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2011/inverno - CAI Sezione di Mantova

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ANNO XXXVII - 3° TRIMESTRE <strong>2011</strong><br />

sito web: www.caimantova.it e-mail: segreteria@caimantova.it<br />

<strong>Mantova</strong><strong>CAI</strong> - Notiziario della <strong>Sezione</strong> C.A.I. <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>. Direttore responsabile: Antonio Cirigliano. Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.°46) art. 1, comma 1 DCB – MANTOVA.<br />

L'abbonamento riservato ai Soci <strong>di</strong> €2.50 viene assolto nella quota associativa. Segnalazioni <strong>di</strong> mancato ricevimento vanno in<strong>di</strong>rizzate alla Sede <strong>CAI</strong>.<br />

18 novembre <strong>2011</strong> - ore 21<br />

Villa Schiarino<br />

Serata <strong>di</strong> Presentazione<br />

Attività Invernali<br />

<strong>2011</strong> - 2012


Direttore responsabile: Antonio Cirigliano.<br />

Redattore: Nello Zaniboni.<br />

Organizzazione Tecnica: Lara Massalongo.<br />

Design grafico: Davide Martini.<br />

Stampa: Grafiche Stella,<br />

ViaAntonio Meucci 12<br />

Z.A. - S. Pietro, Legnago (VR).Tel. 0442 601730.<br />

La Redazione si riserva <strong>di</strong> pubblicare o meno gli articoli<br />

pervenuti; si riserva inoltre <strong>di</strong> apporre le mo<strong>di</strong>fiche che<br />

riterrà opportune, senza alterare il senso del testo.<br />

Nessuno può richiedere compensi per articoli inviati.<br />

Gli articoli firmati impegnano solo l'autore. Questo<br />

numero è stato chiuso in Redazione il 15-8-<strong>2011</strong>.<br />

Chi vuole inviare un articolo per la pubblicazione può<br />

spe<strong>di</strong>re il testo e le eventuali fotografie <strong>di</strong> ottima<br />

qualità grafica, al seguente in<strong>di</strong>rizzo e-mail:<br />

stampasociale@caimantova.it<br />

Si accetteranno articoli e fotografie da inserire sul<br />

prossimo numero (quarto trimestre, <strong>2011</strong>) solo se<br />

spe<strong>di</strong>ti alla casella <strong>di</strong> posta elettronica suddetta entro<br />

e non oltre il 15 ottobre <strong>2011</strong>.<br />

Sede della <strong>Sezione</strong>:<br />

Via Luzio 7/9<br />

(zona Valletta Valsecchi) <strong>Mantova</strong><br />

Telefono & Fax: 0376 328728<br />

Apertura della Segreteria:<br />

Martedì, giovedì e venerdì, dalle ore 17 alle ore 19.<br />

E-mail:<br />

Sito web:<br />

ANNO XXXVII - 3° TRIMESTRE <strong>2011</strong><br />

Autorizzazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> n.°6 del 8/10/1975.<br />

Tariffa R.O.C. n.13657 del 11/02/2006: Poste Italiane S.p.A.<br />

segreteria@caimantova.it<br />

www.caimantova.it<br />

Anche questo <strong>2011</strong> si avvia alla conclusione<br />

e ormai da tempo fervono gli incontri per la<br />

stesura dei programmi per il prossimo anno,<br />

in particolare quelli per la nuova stagione<br />

invernale che ormai è alle porte. In questi<br />

incontri non si parla solo <strong>di</strong> gite o corsi ma<br />

sono momenti <strong>di</strong> riflessione su quanto fatto o<br />

sui miglioramenti da apportare per il futuro.<br />

Proprio per essere pronti a cogliere tutte le<br />

opportunità <strong>di</strong> uscite e corsi che i nostri<br />

istruttori ed accompagnatori stanno<br />

pianificando si è ritenuto in<strong>di</strong>spensabile<br />

organizzare una serata speciale <strong>di</strong><br />

presentazione delle attività invernali.<br />

L'idea nasce con l'intento <strong>di</strong> promuovere al<br />

meglio l'attività del sodalizio ovviando alla<br />

carenza <strong>di</strong> informazione e pubblicità che<br />

solitamente scontano le iniziative invernali,<br />

che, per ovvi motivi, non possono trovare<br />

posto nel vademecum dell'anno che si<br />

chiude e con il nuovo vademecum che a volte<br />

giunge in ritardo rispetto al calendario delle<br />

attività, alcune sono già in corso, altre ormai<br />

concluse. Certo, c'è internet, tutto come ben<br />

sapete viene inserito nelle pagine del nostro<br />

sito, ma cre<strong>di</strong>amo che il poter presentare <strong>di</strong><br />

