Davide Martini<br />
Direttore Scuola <strong>di</strong>Alpinismo “Moccia - Morari”<br />
I.A.Alessandro Savoia<br />
Presidente della <strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>Mantova</strong><br />
VITA DI SEZIONE<br />
7
“SIAMO VENUTI<br />
A TROVARTI”<br />
Apoco più <strong>di</strong> un anno dalla tua scomparsa,<br />
“ siamo venuti a trovarti”.<br />
Abbiamo atteso che la neve sparisse nei canalini<br />
e negli insi<strong>di</strong>osi sentieri esposti del Monte Baldo<br />
che portano al “Forcellin”, per permetterci <strong>di</strong><br />
posizionare una panca in legno accanto alla<br />
lapide collocata in tua memoria già prima del<br />
passato <strong>inverno</strong>.<br />
Rosy l'ha voluta per simboleggiare maggiormente<br />
questo luogo che può essere anche <strong>di</strong> riposo per il<br />
passante, ma soprattutto <strong>di</strong> ritiro e me<strong>di</strong>tazione,<br />
non che <strong>di</strong> intrattenimento e vicinanza a te per chi<br />
ti è stato compagno nella vita e per tutti gli amici<br />
che verranno a trovarti in futuro. Gli amici, quelli<br />
che tu definisci “veri”, quelli che come tu stesso<br />
hai detto, resteranno sempre vicini a te e ai tuoi<br />
cari e busseranno sempre alla porta <strong>di</strong> Rosy e<br />
Marta per portare il loro conforto. Amici ne hai<br />
avuti tanti nel corso della tua breve esistenza e<br />
ora, in questi momenti <strong>di</strong> partecipazione,<br />
spuntano da ogni parte a <strong>di</strong>chiarare apertamente i<br />
loro sentimenti, il loro affetto la loro incon<strong>di</strong>zionata<br />
<strong>di</strong>sponibilità. Disponibilità nel togliere tempo al<br />
lavoro pur <strong>di</strong> completare il desiderio <strong>di</strong> Rosy;<br />
quello <strong>di</strong> rendere il “Forcellin” un posto<br />
incantevole dove idealmente riposa in pace tra il<br />
cielo e il lago <strong>di</strong> Garda, il loro amico Davide,<br />
attorniato dai fiori <strong>di</strong> cui il Monte Baldo è già<br />
naturalmente ricco e dove sono state piantate per<br />
te le stelle alpine in ricordo del tuo amore per la<br />
montagna. Un piccolo giar<strong>di</strong>no nel cielo, del quale<br />
tu sei il padrone, il suo custode e il nostro<br />
riferimento.<br />
Finalmente abbiamo concretizzato i progetti <strong>di</strong><br />
Rosy e per suo volere siamo saliti a ricordarti tutti<br />
insieme sabato 11 giugno. Tutto programmato,<br />
tranne purtroppo il tempo che dal giorno prima ha<br />
con<strong>di</strong>zionato e impaurito i meno attrezzati, che<br />
hannocomunicatolaloroassenzailmattinostesso.<br />
8<br />
Ma il gruppo era comunque ben fornito. Rosy<br />
aveva previsto due itinerari <strong>di</strong>visi per grado <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fficoltà e <strong>di</strong>slivello. Mentre un gruppo saliva con<br />
la seggiovia al rifugio Fiori del Baldo e<br />
raggiungeva il rifugio Telegrafo con <strong>di</strong>slivello<br />
contenuto, l'altro percorreva il Vallone delle<br />
Nogare. Una breve sosta al “Forcellin”, un saluto,<br />
una preghiera e un grande nodo in gola; poi via<br />
verso la meta per raggrupparsi con gli altri amici.<br />
Alle ore 12,30 la celebrazione della Santa Messa<br />
officiata da Don Francesco Grazian <strong>di</strong> Verona; un<br />
sacerdote amante della montagna che ha<br />
<strong>di</strong>chiarato la sua <strong>di</strong>sponibilità con qualsiasi<br />
con<strong>di</strong>zione meteorologica.<br />
La piccola cappella a<strong>di</strong>acente il rifugio Telegrafo<br />
ha faticosamente contenuto i presenti, partecipi<br />
coinvolti con cuore e spirito a questa<br />
commemorazione.<br />
Al termine, un piatto caldo al rifugio ha completato<br />
il programma e abbiamo così ripreso la strada per<br />
il ritorno.<br />
Alla mancanza <strong>di</strong> Marco, fratello <strong>di</strong> Davide,<br />
abbiamo sopperito noi amici portando il suo cuore<br />
che pensiamo abbia pianto assieme a noi durante<br />
la commovente cerimonia e il toccante <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong><br />
Rosy, sempre all'altezza <strong>di</strong> una situazione che<br />
pochi riuscirebbero ad affrontare in quel modo.<br />
Dopo questa prima commemorazione<br />
organizzata e segnalata anche sul giornalino<br />
sezionale, per volere <strong>di</strong> Rosy, non saranno più<br />
fissate date per ricordare il caro Davide. Per<br />
chiunque e in qualunque momento sarà possibile<br />
recarsi al Forcellin e restare vicino a Davide<br />
quanto tempo si vuole.<br />
Tanto, <strong>di</strong>ce Rosy, Davide sa che i “veri amici”<br />
andranno ugualmente spesso a trovarlo e<br />
“busseranno alla sua porta” per il piacere <strong>di</strong> stare<br />
ancora insieme a lui.<br />
Forcellin, 11/06/<strong>2011</strong> - Alberto Minelli
NUOVI ARRIVI IN BIBLIOTECA<br />
Riccardo Decarli Vita spericolata <strong>di</strong> Giorgio Graffer.<br />
Giorgetta A. - Colli D. Alpinismo Solitario Vita – Imprese - Ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> Ettore Zapparoli<br />
(ve<strong>di</strong> anche presentazione del volume a Pagina 27) .<br />
Museo Naz. Montagna I Villaggi Alpini: Identità Nazionale alle gran<strong>di</strong> Esposizioni<br />
Dal Vesuvio alle Alpi: Fotografie d'Italia-Svizzera-Tirolo<br />
Le Alpi e l'Unità Nazionale: Trasformazione Mutamenti<br />
Dal Garda alle Dolomiti: Incanti fotografici.<br />
<strong>CAI</strong> Bassano del Grappa Il Grappa - Un patrimonio ambientale.<br />
Il Paesaggio dell'abbandono del Massiccio del Grappa.<br />
Manuali del <strong>CAI</strong> Alpinismo: 250 anni <strong>di</strong> Storia e <strong>di</strong> Cronache (II Volume).<br />
Scialpinismo<br />
Quaderni TAM del <strong>CAI</strong> Parchi e <strong>CAI</strong>: Oltre le convenzioni (Corso Naz. 2009/2°).<br />
Montagna, neve e sviluppo sostenibile: quali prospettive.<br />
Gogna A. - Raggio A. Il meglio degli anni 30: L'alpinismo della Rivista <strong>CAI</strong>.<br />
Sergio Marazzi Atlante geografico delle Alpi. SOIUSA (Sud<strong>di</strong>visione<br />
Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino).<br />
Guida dei Monti d'Italia Appennino Meri<strong>di</strong>onale: Campania-Basilicata -Calabria.<br />
Sezioni Vicentine del <strong>CAI</strong> Sentieri Canale del Brenta e Massiccio del Grappa.<br />
Camerini F. - Cipriani E. Sentieri sul Lago <strong>di</strong> Garda.<br />
Le tre sponde: lombarda, trentina e veneta<br />
RIVISTE DISPONIBILI MERIDIANI M o ontagne<br />
51) DELFINATO-ECRINS<br />
LA MONTAGNA<br />
SEGRETA<br />
9
VITA DI SEZIONE<br />
U Socia: U<br />
risorsa per la <strong>Sezione</strong><br />
na nuova na<br />
Venerdì, 10 giugno, alle ore 21 l'arch. Clau<strong>di</strong>a<br />
Bonora Previ<strong>di</strong> ha tenuto presso la sede della<br />
nostra sezione una lezione sulle fortificazioni<br />
militari <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> dalla caduta dei Gonzaga a oggi<br />
e sulle principali trasformazioni urbanistiche subite<br />
dalla città nel passaggio da fortezza militare,<br />
baluardo<strong>di</strong>fensivodelsistemaimperialeasburgico,<br />
aperiferiatrascurabiledelnuovostatoitaliano.<br />
La conferenza era preparatoria ad una<br />
escursione ciclistica del gruppo “Senza età”<br />
effettuata la domenica successiva, che, partendo<br />
dalla polveriera <strong>di</strong> Cittadella, passando per i forti<br />
<strong>di</strong> Fossamana, <strong>di</strong> Lunetta e <strong>di</strong> Pietole, conduceva<br />
all'impianto idraulico <strong>di</strong> Governolo. La dottoressa<br />
Bonora, con spirito sportivo, si è unita al gruppo<br />
dei ciclisti e ad ogni sosta ha fornito una grande<br />
quantità <strong>di</strong> informazioni e dettagli <strong>di</strong>mostrando<br />
una competenza eccezionale e una capacità<br />
comunicativa invi<strong>di</strong>abile.<br />
In riconoscimento della <strong>di</strong>sponibilità della dott.ssa<br />
Clau<strong>di</strong>a a fornire generosamente le sue<br />
conoscenze ai Seniores della sezione (molto<br />
volonterosi ma anche molto impreparati) e in<br />
apprezzamento della sua simpatia e<br />
dell'atteggiamento amichevole <strong>di</strong>mostrato, il<br />
10<br />
gruppo Seniores ha deciso <strong>di</strong> offrire in omaggio<br />
alla dott.ssa Bonora, sperando <strong>di</strong> farle cosa<br />
gra<strong>di</strong>ta, la iscrizione “ ad honorem”<br />
al <strong>CAI</strong>-MN.<br />
Un motivo in più per averla ancora con noi, come<br />
compagna colta e cor<strong>di</strong>ale, nelle escursioni<br />
cultural-sportive della nostra sezione.<br />
Si <strong>di</strong>ce che il padre Cirillo, mantovano <strong>di</strong> Rivalta e<br />
la madre, tedesca della Saar, si fossero<br />
conosciuti ad un incontro internazionale del<br />
Movimento Federalista Europeo o forse proprio in<br />
quel particolare momento del passaggio verso il<br />
Partito Democratico Federalista Europeo,<br />
quando gli intraprendenti mantovani, tramite i<br />
colleghi <strong>di</strong> Merano e <strong>di</strong> Bolzano, incominciarono<br />
“una fittissima corrispondenza con persone <strong>di</strong><br />
Monaco <strong>di</strong> Baviera, della Saar, <strong>di</strong> Hamburg e <strong>di</strong><br />
altre città tedesche per esaminare le possibilità<br />
concrete della fondazione <strong>di</strong> un partito europeo”,<br />
come ricostruisce il prof. Giuseppe Papagno nel<br />
suo “L'europeismo a <strong>Mantova</strong> nel dopoguerra”, a<br />
cura <strong>di</strong> Dacirio Ghidorzi Ghizzi .<br />
E così ci spieghiamo il perfetto bilinguismo della<br />
prof.ssa Clau<strong>di</strong>a Bonora, bilinguismo che Le<br />
risulterà utilissimo dopo la laurea al Politecnico <strong>di</strong><br />
Milano, conclusa con la tesi in Storia<br />
dell'Architettura, orientata ad indagare gli<br />
interventi architettonici promossi e realizzati a<br />
<strong>Mantova</strong> nel Settecento e nell'Ottocento. Infatti è<br />
allora che nasce l'interesse per la tesi <strong>di</strong> dottorato<br />
verso tutte le fortificazioni austriache nella nostra<br />
città, setacciando, sì, gli archivi locali e milanesi,<br />
ma estendendo il raggio <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
anche alle fonti dell'amministrazione centrale<br />
asburgica a Vienna.<br />
E' là, a Vienna, nell'Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Guerra,<br />
che si trova la storia completa dei lavori compiuti<br />
nei territori italiani appartenenti all'Impero e<br />
proprio <strong>Mantova</strong> rappresentò allora uno dei<br />
car<strong>di</strong>ni del più ampio sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa territoriale,<br />
meglio noto come Quadrilatero.<br />
DallaTesi<strong>di</strong>DottoratodellaProf.ssaBonoraèuscitoil<br />
testo “<strong>Mantova</strong> e le Difese Imperiali“ e<strong>di</strong>to da<br />
Postumia nel 2009, in<strong>di</strong>spensabile per ricostruire i<br />
problemi e lesoluzioni adottate dagli austriaci, poi dai<br />
francesieancoradagliaustriaciperrenderelanostra<br />
città una unica, complessa fortezza a <strong>di</strong>fesa dei<br />
confinioccidentalidelvastoImpero.<br />
E allora chi meglio della nostra nuova socia<br />
poteva accompagnarci in bicicletta a vedere cosa<br />
è rimasto <strong>di</strong> quei due secoli? La Prof.ssa Bonora<br />
si è pure impegnata ad accompagnare nel<br />
prossimo anno i Seniores mantovani in una<br />
escursione – lezione al forte <strong>di</strong> Borgoforte e <strong>di</strong><br />
Motteggiana. La ringraziano vivamente per<br />
de<strong>di</strong>care del prezioso tempo alla nostra sezione,<br />
perché la Prof.ssa Bonora insegna Storia<br />
dell'Architettura presso il nostro Politecnico e<br />
continua una intensa collaborazione con<br />
l'Archivio Storico del Comune <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>.<br />
Luigi Zamboni<br />
Andrea Carenza
FESTIVAL DELLE ALPI DI LOMBARDIA<br />
Oltre 70 eventi nell'arco alpino lombardo<br />
24 giugno <strong>2011</strong> Convegno<br />
“VIVERE IN MONTAGNA, VIVERE DI MONTAGNA”<br />
Si è tenuto venerdì 24 giugno presso la Sala<br />
Convegni <strong>di</strong> Bratto – Castione della Presolana,<br />
in provincia <strong>di</strong> Bergamo, il Convegno<br />
Nazionale dal titolo “Vivere in montagna, vivere <strong>di</strong><br />
montagna”.<br />
Il Presidente del <strong>CAI</strong>-Regione Lombar<strong>di</strong>a Renata<br />
Viviani ha introdotto i <strong>di</strong>versi interventi, ascoltati con<br />
molto interesse dal pubblico presente.<br />
Dopo un saluto inaugurale del Presidente del Festival<br />
Roberto Gual<strong>di</strong>, la parola è passata al Direttore<br />
Generale ASL Valcamonica Renato Pedrini che si<br />
occupato del tema dei servizi socio-sanitari nelle<br />
zone montane ed in particolare del caso della ASL<br />
Valcamonica-Sebino.<br />
Successivamente il Vicario del Dirigente Scolastico<br />
dell'Istituto Comprensivo Valle <strong>di</strong> Scalve Maurizio<br />
Capitanio ha raccontato l'esperienza scolastica in<br />
Valle <strong>di</strong> Scalve.<br />
Il terzo intervento è stato effettato da Maurizio<br />
Colleoni della Cooperativa Stella Alpina <strong>di</strong> Bormio<br />
che si è occupata <strong>di</strong> promuovere la rete “Sentieri <strong>di</strong><br />
Futuro”: il progetto riguarda l'educazione <strong>di</strong> giovani ed<br />
adolescenti nelle realtà <strong>di</strong> montagna.<br />
Le <strong>di</strong>scipline sociali che si occupano <strong>di</strong> montagna si<br />
trovano spesso a fare i conti con il <strong>di</strong>sagio delle fasce<br />
più giovani, spaesate dai segnali contrastanti che<br />
ricevono dalle tracce della tra<strong>di</strong>zione dei loro territori<br />
e dai richiami della cultura urbana e globalizzata. I<br />
ragazzi non sempre riescono a reagire in modo<br />
opportuno e in molte aree montane sono<br />
drammaticamente alti i tassi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>, alcolismo e<br />
<strong>di</strong>pendenza da droghe.<br />
Per affrontare questo problema, in molti comuni <strong>di</strong><br />
montagna sono nate iniziative <strong>di</strong> coinvolgimento dei<br />
giovani locali, spesso gestite dalle amministrazioni o<br />
da cooperative, che cercano <strong>di</strong> offrire ai ragazzi<br />
l'opportunità <strong>di</strong> sentirsi parte attiva <strong>di</strong> una comunità<br />
viva e <strong>di</strong> identificarsi con il proprio territorio.<br />
La Cooperativa Stella Alpina <strong>di</strong> Bormio ha lo scopo <strong>di</strong><br />
mettere in rete alcune delle iniziative rivolte ai giovani<br />
in atto sulle Alpi, promuovendo lo scambio <strong>di</strong> buone<br />
pratiche e il confronto tra realtà <strong>di</strong>verse, ma<br />
accomunate da problemi simili. L'idea <strong>di</strong> fondo<br />
dell'iniziativa è quella <strong>di</strong> aumentare la partecipazione<br />
giovanile nel contesto montano, facendo anche<br />
riflettere i giovani sull'appartenenza territoriale.<br />
Presente per l'Ecomuseo della Valtaleggio, Stefano<br />
Offre<strong>di</strong>, un componente del Direttivo che ha<br />
presentato l'Associazione al pubblico presente.<br />
Nel 2004 i Comuni <strong>di</strong> Taleggio e Vedeseta hanno<br />
iniziato a lavorare per ideare e sviluppare questo<br />
nuovo metodo <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio<br />
culturale e sociale. In novembre hanno così<br />
presentato in Regione Lombar<strong>di</strong>a un progetto <strong>di</strong><br />
sviluppo ecomuseale, seguito imme<strong>di</strong>atamente da un<br />
progetto sul sistema culturale locale (che associava<br />
la Val Taleggio, fulcro delle azioni, a realtà ecomuseali<br />
limitrofe in Valle Brembana, Valle Imagna e<br />
Valsassina) presentato in Fondazione Cariplo,<br />
entrambi approvati. I progetti hanno inteso creare le<br />
con<strong>di</strong>zioni per valorizzare il patrimonio locale al<br />
servizio dello sviluppo locale, attraverso: interventi<br />
strutturali su e<strong>di</strong>fici e beni come se<strong>di</strong> museali per il<br />
recupero dell'identità e della storia vallare con<br />
metodologie innovative e centri <strong>di</strong> accoglienza per i<br />
visitatori; l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi, itinerari tematici<br />
e strumenti <strong>di</strong> fruizione del territorio; la promozione <strong>di</strong><br />
nuovi modelli <strong>di</strong> ricettività; l'incontro, l'ascolto, la<br />
formazione e il coinvolgimento della comunità in<br />
azioni <strong>di</strong> sviluppo locale, <strong>di</strong> carattere culturale, sociale<br />
ed economico.<br />
L'Ecomuseo “Val Taleggio – Civiltà del Taleggio, dello<br />
Strachitunt e delle Baite tipiche” è stato riconosciuto<br />
da Regione Lombar<strong>di</strong>a, assieme ad altri 17 ecomusei<br />
lombar<strong>di</strong>, che hanno costituito la Rete Ecomusei<br />
Lombar<strong>di</strong>a, come luogo <strong>di</strong> formazione, confronto e<br />
con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> buone pratiche <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Successivamente la parola è passata a due Vignaioli<br />
della Valtellina associati CERVIM – Centro <strong>di</strong><br />