persona e con il giusto anticipo le iniziative<br />

possa trovare tra soci e non soci un gra<strong>di</strong>to<br />

riscontro. Nell'era del computer ci piace<br />

riba<strong>di</strong>re l'importanza dei rapporti umani.<br />

Altro punto focale che ci piace sottolineare è<br />

la presentazione in un'unica serata <strong>di</strong> tutte le<br />

proposte della sezione, per riaffermarne la<br />

sua unità, come quella dei suoi operatori e<br />

dei suoi soci.<br />

Sarà un intento che troveremo anche nelle<br />

serate <strong>di</strong> presentazione previste per il 2012.<br />

Riteniamo che sia importante partecipare<br />

numerosi a queste ed analoghe iniziative che<br />

possono dare un segnale <strong>di</strong> appartenenza al<br />

sodalizio e offrire una migliore visibilità e<br />

cre<strong>di</strong>bilità anche all'esterno. Le attività<br />

saranno sempre <strong>di</strong>fferenziate per dare ad<br />

ognuno la possibilità <strong>di</strong> vivere al meglio il suo<br />

Str. S.Maddalena 7/9 - 46047 Porto <strong>Mantova</strong>no (MN) - Tel. 0376 398238 - Fax 0376 393238 - Cell. 347 6097784<br />

www.villaschiarino.it - info@villaschiarino.it<br />

SERATA DI PRESENTAZIONE<br />

ATTIVITA’ INVERNALI <strong>2011</strong>-2012<br />

Villa Schiarino – Porto <strong>Mantova</strong>no, 18 novembre <strong>2011</strong>, ore 21:00<br />

rapporto con la montagna ma gli eventi<br />

sociali dovranno continuare ad essere il<br />

legame e il collante tra i soci, <strong>di</strong>venendo<br />

sempre più momento <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong><br />

confronto per instaurare nuove amicizie e<br />

rinsaldarne <strong>di</strong> vecchie.<br />

Anche l'ambiente dove incontrarsi ha la sua<br />

importanza e a tal proposito siamo sicuri che<br />

la “sala Colonna” <strong>di</strong> Villa Schiarino a Porto<br />

<strong>Mantova</strong>no, che ci accoglierà per questo<br />

evento, offrirà degna cornice <strong>di</strong> prestigio alla<br />

nostra serata e questo grazie a Giuseppe e<br />

Giovanni Lena, nostri nuovi soci che con<br />

entusiasmo ci hanno gratuitamente messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione i locali della Villa. A loro i nostri<br />

più calorosi ringraziamenti.<br />

La serata sarà sud<strong>di</strong>visa in due macro<br />

presentazioni con il dettaglio o la sIntesi<br />

delle varie attività programmate per la<br />

stagione invernale <strong>2011</strong>/2012:<br />

Corsi:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sci <strong>di</strong> fondo<br />

Artva e sicurezza in ambiente innevato<br />

Cascate <strong>di</strong> ghiaccio<br />

Corso <strong>di</strong> arrampicata sportiva<br />

Uscite (escursionismo, ciaspole, sci fondo):<br />

Carrellata rapida sulle uscite giornaliere<br />

Presentazione dettagliata delle uscite <strong>di</strong><br />

più giorni.<br />

Segnaliamo inoltre che dalle ore 20.30 sarà<br />

possibile visitare i locali <strong>di</strong> Villa Schiarino<br />

accompagnati dal nostro socio Giuseppe.<br />

Vi atten<strong>di</strong>amo numerosi, dato che la sala che<br />

ci ospiterà è al quanto spaziosa e la nostra<br />

scommessa è quella <strong>di</strong> riempirla. Non<br />

<strong>di</strong>menticate <strong>di</strong> portare gli amici, anche i non<br />

soci, quale occasione migliore per<br />

presentare loro il mondo del Club Alpino<br />

Italiano e della nostra <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>?<br />

APPUNTAMENTI IN VISTA<br />

3


SOMMARIO<br />

4<br />

APPUNTAMENTI IN VISTA<br />

Serata <strong>di</strong> Presentazione Attività Invernali<br />

<strong>2011</strong>-2012 - Villa Schiarino 3<br />

Tutti insieme appassionatamente!<br />

Presentazione Corso Sci <strong>di</strong> Fondo<br />

4<br />

Anno <strong>2011</strong>/2012 5<br />

2° Corso <strong>di</strong> Nor<strong>di</strong>c-Walking 5<br />

Le prossime iniziative Culturali Sezionali 6<br />

VITA DI SEZIONE<br />

Nuova nomina "ASE-S" 7<br />

La famiglia si allarga! 7<br />

Nuova nomina "IA" 7<br />

La Rivista unificata e Lo Scarpone on-line 7<br />

"Siamo venuti a trovarti" 8<br />

Nuovi arrivi in Biblioteca<br />

Una nuova socia:<br />

9<br />

una risorsa per la <strong>Sezione</strong> 10<br />

Festival delle Alpi <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a 11<br />