ricerche, stu<strong>di</strong> e valorizzazione per la viticoltura<br />
montana.<br />
Siro Buzzetti dell'Azienda Agricola Terrazzi Alti <strong>di</strong><br />
Sondrio e Davide Fasolini della Cantina Dirupi in<br />
provincia <strong>di</strong> Sondrio hanno raccontato al pubblico<br />
presente la loro esperienza nel campo della<br />
viticoltura montana: dopo numerosi viaggi all'estero, i<br />
due hanno preso spunto dalle varie esperienze<br />
vissute e deciso <strong>di</strong> aprire la loro attività per valorizzare<br />
il loro territorio e sollecitare i giovani a seguire il loro<br />
esempio.<br />
Anche la Regione Lombar<strong>di</strong>a si è prefissata lo scopo<br />
<strong>di</strong> promuovere la montagna lombarda mettendo a<br />
punto dei ban<strong>di</strong> appositi de<strong>di</strong>ti alle infrastrutture e<br />
all'impiantistica per effettuare attività in montagna.<br />
Ne ha parlato Marcello Lenzi della Direzione Sport e<br />
Giovani della Regione Lombar<strong>di</strong>a che sta<br />
promuovendo il progetto strategico “Vetta” finanziato<br />
nell'ambito del Programma <strong>di</strong> Cooperazione<br />
Trasfrontaliera Italia Svizzera. Ecco prevede <strong>di</strong><br />
attuare una serie <strong>di</strong> azioni a favore dell'innalzamento<br />
della qualità dell'offerta turistica in montagna.<br />
Il progetto, concepito da una rosa <strong>di</strong> partner italiani e<br />
svizzeri, si pone come obiettivi primari la<br />
valorizzazione dell'escursionismo, il miglioramento<br />
strutturale dei rifugi e una maggiore conoscenza delle<br />
risorse ambientali, paesaggistiche e umane dell'arco<br />
transfrontaliero.<br />
Tra i tanti, fanno parte del progetto “Vetta” il <strong>CAI</strong>-<br />
Lombar<strong>di</strong>a, la Regione Lombar<strong>di</strong>a, ERSAF<br />
Lombar<strong>di</strong>a, il Canton Ticino, il Canton Grigioni.<br />
Dopo una breve pausa, il Convegno ha visto la<br />
partecipazione <strong>di</strong> Graziana Regazzoni della<br />
Cooperativa Donne <strong>di</strong> Montagna <strong>di</strong> Ornica<br />
accompagnata dal Sindaco del paese Ambrogio<br />
Quarteroni.<br />
È stato introdotto l'argomento dell'”ospitalità <strong>di</strong>ffusa”:<br />
si tratta <strong>di</strong> essere ospitati in alloggi ricavati nel borgo<br />
antico, organizzati tramite un'unica reception,<br />
esattamente come un albergo. Per i gruppi e le scuole<br />
vengono organizzate attività <strong>di</strong>dattiche per scoprire la<br />
vita <strong>di</strong> montagna.<br />
Si sviluppa, nel caso <strong>di</strong> Ornica, l'”albergo <strong>di</strong>ffuso”, una<br />
struttura ricettiva unitaria che permette <strong>di</strong> soggiornare<br />
in un contesto urbano <strong>di</strong> pregio, a contatto con i<br />
residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri.<br />
Tale formula si è rivelata adatta per i borghi<br />
caratterizzati da centri storici <strong>di</strong> interesse artistico ed<br />
architettonico, che in tal modo possono recuperare e<br />
valorizzare vecchi e<strong>di</strong>fici chiusi e non utilizzati e, allo<br />
stesso tempo, sviluppare il turismo senza dover<br />
effettuare nuove costruzioni.<br />
L'albergo <strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> Ornica è la prima esperienza in<br />
Lombar<strong>di</strong>a e la particolarità, spiega la sig.ra<br />
Regazzoni, è che la struttura ricettiva è costituita da<br />
16 donne, ognuna con un compito specifico. L'idea è<br />
nata dal fatto che il paese si stava spopolando e<br />
serviva un'idea per sviluppare il turismo.<br />
Gino Baccanelli, Presidente <strong>di</strong> Assorifugi, ha<br />
successivamente effettuato il suo intervento<br />
relativamente al tema dei rifugi e all'importanza della<br />
loro presenza durante le attività in quota.<br />
I rifugi, inizialmente concepiti per aiutare alpinisti ed<br />
esploratori, sono oggi <strong>di</strong>ventati vere e proprie mete<br />
turistiche.<br />
Gian Antonio Moles, Presidente del Collegio Guide<br />
Alpine della Lombar<strong>di</strong>a, insieme a Fabrizio Pina, da<br />
soli 4 anni Guida Alpina a Como, hanno introdotto la<br />
professione della Guida Alpina, un lavoro a 360°,<br />
quando prima era invece solo un lavoro occasionale.<br />
Per <strong>di</strong>ventare Guida Alpina bisogna superare una<br />
severa selezione, perché gli si affida la sicurezza<br />
degli utenti. Inoltre i corsi <strong>di</strong> formazione sono molto<br />
costosi, ma necessari.<br />
Il futuro turistico delle valli e delle montagne <strong>di</strong>pende<br />
molto dall'offerta turistica per cui servono strutture<br />
ricettive e i mezzi necessari per non concentrare<br />
l'offerta soltanto ai perio<strong>di</strong> festivi, ma al contrario,<br />
estenderla a tutto l'anno. Oltre alle strutture ricettive,<br />
servono anche persone qualificate per<br />
accompagnare i turisti.<br />
Ultimo ma non meno importante è stato l'intervento<br />
dell'antropologo e Past President del Club Alpino<br />
Italiano Annibale Salsa che ha parlato delle <strong>di</strong>namiche<br />
della società alpina tra centralità e marginalità,<br />
pensando anche alle prospettive per il futuro.<br />
Le montagne italiane hanno uno spazio purtroppo<br />
marginale, in quanto l'industrializzazione ha portato<br />
all'abbandono delle zone montuose, relegandole a<br />
ruolo secondario.<br />
Nel Me<strong>di</strong>oevo esistevano incentivi economici per<br />
ripopolare le montagne e attuare la scolarizzazione<br />
verso le pianure.<br />
Nell'era della modernità si, la situazione si è<br />
capovolta. I paesaggi sono ritenuti luoghi della<br />
<strong>di</strong>versità e vanno tutelati. La realtà <strong>di</strong> montagna è<br />
piccola ed è legata all'Amministrazione Provinciale.<br />
In Lombar<strong>di</strong>a soprattutto prevale la pianura<br />
industrializzata, mentre il Veneto è più caratterizzato<br />
dalla cultura alpina.<br />
Consuntivo finale:<br />
1° e<strong>di</strong>zione<br />
FESTIVAL DELLE ALPI DI LOMBARDIA<br />
I NUMERI: circa 8.300 persone hanno presenziato<br />
agli eventi in programma.<br />
LOCALITA' COINVOLTE:<br />
Tremosine, Limone sul<br />
Garda, Codera, Clusone, Castione della Presolana,<br />
Songavazzo, Maccagno, Valgerola, San Bartolomeo,<br />
Val Cavargna, Val Bon<strong>di</strong>one, Lumezzane, Sondalo,<br />
Passo Venano, Val<strong>di</strong>dentro, Piamborno <strong>di</strong><br />
Piancogno, Premassone, Sonico, Monte Arera,<br />
Gorno, Val del Riso, Valmalenco, Brescia, Sondrio,<br />
Valgerola, Monte Bestone.<br />
PROVINCE COINVOLTE:<br />
Brescia, Bergamo,<br />
Sondrio, Varese, Como, Milano, Monza-Brianza.<br />
La Segreteria <strong>di</strong> <strong>Sezione</strong><br />
11
ESCURSIONISMO<br />
12<br />
Lungo le rive del Danubio – Da Passau a Vienna<br />
Dopo l'esperienza positiva dello scorso<br />
anno del tour in bicicletta sulle rive del<br />
lago <strong>di</strong> Costanza, quest'anno la<br />
carovana <strong>di</strong> biciclette si è spostata sugli argini<br />
del Danubio, percorrendo il tratto Passau –<br />
Vienna.<br />
Il gruppo <strong>di</strong> persone che hanno aderito a questa<br />
proposta era variegato, infatti vi erano due<br />
bambine con le relative madri, coppie ben<br />
allenate alla bicicletta e persone alla prima<br />
esperienza del genere.<br />
La partenza da <strong>Mantova</strong> è avvenuta all'alba <strong>di</strong><br />
domenica 7 agosto, in una città ancora<br />
addormentata e già afosa a quell'ora, ma<br />
appena giunti sul confine italiano, il tempo<br />
volgeva al peggio: una pioggia quasi incessante<br />
ci ha accompagnati fino a destinazione. Le<br />
nostre perplessità erano rivolte principalmente<br />
alle con<strong>di</strong>zioni meteo che avremmo trovato nei<br />
giorni seguenti e alla nostra capacità <strong>di</strong><br />
affrontare le varie tappe in bici. I 22 ciclisti sono<br />
stati accolti a Passau da Nicolas,<br />
rappresentante dell'agenzia Girolibero<br />
specializzata in viaggi sulle due ruote, che dopo<br />
cena ci ha illustrato il percorso da fare, ci ha<br />
fornito i documenti del viaggio e i gadget offerti<br />
da Girolibero.<br />
Il mattino successivo (8 agosto) i ciclisti<br />
coor<strong>di</strong>nati da Alberto Minelli e da Elio Mori<br />
hanno ritirato le biciclette presso il punto <strong>di</strong><br />
noleggio e dopo averle testate, passando per la<br />
città <strong>di</strong> Passau, conosciuta anche come<br />
Dreiflüssestadt (la città dei tre fiumi), a causa<br />
della confluenza nel Danubio <strong>di</strong> Inn e Ilz, si sono<br />
<strong>di</strong>retti verso la pista ciclabile più famosa<br />
d'Europa, iniziando così l'avventura sulle due<br />
ruote.<br />
Nonostante l'accompagnamento <strong>di</strong> una intensa<br />
pioggerellina, abbiamo percorso i primi<br />
chilometri sulla riva destra del fiume, per poi<br />
attraversarlo in corrispondenza del confine<br />
tedesco-austriaco tramite la centrale<br />
idroelettrica <strong>di</strong> Jochenstain e immergendoci in<br />
una verdeggiante vallata caratterizzata da una<br />
fitta vegetazione e da un'invi<strong>di</strong>abile rispetto del<br />
territorio circostante. Dopo una quarantina <strong>di</strong><br />
chilometri siamo giunti alla fine della prima<br />
tappa: Schlogen. Per raggiungere questa<br />
località abbiamo attraversato il corso d'acqua<br />
tramite un battello che fa spola tra le due<br />
sponde. Questa borgata ci ha offerto uno<br />
spettacolo unico dato dall'ansa formata dal<br />
fiume, e al calar della giornata abbiamo potuto<br />
ammirare uno spen<strong>di</strong>do tramonto, lasciandoci<br />
l'illusione <strong>di</strong> un miglioramento meteorologico. Il<br />
giorno seguente, purtroppo lo sperato<br />
miglioramento non ci fù e dopo una abbondante<br />
colazione e aver inforcato le bici, siamo partiti<br />
alla volta <strong>di</strong> Linz costeggiando il lato destro del<br />
fiume. Nel corso della giornata abbiamo potuto<br />
ammirare un cielo caratterizzato dal passaggio<br />
<strong>di</strong> veloci nubi che lasciavano spazio a scorci <strong>di</strong><br />
cielo azzurro. Per chi ha voluto, c'è stata la<br />
possibilità <strong>di</strong> visitare Efer<strong>di</strong>ng, grazioso villaggio<br />
<strong>di</strong> fondazione romana, un tempo situato lungo la<br />
riva del fiume; qui abbiamo potuto visitare la<br />
chiesa tardo-gotica de<strong>di</strong>cata a San Ippolito con<br />
un coro ligneo del 1457. Proseguendo nel<br />
percorso abbiamo fatto tappa al monastero<br />
Cistercense <strong>di</strong> Wilhering visitando la chiesa<br />
collegiale in stile rococò, con i suoi mille angeli<br />
<strong>di</strong>segnati, che viene spesso denominata “la<br />
sala da ballo delle chiese” per via della vitalità<br />
che irra<strong>di</strong>a. Dopo aver attraversato il Danubio<br />
tramite un traghetto che si spostava da una<br />
sponda all'altra con la sola forza della corrente<br />
del fiume, siamo giunti alla terza più grande città<br />
dell'Austria e capitale culturale dell'Europa nel<br />
2009, Linz, dove abbiamo pernottato;qui visse<br />
lo scienziato Giovanni Keplero. La mattina<br />
seguente abbiamo potuto visitare Mariendom,<br />
la chiesa più grande dell'Austria, completata nel<br />
1924 capace <strong>di</strong> contenere 20.000 persone, oltre<br />
alla chiesa si è potuto ammirare la<br />
Dreifaltigkeits-saule imponente monumento <strong>di</strong><br />
marmo bianco de<strong>di</strong>cato alla Santissima Trinità<br />
alto 20 metri situato nella Hauptplatz, piazza<br />
principale della città. Dopo alcuni km percorsi in<br />
bicicletta siamo giunti a Mauthausen dove<br />
abbiamo visitato il campo <strong>di</strong> concentramento<br />
nazista, nel quale da agosto del 1938 fino alla<br />
liberazione avvenuta nel maggio del 1945,<br />
furono deportate quasi 200.000 persone <strong>di</strong> cui<br />
ne morirono circa la metà. Qui è custo<strong>di</strong>ta la<br />
memoria delle atrocità compiute dagli ufficiali<br />
tedeschi in nome della superiorità della razza<br />
ariana nei confronti degli altri popoli, senza<br />
considerare la <strong>di</strong>gnità e la libertà <strong>di</strong> ogni<br />
in<strong>di</strong>viduo qualunque sia la nazionalità,la<br />
religione, la fede politica e l'orientamento<br />
sessuale. Dopo la visita al campo <strong>di</strong><br />
Mauthausen, abbiamo pedalato per parecchi<br />
km a causa dei lavori <strong>di</strong> ripristino degli argini del<br />
fiume, <strong>di</strong> conseguenza ci siamo dovuti<br />
allontanare dal Danubio, giungendo in serata<br />
alla fine della tappa quoti<strong>di</strong>ana prevista ad<br />
Ardagger. Il giorno seguente (11 agosto) una<br />
volta preparate le biciclette, siamo partiti alla<br />
volta <strong>di</strong> Melk sotto un meraviglioso cielo terso,<br />
sostando durante il percorso nella citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong><br />
Ybbs dove abbiamo visitato un'interessante<br />
museo de<strong>di</strong>cato alla bicicletta. Melk è una<br />
graziosa citta<strong>di</strong>na molto turistica, sede <strong>di</strong> un<br />
antico monastero benedettino chiamato<br />
abbazia <strong>di</strong> Melk. Da più <strong>di</strong> 1000 anni Melk è un<br />
importante centro spirituale e culturale in<br />
Austria, all'inizio come residenza dei Babenberg<br />
e dal 1089 come abbazia benedettina fondata<br />
dal margravio Leopoldo II. Da più <strong>di</strong> 900 anni i<br />
monaci benedettini vivono e lavorano senza<br />
interruzione nei campi dell'assistenza spirituale,<br />
della scuola, dell'economia, della cultura e del<br />
turismo. In questa abbazia abbiamo potuto<br />
ammirare le varie sale, comprese due<br />
biblioteche ricche <strong>di</strong> libri antichi, la sala<br />
marmorea e la chiesa abbaziale <strong>di</strong> stile barocco.<br />
Dal molo <strong>di</strong> Melk abbiamo proseguito il tragitto<br />
con un battello percorrendo la valle del Wachau<br />
che gode <strong>di</strong> uno splen<strong>di</strong>do paesaggio naturale,<br />
ricca <strong>di</strong> vigneti che costituiscono la regione<br />
vinicola più famosa dell'Austria, arrivando alla<br />
citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Spitz, dove abbiamo pernottato. Il<br />
mattino seguente (12 agosto) pedalando<br />
attraverso i vigneti, siamo passati per dei<br />
graziosi borghi, tra cui Weißenchirchen,<br />
caratterizzati da stra<strong>di</strong>ne e vicoli me<strong>di</strong>evali che<br />
regalano al turista una buona conservazione<br />
della tra<strong>di</strong>zione locale. Lasciandoci alle spalle<br />
questo piccolo centro ci siamo <strong>di</strong>retti verso<br />
Krems, insignita dall'UNESCO del<br />
riconoscimento <strong>di</strong> patrimonio mon<strong>di</strong>ale<br />
dell'umanità, ridente citta<strong>di</strong>na me<strong>di</strong>evale<br />
adagiata tra <strong>di</strong>stese <strong>di</strong> vigneti, e dopo una breve<br />
visita del centro ci siamo <strong>di</strong>retti verso Tulln. In<br />
questa citta<strong>di</strong>na austriaca si conclude con<br />
orgoglio il nostro percorso ciclabile dopo aver<br />
percorso oltre 320 km, abbiamo consegnato le<br />
biciclette e ci siamo <strong>di</strong>retti a pie<strong>di</strong> verso la<br />
stazione ferroviaria dove abbiamo preso il treno<br />
per Vienna. Giunti a Vienna ci <strong>di</strong>rigiamo<br />
all'albergo posto nelle vicinanze della<br />
westbahnhof; dopo cena un piccolo gruppo<br />
della compagnia <strong>di</strong> ciclisti si sposta verso il<br />
centro della città ammirando una splen<strong>di</strong>da<br />
Vienna by night. Il mattino seguente (13 agosto)<br />
insieme a Clau<strong>di</strong>a, la guida turistica, ci <strong>di</strong>rigiamo<br />
nel cuore della città antica dove visitiamo le<br />
residenze degliAmburgo e gli e<strong>di</strong>fici degli organi<br />
amministrativi. Dopo la sosta pranzo nel<br />
pomeriggio il gruppo si è <strong>di</strong>viso per la visita ai<br />
<strong>di</strong>versi ambienti che la città offre: la residenza<br />
degliAsburgo con le stanze che custo<strong>di</strong>scono gli<br />
abiti della principessa Sissi, il castello <strong>di</strong><br />
Schonbrunn, il museo dell'Albertina, il parco <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vertimento Prater.Acena ci siamo ritrovati tutti<br />
nel ristorante 12 apostoli dove abbiamo<br />
consumato una caratteristica cena viennese e<br />
poi ultimo giro serale della città. Il 14 agosto<br />
dopo un'abbondante colazione il gruppo <strong>di</strong><br />
ciclistici mantovano, con rammarico, è pronto<br />
per affrontare 11 ore <strong>di</strong> viaggio per tornare nella<br />
nostra afosa città <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>.<br />
Quest'esperienza si è rivelata positiva sia per<br />
quanto riguarda la coesione e l'affiatamento del<br />
gruppo sia per l'organizzazione offerta da<br />
Girolibero, e confi<strong>di</strong>amo in un'altra esperienza<br />
altrettanto significativa prevista per la ciclabile<br />
della Drava nel 2012.<br />
2 ciclisti m&m<br />
Nella pagina che segue, alcuni scritti e <strong>di</strong>segni <strong>di</strong><br />
Marta B. e Sofia Z.
Vacanza alle<br />
Isole EGADI<br />
Favignana, Marettimo, Levanzo, quale isola più<br />
bella? Bellissime in modo uguale. L'immagine<br />
che rimane impressa è questo mare limpido <strong>di</strong><br />
tanti azzurri <strong>di</strong>versi circondato da scogliere e<br />
montagne bellissime.<br />
L'organizzazione è stata perfetta. Il viaggio<br />
lungo ma senza nessun intoppo.<br />
Anche al villaggio siamo stati bene, si mangiava<br />
siciliano con cucina perfetta.<br />
Abbiamo fatto due escursioni sulle barche dei<br />
pescatori, mangiando con loro e ascoltando i<br />
loro racconti; ci hanno portato in un mondo<br />
<strong>di</strong>verso dal nostro più semplice ma anche molto<br />
più <strong>di</strong>fficile. Ci è stata data la possibilità <strong>di</strong> fare il<br />
bagno entrando nelle grotte più caratteristiche<br />
del luogo ognuna con una propria fantastica<br />
storia. Le amicizie si sono rafforzate, si andava<br />
in bicicletta alla ricerca <strong>di</strong> piccole insenature<br />
dove immergersi in acque stupende.<br />
Anche le esperienze su queste montagne sono<br />
state interessanti sopratutto per la vegetazione<br />
e i particolari profumi tipici <strong>di</strong> queste isole, timo,<br />
finocchiella, cappero, con colori intensi e<br />
contrastanti. Bella la visita alla grotta del<br />
Genovese per le sue incisioni rupestri. Da lassù<br />
si ammirava una scogliera a picco sul mare dove<br />
ni<strong>di</strong>ficavano centinaia <strong>di</strong> gabbiani che<br />
riempivano l'aria con il loro particolare verso<br />
stridulo.<br />
Non è stato facile lasciare tutto ciò senza avere<br />
un po' <strong>di</strong> rimpianto.<br />
È stata una bella vacanza e… è mancato solo<br />
qualche giorno in più.<br />
Silvana, Luciana, Elda<br />
ESCURSIONISMO<br />
13
ESCURSIONISMO<br />
14<br />
“ Chi vuol esser lieto sia……”<br />
vada alle EGADI<br />
L'ormai consolidata vacanza che almeno una<br />
volta all'anno riunisce contemporaneamente sia<br />
gli amanti dei monti sia quelli del mare, che<br />
durante l'anno privilegiano le proprie mete, ha<br />
trovato la sua splen<strong>di</strong>da sede nel profondo sud:<br />
nelle Isole Ega<strong>di</strong>.<br />
Base logistica il villaggio Valtur <strong>di</strong> Favignana,<br />
rivelatosi quanto mai accogliente come struttura e<br />
servizi offerti, per la sistemazione delle stanze,<br />
per l'ottima cucina e per la cortese <strong>di</strong>sponibilità<br />
degli operatori.<br />
Il periodo scelto, da domenica 5 a domenica 12<br />
giugno, non poteva esserci più favorevole per il<br />
costante bel tempo, mentre le notizie che<br />
giungevano da <strong>Mantova</strong> davano acqua, acqua e<br />
ancora acqua.<br />
Questo resoconto tenta non solo <strong>di</strong> essere una<br />
traccia cronologica, ma anche <strong>di</strong> rinver<strong>di</strong>re ricor<strong>di</strong><br />
e sensazioni che hanno coinvolto tutti e trenta<br />
partecipanti <strong>CAI</strong>, più la nostra accompagnatrice<br />
dell'agenzia viaggi.<br />
Partenza da <strong>Mantova</strong> alle ore 13 in bus, raccolta<br />
<strong>di</strong> alcuni amici a Pegognaga, per l'aeroporto <strong>di</strong><br />
Bologna, <strong>di</strong>sbrigo celere delle pratiche <strong>di</strong> chek-in,<br />
chiacchiere e giri per negozi in attesa del volo.<br />
Si parte per Palermo, viaggio senza sussulti, dove<br />
troviamo un addetto Valtur che ci accoglie e ci<br />
accompagna al pullman per Trapani e imbarco<br />
con destinazione Favignana (chiamata anche la<br />
Farfalla per le due ali che sembrano <strong>di</strong>spiegate<br />
sul mare).<br />
Al porto <strong>di</strong> Trapani un ritardo nella partenza viene<br />
favorevolmente apprezzato per approfittare della<br />
degustazione <strong>di</strong> squisiti gelati siciliani <strong>di</strong> frutta.<br />
Arriva l'aliscafo che in meno <strong>di</strong> mezz'ora solca un<br />
mare tranquillo e ci porta sull'isola, ma non è finita.<br />
Altro bus, sono oltre le 21 e la fame si fa sempre<br />
più sentire, anche se le assicurazioni <strong>di</strong> avere<br />
comunque una cena fredda placa i brontolii,<br />
soprattutto <strong>di</strong> pancia. In effetti, pur quasi alle<br />
ventidue troviamo grande abbondanza e qualità<br />
<strong>di</strong> cibo; hanno fatto tutto solo per noi, e se questo è<br />
l'inizio abbiamo grande fiducia per il prosieguo del<br />
soggiorno.<br />
Sistemazione nelle stanze dove un vassoio <strong>di</strong><br />
frutta e dolci ci augura la buona notte.<br />
Anche questa volta il programma prevede <strong>di</strong>verse<br />
alternative, in modo da poter essere seguito da<br />
ognuno a secondo delle proprie preferenze e<br />
possibilità fisiche.<br />
Come previsto si inizia il lunedì, dopo una<br />
colazione con ogni ben <strong>di</strong> <strong>di</strong>o, con l'escursione in<br />
bici che ci permetta <strong>di</strong> prendere confidenza e<br />
visione del territorio che ci ospita.<br />
Partiamo quasi tutti, due o tre sedentari restano,<br />
sulle bici prenotate con un tempo leggermente<br />
piovoso, ma da caini esperti abbiamo tutto il<br />
necessario per ripararci.<br />
Da Punta Fanfalo, dove è ubicato il villaggio, ci<br />
portiamo sul mare stupendo <strong>di</strong> Cala Azzurra,<br />
dove c'è una microscopica spiaggia in fondo al<br />
<strong>di</strong>rupo <strong>di</strong> massi. Alte scogliere e cave precedono<br />
Punta Marsala, oltre il cui faro si prosegue su<br />
sterrato costeggiando il fantastico mare in cui si<br />
svolse la battaglia delle Ega<strong>di</strong> tra la flotta punica e<br />
quella romana nel 241 a.C.<br />
Costeggiando muretti a secco si arriva a Cala del<br />
Bue Marino. Breve sosta per vedere l'isola <strong>di</strong><br />
Levanzo e via per Cala Rossa, un'enorme cava,<br />
occupata da un mare <strong>di</strong> sogno, le cui rocce<br />
bianche sono state scavate in tutte le epoche per<br />
estrarre il tufo nelle labirintiche gallerie del<br />
sottosuolo.<br />
L'appetito comincia ad avere il sopravvento per<br />
cui <strong>di</strong>venta obbligatoria la via del ritorno verso la<br />
nostra <strong>di</strong>mora. Nella sala da pranzo abbiamo dei<br />
tavoli solo per noi in un angolo riservato.<br />
La piacevolissima sorpresa della sera<br />
precedente è ulteriormente confermata da quello<br />
che ci viene offerto: antipasti <strong>di</strong> tutti i tipi, primi e<br />
secon<strong>di</strong> già pronti ma anche cucinati al momento,<br />
verdure fresche, cotte, grigliate, vini rossi e<br />
bianchi in tavola a volontà. Dai tavoli è un continuo<br />
an<strong>di</strong>rivieni per assaggiare piccole, si fa per <strong>di</strong>re,<br />
quantità <strong>di</strong> ogni prelibatezza. Non mancano i<br />
dolci, meta <strong>di</strong> veri pellegrinaggi.<br />
Ci si accorda per un meritato riposino e per la<br />
ripartenza che completi l'esplorazione isolana.<br />
Si procede in senso orario per toccare la spiaggia<br />
del Burrone, (qualche incallito montanaro tra se e<br />
se avrà pensato al sentiero attrezzato del Burrone<br />
Giovanelli … mah!), una delle più gran<strong>di</strong> dell'isola.<br />
Tra un chiacchiericcio e l'altro e qualche<br />
saliscen<strong>di</strong> il gruppo si sgrana e la fila si allunga,<br />
agli incroci c'è sempre qualche volonteroso che<br />
in<strong>di</strong>rizza i ritardatari. Si costeggia la rocciosa Baia<br />
Marasolo per imboccare una galleria e procedere<br />
fino alla Punta Faraglione.<br />
Qui si sfogano gli alpinisti, i quali tra arbusti e<br />
roccette conquistano la cima del faraglione, forse<br />
non più alta <strong>di</strong> una decina <strong>di</strong> metri. Pedala e<br />
pedala troviamo prima Punta Sottile, zona militare<br />
occupata da un grande faro, e poi la bellissima e<br />
silenziosa Cala Grande.<br />
Si riprende la strada verso est per Punta Longa,<br />
dove una piccola cala funge da porticciolo. E' l'ora<br />
del rientro; seguendo il succedersi d'insenature e<br />
punte rocciose si arriva “a casa”.<br />
Dopo doccia e riposino ci si trova per quello che<br />
<strong>di</strong>venterà un abituale incontro prima della cena: il<br />
“briefing” per le <strong>di</strong>sposizioni delle attività del<br />
giorno dopo.<br />
Come se non bastasse l'ormai apprezzata<br />
abbondanza e qualità della tavola, ci è stata<br />
de<strong>di</strong>cata una gustosa cena <strong>di</strong> benvenuto a base<br />
<strong>di</strong> specialità siciliane.<br />
Il dopo cena, che si ripeterà anche nelle altre
Il dopo cena, che si ripeterà anche nelle altre<br />
serate, è de<strong>di</strong>cato allo svago proposto dagli<br />
animatori del villaggio o al classico filos.<br />
Martedì, giorno libero da programmazioni, ha<br />
permesso <strong>di</strong> scegliere le più <strong>di</strong>sparate attività<br />
personali: abbronzatura in piscina o in spiaggia,<br />
shopping in paese, visita all'ex Stabilimento<br />
Florio, costruito nella seconda metà dell'800 per<br />
la lavorazione del tonno.<br />
I tonni venivano incanalati nelle tonnare tra le isole<br />
<strong>di</strong> Favignana e Levanzo, dove con riti arcaici<br />
venivano in<strong>di</strong>rizzati nella Camera della Morte,<br />
arpionati e issati sulle barche <strong>di</strong>rette allo<br />
stabilimento. Qui venivano tagliati a pezzi, cotti in<br />
gran<strong>di</strong> caldaie, fatti asciugare, per finire nelle latte,<br />
saldateinloco,pronteperlaven<strong>di</strong>ta.<br />
Siamo già a metà settimana e il gruppo si<br />
ricostituisce con destinazione Levanzo, meno gli<br />
amici sedentari, che tra una fumatina e l'altra si<br />
raccontano, e una coppia che approfitta del sole e<br />
delmaredellavicinaspiaggia.<br />
Abbiamo a <strong>di</strong>sposizione due barche a motore e<br />
l'ottimaorganizzazionefasaliresuquellapiùveloce<br />
gli escursionisti <strong>di</strong>retti alla Grotta del Genovese,<br />
mentrel'altraaccoglieipiùtranquillimarinari.<br />
A pie<strong>di</strong> si parte subito in salita accompagnati da<br />
un giovane esperto <strong>di</strong> botanica che ci illustrerà<br />
con dovizia <strong>di</strong> particolari la flora isolana. Il<br />
panorama e le profumate specie arboree invitano<br />
ai rallentamenti, ma l'orario prestabilito per la<br />
visita della grotta induce a qualche sollecitazione<br />
non sempre con<strong>di</strong>visa. Per facile strada si arriva a<br />
quota 280 per scendere poi lungo uno scosceso<br />
pen<strong>di</strong>o per oltre 150 metri. Scoperta nel 1949<br />
questa cavità conserva incisioni, raffiguranti<br />
bisonti e un cervo dalle proporzioni armoniose, e<br />
pitture a carboncino <strong>di</strong> pesci e immagini <strong>di</strong> uomini<br />
e donne danzanti.<br />
Sembra quasi che un impulso misterioso solleciti il<br />
ricongiungimento con l'altro gruppo, impulso che<br />
tantomisteriosopoinonèdatochesitratta<strong>di</strong>fame.<br />
Fame che viene placata dall'ottimo pranzo<br />
preparato e servito sulla barca dalla moglie del<br />
barcaiolo, a base <strong>di</strong> antipasti e pasta asciutta<br />
con<strong>di</strong>ti con profumatissime erbe del loro orto.<br />
L'immancabile bagno nelle acque cristalline<br />
chiude un'intensa e piacevole giornata, sul finire<br />
della quale siamo obbligati al rientro.<br />
Solito briefing, solito pasto, come scadenza ma<br />
non per le leccornie, soliti ritrovi in allegria.<br />
Giovedì libero. Difficile ricordare tutto quello che<br />
ognuno ha escogitato per trascorrere<br />
piacevolmente la giornata; ricordo solo che con<br />
un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> camminatori siamo saliti sul<br />
monte S. Caterina (quasi 300 m) sulla cui cima<br />
sorgeva una postazione <strong>di</strong> avvistamento<br />
saracena, oggi occupata da un degradato<br />
presi<strong>di</strong>o militare. Altri si sono recati a visitare lo<br />
stabilimento Florio, incuriositi dal racconto<br />
entusiasmante fatto dai precedenti visitatori.<br />
A sera tutto come sempre, salvo la definizione<br />
dell'escursione mare/monti a Marettimo.<br />
E' già venerdì. Partiamo, salvo i soliti affezionati al<br />
villaggio, con aliscafo <strong>di</strong> linea. Durante<br />
l'avvicinamento all'isola si può ammirare<br />
l'estensione del suo verde e la configurazione<br />
montuosa.<br />
Ad attenderci sul posto troviamo un personaggio<br />
caratteristico assai noto “Pippo” (era stato <strong>di</strong><br />
recente intervistato e andato in onda su una rete<br />
RAI), che avrebbe accompagnato i “marinari”<br />
lungo le coste alla scoperta <strong>di</strong> anfratti, calette e<br />
spiagge da sogno, non prima <strong>di</strong> averli guidati per<br />
le caratteristiche viuzze del paese, ricche <strong>di</strong><br />
negozi, che per i prodotti tipici esposti hanno<br />
invogliato agli acquisti.<br />
Gli escursionisti qui hanno trovato pane per le loro<br />
gambe. Un piccolo drappello si è incamminato<br />
per raggiungere la cima del Monte Falcone <strong>di</strong> ben<br />
700 metri <strong>di</strong> altezza.<br />
Lungo il percorso si incontra una tale varietà <strong>di</strong><br />
piante e fiori da avvalorare la definizione <strong>di</strong><br />
“scrigno botanico” dell'isola. La conquista da<br />
parte dei romani è testimoniata da “Case romane”<br />
<strong>di</strong> cui rimangono ruderi <strong>di</strong> antichi inse<strong>di</strong>amenti. Il<br />
percorso è abbastanza impegnativo per cui,<br />
come nelle tra<strong>di</strong>zioni, abbiamo avanguar<strong>di</strong>e e<br />
retroguar<strong>di</strong>e, che in breve si ricompattano sotto la<br />
croce <strong>di</strong> vetta per il meritato pranzo al sacco. A<br />
farci compagnia troviamo anche un ansimante<br />
cane a cui generosamente viene offerta acqua<br />
per <strong>di</strong>ssetarsi.<br />
Siamo fortunati perché, contrariamente ai giorni<br />
precedenti, la cima è sgombra <strong>di</strong> nuvole per cui<br />
possiamo goderci una vista a 360°. Sottostante<br />
ammiriamo Punta Troia e la sua fortezza a picco<br />
sul mare recentemente e abilmente restaurata, in<br />
lontananza scorgiamo le altre isole<br />
dell'arcipelago e ad<strong>di</strong>rittura la costa siciliana.<br />
Non vorremmo mai ripartire, ma Pippo ci aspetta<br />
per accompagnare anche noi nei posti visitati al<br />
mattino dagli amici bagnanti.<br />
Ahimè, o ahi noi, è già sabato. Giorno libero per gli<br />
ultimi bagni o, grande delusione, per il mercato a<br />
Favignana dove ci saremmo aspettati <strong>di</strong> trovare<br />
ven<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> prodotti tipici, abbiamo trovato invece<br />
quelli cinesi!<br />
Ma ci siamo rifatti la sera con un aperitivo in grande<br />
stile servito in un locale dall'atmosfera molto intima,<br />
c'erano anche le candele accese, dove sorpresa<br />
sorpresa sono stati consegnati <strong>di</strong>plomi e<br />
riconoscimenti vari a: 2 Stazionari, in quanto parte<br />
integrante dell'arredo della zona relax del villaggio;<br />
premio Fuggi Fuggi a chi si perdeva sempre in<br />
acqua e sui monti fra i gabbiani; al più Premuroso<br />
con le signore; ai 17 “speleologi” della Grotta del<br />
Genovese; al Camminatore solitario; agli 8 indomiti<br />
veri Escursionisti sul Monte Falcone; e in ogni<br />
modo per tutti dei bellissimi segnalibri con immagini<br />
dell'isola.<br />
Come tutti i salmi che finiscono in gloria, abbiamo<br />
avuto la cena speciale dell'arrivederci preparata<br />
dallo staff Valtur. Ma il <strong>CAI</strong> non ha voluto essere da<br />
meno perché abbiamo fatto preparare questa torta<br />
appositamente confezionata dalla pasticcera del<br />
villaggio. Brin<strong>di</strong>si, applausi e foto ricordo.<br />
Domenica sveglia <strong>di</strong> buonora per imbarco,<br />
trasferimento a Trapani, visita a Erice e Segesta,<br />
che non hanno bisogno <strong>di</strong> particolari commenti<br />
per le loro peculiari bellezze assai note.<br />
Bus per aeroporto <strong>di</strong> Palermo, chek-in, giro per<br />
negozi, pochi, del duty free e… mezzo panico.<br />
Una persona non trova più il biglietto d'imbarco.<br />
Corsa al comando <strong>di</strong> Polizia che tutto sommato<br />
sdrammatizza perché assicura che sui computer<br />
appare la prenotazione. Ma la tenacia premia,<br />
perché si scopre che in una tasca sconosciuta era<br />
stato riposto il necessario documento.<br />
Volo tranquillo, data la levataccia molti si sono<br />
appisolati, con arrivo in perfetto orario a Bologna.<br />
Altro bus e altro mezzo panico per il ritardo nella<br />
consegna bagagli e per un paio <strong>di</strong> amici<br />
incamminatisi in <strong>di</strong>rezione opposta al punto <strong>di</strong><br />
raccolta.<br />
Fino ad ora non sono mai stati fatti nomi delle<br />
persone che hanno animato gli eventi descritti,<br />