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE !<br />

Vi ricor<strong>di</strong>amo che la <strong>Sezione</strong> organizza da due<br />

anni, alcune gite alla portata dei genitori<br />

accompagnati dai figli, o da nipotini<br />

accompagnati dai nonni!<br />

Le gite sono denominate “ per famiglie”<br />

in quanto<br />

l'attività è mirata proprio a loro, con figli da<br />

portare sulle spalle o gambe-autonomi.<br />

L'idea è quella <strong>di</strong> far vivere l'esperienza<br />

dell'ambiente montano ai nostri bambini, con<br />

escursioni semplici tra prati e boschi, tutti in<br />

compagnia. Le uscite danno la possibilità <strong>di</strong><br />

passare una giornata tra i monti senza lasciare a<br />

casa nessuno!<br />

I percorsi sono escursionistici / turistici, si va con<br />

auto proprie.<br />

Partenze ore 8 circa da <strong>Mantova</strong> Nord - rientri<br />

nel tardo pomeriggio.<br />

La prossima data del <strong>2011</strong> è:<br />

Domenica 9 Ottobre:<br />

Monte Calino<br />

Sul Monte Calino, a 974 m, presso un'antica<br />

chiesetta sorge il rifugio San Pietro dal quale si<br />

può ammirare una vista spettacolare del Lago <strong>di</strong><br />

Garda. Salire al rifugio equivale a immergersi in<br />

un'atmosfera d'altri tempi a cui contribuisce il<br />

paesaggio, l'ambiente e le architetture; ad<br />

esempio il borgo me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> Canale <strong>di</strong> Tenno<br />

e <strong>di</strong> Calvola, sapientemente recuperati<br />

rispettando le antiche architetture rurali, i nuclei<br />

abitativi tra le strette viuzze selciate.<br />

Per informazioni:<br />

www.caimantova.it (gite per famiglie)<br />

segreteria@caimantova.it<br />

Malaghini Maurizio<br />

Cell. 331.60.14.339 – Tel. 0376.30.11.41<br />

Breviglieri Lorenzo<br />

Cell. 348 69.43.333 – Tel.0376.22.36.81<br />

ESCURSIONISMO<br />

Lungo le rive del Danubio<br />

Da Passau a Vienna 12<br />

Vacanze alle Isole Ega<strong>di</strong> 13<br />

" Chi vuol esser lieto sia...<br />

" vada alle Ega<strong>di</strong> 14<br />

Spazio alle due ruote 16<br />

Il raduno dei Seniores Lombar<strong>di</strong> 17<br />

Quei venti minuti in cima all'Adamello 18<br />

ALPINISMO<br />

Il 7° Corso <strong>di</strong> Arrampicata Sportiva 19<br />

Attività Boulder <strong>2011</strong> 20<br />

4° Corso <strong>di</strong> Alpinismo Base (A1) <strong>2011</strong> 21<br />

Monte Triglav<br />

3° Corso Serale<br />

22<br />

Introduzione all'Arrampicata Libera<br />

Apertura Palestra d'Arrampicata Indoor<br />

23<br />

<strong>di</strong> Lunetta - <strong>2011</strong>/2012 23<br />

2° Corso <strong>di</strong> Scalata su Cascate <strong>di</strong> Ghiaccio 24<br />

Corso per Istruttori Regionali <strong>di</strong><br />

Arrampicata Libera 25<br />

Assembrea dei Delegati <strong>2011</strong> (Spoleto)<br />

Intervento Presidente CNSASA 26<br />

Il nuovo libro su Ettore Zapparoli 27<br />

UNA SEZIONE IN AZIONE<br />

Foto Ricordo 29<br />

CULTURA<br />

Boar to Run 29<br />

L'aquila Reale del Baldo 30<br />

Unità <strong>di</strong> Misura e Simboli 30<br />

Cineforum <strong>2011</strong><br />

Scheda <strong>di</strong> Botanica<br />

30<br />

Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa 31<br />

L'angolo dei Poeti 32


ANTEPRIMA<br />

PRESENTAZIONE<br />

CORSO SCI DI FONDO<br />

ANNO <strong>2011</strong> / 2012<br />

Il prossimo venerdì 18 novembre, alle ore 21:00,<br />

presso la sede della <strong>Sezione</strong> C.A.I. <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>,<br />

in via Luzio n.9, sarà presentato il programma<br />

del corso <strong>di</strong> sci <strong>di</strong> fondo per l'<strong>inverno</strong> <strong>2011</strong>/2012,<br />