ma per l'ultima sorpresa corre l'obbligo <strong>di</strong> farlo.<br />
Come nell'andata, ci mancava altro, abbiamo<br />
scaricato gli amici saliti a Pegognaga.<br />
Sul pullman sono saliti Alberto e Carla,<br />
impossibilitati a vivere con noi la splen<strong>di</strong>da<br />
vacanza, che hanno omaggiato le signore con un<br />
vasetto <strong>di</strong> viole a cui era abbinato un gentilissimo<br />
pensiero, ognuno <strong>di</strong>verso dall'altro. Commozione<br />
e lungo meritato applauso.<br />
<strong>Mantova</strong> ci accoglie, saluti, baci e abbracci con<br />
promesse <strong>di</strong> rivederci a settembre con i pie<strong>di</strong> sotto<br />
la tavola e visionare il filmato del nostro<br />
infaticabile reporter e, speriamo, le foto inviate al<br />
“più premuroso con le signore” per memoria<br />
piacevole e nostalgica.<br />
Renata e Palanto<br />
ESCURSIONISMO<br />
15
16<br />
Siamo partiti… un po' in sor<strong>di</strong>na, e con un po' <strong>di</strong><br />
meteo contro, ma siamo partiti.<br />
Il ciclo escursionismo la nostra <strong>Sezione</strong> lo porta<br />
avanti oramai da qualche anno, e con<br />
quest'anno sono state introdotte proposte<br />
de<strong>di</strong>cate specificamente alla mountain-bike.<br />
Due escursioni in programma, livello alla portata<br />
<strong>di</strong> chi, come me, ha un minimo <strong>di</strong> allenamento<br />
alle spalle (o meglio, ha passato un po' <strong>di</strong> tempo<br />
sul sellino per “abituarsi”): purtroppo solo<br />
un'iniziativa conclusa, e l'altra annullata per<br />
maltempo.<br />
Purtroppo non è stato possibile esplorare le<br />
colline moreniche in sella alla MTB. Dico<br />
“purtroppo” perché sarebbe stata un'escursione<br />
sicuramente affascinante, e che avrebbe stupito<br />
i partecipanti. Un itinerario che porta in zone<br />
straconosciute (come Volta <strong>Mantova</strong>na e<br />
Castellaro Lagusello) ma attraverso vie<br />
sconosciute; sempre semplici sterrati, ma con<br />
panorami e scenografie che fanno pensare alla<br />
Toscana … pur essendo a pochi Km da casa.<br />
Speriamo <strong>di</strong> riproporre questa uscita per il<br />
prossimo anno, perché ne vale la pena.<br />
(v. foto mtb-colli)<br />
Sabato 26 giugno, invece, è felicemente riuscita<br />
l'escursione in MTB dell'Alta Lessinia. Eravamo<br />
solo in quattro, ma la giornata è stata splen<strong>di</strong>da,<br />
la temperatura ideale, e il gruppo affiatato dal<br />
primo chilometro. Naturalmente non sono<br />
mancate nè pause ristoratrici, né pause<br />
fotografiche: tutte pause meritate perché i 700 m<br />
<strong>di</strong> salita il gruppo se li è bevuti.<br />
(v. foto mtb-lessinia)<br />
Certamente le uscite in MTB targate <strong>2011</strong> sono<br />
partite, come <strong>di</strong>cevo all'inizio, decisamente in<br />
sor<strong>di</strong>na; qualcuno potrà <strong>di</strong>re “sottotono”. Io <strong>di</strong>co<br />
che l'importante è che siano partite, e che non<br />
accantonerò l'entusiasmo per un timido inizio.<br />
E la rivista del <strong>CAI</strong>, nell'uscita <strong>di</strong> “maggio-giugno<br />
<strong>2011</strong>”, sembra abbia voluto estendere questo<br />
entusiasmo, proponendo uno speciale sul ciclo<br />
escursionismo, de<strong>di</strong>cato alla mountain-bike; e<br />
accanto alle belle proposte in giro per l'Italia, ha<br />
ricordato che “il <strong>CAI</strong> annovera la bicicletta tipo<br />
mountain bike tra gli strumenti adatti<br />
all'escursionismo”. Frase per me illuminante,<br />
perché mi ha ricordato il mio timido approccio<br />
verso questa bella bellissima <strong>di</strong>sciplina, che<br />
immagino sia l'approccio <strong>di</strong> tanti altri.<br />
Infatti ho conosciuto solo <strong>di</strong> recente la mountainbike<br />
quale <strong>di</strong>sciplina escursionistica, quella che<br />
ti porta su semplici sentieri o facili sterrati in<br />
montagna. L'idea della fatica in salita, è stata<br />
rapidamente sostituita dalla gratificazione degli<br />
ambienti visitati, esattamente come succede in<br />
una bella escursione a pie<strong>di</strong>. E che quel blando<br />
allenamento che riesco a raggiungere mi ha<br />
permesso <strong>di</strong> provare sod<strong>di</strong>sfazione anche<br />
durante la stessa salita; senza pensare che<br />
dopo una salita c'è sempre una <strong>di</strong>scesa… e<br />
posso assicurare che in sella alla due-ruote il<br />
<strong>di</strong>vertimento è assicurato!<br />
L'auspicio è che il prossimo anno questa<br />
splen<strong>di</strong>da attività possa catturare altri amici<br />
caini, perché possano con<strong>di</strong>videre con noi<br />
queste bellissime esperienze.<br />
Noi ci saremo e… vi aspettiamo!<br />
Lara Massalongo
Il 25 maggio u. s. si è svolto l'annuale raduno<br />
regionale dei soci C.A.I. Seniores a Imbersago,<br />
in provincia <strong>di</strong> Lecco, sulle rive <strong>di</strong> un bellissimo<br />
Adda, che qui marca il confine con la provincia <strong>di</strong><br />
Bergamo. Siamo nel centro del centro della<br />
Lombar<strong>di</strong>a e perciò non deve meravigliare se<br />
all'incontro hanno partecipato 1.200 anziani<br />
Caini. Le vicine Lecco, Monza, Bergamo, Milano<br />
Como hanno inviato corriere e corriere <strong>di</strong><br />
partecipanti al raduno organizzato<br />
impeccabilmente dalle sezioni <strong>di</strong> Vimercate e <strong>di</strong><br />
Vaprio d'Adda.<br />
I percorsi proposti si svolgevano sulla riva<br />
lecchese dell'Adda, oppure sulla opposta riva<br />
bergamasca in Comune <strong>di</strong> Villa d'Adda, unite da<br />
un antico e geniale traghetto, mosso solo<br />
dall'ecologico utilizzo della corrente del fiume.<br />
L'ambiente naturale, le acque limpide, i sentieri<br />
ricchi <strong>di</strong> segnalazioni e <strong>di</strong> targhe illustranti flora,<br />
fauna, storia hanno reso piacevolissimo i<br />
percorsi scelti. Una targa ricorda che su quel<br />
traghetto il giovane Roncalli era solito<br />
attraversare il fiume per recarsi in Seminario.<br />
Emergono antichi ricor<strong>di</strong> scolastici dei Promessi<br />
Sposi, che ci rammentano la fuga <strong>di</strong> Renzo dai<br />
territori milanesi, proprio qui attraversando<br />
l'Adda nella vicina Trezzo, verso la libertà nel<br />
bergamasco sotto il dominio veneziano.<br />
Al termine della Messa ha portato i saluti il vice -<br />
presidenteAntonio Pala<strong>di</strong>ni.<br />
Gran<strong>di</strong> organizzatori, gli amici <strong>CAI</strong> della zona<br />
hanno messo a pranzo tutti i partecipanti, parte<br />
in terra lecchese, parte in quella bergamasca.<br />
Poiché il percorso era praticamente<br />
pianeggiante, è venuto spontaneo a qualche<br />
partecipante il pensiero che allora anche noi<br />
mantovani siamo autorizzati a sognare <strong>di</strong><br />
organizzare un raduno regionale, ed ecco la<br />
fantasia: immaginare il Campo Canoa in città,<br />
oppure il Parco Pastore <strong>di</strong> Castiglione delle<br />
Stiviere accogliere i Seniores lombar<strong>di</strong> e poi via<br />
a <strong>di</strong>sperdersi a centinaia nei vari percorsi. Già,<br />
ma quando? Ma tra cinque anni, naturalmente,<br />
nel 150° dell'Unità <strong>di</strong> tutto il mantovano all'Italia!<br />
Milk<br />
IL TRAGHETTO LEONARDESCO DEL XV<br />
SECOLO, utilizzato più volte dai partecipanti al<br />
raduno, ora è unico su tutto il percorso dell'Adda<br />
a sud del lago <strong>di</strong> Como. Ma ancora nel secolo<br />
scorso traghetti simili esistevano nelle vicine<br />
Paderno, Trezzo d'Adda, Brivio. Il segreto sta<br />
tutto nella corda tesa tra le sponde e nella<br />
posizione del timone, secondo la legge del<br />
parallelogramma: sta scritto “la fisica si sposa<br />
con la pratica rappresentazione dell'ingegno<br />
dell'uomo che, in epoche assai lontane, scoprì<br />
come una forza naturale, cioè la corrente<br />
dell'acqua, poteva generare una forza in<br />
<strong>di</strong>rezione ortogonale per mezzo <strong>di</strong> opportuni<br />
vincoli, cioè la corda, e strumenti, cioè il timone<br />
saldamento fissato nella <strong>di</strong>rezione della<br />
bisettrice <strong>di</strong> un angolo retto. E così la corrente<br />
del fiume che porterebbe tutto verso valle riesce<br />
invece a spingere il traghetto in <strong>di</strong>rezione<br />
perpen<strong>di</strong>colare alla corrente”. Facile, no?<br />
IL IL RADUNO DEI<br />
SENIORES<br />
LOMBARDI<br />
Orazio ed O<strong>di</strong>no: due rappresentanti dei seniores mantovani<br />
Il traghetto Leonardesco del XV secolo<br />
17
ESCURSIONISMO<br />
18<br />
Sono stati brevi ma intensi. La prima cosa è stata<br />
tirar fiato, dopo ore <strong>di</strong> salita eccomi finalmente in<br />
cima. Poi la serie <strong>di</strong> complimenti con gli altri<br />
quattro compagni <strong>di</strong> salita; ora posso de<strong>di</strong>carmi a<br />
guardare il panorama tutt'attorno, a per<strong>di</strong>ta<br />
d'occhio, infatti, tutto ciò che sta attorno, è più<br />
basso e la vista eccezionale ti ripaga della fatica!<br />
Più in basso lontani sul ghiacciaio la cordata del<br />
resto del gruppo che ha preferito non salire in<br />
cima, visti da qui sembrano una fila <strong>di</strong> formiche.<br />
Qualche foto personale poi le formalità: coprirsi<br />
(l'arietta dei 3500 metri si fa sentire), bere,<br />
mangiare qualche cosa, la foto <strong>di</strong> gruppo attorno<br />
alla cima.<br />
Poi gli imprevisti: cercare la macchina fotografica <strong>di</strong><br />
uno dei presenti in cima, caduta in una fessura fra i<br />
blocchi granitici sommitali… e miracolosamente<br />
ritrovata,indenne,pochiminutidopo.<br />
Posso finalmente rilanciare lo sguardo<br />
tutt'attorno, incre<strong>di</strong>bile, non mi stancherò mai <strong>di</strong><br />
guardare panorami simili, c'è così tanto che non<br />
sai più da che parte girarti.<br />
Gli occhi guardano e i pensieri vanno, a un anno<br />
fa, quando mettevamo in programma questa<br />
salita, a mio cognato scomparso in quei giorni, a<br />
Clau<strong>di</strong>a e ai bimbi a casa, agli amici che sono qui<br />
con me e a quelli che non hanno potuto<br />
partecipare, a <strong>di</strong>eci anni fa l'altra volta che sono<br />
salito fin quassù.<br />
I minuti passano e qualcuno inizia a prepararsi<br />
per la <strong>di</strong>scesa, devo raccogliere le mie cose e<br />
ripristinare la concentrazione, gli ultimi secon<strong>di</strong><br />
per guardarmi attorno e noto una targa poco sotto<br />
la cima con questa preghiera che faccio mia:<br />
“ti ringraziamo o Signore per averci<br />
accompagnato anche oggi fin quassù, superando<br />
i molti pericoli che la bellezza della montagna<br />
nasconde, restaci vicino anche nel rientro,<br />
affinché noi possiamo ritornare a casa e<br />
raccontare ai nostri cari delle tue meraviglie”.<br />
È mezzogiorno del 14 agosto, si parte per la lunga<br />
<strong>di</strong>scesa.<br />
Lorenzo Breviglieri<br />
QUEI VENTI<br />
MINUTI IN CIMA<br />
ALL'ADAMELLO
Il 7° Corso d’Arrampicata Sportiva<br />
Anche quest'anno la scuola Moccia Morari ha<br />
portato a termine il corso d'Arrampicata Sportiva.<br />
È stato un corso un po' <strong>di</strong>verso dal solito, otto allievi<br />
<strong>di</strong> età <strong>di</strong>verse tra i tre<strong>di</strong>ci e i quaranta anni, un<br />
gruppo eterogeneo, che ha richiesto un'attenzione<br />
particolare per far coincidere le esigenze e le<br />
possibilità dei più giovani con quelle dei ragazzi più<br />
gran<strong>di</strong>.<br />
Diverse età quin<strong>di</strong> ma analoghe aspettative e<br />
motivazioni, principianti quasi tutti con precedenti<br />
esperienze.<br />
Alcuni hanno frequentato il corso breve <strong>di</strong><br />
avvicinamento all'arrampicata un esperimento che<br />
la scuola ha fatto quest'anno per la prima volta ed<br />
ha avuto un <strong>di</strong>screto successo sia come affluenza<br />
che come risultati, altri venivano da analoghi corsi<br />
FASI,sempreinstruttureindoor.<br />
I primi hanno ritenuto l'esperienza positiva ed<br />
hanno voluto approfon<strong>di</strong>re la <strong>di</strong>sciplina<br />
dell'arrampicata in modo più completo, sulla roccia,<br />
gli altri ritenendo insufficienti le competenze<br />
acquisite e finalizzate a salire pareti artificiali<br />
cercando qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, imparare ad<br />
arrampicareinfalesia.<br />
Questo ci ha permesso <strong>di</strong> tralasciare gli aspetti<br />
tecnici più elementari già acquisiti, e de<strong>di</strong>carsi<br />
maggiormente al movimento e soprattutto ad<br />
acquisire <strong>di</strong>mestichezza con l'ambiente<br />
arrampicando in siti e situazioni <strong>di</strong>verse, per quanto<br />
possibile per un corso <strong>di</strong> base, lasciando gli allievi<br />
un po' più liberi <strong>di</strong> sperimentare, “sentire” la roccia e<br />
gli equilibri, con la guida e la sicurezza data da<br />
averedegliistruttorialseguito.<br />
È un aspetto tra i più importanti perché permette<br />
agli allievi <strong>di</strong> approcciarsi autonomamente<br />
all'arrampicata con un piccolo bagaglio <strong>di</strong> “già<br />
vissuto”; aiuta a vincere il timore (la roccia, l'altezza,<br />
la mancanza <strong>di</strong> competenza) che l'ambiente<br />
inevitabilmente suscita nei principianti, inibisce il<br />
gesto e toglie quello che secondo me è il gusto <strong>di</strong><br />
arrampicareinunambientenaturale.<br />
Movimenti <strong>di</strong> base, illustrazione <strong>di</strong> tecniche e<br />
consigli sull'allenamento, i materiali e la catena <strong>di</strong><br />
assicurazione, l'interpretazione delle guide <strong>di</strong><br />
arrampicata e scale <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, il boulder, i no<strong>di</strong> il<br />
funzionamento dei freni e le tecniche <strong>di</strong><br />
assicurazione, sono stati gli argomenti degli otto<br />
incontri teorico/pratici svolti dagli istruttori della<br />
scuola in palestra a Lunetta terminati con una<br />
lezione sulla struttura e scopo del C.N.S.A.S.,<br />
ambiti e problematiche <strong>di</strong> intervento (relativamente<br />
alle falesie e pareti <strong>di</strong> bassa quota) e modalità<br />
operative il caso <strong>di</strong> intervento tenuta da un tecnico<br />
delSoccorsoAlpino,ilGigi.<br />
Per le sei uscite, sei abbiamo puntato alle falesie<br />
più vicine per evitare lunghe trasferte Stallavena,<br />
Biacesa <strong>di</strong> Ledro, Marciaga ed anche Cividate<br />
Camuno scegliendo vie prevalentemente<br />
appoggiate sulle quali provare le tecniche senza<br />
l'affanno <strong>di</strong> doversi “tenere”, per potersi<br />
maggiormente concentrare sul movimento. A fine<br />
giornata c'è sempre stato un il tempo per provare<br />
anche linee più <strong>di</strong>fficili per sod<strong>di</strong>sfare la voglia <strong>di</strong><br />
arrampicare, mettersi un po' alla prova senza dare<br />
moltaimportanzaalgrado.<br />
Importanza particolare, come in tutti i nostri corsi, è<br />
statadataallasicurezza.<br />
Fin dai primi incontri in palestra, abbiamo cercato <strong>di</strong><br />
istruire gli allievi sui pericoli che può comportare la<br />
praticadell'arrampicatasiaindoorcheinfalesia.<br />
Non solo il corretto utilizzo dei materiali e<br />
l'applicazione delle tecniche <strong>di</strong> assicurazione<br />
“come da manuale” ma anche l'approccio<br />
all'ambiente, l'osservazione della parete, come<br />
sono attrezzate le vie servono a prevenire i rischi ed<br />
iconseguentiincidenti.<br />
L'importanza <strong>di</strong> agire in sicurezza che è stata<br />
riba<strong>di</strong>ta anche dal Gigi durante la lezione sul<br />
Soccorso Alpino (esplicite certe <strong>di</strong>apositive) credo<br />
sia stata recepita da tutti i partecipanti, anche i dai<br />
piùgiovani.<br />
Un corso canonico quin<strong>di</strong> ma anche qualche<br />
novità. Ci siamo presi la responsabilità <strong>di</strong><br />
ammettere al corso anche dei minorenni la Giulia<br />
con il padre-allievo, Federico e Giovanni che sono<br />
stati accompagnati dai rispettivi papà durante le<br />
uscite a cui vanno i miei ringraziamenti per la<br />
<strong>di</strong>sponibilità ed il supporto che hanno dato;<br />
un'esperienza positiva e formativa per gli istruttori,<br />
presuppone un approccio <strong>di</strong>verso, più<br />
responsabile con ragazzi verso i quali, volenti o<br />
nolenti,siamoancheeducatori.<br />
Gli allievi hanno potuto arrampicare da primi <strong>di</strong><br />
cordata (attività introdotta dalla CNSASAdal 2010)<br />
; in effetti un corso <strong>di</strong> arrampicata anche se <strong>di</strong> primo<br />
livello deve fornire le basi per un'attività autonoma e<br />
questo non può prescindere dal dover “tirare” una<br />
via.<br />
Tirando le somme <strong>di</strong>rei che il 7° corso AL1 si è<br />