ed il programma delle successive uscite<br />

settimanali.<br />

Responsabile Sci <strong>di</strong> Fondo<br />

Luciano Comini<br />

2° CORSO DI NORDIC-WALKING<br />

(camminata nor<strong>di</strong>ca)<br />

Nor<strong>di</strong>cWalking: cosa è, da dove proviene, perché<br />

si deve fare, quali sono i benefici salutistici che<br />

derivano dal praticare questa attività, peraltro<br />

assolutamente vecchia nei paesi nor<strong>di</strong>ci, meno in<br />

Italia e decisamente una novità nel mantovano.<br />

Ma precisamente, il Nor<strong>di</strong>c-Walking tradotto in<br />

italiano si presenta come Camminata Nor<strong>di</strong>ca.<br />

Nato nei Paesi Scan<strong>di</strong>navi parecchi anni fa, e<br />

praticato dagli atleti dello sci <strong>di</strong> fondo durante la<br />

preparazione estiva. Esso consiste in una<br />

camminata con degli appositi bastoncini.<br />

Ma attenzione!!! Molto probabilmente alcuni <strong>di</strong><br />

voi hanno già camminato con i bastoncini, ma vi<br />

assicuro che il Nor<strong>di</strong>c-Walking è un modo<br />

completamente <strong>di</strong>fferente, in quanto il bastoncino<br />

viene usato per spingere e non come appoggio.<br />

Il Nor<strong>di</strong>c-Walking è semplice come la camminata<br />

tra<strong>di</strong>zionale, ma grazie all'uso <strong>di</strong> particolari<br />

bastoncini consente <strong>di</strong> allenare la parte superiore<br />

del corpo, ottenendo miglior coor<strong>di</strong>namento<br />

posturale nella camminata.<br />

Il principio fondamentale <strong>di</strong> questa nuova<br />

<strong>di</strong>sciplina è quella <strong>di</strong> coinvolgere il maggior<br />

numero possibile <strong>di</strong> muscoli, e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />

aumentare il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico a parità <strong>di</strong><br />

velocità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza percorsa.<br />

Nel contempo migliora la forma fisica, è facile da<br />

praticare, è poco costoso e <strong>di</strong>vertente, si pratica<br />

ovunque in qualsiasi stagione, fa bene al cuore e<br />

alla circolazione, rafforza braccia e spalle,<br />

migliora la postura della schiena e tonifica glutei e<br />

addominali.<br />

È un'attività per tutti e per tutto l'anno, che offre agli<br />

appassionati <strong>di</strong> fitness un modo facile e <strong>di</strong>vertente<br />

pergustareunostile<strong>di</strong>vitasanoeattivo.<br />

Per rispondere a queste domande, e vista la<br />

numerosa partecipazione al 1° corso<br />

organizzato l'anno scorso, la nostra <strong>Sezione</strong><br />

C.A.I. vuole ripetere un secondo appuntamento,<br />

ricordando che questa attività fisica è adatta a<br />

ogni tipo <strong>di</strong> persona, dai bambini agli anziani, e<br />

non necessita <strong>di</strong> particolari “doti” fisiche, e i<br />

benefici indubbiamente sono notevoli.<br />

Il corso si sviluppa in n° 3 lezioni pratiche all'aria<br />

aperta della durata <strong>di</strong> circa 1 orae½cadauna.<br />

Le lezioni sono articolate e spaziano dal recupero<br />

della camminata naturale e dalle tecniche del<br />

passo alternato a quelle del passo parallelo, con<br />

l'uso <strong>di</strong> appositi bastoncini (forniti dalla scuola).<br />

Fondamentali gli elementi posturali, della<br />

respirazione e la consapevolezza del movimento<br />

del nor<strong>di</strong>c walking.<br />

o<br />

o<br />

o<br />

o<br />

Programma:<br />

Venerdì 23 settembre <strong>2011</strong>, ore 21:15<br />

presso sede C.A.I. Via Luzio n.9<br />

Presentazione del corso.<br />

Sarà presente Fisioterapista dell'ASL,<br />

che spiegherà quali sono i vantaggi e<br />

i benefici <strong>di</strong> questa attività <strong>di</strong><br />

cammino “adattato”.<br />

Sabato 1 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00, Località<br />

Bosco Fontana (Marmirolo)<br />

1° LEZIONE PRATICA<br />

Sabato 8 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00, Località<br />

Bosco Fontana (Marmirolo)<br />

2° LEZIONE PRATICA<br />

Sabato 15 ottobre <strong>2011</strong>, ore 10:00,<br />

Località Bosco Fontana (Marmirolo)<br />

3° LEZIONE PRATICA<br />

Seguirà consegna degli attestati <strong>di</strong><br />

partecipazione al corso (con aperitivo).<br />

N.B. Sabato 8 ottobre <strong>2011</strong>, ore 15:30,<br />

partecipazione alla 3° e<strong>di</strong>zione: Camminata<br />

Nor<strong>di</strong>ca con bastoncini, <strong>di</strong> km 6 con partenza<br />

presso Agriturismo Beatilla Strada Marmirolo<br />

n.21 (vialetto che porta al Bosco Fontana).<br />

La quota <strong>di</strong> iscrizione, da versare in sede C.A.I.<br />

è <strong>di</strong> € 30,00 ed è comprensiva <strong>di</strong>: noleggio<br />

bastoncini da Nor<strong>di</strong>c-Walking, riprese (fotovideo),<br />

materiale <strong>di</strong>dattico, <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong><br />

partecipazione al corso e assicurazione.<br />

Direttore del Corso: Istruttore <strong>di</strong> Nor<strong>di</strong>c-Walking<br />

e Gymstick N.W. Luciano Comini<br />

Aiuto istruttore: Paola Gandolfi.<br />

APPUNTAMENTI IN VISTA<br />

75


APPUNTAMENTI IN VISTA<br />

LE PROSSIME INIZIATIVE CULTURALI SEZIONALI<br />

(i nostri programmi culturali in autunno, nelle se<strong>di</strong> ed orari citati sul Vademecum <strong>2011</strong>)<br />