conclusoinmodopositivo,l'uniconeononabbiamo<br />
potuto effettuare l'ultima uscita <strong>di</strong> boulder in val<br />
Daone perché programmata a cavallo delle feste<br />
Pasquali.<br />
Credo che l'obiettivo <strong>di</strong> avvicinare persone<br />
all'ambiente naturale attraverso la pratica<br />
dell'arrampicata in modo consapevole e più sicuro,<br />
<strong>di</strong> trasmettere non solo tecniche ma anche una<br />
coscienza etica non sia così lontano, possiamo<br />
migliorare,ognicorsoèuncorsoanchepernoi.<br />
Un ringraziamento a tutti gli istruttori della scuola<br />
che hanno impegnato il loro tempo ed un augurio a<br />
PaoloFalsirolicheritornipresto“sulcampo”.<br />
Alex Luscietti I.N.A.L.<br />
19
20<br />
ATTIVITA’<br />
BOULDER <strong>2011</strong><br />
Anche quest'anno siamo riusciti a partecipare<br />
sia alla Giornata dello Sport a Castelnovo<br />
Sotto (RE) che alla Festa Provinciale dello<br />
Sport a <strong>Mantova</strong>,<br />
con la nostra struttura borde.<br />
Molti come sempre i ragazzi, soprattutto<br />
giovanissimi, che hanno provato i vari passaggi<br />
pre<strong>di</strong>sposti sul pannello. Il tempo ci è stato<br />
amico per quasi tutta la durata <strong>di</strong> entrambe le<br />
manifestazioni.<br />
A Castelnovo Sotto, il mercoledì 1 e il giovedì 2<br />
giugno, l'organizzazione della festa è stata<br />
come sempre impeccabile. Più <strong>di</strong> trecento<br />
ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e hanno partecipato e<br />
provato l'arrampicata nell'arco della giornata.<br />
Poi nel pomeriggio il tempo è cambiato ed è<br />
arrivata la pioggia che ha interrotto l'attività per<br />
circa un ora facendo poi <strong>di</strong> fatto finire la<br />
manifestazione verso le 16,30.<br />
Per il montaggio, lo smontaggio e la<br />
gestione della struttura oltre al sottoscritto,<br />
sento il dovere <strong>di</strong> ringraziare gli amici<br />
STEFANO AZZALI e ALBERTO ZIGGIOTTO<br />
che con la loro <strong>di</strong>sponibilità hanno<br />
permesso lo svolgimento della<br />
manifestazione.<br />
Anche a <strong>Mantova</strong> sia la sera <strong>di</strong> sabato 4 giugno<br />
che <strong>di</strong> domenica 5 giugno, un forte temporale ci<br />
ha messo in <strong>di</strong>fficoltà per chiudere la serata, che<br />
per lo smontaggio. Quest'ultima operazione si è<br />
svolta praticamente tutta sotto una pioggia<br />
torrenziale che non ha cessato <strong>di</strong> infra<strong>di</strong>ciare<br />
tutto quanto e soprattutto noi che stoicamente ci<br />
siamo pro<strong>di</strong>gati nel riporre tutto per il successivo<br />
asporto.<br />
Un grazie a Maurizio Malaghini per l'aiuto nel<br />
... lavoriamo per chi lavora<br />
seguire i praticanti la domenica pomeriggio<br />
ma soprattutto un ringraziamento speciale<br />
per STEFANO AZZALI, MARCO FRANZONI<br />
ed ALESSANDRO SAVOIA con i quali, sotto<br />
una pioggia torrenziale, ho collaborato nello<br />
smontaggio.<br />
Ricordando ora che altre giornate <strong>di</strong> utilizzo del<br />
boulder sono state da tempo programmate e<br />
messe a conoscenza degli amici della Scuola <strong>di</strong><br />
Alpinismo, auspico nel futuro un maggior<br />
coinvolgimento da parte <strong>di</strong> tutti in queste<br />
occasioni che ci danno visibilità utile<br />
all'incremento delle nostre attività.<br />
Il Vice Direttore della Scuola <strong>di</strong> Alpinismo<br />
Scialpinismo e Arrampicata Libera<br />
“C. Moccia – R. Morari”<br />
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Si è concluso il 10 luglio scorso il 4° Corso <strong>di</strong><br />
Alpinismo Base (A1) organizzato dalla Scuola <strong>di</strong><br />
Alpinismo Moccia-Morari. Visto il numero <strong>di</strong> iscritti<br />
limitato (soltanto 4) e la loro omogeneità (tutti e quattro<br />
avevano già svolto precedentemente attività con il<br />
<strong>CAI</strong>), abbiamo ritagliato il programma delle uscite<br />
andando incontro alle esigenze e alle aspettative <strong>di</strong><br />
tutti. È risultato, alla fine per gli allievi, un corso <strong>di</strong><br />
grandesod<strong>di</strong>sfazioneemoltovario.<br />
Prima uscita canonica il 22 maggio alla falesia <strong>di</strong><br />
Stallavena per impartire i primi ru<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> tecnica <strong>di</strong><br />
arrampicata su roccia, poi perfezionata nelle due<br />
successive uscite, il 29 maggio alle Placche Zebrate e<br />
il 5 giugno alla Parete <strong>di</strong> San Paolo ad Arco, dove gli<br />
allievi hanno imparato la tecnica <strong>di</strong> progressione su vie<br />
apiùtirisuroccia.<br />
Il 12 giugno, causa meteo avverso, si decide per un<br />
cambio <strong>di</strong> programma all'ultimo momento e la scelta<br />
risulta azzeccata: un'intera giornata de<strong>di</strong>cata alla<br />
tecnica <strong>di</strong> progressione e assicurazione su ghiacciaio<br />
effettuata al Passo del Tonale sul Ghiacciaio del<br />
Presena,consalitafinalesullaCimaPresena.<br />
Duesettimane<strong>di</strong>pausa,primadelgranfinale.<br />
Il2e3luglio,week-end de<strong>di</strong>cato alla tecnica su via<br />
ferrata nel Gruppo del Brenta; il Sentiero Sosat il primo<br />
giorno, dal Rifugio Tuckett al Rifugio Alimonta,<br />
pernottamento, e poi il giorno successivo percorriamo<br />
il Sentiero delle Bocchette Centrali fino al Rifugio<br />
Pedrotti. Eravamo a inizio stagione e alcuni canali<br />
innevati ci hanno permesso <strong>di</strong> esercitarci<br />
nell'attrezzareilloroattraversamento.<br />
Infine, il 9 e 10 luglio, week-end de<strong>di</strong>cato all'alta<br />
montagna. Inizialmente era prevista la salita al<br />
Monte Similaun sulle Alpi Aurine; alla fine invece<br />
deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> concludere il corso con una salita <strong>di</strong><br />
grande sod<strong>di</strong>sfazione e così optiamo per unirci al<br />
gruppo <strong>di</strong> Gigi Ferrari con l'obiettivo <strong>di</strong> effettuare la<br />
salita del Lagginhorn, 4010 m s.l.m. nel gruppo delle<br />
Alpi Pennine in Svizzera, una bella salita PD che si<br />
sviluppa su lunga cresta rocciosa (1300 metri <strong>di</strong><br />
salita dal rifugio), che incontriamo in con<strong>di</strong>zioni<br />
ottime, ricoperta da neve dura che ci permette <strong>di</strong><br />
salire con una progressione <strong>di</strong>vertente su pendenze<br />
massime <strong>di</strong> 35° e <strong>di</strong>fficoltà su roccia <strong>di</strong> II° grado.<br />
I quattro allievi hanno <strong>di</strong>mostrato grande entusiasmo<br />
e interesse, e ci auguriamo <strong>di</strong> riaverli tutti in futuro in<br />
altri corsi, più specifici, e in altre iniziative sociali.<br />
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e<br />
collaborato e un arrivederci ai prossimi corsi della<br />
Scuola.<br />
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ALPINISMO<br />
21
ALPINISMO<br />
22<br />
Raggiungere la cima del Triglav, almeno una<br />
volta nella vita, è per gli Sloveni tra<strong>di</strong>zione e<br />
orgoglio <strong>di</strong> appartenenza nazionale. Non<br />
avremmo potuto <strong>di</strong>re <strong>di</strong> aver visto la Slovenia se<br />
non avessimo anche noi guadagnato, con un po'<br />
<strong>di</strong> sudore, la vetta della “montagna sacra”.<br />
Percorrendo la Valle <strong>di</strong> Vrata, a Nord del<br />
massiccio, raggiungiamo in auto un ampio<br />
parcheggio a 1015 m <strong>di</strong> quota, da cui si snoda<br />
un comodo sentiero <strong>di</strong> fondovalle che, tra fitti<br />
boschi e ver<strong>di</strong>ssimi prati, ci conduce fino alla<br />
base della spettacolare e famosa parete nord.<br />
Un imponente muro <strong>di</strong> roccia quasi<br />
perennemente in ombra per la sua forma<br />
concava, che sbarra la strada con un salto<br />
verticale <strong>di</strong> oltre mille metri. Una parete ricca <strong>di</strong><br />
memorie. Vi si sono cimentati i migliori scalatori<br />
che hanno fatto la storia dell'alpinismo sloveno.<br />
Seguendo il sentiero che s'inerpica sino alla<br />
base dell'enorme parete, ci troviamo davanti ad<br />
un primo tratto attrezzato con pioli e saliamo<br />
<strong>di</strong>rettamente fino ad una lunga cengia<br />
verdeggiante che taglia la parete<br />
Cresta sommitale<br />
<strong>di</strong>agonalmente verso est, portandoci in un largo<br />
canale. Il tracciato molto ripido punta deciso<br />
verso l'alto e guadagna quota velocemente.<br />
Affrontiamo alacremente i tanti tratti impegnativi<br />
attrezzati con pioli d'acciaio.<br />
Dopo circa quattro ore e mezzo <strong>di</strong> cammino,<br />
usciamo dalla parete nord. Finalmente il sole.<br />
Illumina l'intero paesaggio e la vastissima valle<br />
glaciale che si apre davanti a noi. Le rocce<br />
calcaree del fondo valle, lavorate dallo scorrere<br />
<strong>di</strong> millenni <strong>di</strong> ghiaccio e acqua, offrono lo<br />
spettacolo affascinante <strong>di</strong> un paesaggio lunare.<br />
In questa vallata facilmente si perde il senso<br />
delle <strong>di</strong>mensioni. La cima, ora ben visibile a sud,<br />
ci appare molto vicina e facilmente raggiungibile<br />
ma abbiamo appena guadagnato quota 2100 m<br />
e dovremo scarpinare fino a 2864 m!<br />
Il sentiero, sempre ben segnalato da bolli rossi,<br />
ci conduce in alto attraverso l'intricato plateau <strong>di</strong><br />
rocce in gran parte ricoperto da bellissimi nevai.<br />
Uno <strong>di</strong> questi, in realtà, è un ghiacciaio, il piccolo<br />
“ghiacciaio verde”, l'ultimo relitto del grande<br />
mare <strong>di</strong> ghiaccio che ricopriva l'intera valle.<br />
Un ultimo tratto <strong>di</strong> ferrata ci permette <strong>di</strong><br />
raggiungere l'agognato Triglavski Dom, un bel<br />
rifugio che può comodamente ospitare più <strong>di</strong><br />
duecento persone e costituisce il crocevia dei<br />
sentieri che salgono dai vari versanti. Per<br />
raggiungere la cima si devono affrontare gli<br />
ultimi trecento metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello che si snodano<br />
lungo una cresta affilata ed attrezzata quasi<br />
interamente con pioli e funi metalliche.<br />
L'entusiasmo ci spinge irresistibilmente verso la<br />
nostra meta tra le nuvole che a tratti passano<br />
veloci e giocano a nascondere e scoprire il vasto<br />
paesaggio che ci circonda. Centinaia <strong>di</strong><br />
persone, con noi, percorrono la cresta verso la<br />
vetta e ci stupiamo <strong>di</strong> incontrare così tanti<br />
bambini, ragazzi e persone <strong>di</strong> ogni età. Tutti,<br />
immancabilmente, ci salutano col buongiorno<br />
sloveno: dober dan! dober dan!<br />
Finalmente, dopo sette ore, siamo sulla cima<br />
accanto al caratteristico “bivacco” circolare<br />
largo solo un metro che può, quin<strong>di</strong>, ospitare tre<br />
persone “comodamente” in pie<strong>di</strong> e teneramente<br />
abbracciate per tutta la notte!<br />
A sera si agita un vento freddo e le nuvole<br />
ricoprono tutto con una fitta coltre scura. Cala la<br />
notte e i lampi d'un improvviso temporale<br />
illuminano l'oscurità. La cima del Triglav appare<br />
e scompare tra i bagliori; uno spettacolo <strong>di</strong><br />
incre<strong>di</strong>bile bellezza che go<strong>di</strong>amo nell'atmosfera<br />
gioviale e rilassante del rifugio, <strong>di</strong>vorando una<br />
zuppa d' orzo.<br />
Dettagli della via<br />
Finalmente fuori dalla Nord<br />
Fabrizio Pelino & Makera<br />
La Cima sullo sfondo<br />
Monte Triglav:<br />
Via Normale da Nord alla cima del Triglav, 2864 mslm<br />
Partenza:<br />
Val Vrata – Rifugio Aljazev Dom, 1015 mslm<br />
Arrivo:<br />
Cima del Triglav, 2864 mslm<br />
Difficoltà:<br />
EEA - F+<br />
Dislivello:<br />
1849 m con vari tratti <strong>di</strong> sentiero attrezzato<br />
Attrezzatura consigliata:<br />
Casco e set da ferrata (attenzione: molti tratti del percorso sono<br />
sprovvisti <strong>di</strong> cavo d’acciaio a cui assicurarsi).<br />
Punti appoggio in quota:<br />
Triglavski Dom, 2515 mslm<br />
Parete Nord
3° CORSO BASE SERALE –AUTUNNO <strong>2011</strong><br />
INTRODUZIONE<br />
ALL'ARRAMPICATA LIBERA<br />
PALESTRA DI LUNETTA (MANTOVA)<br />
SCOPO del Corso è fornire ai partecipanti le nozioni<br />
fondamentali per iniziare nel miglior modo possibile<br />
l'attività <strong>di</strong> arrampicata, conoscere le tecniche <strong>di</strong><br />
progressione fondamentale, imparare le tecniche base<br />
<strong>di</strong> assicurazione, prepararsi correttamente a livello<br />
fisico e psico-motorio.<br />
Il Corso è propedeutico e consigliato per affrontate i<br />
successivi Corsi <strong>di</strong> Arrampicata Libera ed Alpinismo,<br />
svolti in falesie <strong>di</strong> roccia ed ambiente alpino, organizzati<br />
dalla Scuola Moccia Morari.<br />
PROGRAMMA:<br />
il Corso si svolge in 6 lezioni praticoteoriche+1uscita<br />
pratica in falesia (ve<strong>di</strong> a lato), tenute<br />
dagli Istruttori della Scuola Moccia Morari presso la<br />
palestra <strong>di</strong> arrampicata <strong>di</strong> Lunetta (MN) negli orari <strong>di</strong><br />
apertura serale, lunedì è giovedì dalle 21:15 in poi.<br />
ISCRIZIONE:<br />
al Corso possono partecipare i Soci <strong>CAI</strong> in regola col<br />
bollino annuale. Quota d'iscrizione: adulti € 65,00 -<br />
studenti (under 25) € 55,00 - minorenni € 40,00. La<br />
quota include accesso alla struttura per tutta la durata<br />
del corso, utilizzo materiale della Scuola (scarpette<br />
ed imbraghi a <strong>di</strong>sposizione fino ad esaurimento<br />
materiale), eventuali <strong>di</strong>spense cartacee sui temi<br />
trattati, tessera 10 ingressi omaggio (per continuare<br />
ad allenarsi a fine corso).<br />
INFO: Davide Martini 338 5346479 INA<br />
Alex Luscietti 334 3521306 INAL<br />
Giovedì 27 ottobre:<br />
Arrampicata Libera / Sportiva: quando nasce, in cosa<br />
consiste, scopi e regole. Materiali: scarpette,<br />
imbrago, moschettoni ed attrezzi per l'assicurazione.<br />
Giovedì 3 novembre:<br />
Approccio alla parete termini morfologici. Appigli,<br />
appoggi. Baricentro, posizioni base, equilibrio.<br />
Lunedì 7 novembre:<br />
Progressione in traverso, accoppiamento e sostituzione.<br />
Progressione fondamentale in salita e in <strong>di</strong>scesa.<br />
Giovedì 10 novembre:<br />
Progressione fondamentale con spaccata.<br />
Progressione fondamentale con sfalsata.<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> assicurazione – freni ed autobloccanti.<br />
Lunedì 14 novembre:<br />
Progressione con sostituzione.<br />
Ripasso tecniche <strong>di</strong> progressione.<br />
Giovedì 17 novembre<br />
L'allenamento.<br />
Proiezione filmati, considerazioni su quanto trattato.<br />
Domenica 20 novembre (da confermare):<br />
Uscita in falesia. Applicazione delle tecniche apprese.<br />
Chiusura Corso.<br />
Isabelle Patissier<br />
APERTURA PALESTRA<br />
D’ARRAMPICATA<br />
INDOOR DI LUNETTA<br />
ANNO <strong>2011</strong> / 2012<br />
Ancora nell'attesa della <strong>di</strong>sponibilità del nuovo<br />
impianto, ormai operativo per altre realtà<br />
sportive, continueremo ad incontrarci ed<br />
allenarci come negli ultimi 16 anni, sulla nostra<br />
storica, ma sempre funzionale parete<br />
artificiale della vecchia palestra <strong>di</strong> Lunetta;<br />
una struttura che nella sua semplicità<br />
permette <strong>di</strong> fare sia l’attività specifica, ma<br />
anche “ d’incontrarsi”,<br />
d’essere consapevoli <strong>di</strong><br />
due appuntamenti serali fissi, sicuri <strong>di</strong> trovare<br />
l’amico o la compagnia giusta per faticare, fare<br />
programmi, chiacchierare e <strong>di</strong>vertirsi insieme.<br />
Abbiamo passato tanti anni su quei pannelli <strong>di</strong><br />
legno e tanti amici si sono succeduti, molti<br />
Soci hanno mosso i primi passi verticali, tante<br />
amicizie si sono consolidate e nuove cordate<br />
si sono formate ed affiatate!<br />
A presto allora a tutti gli amici ed appassionati<br />
scalatori, agli irriducibili della conversazione<br />
e, (perché no?), agli affezionati della cena<br />
tarda con birra fresca post-allenamento.<br />
Orario: lunedì e giovedì, dalle 21.15 alle 23.<br />
Gli Istruttori della Scuola Moccia Morari<br />
ALPINISMO<br />
23
ALPINISMO<br />
24<br />
AUTO MOTO RIPARAZIONI<br />
ANSELMI NARDINO<br />
& DAVIDE<br />
Diego Mabboni<br />
Scuola <strong>di</strong> Alpinismo Moccia – Morari<br />
II° CORSO DI SCALATA<br />
SU CASCATE DI GHIACCIO<br />
27-28-29 gennaio / 10-11-12 febbraio 2012<br />
Val Paghera, Vezza d'Oglio (BS) / Val Daone (Gruppo Adamello)<br />
Scopo:<br />
il Corso si pone l’obbiettivo <strong>di</strong> istruire gliAllievi sulle tecniche <strong>di</strong> salita su<br />
cascate <strong>di</strong> ghiaccio e su itinerari verticali d’alta montagna ( goulotte, couloir)<br />
con particolare attenzione alla tecnica in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> “ Piolet Traction”,<br />
alla<br />
sicurezza nella progressione ed assicurazione, nonchè alle manovre <strong>di</strong> corda.<br />
Direttore del Corso : Davide Martini I.N.A. , cellulare 338 5346479.<br />
Lezioni:<br />
verranno svolte lezioni teoriche e pratiche nelle seguenti date:<br />
presentazione Corso giovedì 12 gennaio (ore 21, in Sede), lezioni teoriche e<br />
pratiche il 22 gennaio (giornata ARTVA), 27-28-29 gennaio in Val Paghera (BS),<br />
10-11-12 febbraio in Val Daone (TN). Argomenti teorici: materiali, glaciologia e<br />
formazione delle cascate, la catena <strong>di</strong> assicurazione ed i freni, storia delle salite<br />
su cascate <strong>di</strong> ghiaccio, scala <strong>di</strong>fficoltà e preparazione <strong>di</strong> una salita; pratici: utilizzo<br />
<strong>di</strong> ramponi e piccozze, progressione su ghiaccio verticale ed in traverso, utilizzo <strong>di</strong><br />
viti, Abalakov ed altri ancoraggi, costruzione delle soste e le tecniche <strong>di</strong><br />
assicurazione, <strong>di</strong>scesa a corda doppia, calata con recupero chiodo.<br />
Iscrizioni:<br />
entro il 20 gennaio; dovrà essere compilato il modulo cartaceo<br />
<strong>di</strong>sponibile in Segreteria, corredato da Certificato Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> sana e robusta<br />
costituzione e da un acconto <strong>di</strong> 100 Euro; le iscrizioni saranno limitate ad un<br />
massimo <strong>di</strong> 12 allievi. L’ammissione verrà confermata nella serata <strong>di</strong><br />
presentazione. La quota d’iscrizione è <strong>di</strong> 290 Euro e comprende l’utilizzo del<br />
materiale alpinistico della Scuola, le spese <strong>di</strong> pernottamento presso i rifugi<br />
(mezza pensione), l’attestato <strong>di</strong> partecipazione ed il <strong>di</strong>stintivo della Scuola, le<br />
<strong>di</strong>spense ed il materiale <strong>di</strong>dattico cartaceo consegnato; non comprende spese<br />
<strong>di</strong> trasferimento (viaggi) ed extra (es. bevande, spuntini, ecc.).<br />
Materiale:<br />
gli Allievi dovranno munirsi obbligatoriamente <strong>di</strong> casco (meglio se<br />
con visiera protettiva), imbraco, scarponi per cascate - alta montagna, ramponi<br />
adeguati, 2 piccozze per piolet traction,<br />
4 connettori (1 a pera con ghiera, 3<br />
normali con ghiera), secchiello ( tuber), 1 cor<strong>di</strong>no in kevlar (3 metri), 1 cor<strong>di</strong>no<br />
da 6 mm in nylon (circa 1.8-2 metri), almeno 1 vite da ghiaccio (chiodo tubolare,<br />
L=18 cm minima), guanti e ghette, lampada frontale, zaino, abbigliamento<br />
adeguato. Per delucidazioni o consigli sul materiale tecnico, si suggerisce agli<br />
interessati <strong>di</strong> sentire il parere degli Istruttori nella serata <strong>di</strong> presentazione.<br />
Partecipa al Corso la Scuola “ Sesto Gnaccarini”<br />
della <strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Bozzolo.<br />
Via Rovo 2, 46100 MANTOVA, Tel. 0376 381328<br />
E-mail: anselmin@automotoriparazioni.191.it<br />
L'officina <strong>di</strong> fiducia del <strong>CAI</strong> in cui i Soci potranno trovare un trattamento e sconti particolari
CORSO PER ISTRUTTORI REGIONALI DI ARRAMPICATA LIBERA<br />
Una nuova sfida, ma meglio, un nuovo grande<br />
impegno, sta per realizzarsi all'interno del<br />
gruppo Istruttori della Scuola <strong>di</strong> Alpinismo,<br />
Scialpinismo ed Arrampicata Libera “Carlo<br />
Moccia – Renzo Morari”: l'Istruttore Sezionale<br />
Paolo Falsiroli, si appresta a partecipare alla<br />
selezione per l'ammissione al Corso-Esame<br />
Regionale <strong>2011</strong>-2012 per Istruttori <strong>di</strong><br />
Arrampicata Libera.<br />
La valutazione si terrà il prossimo 24 settembre<br />
e comporterà una serie <strong>di</strong> prove pratiche in una<br />
falesia sconosciuta,<br />
per <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> saper<br />
superare le <strong>di</strong>fficoltà d'arrampicata fino al grado<br />
6b, sia su monotiri che su vie a più tiri ma <strong>di</strong> tipo<br />
sportivo; servirà inoltre <strong>di</strong>mostrare la<br />
conoscenza dell'utilizzo dei vari tipi <strong>di</strong> freni e<br />
autobloccanti, utilizzati in arrampicata, nonché<br />
la perfetta <strong>di</strong>mestichezza delle tecniche <strong>di</strong><br />
assicurazione, autoassicurazione e <strong>di</strong> calata in<br />
corda doppia.<br />
Da <strong>di</strong>versi anni Paolo segue in modo <strong>di</strong>ligente i<br />
Corsi e gli incontri tecnici organizzati dalla<br />
Scuola, per cui confi<strong>di</strong>amo che saprà affrontare<br />
Perina<br />
<strong>di</strong> PERINA LUIGI & C. s.n.c.<br />
Viale Italia 6<br />
San Giorgio <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> (MN)<br />
Tel. 0376 372397 - Fax 0376 372397<br />
e-mail: carperina@libero.it<br />
nel modo più capace e sereno tutte le prove che<br />
gli verranno assegnate.<br />
Sappiamo che Paolo ha gran<strong>di</strong> capacità<br />
atletiche e <strong>di</strong> resistenza che ha saputo<br />
<strong>di</strong>mostrare anche su vie molto impegnative in<br />
ambiente alpino, ma soprattutto una passione<br />
attenta per l'attività coi ragazzi e per lo stu<strong>di</strong>o<br />
meticoloso e l'insegnamento del movimento<br />
tecnico specifico, qualità affinate in tanti anni <strong>di</strong><br />
pratica in falesia, su boulder e in palestra indoor,<br />
quasi sempre in compagnia dell'inseparabile e<br />
simpatico figlio Patrick, anche lui fortissimo.<br />
Ecco quin<strong>di</strong> che “ la patacca”<br />
<strong>di</strong> Istruttore<br />
Regionale, ovvero <strong>di</strong> titolare - <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Corsi<br />
d'Arrampicata Libera gli si ad<strong>di</strong>ce ormai molto<br />
bene, per cui speriamo che il percorso selettivo<br />
inizi nel migliore dei mo<strong>di</strong> e ci porti, come<br />
previsto nella prossima estate, un nuovo titolato<br />
Regionale nella Scuola.<br />
Forza Paolo!<br />
I.N.A. Davide Martini<br />
Direttore della Scuola “Carlo Moccia – Renzo Morari”<br />
Vettura Sostitutiva<br />
Soccorso Stradale<br />
Riparazione Parabrezza<br />
Consegna a Domicilio<br />
Gestione del Sinistro<br />
Sistema Raddrizzatura<br />
Gran<strong>di</strong>ne<br />
Ricarica Con<strong>di</strong>zionatori<br />
Sterildrive Service<br />
25
26<br />
Assemblea dei Delegati - Spoleto 22 maggio <strong>2011</strong><br />
Intervento <strong>di</strong> Maurizio Dalla Libera – Presidente CNSASA<br />
L'avvenuta approvazione del<br />
progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no degli<br />
OTCO, pur nel rispetto delle<br />
decisioni assunte, sulle<br />
quali non si intende entrare nel<br />
merito, ha prodotto un notevole <strong>di</strong>sagio da parte<br />
della Commissione Scuole <strong>di</strong>Alpinismo.<br />
Il progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no non ha seguito un percorso<br />
con<strong>di</strong>viso e come Scuole <strong>di</strong> Alpinismo riteniamo<br />
che, senza un sostanziale consenso da parte <strong>di</strong><br />
chi dovrebbe attuarlo sul territorio, tale riassetto<br />
non potrà fare molta strada.<br />
In realtà il progetto è stato calato dall'alto. Sul<br />
documento elaborato dal gruppo <strong>di</strong> lavoro del<br />
CC, rivisto attraverso <strong>di</strong>verse versioni, che<br />
tuttavia non hanno risolto le criticità più volte<br />
evidenziate, questa Commissione non ha mai<br />
espresso un parere favorevole; tale posizione è<br />
stata sostenuta dagli Istruttori Nazionali riuniti<br />
nel congresso <strong>di</strong> Pordenone nel novembre 2009<br />
e da un parere negativo espresso da oltre l'80%<br />
delle 180 Scuole Sezionali operanti sul<br />
territorio.<br />
Un progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> tale natura non è<br />
sostenibile con le risorse umane attualmente<br />
<strong>di</strong>sponibili e sulla base dell'azione del<br />
volontariato non è fattibile per le finalità che si<br />
sono proposte. Si riba<strong>di</strong>sce che le attuali<br />
strutture tecniche operative funzionano bene,<br />
salvo aspetti circoscritti che possono essere<br />
risolti nella definizione degli ambiti operativi, in<br />
forma con<strong>di</strong>visa fra gli OTCO interessati; in<br />
sostanza si tratta <strong>di</strong> stabilire con chiarezza “chi<br />
fa cosa” in ambito alpinistico.<br />
La CNSASA, tuttavia, non si è limitata a fornire<br />
un parere negativo e motivato, ma ha proposto<br />
una serie <strong>di</strong> iniziative e attività mirate alla<br />
definizione degli ambiti operativi e delle<br />
competenze, volte alla collaborazione con gli<br />
altri OTCO per l'avvio <strong>di</strong> nuovi programmi e <strong>di</strong><br />
nuovi percorsi formativi; questo non per<br />
delegittimare l'attività <strong>di</strong> altri organi tecnici o <strong>di</strong><br />
sostituirsi al CC, ma in forza <strong>di</strong> una norma<br />
regolamentare del Sodalizio che assegna fra gli<br />
scopi istitutivi della Commissione Scuole <strong>di</strong><br />
Alpinismo, il compito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare tecnicamente<br />
e moralmente l'attività dei soci nel settore<br />
alpinistico.<br />
La CNSASA nel 2010 ha presentato agli organi<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> governo del <strong>CAI</strong> in due<br />
documenti una propria articolata proposta<br />
progettuale per l'esercizio delle attività<br />
alpinistiche.<br />
Un terzo documento denominato “Proposte <strong>di</strong><br />
collaborazione da parte della CNSASA per lo<br />
svolgimento <strong>di</strong> attività alpinistiche promosse da<br />
CCE, CCAG e Sezioni” è stato inviato alle<br />
Scuole in questi giorni. Queste linee <strong>di</strong> guida<br />
sono state inviate per due motivi:<br />
1) Nel primo caso perché pervengono a questa<br />
Commissione da parte degli organi tecnici<br />
territoriali in particolare afferenti<br />
all'escursionismo e all'alpinismo giovanile e da<br />
parte <strong>di</strong> alcune Sezioni richieste <strong>di</strong><br />
collaborazione per svolgere, con il contributo <strong>di</strong><br />
titolati della CNSASA, attività <strong>di</strong> formazione nel<br />
settore alpinistico nei confronti degli<br />
accompagnatori <strong>di</strong> escursionismo e <strong>di</strong> alpinismo<br />
giovanile o attività per l'organizzazione <strong>di</strong> gite e<br />
iniziative sezionali.<br />
La CNSASA ha voluto così evidenziare delle<br />
forme <strong>di</strong> collaborazione che ogni Commissione<br />
Regionale Scuole o Scuola Sezionale vorrà<br />
attivare.<br />
Si vuole sottolineare che quanto proposto non<br />
rappresenta una novità: infatti la cooperazione a<br />
livello regionale è già attiva a carattere<br />
sperimentale in alcune Commissioni Regionali<br />
mentre il contributo fornito dalle Scuole <strong>di</strong><br />
Alpinismo per la promozione della cultura della<br />
sicurezza nelle attività sezionali è considerato,<br />
in molte Sezioni, una prassi consolidata. 2) Il<br />
secondo motivo è rappresentato dallo standard<br />
<strong>di</strong> comportamento che la società <strong>di</strong> oggi richiede<br />
a chi svolge azione <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong><br />
accompagnamento.<br />
Come è noto la Legge assegna al <strong>CAI</strong> vari<br />
compiti tra cui provvedere all'organizzazione ed<br />
alla gestione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> addestramento per le<br />
attività alpinistiche, escursionistiche,<br />
speleologiche e alla formazione dei relativi<br />
istruttori e provvedere all'organizzazione <strong>di</strong><br />
idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la<br />
prevenzione degli infortuni.<br />
A sua volta il Consiglio Centrale ha assegnato<br />
alla CNSASA importanti scopi istituzionali, tra<br />
cui, oltre alla gestione <strong>di</strong> tutto il comparto delle<br />
Scuole <strong>di</strong> Alpinismo, anche il compito <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzare tecnicamente e moralmente l'attività<br />
alpinistica, scialpinistica e sciescursionistica<br />
delle Sezioni e dei singoli soci.<br />
Le attività <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong> accompagnamento,<br />
a qualsiasi livello vengano svolte, devono<br />
avvenire secondo parametri <strong>di</strong> elevata<br />
sicurezza: una fonte enorme <strong>di</strong> responsabilità.<br />
Rispetto al passato, l'attuale società vuole<br />
protezione dai rischi ed essere rassicurata in<br />
tutti i settori <strong>di</strong> attività; l'alpinismo non è più<br />
considerato un'oasi solitaria e gli infortuni<br />
alpinistici non beneficiano <strong>di</strong> tolleranza. Oggi<br />
l'incidente passa al vaglio attento della<br />
magistratura per ricostruire l'accaduto,<br />
analizzare le condotte <strong>di</strong> vittime e superstiti,<br />
onde accertare cause ed in<strong>di</strong>viduare eventuali<br />
colpe; ci sono processi, condanne, obblighi<br />
risarcitori spesso ingenti.<br />
La <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> questo mutato scenario<br />
ovvero <strong>di</strong> una ridotta tolleranza la si può notare<br />
da alcuni fatti.<br />
Secondo gli articoli del co<strong>di</strong>ce penale 426 e 449<br />
del 1930 il <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> una valanga in Italia è<br />
considerato reato penale, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
che essa crei danni a cose o persone.<br />
Fino a pochi anni fa per il <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> valanga<br />
provocato da uno scialpinista, il giu<strong>di</strong>ce<br />
analizzava l'evento ma comunque non faceva<br />
riferimento all'articolo 449 per cui il concetto <strong>di</strong><br />
delitto colposo non era invocato. Ora abbiamo<br />
notizie <strong>di</strong> denunce penali ed anche <strong>di</strong> condanne:<br />
Bormio,Arabba; Val Senales,Alpago, Brenta.<br />
Perché ora questo accanimento?<br />
In questi ultimi anni, si è assistito a livello<br />
legislativo ad un aumento delle sanzioni per gli<br />
illeciti colposi, nell'ambito della cosiddetta<br />
“sicurezza sociale”; tali pratiche producono<br />
spesso una grande presa nel pubblico, ma<br />
possono pure portare ad un imbarbarimento del<br />
<strong>di</strong>ritto, a scapito dei citta<strong>di</strong>ni, che non se ne<br />
rendono conto, almeno fino a che i coinvolti<br />
<strong>di</strong>ventano numerosi e il problema viene alla<br />
ribalta.<br />
Da un lato, l'uomo d'oggi non accetta più fatiche,<br />
pericoli, dolore e, dunque, ne conseguono<br />
tentativi <strong>di</strong> eliminarli <strong>di</strong> eluderli, anche con lo<br />
strumento normativo, considerato idoneo allo<br />
scopo.<br />
Pensate a recenti assur<strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti che<br />
stabilivano multe a chi non possedeva l'ARTVA<br />
anche se si muoveva sul piano oppure l'obbligo<br />
<strong>di</strong> servirsi <strong>di</strong> una Guida Alpina nel caso il<br />
bollettino valanghe fosse <strong>di</strong> grado 3 o superiore.<br />
Sull'aspetto della sicurezza, oltre a produrre<br />
confusione e irritazione tra i praticanti, spesso i<br />
me<strong>di</strong>a in occasione <strong>di</strong> incidenti creano nel<br />
pubblico non specializzato un clima <strong>di</strong><br />
insofferenza nei confronti <strong>di</strong> chi frequenta la<br />
montagna, quasi che questi fossero dei<br />
criminali.<br />
La persona che partecipa ad un corso o ad una<br />
gita si affida al <strong>CAI</strong>, che agisce attraverso i propri<br />
operatori, e confida sull'esperienza, sugli<br />
insegnamenti e sull'assistenza <strong>di</strong> questi.<br />
Qualsiasi proposta <strong>di</strong> attività non può fare a<br />
meno <strong>di</strong> adottare le regole cautelari <strong>di</strong><br />
prevenzione, frutto dell'esperienza e<br />
dell'evoluzione della tecnica; per cui la<br />
preparazione e la condotta del responsabile del<br />
gruppo vengono valutate non secondo un<br />
generico comportamento da “ buon padre <strong>di</strong><br />
famiglia”<br />
ma quello proprio <strong>di</strong> un soggetto che<br />
esercita una particolare attività qualificata<br />
(l'istruttore e/o l’accompagnatore) secondo uno<br />
standard <strong>di</strong> comportamento all'altezza dei<br />
tempi.<br />
Da oltre settanta anni gli scopi principali della<br />
CNSASA sono l'educazione alla montagna e la<br />
prevenzione degli infortuni in ambito alpinistico.<br />
Consideriamo come valori etici e morali<br />
assolutamente inderogabili la sicurezza e la<br />
incolumità <strong>di</strong> Soci e non Soci <strong>CAI</strong>, cioè tutti<br />