Venerdì 30 Settembre<br />

5 mesi ed effettuando <strong>di</strong>verse salite in solitaria. Arnaldo Berni, che il 3 settembre del 1918,<br />

“Il fiore proibito delle mille e una notte”. Vasta esperienza in attività alpinistiche durante “la battaglia più alta della storia”, sul S.<br />

Immagini a cura della socia Teresa Mambriani e extraeuropee (Nepal, Messico, Equador, Matteo (3678 m), fu sepolto sotto i ghiacci con<br />

Fabio Gran<strong>di</strong>.<br />

Bolivia, Africa, ecc...). Ha effettuato per conto<br />

dei Commissariati del Governo <strong>di</strong> Trento e<br />

altri alpini.<br />

Venerdì 14 Ottobre Bolzano, ben 5 campagne <strong>di</strong> bonifica dei Venerdì 21 Ottobre, sede <strong>CAI</strong>:<br />

Sede Parco del Mincio (Cittadella)<br />

ghiacciai da residuati esplosivi della Grande Proiezione filmati “Mare e monti: isole Ega<strong>di</strong>” -<br />

Bepi Magrin: Ufficiale sup. degli Alpini, Istruttore Guerra nelle aree glaciali (Adamello, Ortles- Passau-Vienna.<br />

con vasta esperienza, Guida alpina mil., tecnico Cevedale, Stelvio, Gavia). Per la letteratura<br />

del soccorso alpino per circa 20 anni. Per la sua alpina ha vinto il premio Nazionale A. De Cia, Venerdì 28 Ottobre, sede <strong>CAI</strong>:<br />

attività <strong>di</strong> salvataggi in montagna ha ricevuto nelle e<strong>di</strong>zioni 2008 e 2010. Ha fondato e Proiezione filmati dal festival <strong>di</strong>Trento.<br />

<strong>di</strong>versi attestati <strong>di</strong> benemerenze; fra queste dal collabora con la Rivista “Montagna” del GISM,<br />

ministro Spadolini una “medaglia d'oro” e “la (scrittori <strong>di</strong> montagna), con il “Giornale <strong>di</strong> Venerdì 11 Novembre, Sede <strong>CAI</strong>:<br />

croce nera” <strong>di</strong> 2° classe Austriaca. Ha aperto Vicenza”, “Alpi Venete”, con la Rivista Storica Premiazione concorso fotografico – castagnata.<br />

circa 60 vie <strong>di</strong> roccia; fra i suoi compagni anche “Forte Rivon” ed altre ancora. Ma da <strong>di</strong>versi anni<br />

Franco Perlotto. Per la letteratura alpina ha vinto Magrin ha focalizzato la sua attenzione <strong>di</strong> Venerdì 25 Novembre, sede <strong>CAI</strong>:<br />

un premio “nazionale”. Ha partecipato come storico e scrittore, sulle vicende belliche del Parchi della Malesia.<br />

guida Alpina Militare alla spe<strong>di</strong>zione Nazionale primo conflitto mon<strong>di</strong>ale, a quote glaciali,<br />

E.N.E.A. e del C.N.R. in Antartide, permanendo nonché su un giovane mantovano, il capitano<br />

Lino Di Mauro<br />

6


NUOVA NOMINA<br />

“ASE-S”<br />

ALBERTO BALCONI ha assunto la qualifica <strong>di</strong><br />

accompagnatore sezionale<br />

<strong>di</strong> escursionismo senior (A.S.E. - S)<br />

nuova figura tecnica dell'escursionismo istituita<br />

dal <strong>CAI</strong>. La comunicazione è pervenuta in sede<br />

accompagnata dai complimenti per aver<br />

completato brillantemente il ciclo <strong>di</strong> attività<br />

programmata. Siamo in attesa <strong>di</strong> altre nomine<br />

che dovrebbero pervenire in breve e che<br />

daranno sicuramente una maggior visibilità e<br />

qualifica alla sezione. Auguri <strong>di</strong> buon lavoro al<br />

nuovoAccompagnatore.<br />

Lino Di Mauro, A.E., E.A.I.<br />

Responsabile Escursionismo Estivo<br />

La Famiglia si allarga!<br />

La <strong>Sezione</strong> accoglie Carlo Malaghini, nato il 12<br />

giugno e che è attualmente il Socio più giovane.<br />

Nonostante questo a luglio ha già conquistato<br />

malga Grubbewrg in Val <strong>di</strong> Vizze, alla quota <strong>di</strong><br />