coloro che prendono parte alle attività<br />
organizzate dalle Sezioni e che i Presidenti delle<br />
stesse affidano alla preparazione tecnica dei<br />
Titolati <strong>CAI</strong>, siano essi istruttori,<br />
accompagnatori o capo gita.<br />
Allo scopo <strong>di</strong> promuovere e <strong>di</strong>ffondere la<br />
passione per la montagna, la cultura tecnica, la<br />
sicurezza e la prevenzione degli incidenti in<br />
ambiente montano, l'attività principale delle
Scuole <strong>di</strong> Alpinismo consiste<br />
nell'organizzazione <strong>di</strong> Corsi, i quali, alla fine del<br />
percorso formativo, devono fornire all'allievo un<br />
certo grado <strong>di</strong> autonomia, proporzionato al<br />
livello del Corso e alle capacità iniziali del<br />
partecipante. Lo scopo principale non è quin<strong>di</strong><br />
offrire un semplice accompagnamento bensì far<br />
impartire agli allievi una adeguata formazione<br />
teorico – pratica in modo che essi possano<br />
iniziare a svolgere in ragionevole sicurezza e<br />
autonomia l'attività dell'alpinismo,<br />
dell'arrampicata libera, dello scialpinismo e<br />
dello sciescursionismo.<br />
Si ritiene che questi obiettivi e questi valori<br />
devono altresì essere trasferiti nei settori<br />
dell'alpinismo giovanile e dell'escursionismo<br />
nonché in ogni attività <strong>di</strong> tipo sezionale,<br />
me<strong>di</strong>ante forme <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong><br />
partecipazione.<br />
Le Scuole <strong>di</strong> Alpinismo avendo per statuto il<br />
compito in generale <strong>di</strong> curare tutto il settore<br />
dell'alpinismo nell'ambito del sodalizio, e nello<br />
specifico <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare sia dal punto <strong>di</strong> vista<br />
tecnico sia sotto il profilo del comportamento<br />
moralmente appropriato l'attività alpinistica,<br />
scialpinistica e sciescursionistica, si sentono<br />
impegnate a collaborare allo svolgimento <strong>di</strong><br />
attività sociali e ad orientare gli altri OTCO verso<br />
una pratica alpinistica sostenibile in termini <strong>di</strong><br />
sicurezza.<br />
La CNSASA ha perciò proposto a CCE e CCAG<br />
degli ambiti operativi <strong>di</strong> carattere alpinistico che<br />
non devono essere intesi come una forma <strong>di</strong><br />
mortificazione delle loro attività svolte ma più<br />
semplicemente un rientro nei settori originari<br />
delle rispettive competenze, riconoscendo in<br />
ogni caso a questi OTCO un ruolo e una<br />
specificità che rappresentano un patrimonio<br />
Scritti <strong>di</strong>:<br />
Ettore Zapparoli<br />
Titolo della pubblicazione:<br />
Alpinismo solitario<br />
A cura <strong>di</strong>:<br />
Alessandro Giorgetta, Dante Colli<br />
Collana: Alpinisti<br />
Descrizione dell'opera:<br />
Ettore Zapparoli, nato a <strong>Mantova</strong> nel 1899 e<br />
scomparso sulla parete est del Monte Rosa<br />
(foto a fianco) nel 1951, accademico del CAAI,<br />
fu uno dei protagonisti dell'alpinismo classico tra<br />
il 1929 e il 1951, praticando l'alpinismo solitario<br />
con nuove vie sul Monte Rosa.<br />
Giornalista, scrittore, compositore musicale,<br />
pubblicò due romanzi “Blu Nord” e “Il silenzio ha<br />
le mani aperte” oltreché numerosissimi articoli<br />
su quoti<strong>di</strong>ani.<br />
Nel sessantesimo anniversario della<br />
scomparsa, il Club Alpino Italiano pubblica<br />
un'antologia <strong>di</strong> tutti gli scritti e<strong>di</strong>ti e ine<strong>di</strong>ti, in gran<br />
parte <strong>di</strong> argomento autobiografico alpinistico,<br />
importante e insostituibile del Sodalizio.<br />
In questa sede mi soffermo su alcune forme <strong>di</strong><br />
collaborazione che le Scuole <strong>di</strong> Alpinismo<br />
possono offrire alle Sezioni.<br />
Le gite escursionistiche e le escursioni a<br />
carattere più alpinistico sono attività importanti<br />
per le Sezioni.<br />
Consigliamo alle Sezioni <strong>di</strong> privilegiare le gite <strong>di</strong><br />
tipo escursionistico e <strong>di</strong> limitare le ascensioni <strong>di</strong><br />
natura alpinistica perché il grado <strong>di</strong> pericolo a<br />
cui ci si espone è elevato e perché una<br />
conduzione <strong>di</strong>ligente e prudente necessita <strong>di</strong><br />
numerose persone esperte che svolgano il ruolo<br />
<strong>di</strong> responsabili.<br />
Si riba<strong>di</strong>sce che le Scuole perseguono lo scopo<br />
principale <strong>di</strong> organizzare i Corsi perché si<br />
vogliono formare dei frequentatori della<br />
montagna autonomi e non passivi gitanti. Se da<br />
un lato si rileva che soci e non soci richiedano<br />
sempre <strong>di</strong> più alle Sezioni attività <strong>di</strong><br />
accompagnamento è anche da<br />
riba<strong>di</strong>re che il capo gita dovrebbe<br />
svolgere il ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />
un gruppo <strong>di</strong> persone<br />
sufficientemente autonome<br />
piuttosto che quello <strong>di</strong><br />
accompagnatore turistico.<br />
Con l'intento <strong>di</strong> promuovere la<br />
cultura della sicurezza e migliorare<br />
l'organizzazione delle gite<br />
sezionali, compatibilmente con<br />
l'impegno richiesto per<br />
l'organizzazione dei Corsi, la<br />
Commissione ha chiesto alle<br />
Scuole <strong>di</strong> Alpinismo <strong>di</strong> contribuire<br />
alla gestione delle gite sezionali<br />
applicando le regole generali <strong>di</strong><br />
organizzazione adottate nei Corsi<br />
comprendenti tuttavia anche liriche, poemetti<br />
brevi e articoli <strong>di</strong> critica musicale, che<br />
costituiscono la sua produzione letteraria dal<br />
1917 al 1951, parte della quale gli valse<br />
l'assegnazione postuma del premio<br />
internazionale <strong>di</strong> giornalismo “St. Vincent”.<br />
Il “corpus” dei suoi scritti è introdotto e<br />
completato da apparati critici <strong>di</strong> Irene<br />
Affentranger, Dante Colli, Alessandro Giorgetta,<br />
Ledo Stefanini, nonché dalla presentazione del<br />
presidente generale del <strong>CAI</strong>, Umberto Martini,<br />
che ne inquadrano l'opera letteraria nel periodo<br />
storico e politico, nell'ambiente alpinistico, nei<br />
movimenti artistici e letterari dell'epoca.<br />
Il volume è riccamente illustrato con 116 foto in<br />
bianco e nero, in gran parte d'epoca, raffiguranti<br />
i luoghi dell'autore, e i suoi itinerari alpinistici<br />
sulla parete est del Monte Rosa.<br />
Pag. 304.<br />
Prezzo soci € 13,00; non soci € 20,00.<br />
Come or<strong>di</strong>nare: le richieste vanno fatte<br />
<strong>di</strong>rettamente alle Sezioni. E' possibile<br />
acquistare il manuale anche presso le librerie.<br />
della CNSASA, nonché se richiesto <strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong>sponibili alla formazione dei capo gita.<br />
La CNSASA ha invitato le Scuole a considerare<br />
la possibilità <strong>di</strong> organizzare nel periodo estivo la<br />
gestione <strong>di</strong> 1 – 2 gite <strong>di</strong> natura alpinistica e nel<br />
periodo invernale la gestione <strong>di</strong> alcune gite <strong>di</strong><br />
scialpinismo e <strong>di</strong> sciescursionismo.<br />
Si invitano gli organi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> governo ad<br />
una pausa <strong>di</strong> riflessione prima <strong>di</strong> passare alla<br />
fase attuativa del progetto e a un<br />
approfon<strong>di</strong>mento dei temi che la CNSASA ha<br />
proposto.<br />
Apprezziamo la <strong>di</strong>sponibilità espressa oggi dal<br />
Presidente Generale <strong>di</strong> riparlare <strong>di</strong> questo tema<br />
e come Scuole <strong>di</strong> Alpinismo daremo il nostro<br />
fattivo contributo.<br />
Il Presidente della CNSASA<br />
Maurizio Dalla Libera<br />
IL NUOVO LIBRO SU ETTORE ZAPPAROLI<br />
27
Una <strong>Sezione</strong> “in azione”<br />
28
BOAR<br />
TO<br />
RUN<br />
12-06-<strong>2011</strong>. Seduto in casa sui Monti Cimini, nel<br />
viterbese, a mirare l'orizzonte ripenso a questo<br />
<strong>2011</strong> foriero <strong>di</strong> esperienze nel campo della<br />
corsa. Stamani, complice la splen<strong>di</strong>da giornata,<br />
soleggiata e fresca, ho colto l'occasione <strong>di</strong> fare<br />
l'abituale percorso <strong>di</strong> trail running: partenza da<br />
casa a 600 m s.l.m., alcuni chilometri tra<br />
castagneti su una strada poco trafficata e poi un<br />
po' <strong>di</strong> sano sterrato nel bosco. A un certo punto,<br />
a circa 20 m davanti a me, vedo quelli che a tutta<br />
prima mi sembrano dei cagnolini, guardo meglio<br />
e mi rendo conto che si tratta <strong>di</strong> cinghialetti <strong>di</strong> un<br />
paio <strong>di</strong> settimane <strong>di</strong> vita intenti ad attraversare la<br />
strada! Mi fermo, ne conto una decina, poi fa la<br />
sua comparsa la mamma: si gira nella mia<br />
<strong>di</strong>rezione, mi osserva, rimango immobile e<br />
prosegue per la sua strada! Non c'è che <strong>di</strong>re il<br />
mio rapporto con i cinghiali (boar in inglese) si è<br />
evoluto nel tempo. Da quella sera primaverile <strong>di</strong><br />
otto anni fa, ai tempi della prima tesi: in<br />
compagnia <strong>di</strong> alcuni amici dell'università e del<br />
relatore ero andato in un ristorantino in quel <strong>di</strong><br />
San Martino al Cimino, guarda caso. Per fare<br />
adeguata scorta <strong>di</strong> energie mi ero sbafato una<br />
cofana <strong>di</strong> fettuccine al cinghiale, le cui<br />
<strong>di</strong>mensioni con il tempo sono <strong>di</strong>ventate<br />
leggendarie… Di fatto quello rimase l'evento più<br />
memorabile <strong>di</strong> quella sera, dato che della<br />
salamandra pezzata, nonostante i nostri sforzi,<br />
non riuscimmo poi a scorgere traccia<br />
(probabilmente a causa della progressiva<br />
riduzione <strong>di</strong> precipitazioni in tutta l'area, che ha<br />
determinato un regime troppo irregolare dei<br />
torrenti per la sopravvivenza della specie, meno<br />
probabilmente per i riflessi annebbiati dalle<br />
fettuccine e vinello annesso…). Ma sto<br />
<strong>di</strong>vagando, quel che mi preme sottolineare è<br />
l'aspetto euristico della corsa, in special modo in<br />
contesti montani. Da tre anni ormai mi sono<br />
affacciato al mondo delle gare po<strong>di</strong>stiche<br />
amatoriali, iniziando dal contesto stradale: il<br />
principale punto <strong>di</strong> riferimento rimane la<br />
maratona <strong>di</strong> Roma, con il suo bagaglio <strong>di</strong><br />
sensazioni che sempre mi coinvolge. Come<br />
quest'anno, quando vuoi il caldo, vuoi la troppa<br />
foga nell'affrontare i primi chilometri, l'arrivo è<br />
stato particolarmente sudato: pur tuttavia avere<br />
il privilegio <strong>di</strong> passare al cospetto <strong>di</strong> cotanti<br />
esempi <strong>di</strong> genialità dell'umanità passata, in<br />
mezzo a una folla festante, mi regala sempre un<br />
bellissimo ricordo. D'altro canto da tempo ormai<br />
sento l'esigenza <strong>di</strong> cimentarmi con la corsa in<br />
ambiente il più possibile naturale: come ai tempi<br />
della seconda tesi (quella definitiva, dopo che è<br />
stato appurato che la salamandra pezzata nel<br />
Lazio è in via <strong>di</strong> estinzione…), quella sul<br />
geotritone in Umbria e in particolare a Monte<br />
Cucco. Che bello, dopo una giornata passata in<br />
grotte alla ricerca <strong>di</strong> questi anfibi elusivi e<br />
intriganti, uscire all'aria aperta e sgranchirsi un<br />
po' per i sentieri del monte. Quest'anno, per la<br />
prima volta, mi sono cimentato con le gare <strong>di</strong><br />
trail running, ossia <strong>di</strong> corsa su sterrato. Tanto per<br />
iniziare con calma il 10 aprile, a sole tre<br />
settimane <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla maratona <strong>di</strong> Roma,<br />
ho deciso <strong>di</strong> partecipare alla prima e<strong>di</strong>zione<br />
dell'Ecomaratona dei Monti Cimini, il cui logo è<br />
rappresentato da un cinghiale che corre (e ti<br />
pareva!)… Tanto per entrare nel vivo dello<br />
spirito dell'iniziativa il sabato prima mi concedo<br />
un adeguato piatto <strong>di</strong> pappardelle al cinghiale,<br />
oltre a una ricognizione <strong>di</strong> alcuni tratti del<br />
percorso. Che <strong>di</strong>re, sono monti che conosco fin<br />
troppo bene, che frequento praticamente da<br />
quando sono nato, dove tra l'altro è nata la mia<br />
bisnonna e a tutt'oggi vi abitano <strong>di</strong>versi miei<br />
parenti. Pertanto poter prender parte ad una<br />
maratona in questi luoghi (tra l'altro la prima in<br />
assoluto organizzata in provincia <strong>di</strong> Viterbo) era<br />
per me un'occasione imper<strong>di</strong>bile. Alla partenza<br />
con<strong>di</strong>zioni ottimali, fresco al punto giusto e cielo<br />
sereno. Certo i primi 5 chilometri <strong>di</strong> salita mi<br />
facevano pensare “chi me l'ha fatto fare”… ma<br />
insomma; poi i single track nei boschi e gli scorci<br />
panoramici hanno ampiamente ripagato la<br />
fatica, lo scollinamento sul M. Cimino, cima<br />
Coppi con i suoi 1000 e rotti metri sul livello del<br />
mare, le <strong>di</strong>scese sgarrupate affrontate con<br />
cautela, i ristori come miraggi materializzatisi<br />
all'istante, un crampo inquietante tosto<br />
superato, l'ultima salita affrontata con la giusta<br />
calma per poter dare tutto negli ultimi 4<br />
chilometri (su 42 e dopo 1430 m <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello in<br />
salita…) <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa fino a San Martino, tagliando<br />
le curve che manco Savoldelli farebbe e<br />
superare due concorrenti, sì da arrivare, su<br />
circa duecento partecipanti, 18esimo dopo circa<br />
4h19'!Anche queste son sod<strong>di</strong>sfazioni, del resto<br />
tornando alla corsa o<strong>di</strong>erna, non ho avuto altri<br />
incontri fortuiti ma la consueta, impegnativa<br />
ascesa al Monte Fogliano, che nonostante i suoi<br />
961 m <strong>di</strong> quota sovrasta la caldera del Lago <strong>di</strong><br />
Vico, coperto da una splen<strong>di</strong>da faggeta<br />
primaria. Mi vengono in mente i primi 11 km della<br />
Strafuso Trail Runnning, competizione<br />
<strong>di</strong>sputata l'8 maggio scorso sull'Appennino<br />
Parmense, caratterizzati da salite, salite e<br />
ancora salite fin sulla vetta del Monte Fuso,<br />
anche lì con panorama annesso. Dopo<strong>di</strong>ché 6<br />
km <strong>di</strong> veloce ancorché tecnica <strong>di</strong>scesa fino in<br />
quel <strong>di</strong> Scurano (PR), rapida doccia e meritato<br />
ristoro: lunghe tavolate ben fornite <strong>di</strong> bevande<br />
(rigorosamente vino per reintegrare i sali<br />
minerali…) e <strong>di</strong> svariate portate, dalla pasta alla<br />
carne ai dolci in compagnia <strong>di</strong> altri runners<br />
conosciuti nell'occasione. In particolare mi è<br />
rimasto impresso un corridore siciliano, era un<br />
tajo me sembrava Checco Zalone: ecco,<br />
l'atmosfera conviviale che si respira in queste<br />
gare, dove l'aspetto cronometrico passa in<br />
secondo piano, mi mette decisamente a mio<br />
agio! Tornando a noi, superato l'ultimo tratto<br />
dell'erta senza tregua e con le pulsazioni al<br />
limite, supero la vetta del Fogliano e mi godo la<br />
rilassante <strong>di</strong>scesa, ripensando all'ultima prova,<br />
domenica scorsa. Approfittando del ponte del 2<br />
giugno ho trascorso 4 giorni in Val Pusteria, per<br />
un'acclimatazione ottimale (beh già che c'ero ne<br />
ho approfittato per gustare alcune pietanze<br />
locali, dagli spatzle agli spinaci alle bracioline <strong>di</strong><br />
cervo con salsa <strong>di</strong> ribes, all'immancabile strudel<br />
e via <strong>di</strong>scorrendo, ma questo è un altro<br />
<strong>di</strong>scorso…) in vista della Cortina-Dobbiaco Run.<br />
Così il 5 giugno sveglia alle 5 in quel <strong>di</strong> San<br />
Can<strong>di</strong>do, colazione alle 5.30 (servizio offerto per<br />
l'occasione dall'albergo visto che metà e passa<br />
degli ospiti era venuto per la gara), alle 6.30<br />
partenza del pullman da Dobbiaco a Cortina,<br />
dove arriviamo alle 7.20. Cielo coperto e circa<br />
12 °C <strong>di</strong> temperatura, con un grosso tendone<br />
dove potersi riparare e prendere un the caldo.<br />
Senonché, verso le 8, inizia a <strong>di</strong>luviare! Stesso<br />
<strong>di</strong>scorso alle 8.30, la preoccupazione inizia a<br />
serpeggiare tra gli atleti, compresi due<br />
concorrenti conosciuti in albergo, Marco ed<br />
Emiliano. Il primo già parte sfiduciato per un<br />
attacco <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenteria, il secondo si prepara con<br />
cura meticolosa per evitare ogni frizione<br />
molesta durante la corsa (tra cui ricorso a<br />
vaselina e paracapezzoli, osservo interdetto<br />
senza proferire verbo…). Dato che la partenza è<br />
fissata alle 9.30, alle 9.15 ci tocca uscire dal<br />
riparo ma, con ottimo tempismo, smette <strong>di</strong><br />
piovere! Certo i primi chilometri sono un po'<br />
noiosi per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> superare il mare <strong>di</strong><br />
persone presente (4000 partecipanti!), poi dal<br />
5° km in poi riesco a fare la mia corsa,<br />
nonostante l'aria satura d'umi<strong>di</strong>tà, godendomi il<br />
paesaggio dolomitico e il suggestivo tracciato<br />
della vecchia ferrovia, che, allestita nel corso<br />
della Grande Guerra, ha svolto regolare servizio<br />
tra Cortina e Dobbiaco dal 1921 al 1964, per poi<br />
essere abbandonata per gli oneri manutentivi<br />
necessari a garantirne un'adeguata sicurezza.<br />
Al 14° km finisce la salita e inizia una gradevole<br />
<strong>di</strong>scesa che ci porta fino a Dobbiaco dopo 30 km<br />
dall'inizio. Anche sui Monti Cimini la <strong>di</strong>scesa<br />
ormai volge al termine, lasciandomi una<br />
sensazione <strong>di</strong> benessere e <strong>di</strong> consapevolezza<br />
della necessità <strong>di</strong> trascorrere del tempo nella<br />
natura, più o meno selvaggia, a un ritmo serrato<br />
o blando, ricordandomi che anche i luoghi più<br />
conosciuti possono regalare esperienze<br />
impreviste!<br />
Federico Caldera<br />
CULTURA<br />
29
SCHEDE DI BOTANICA<br />
Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa<br />
Nome scientifico:<br />
Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa<br />
famiglia:<br />
Liliaceae.<br />
nome comune:<br />
cipollaccio col fiocco<br />
nomi locali:<br />
cipollaccio, cipolla canina, cipolla <strong>di</strong> serpe, Lampascione, giacinto col<br />
pennacchio, cipolla col fiocco.<br />
descrizione:<br />
sotto terra c'è un bulbo che assomiglia ad una piccola cipolla.<br />
Il fusto è eretto, da questo partono delle specie <strong>di</strong> campanelle con un buco<br />
per far uscire i semi. Sulla cima ci sono dei piccoli fiori viola.<br />
dove cresce:<br />
si trova <strong>di</strong> preferenza al limitare dei boschi o nei boschi stessi.<br />
E' abbastanza comune in collina e nella zona pedemontana.<br />
quando fiorisce:<br />
da aprile a luglio<br />
<strong>di</strong> Andrea Carenza<br />
in farmacia:<br />
vengono utilizzati in particolare i bulbi, cru<strong>di</strong> e con<strong>di</strong>ti, a scopo emolliente e<br />
<strong>di</strong>uretico particolarmente utile nei casi <strong>di</strong> infiammazione della vescica e<br />
dell'intestino.<br />
in cucina:<br />
L'uso del bulbo sotterraneo <strong>di</strong> questa pianta è tipico delle regioni<br />
meri<strong>di</strong>onali italiane; si può consumare, come le cipolle, sia crudo in insalata<br />
che lessato e cucinato in vari mo<strong>di</strong>, conservato sott'aceto o in agrodolce e<br />
servito come antipasto o contorno e con<strong>di</strong>ti con le uova sode e gli asparagi.<br />
I bulbi si raccolgono sul finire dell'<strong>inverno</strong>, ma occorre prestare attenzione<br />
alla possibile confusione con quelli del Colchico ( Colchicum autumnale L. )<br />
che sarebbe fatale essendo quest'ultimo velenoso. A tal proposito va<br />
ricordato che il Colchico ha il bulbo allungato e bianco, mentre quello del<br />
Cipollaccio è simile ad una cipolla e <strong>di</strong> colore rosato. I bulbi si mangiano<br />
normalmente lessati. E' bene non eccedere nell' uso perché hanno effetto<br />
purgativo.<br />
Frittata coi cipollacci.<br />
Pulite i cipollacci, togliete le prime foglie, quin<strong>di</strong> strofinateli con un<br />
canovaccio umido per eliminare ogni traccia <strong>di</strong> terriccio e riduceteli a fettine<br />
sottili. Fateli cuocere in una pentola piena d'acqua bollente salata, in modo<br />
che perdano l'amaro, e scolateli dopo 15 minuti. Fate scaldare l'olio d'oliva<br />
in una padella e rosolatevi i lampascioni, a calore moderato per 10 minuti,<br />
mescolando spesso con un cucchiaio <strong>di</strong> legno. Quando i lampascioni sono<br />
quasi cotti, mettete nella padella i pomodori, privati dei semi e tagliati a<br />
filetti, salate, unite le uova sbattute a parte con il Pecorino grattugiato,<br />
livellate il composto con una paletta e lasciatele rapprendere, per 4-5<br />
minuti; girate la frittata e cuocetela per lo stesso tempo anche dall'altro lato.<br />
Servitela ben calda.<br />
Cipollacci con le uova.<br />
Pulire i cipollacci, lavarli e togliere le foglie più esterne. Tagliarli a fettine<br />
sottili e cuocerli in acqua salata per 10 minuti. Far sudare i lampascioni in<br />
una padella con olio rigirandoli spesso; unire i pomodori sbollentati, pelati e<br />
ridotti a da<strong>di</strong>ni, quin<strong>di</strong> le uova sbattute leggermente con un po' <strong>di</strong> sale.<br />
Strapazzare il composto per qualche minuto e servire caldo.<br />
Cipollacci in agrodolce.<br />
Pulire e lavare i cipollacci; sbucciarli e praticare 1 taglio a croce alla base<br />
dopo aver asportato la ra<strong>di</strong>ce. Lessarli per 3/4 d'ora in acqua salata,<br />
dopo<strong>di</strong>chè scolarli molto bene. Farli rosolare in olio ben caldo con 1<br />
spicchio d'aglio, unire l'aceto, lo zucchero, e i capperi. Quando l'aceto è<br />
completamente evaporato toglierli dal fuoco e passarli in forno caldo per<br />
qualche minuto. Servire come contorno ad arrosti.<br />
31
CULTURA<br />
30<br />
L'AQUILA REALE DEL BALDO<br />
La notizia era sul quoti<strong>di</strong>ano L'A<strong>di</strong>ge dello<br />
scorso 17 giugno, alcuni giorni prima, un'aquila<br />
reale, è stata trovata impallinata nelle vicinanze<br />
del Rifugio Novezzina a Ferrara <strong>di</strong> Monte Baldo.<br />
La carcassa era stata sotterrata, poi,<br />
probabilmente una volpe, l'ha riportata in<br />
superficie e in seguito qualcun altro l'ha gettata<br />
in un cassonetto per i rifiuti; sono in corso le<br />
indagini della locale Guar<strong>di</strong>a Forestale.<br />
L'aquila, soprannominata Vittoria, un esemplare<br />
adulto <strong>di</strong> circa 20 anni, con il suo compagno<br />
aveva dato vita, l'anno scorso, ad una coppia<br />
d'aquilotti che si sono già allontanati dal nido.<br />
Mi associo ad un commento che ho letto sulla<br />
vicenda che <strong>di</strong>ce: “ …chi ha sparato è figlio <strong>di</strong><br />
una non cultura, dell'ignoranza, dell'arroganza<br />
<strong>di</strong> ritenersi padroni <strong>di</strong> tutto e che tutto possa<br />
essere piegato o <strong>di</strong>strutto a piacimento... ”.<br />
Proprio ad ottobre 2009, durante il corso <strong>di</strong><br />
Geologia organizzato dalla nostra <strong>Sezione</strong>,<br />
Le unità <strong>di</strong> misura e d i loro simboli, vennero<br />
stabilite dalla Conférence générale des poids et<br />
mesures (CGPM) , organismo creato durante la<br />
Convenzione del Metro del 1875. Il sistema <strong>di</strong><br />
grandezze fisiche e unità <strong>di</strong> misura che ancor<br />
oggi usiamo nacque nel 1889 e viene<br />
aggiornato costantemente con la definizione <strong>di</strong><br />
nuove grandezze. I simboli usati per in<strong>di</strong>care le<br />
varie grandezze sono (e devono essere) univoci<br />
cioè non suscettibili <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse interpretazioni,<br />
altrimenti, soprattutto nel mondo scientifico,<br />
sarebbe il caos.<br />
Perché scrivo tutto ciò? Un esempio: il metro;<br />
simbolo m ma basta entrare in un<br />
supermercato, leggere le in<strong>di</strong>cazioni stradali o<br />
(ahimé) le tabelle segnaletiche sui sentieri <strong>CAI</strong>-<br />
SAT e nei rifugi per trovare: M - mt - m. - mt. - Mt.<br />
- ML- e qui la fantasia si spreca!<br />
Stranamente pare esente da strafalcioni il<br />
eravamo stati testimoni <strong>di</strong> un passaggio radente<br />
dell'aquila in zona Corna Piana – Malga Bes.<br />
E ora come potrei pensarti presa a fucilate,<br />
sotterrata o gettata in un cassonetto?<br />
…..voglio però ricordati com'eri, pensare che<br />
ancora vivi….. maestosa regina dell'aria,<br />
simbolo <strong>di</strong> libertà e icona del nostro Sodalizio.<br />
Lorenzo Breviglieri<br />
La notizia della fucilazione dell'aquila è stata<br />
data da L'A<strong>di</strong>ge. Sul Bugiardello neanche una<br />
riga, forse per non adombrare una categoria che<br />
è rappresentata dal sindaco <strong>di</strong> Verona. Chi ha<br />
sparato è figlio della incultura, della ignoranza e<br />
della arroganza che hanno ormai preso il<br />
controllo del nostro territorio. Padroni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>struggere tutto!<br />
UNITÀ DI MISURA E SIMBOLI<br />
centimetro (cm).<br />
La stessa cosa vale anche per il povero litro (l)<br />
che da un po' <strong>di</strong> anni, con la <strong>di</strong>ffusione della<br />
scrittura meccanizzata, si scrive (L) per non fare<br />
confusione tra la elle minuscola, l, e la i<br />
maiuscola, I.<br />
Non sono bastati 122 anni ed il lavoro <strong>di</strong> schiere<br />
d'inascoltati insegnanti per uniformarci, almeno<br />
in questo.<br />
E se almeno noi del <strong>CAI</strong> smettessimo <strong>di</strong> scrivere<br />
castronerie? Forse, con l'esempio<br />
trascineremmo anche altri ed il nostro motto “ vai<br />
col <strong>CAI</strong> e non sbagli mai”<br />
sarebbe un po' più<br />
vero.<br />
Andrea Carenza<br />
CINEFORUM<br />
<strong>2011</strong><br />
DUE SERATE DI CINEMA<br />
Durante una riunione tenutasi a giugno per<br />
definire le attività del 2012, è venuto in mente a<br />
tutti i partecipanti <strong>di</strong> preparare un cineforum<br />
con tematiche varie così da portare la montagna<br />
più vicina a <strong>Mantova</strong>. Tra i film scelti c'era la<br />
novità del <strong>2011</strong> can<strong>di</strong>data a vari premi oscar e,<br />
tra una chiacchiera e l'altra, si è deciso che non<br />
potevamo aspettare il prossimo anno per<br />
vederlo ma era da fare subito: ecco qui che è<br />
nato il cineforum <strong>2011</strong> da organizzare a luglio<br />
considerando anche che “ 127 ore”<br />
sarebbe<br />
uscito in dvd solo a fine giugno.<br />
I film scelti avevano tematiche <strong>di</strong>fferenti: da una<br />
parte il tentativo <strong>di</strong> entrare in una comunità<br />
chiusa per riscoprire il piacere <strong>di</strong> vivere come un<br />
tempo (“ Il vento fa il suo giro”),<br />
dall'altro la storia<br />
<strong>di</strong> una persona immersa nella vita moderna che<br />
si ritaglia un fine settimana per se stesso e che si<br />
ritrova suo malgrado a prendere una decisione<br />
che solo la voglia <strong>di</strong> lottare può far scegliere<br />
(“ 127 ore”).<br />
Nonostante le tematiche e il fatto che tutto sia<br />
stato organizzato all'ultimo momento,<br />
l'affluenza è stata positiva. Per entrambe le<br />
serate ci sono state circa 20 persone in sede al<br />
riparo dalle zanzare che sono rimaste per nostra<br />
fortuna fuori ad aspettare.<br />
Il prossimo appuntamento sarà il 28 ottobre <strong>2011</strong>,<br />
sempre in sede alle 21:00. Il titolo è in fase<br />
d'in<strong>di</strong>viduazione, per questo rimanete aggiornati<br />
consultando il sito internet www.caimantova.it e<br />
iscrivendovi alla newsletter, se non l'avete già<br />
fatto.<br />
Michela Selvaggi<br />
Banca popolare<br />
dell'Emilia Romagna<br />
GRUPPO Banca popolare dell'Emilia Romagna
32<br />
Guarda su in alto,<br />
guarda:<br />
s'arrossan crode e nubi<br />
nell'ora tarda.<br />
Il giorno già si fugge;<br />
col propagar dell'ombre<br />
il cuore, dolce,<br />
strugge.<br />
E mentre il sole, lento<br />
scende,<br />
in placi<strong>di</strong> pensieri<br />
s'allarga la tua mente.<br />
Andrea Carenza<br />
I luoghi visitati nelle escursioni dei “Senza Età”<br />
sono per Laura fonte <strong>di</strong> ispirazione poetica.<br />
La Val Genova - “la Bella Valle” della poesia <strong>di</strong><br />
Laura - si innesta tra il gruppo della Paganella e<br />
quello dell'Adamello ed è caratterizzata da un<br />
profilo a gradoni in cui confluiscono le molte valli<br />
laterali. Da esse precipitano numerosi rii che<br />
formano spettacolari cascate che si immettono<br />
nel fiume Sarca.<br />
Luigi Zamboni<br />
Laura<br />
SERA<br />
LA BELLA<br />
VALLE<br />
LA BELLA VALLE<br />
Dalla vecchia cima<br />
rovinano a valle<br />
terra e sassi.<br />
Con incantevole musica<br />
torrenti in piena<br />
si rincorrono<br />
nelle spigolose rocce.<br />
Tra umida polvere<br />
con arcobaleni e tappeti ver<strong>di</strong><br />
la natura prepara<br />
la sua culla.<br />
Noi assistiamo con umiltà<br />
alla trasformazione e<br />
rinascita della vita<br />
Amandola.
Mi sto preparando per le tanto agognate<br />
vacanze estive.<br />
Ovviamente andrò in montagna, e sto già<br />
iniziando a gustare quei sapori che riconoscerò<br />
all'istante... e lo scrivere una rubrica culinaria<br />
non fa che aumentare l'acquolina in bocca! E<br />
visto che me ne andrò in Alto A<strong>di</strong>ge, non poteva<br />
che venirmi in mente una ricetta altoatesina.<br />
Uno <strong>di</strong> quei piatti che riesce sempre…<br />
nonostante la cucina della sottoscritta <strong>di</strong>venti<br />
impresentabile!<br />
Gli spätzle sono un preparazione tipica della<br />
Germania meri<strong>di</strong>onale, ormai <strong>di</strong>ffusi in Italia<br />
Settentrionale, Tirolo, Francia, Svizzera,<br />
Alsazia, e molto adottati nella cucina<br />
internazionale. Si tratta <strong>di</strong> gnocchetti <strong>di</strong> forma<br />
irregolare ricavati con <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> e attrezzi,<br />
a base <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> grano tenero, uova e acqua,<br />
che vengono lessati e spesso ripassati nel<br />
burro, e serviti come primo piatto o come<br />
contorno a pietanze molto ricche <strong>di</strong> con<strong>di</strong>menti o<br />
intingoli (spesso cacciagione).<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone:<br />
300 g <strong>di</strong> farina bianca<br />
Qb 30 g <strong>di</strong> burro<br />
3 uova<br />
200 g <strong>di</strong> latte tiepido<br />
Sale q.b.<br />
Noce moscata<br />
Olio e.v.o.<br />
Preparazione:<br />
Versate la farina In una ciotola e mettete al<br />
centro le uova, l'olio, il sale, la noce moscata<br />
grattugiata e, gradualmente, il latte (in alcune<br />
ricette si prevede l'acqua; io uso sempre il latte)<br />
e, con una frusta, amalgamate bene fino ad<br />
ottenere un impasto liscio e omogeneo. La<br />
GLI “SPAETZLE”<br />
consistenza della pastella deve essere tale da<br />
cadere a grosse gocce dal mestolo <strong>di</strong> legno: per<br />
questo motivo sarà necessario fare attenzione<br />
aggiungendo il latte (<strong>di</strong>pende molto dal tipo <strong>di</strong><br />
farina utilizzata che potrebbe assorbirne più o<br />
meno a seconda dei casi).<br />
Mentre si porta a ebollizione una pentola<br />
d'acqua, consiglio <strong>di</strong> far riposare la pastella.<br />
Viene ora la parte che <strong>di</strong> solito concia per le feste<br />
la mia cucina.<br />
Prendete l'apposito attrezzo per spatzle (non so<br />
quale sia in nome “tecnico”, ma lo si trova in<br />
ven<strong>di</strong>ta anche nei negozi <strong>di</strong> casalinghi<br />
mantovani) e posizionatelo sopra la pentola con<br />
l'acqua ormai in ebollizione. La vaschetta andrà<br />
riempita con la pastella, e, facendo scorrere<br />
avanti e in<strong>di</strong>etro la vaschetta sul suo supporto,<br />
gli gnocchetti coleranno <strong>di</strong>rettamente in pentola.<br />
Quando questi riaffioreranno sulla superficie<br />
dell'acquasarannocottieprontiperesserescolati.<br />
Si prosegue con questa operazione fino a<br />
esaurimento della pastella.<br />
Di solito, man mano che scolo gli spaetzle venuti a<br />
galla, li metto in una ciotola con acqua fredda per<br />
fermarnelacottura,perpoiscolarlidefinitivamente.<br />
Questa è la ricetta degli spaetzle “classici”: è<br />
possibile aggiungere all'impasto degli spinaci<br />
lessasi e tritati, per ottenere i caratteristici<br />
gnocchetti ver<strong>di</strong>. Per amore della mia cucina…<br />
non ho ancora provato!<br />
Gli spatzle si prestano a vari utilizzi: sono ottimi<br />
se con<strong>di</strong>ti con panna fresca o burro fuso, e<br />
cosparsi <strong>di</strong> erbetta cipollina e parmigiano<br />
grattugiato, ma anche gratinati. Vengono<br />
spesso serviti come accompagnamento a piatti<br />
<strong>di</strong> carne.<br />
Il mio cavallo <strong>di</strong> battaglia è un sughetto fatto <strong>di</strong><br />
porro, speck e panna: ma non chiedetemi le<br />
dosi, <strong>di</strong> solito vado “a braccio”.<br />
Lara<br />
L’ANGOLO DELLE GOLOSITA’<br />
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