2006 m. Chi ben comincia…<br />

Congratulazioni a Lui e famiglia.<br />

NUOVA NOMINA<br />

“IA”<br />

Nel luglio scorso, il nostro Istruttore Sezionale<br />

CLAUDIO MIGLIORINI,<br />

ha concluso<br />

positivamente gli esami per l'acquisizione del<br />

titolo <strong>di</strong> Istruttore Regionale <strong>di</strong> Alpinismo (I.A.).<br />

Clau<strong>di</strong>o ha portato a termine le prove pratiche <strong>di</strong><br />

arrampicata in “ambiente d'avventura”, su<br />

cascate <strong>di</strong> ghiaccio (Val Varaita), in alta<br />

montagna (nel Gruppo della Presanella) e su<br />

roccia (Gruppo del Catinaccio), con una<br />

brillantissima (e attesa…) prestazione. Si è<br />

<strong>di</strong>stinto nelle manovre <strong>di</strong> corda e <strong>di</strong><br />

autosoccorso ricevendo le lo<strong>di</strong> della Scuola<br />

Regionale Lombarda <strong>di</strong> Alpinismo (SRLA) per la<br />

chiarezza espositiva, la sicurezza e la<br />

padronanza degli argomenti.<br />

La Scuola <strong>di</strong> Alpinismo della nostra <strong>Sezione</strong><br />

“Carlo Moccia – Renzo Morari”, rinforza così il<br />

proprio Organico <strong>di</strong> una nuova importante<br />

qualifica, acquisita dopo tante prove severe;<br />

tutte esperienze queste importanti ed utili, che<br />

accrescono l'entusiasmo, stimolano nuove idee<br />

e traguar<strong>di</strong> e che Clau<strong>di</strong>o saprà trasmettere a<br />

tutto il gruppo Istruttori, lo stesso che l'ha<br />

accompagnato nelle prime arrampicate, in<br />

quell'ambiente che ora è <strong>di</strong>ventato così “vicino”.<br />

Clau<strong>di</strong>o Migliorini è già stato incaricato della<br />

Direzione del prossimo Corso RocciaAR1 che si<br />

La nuova stampa sociale<br />

La Rivista<br />

unificata e<br />

Lo Scarpone<br />

on-line<br />

È stato presentato lo scorso 21 maggio a Spoleto<br />

nel corso dell'ultima Assemblea dei Delegati del<br />

nostro Sodalizio il nuovo assetto previsto per la<br />

stampa sociale del 2012. L'idea nasce dalla<br />

necessità <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione degli strumenti<br />

adatti a una comunicazione sempre più integrata<br />

ed efficacie, in linea con i tempi, che aiutino ad<br />

aumentare la capacità <strong>di</strong> veicolare i valori e le<br />

attività del <strong>CAI</strong>.<br />

Gli obiettivi sono da una parte la promozione del<br />

Sodalizio e della cultura della montagna a un<br />

pubblico più ampio del corpo sociale <strong>CAI</strong> e<br />

dall'altra avere a <strong>di</strong>sposizione un ulteriore<br />

strumento che incentivi l'aumento del numero dei<br />

Soci. Il nostro target specifico comprende quin<strong>di</strong><br />

quegli appassionati che vivono la montagna<br />

come luogo <strong>di</strong> frequentazione, <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong> bene<br />

ambientale e <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e non, ad esempio,<br />

come puro luogo <strong>di</strong> loisir,<br />

<strong>di</strong> competizione e <strong>di</strong><br />

sfrenato sfruttamento turistico.<br />

Il nuovo perio<strong>di</strong>co, La Rivista mensile, che uscirà<br />

con il suo primo numero a gennaio 2012, dovrà<br />

Clau<strong>di</strong>o (a sx) ed il compagno <strong>di</strong> corso Daniele Salvati, sulla Cima della Presanella.<br />

terrà tra maggio e giugno 2012.<br />

Buon lavoro allora e ancora complimenti da<br />

parte <strong>di</strong> tutti gli Istruttori della Scuola e dal<br />

Consiglio Direttivo <strong>di</strong> <strong>Sezione</strong>.<br />

continuare a essere apprezzato dai soci ma allo<br />

stesso tempo interessare un pubblico nuovo <strong>di</strong><br />

appassionati <strong>di</strong> montagna (pensiamo alle famiglie<br />

e ai giovani) anche perché, in tempi ancora da<br />

definire, si è pensato <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire una quota parte<br />

<strong>di</strong> copie in e<strong>di</strong>cola. Il mensile cartaceo rimarrà in<br />

ogni caso un canale <strong>di</strong> comunicazione privilegiato<br />

con i Soci del Sodalizio, questo perché verrà<br />

mantenuta la natura <strong>di</strong> stampa associativa. Il<br />

progetto prevede una revisione grafica e un<br />

ampliamento del ventaglio <strong>di</strong> contenuti. Ci sarà<br />

più spazio per l'attualità ma verranno al contempo<br />

mantenute alcune pagine targate <strong>CAI</strong> ere<strong>di</strong>tate<br />

da Lo Scarpone.<br />

La Scarpone on-line sarà sempre più l'house<br />

organ de<strong>di</strong>cato alla comunicazione delle attività<br />

<strong>CAI</strong> rafforzando così l'attuale linea e<strong>di</strong>toriale. Il<br />

valore aggiunto della testata on-line risiede nel<br />

fatto che grazie a internet anche i non Soci<br />

potranno scoprire il ricco universo <strong>CAI</strong> e grazie<br />

alla velocità <strong>di</strong> aggiornamento vi sarà<br />

un'opportunità in più <strong>di</strong> promozione e<br />

comunicazione a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutto il Sodalizio.<br />

Un punto <strong>di</strong> forza del progetto sarà la redazione<br />

unica. Questa si occuperà sia della realizzazione<br />

della rivista unificata, sia dello Scarpone on-line,<br />

sia della cura dei contenuti sul sito.<br />

In questo modo si eviteranno ridondanze e<br />

duplicazioni <strong>di</strong> notizie, valorizzando al meglio le<br />

singole competenze redazionali.<br />

Luca Calzolari<br />

Direttore responsabile “Lo Scarpone - La Rivista”<br />

Responsabile ufficio stampa <strong>CAI</strong><br />

I.N.A. Davide Martini<br />

Direttore Scuola <strong>di</strong>Alpinismo “Moccia - Morari”<br />

I.A.Alessandro Savoia<br />

Presidente della <strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>Mantova</strong><br />

VITA DI SEZIONE<br />

7


“SIAMO VENUTI<br />

A TROVARTI”<br />

Apoco più <strong>di</strong> un anno dalla tua scomparsa,<br />

“ siamo venuti a trovarti”.<br />

Abbiamo atteso che la neve sparisse nei canalini<br />

e negli insi<strong>di</strong>osi sentieri esposti del Monte Baldo<br />

che portano al “Forcellin”, per permetterci <strong>di</strong><br />

posizionare una panca in legno accanto alla<br />

lapide collocata in tua memoria già prima del<br />

passato <strong>inverno</strong>.<br />

Rosy l'ha voluta per simboleggiare maggiormente<br />

questo luogo che può essere anche <strong>di</strong> riposo per il<br />

passante, ma soprattutto <strong>di</strong> ritiro e me<strong>di</strong>tazione,<br />

non che <strong>di</strong> intrattenimento e vicinanza a te per chi<br />

ti è stato compagno nella vita e per tutti gli amici<br />

che verranno a trovarti in futuro. Gli amici, quelli<br />

che tu definisci “veri”, quelli che come tu stesso<br />

hai detto, resteranno sempre vicini a te e ai tuoi<br />

cari e busseranno sempre alla porta <strong>di</strong> Rosy e<br />

Marta per portare il loro conforto. Amici ne hai<br />

avuti tanti nel corso della tua breve esistenza e<br />

ora, in questi momenti <strong>di</strong> partecipazione,<br />

spuntano da ogni parte a <strong>di</strong>chiarare apertamente i<br />

loro sentimenti, il loro affetto la loro incon<strong>di</strong>zionata<br />

<strong>di</strong>sponibilità. Disponibilità nel togliere tempo al<br />

lavoro pur <strong>di</strong> completare il desiderio <strong>di</strong> Rosy;<br />

quello <strong>di</strong> rendere il “Forcellin” un posto<br />

incantevole dove idealmente riposa in pace tra il<br />

cielo e il lago <strong>di</strong> Garda, il loro amico Davide,<br />

attorniato dai fiori <strong>di</strong> cui il Monte Baldo è già<br />

naturalmente ricco e dove sono state piantate per<br />

te le stelle alpine in ricordo del tuo amore per la<br />

montagna. Un piccolo giar<strong>di</strong>no nel cielo, del quale<br />

tu sei il padrone, il suo custode e il nostro<br />

riferimento.<br />

Finalmente abbiamo concretizzato i progetti <strong>di</strong><br />

Rosy e per suo volere siamo saliti a ricordarti tutti<br />

insieme sabato 11 giugno. Tutto programmato,<br />

tranne purtroppo il tempo che dal giorno prima ha<br />

con<strong>di</strong>zionato e impaurito i meno attrezzati, che<br />

hannocomunicatolaloroassenzailmattinostesso.<br />

8<br />

Ma il gruppo era comunque ben fornito. Rosy<br />

aveva previsto due itinerari <strong>di</strong>visi per grado <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficoltà e <strong>di</strong>slivello. Mentre un gruppo saliva con<br />

la seggiovia al rifugio Fiori del Baldo e<br />

raggiungeva il rifugio Telegrafo con <strong>di</strong>slivello<br />

contenuto, l'altro percorreva il Vallone delle<br />

Nogare. Una breve sosta al “Forcellin”, un saluto,<br />

una preghiera e un grande nodo in gola; poi via<br />

verso la meta per raggrupparsi con gli altri amici.<br />

Alle ore 12,30 la celebrazione della Santa Messa<br />

officiata da Don Francesco Grazian <strong>di</strong> Verona; un<br />

sacerdote amante della montagna che ha<br />

<strong>di</strong>chiarato la sua <strong>di</strong>sponibilità con qualsiasi<br />

con<strong>di</strong>zione meteorologica.<br />

La piccola cappella a<strong>di</strong>acente il rifugio Telegrafo<br />

ha faticosamente contenuto i presenti, partecipi<br />

coinvolti con cuore e spirito a questa<br />

commemorazione.<br />

Al termine, un piatto caldo al rifugio ha completato<br />

il programma e abbiamo così ripreso la strada per<br />

il ritorno.<br />

Alla mancanza <strong>di</strong> Marco, fratello <strong>di</strong> Davide,<br />

abbiamo sopperito noi amici portando il suo cuore<br />

che pensiamo abbia pianto assieme a noi durante<br />

la commovente cerimonia e il toccante <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong><br />

Rosy, sempre all'altezza <strong>di</strong> una situazione che<br />

pochi riuscirebbero ad affrontare in quel modo.<br />

Dopo questa prima commemorazione<br />

organizzata e segnalata anche sul giornalino<br />

sezionale, per volere <strong>di</strong> Rosy, non saranno più<br />

fissate date per ricordare il caro Davide. Per<br />

chiunque e in qualunque momento sarà possibile<br />

recarsi al Forcellin e restare vicino a Davide<br />

quanto tempo si vuole.<br />

Tanto, <strong>di</strong>ce Rosy, Davide sa che i “veri amici”<br />

andranno ugualmente spesso a trovarlo e<br />

“busseranno alla sua porta” per il piacere <strong>di</strong> stare<br />

ancora insieme a lui.<br />

Forcellin, 11/06/<strong>2011</strong> - Alberto Minelli


NUOVI ARRIVI IN BIBLIOTECA<br />

Riccardo Decarli Vita spericolata <strong>di</strong> Giorgio Graffer.<br />

Giorgetta A. - Colli D. Alpinismo Solitario Vita – Imprese - Ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> Ettore Zapparoli<br />

(ve<strong>di</strong> anche presentazione del volume a Pagina 27) .<br />

Museo Naz. Montagna I Villaggi Alpini: Identità Nazionale alle gran<strong>di</strong> Esposizioni<br />

Dal Vesuvio alle Alpi: Fotografie d'Italia-Svizzera-Tirolo<br />

Le Alpi e l'Unità Nazionale: Trasformazione Mutamenti<br />

Dal Garda alle Dolomiti: Incanti fotografici.<br />

<strong>CAI</strong> Bassano del Grappa Il Grappa - Un patrimonio ambientale.<br />

Il Paesaggio dell'abbandono del Massiccio del Grappa.<br />

Manuali del <strong>CAI</strong> Alpinismo: 250 anni <strong>di</strong> Storia e <strong>di</strong> Cronache (II Volume).<br />

Scialpinismo<br />

Quaderni TAM del <strong>CAI</strong> Parchi e <strong>CAI</strong>: Oltre le convenzioni (Corso Naz. 2009/2°).<br />

Montagna, neve e sviluppo sostenibile: quali prospettive.<br />

Gogna A. - Raggio A. Il meglio degli anni 30: L'alpinismo della Rivista <strong>CAI</strong>.<br />

Sergio Marazzi Atlante geografico delle Alpi. SOIUSA (Sud<strong>di</strong>visione<br />

Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino).<br />

Guida dei Monti d'Italia Appennino Meri<strong>di</strong>onale: Campania-Basilicata -Calabria.<br />

Sezioni Vicentine del <strong>CAI</strong> Sentieri Canale del Brenta e Massiccio del Grappa.<br />

Camerini F. - Cipriani E. Sentieri sul Lago <strong>di</strong> Garda.<br />

Le tre sponde: lombarda, trentina e veneta<br />

RIVISTE DISPONIBILI MERIDIANI M o ontagne<br />

51) DELFINATO-ECRINS<br />

LA MONTAGNA<br />

SEGRETA<br />

9


VITA DI SEZIONE<br />

U Socia: U<br />

risorsa per la <strong>Sezione</strong><br />

na nuova na<br />

Venerdì, 10 giugno, alle ore 21 l'arch. Clau<strong>di</strong>a<br />

Bonora Previ<strong>di</strong> ha tenuto presso la sede della<br />

nostra sezione una lezione sulle fortificazioni<br />

militari <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> dalla caduta dei Gonzaga a oggi<br />

e sulle principali trasformazioni urbanistiche subite<br />

dalla città nel passaggio da fortezza militare,<br />

baluardo<strong>di</strong>fensivodelsistemaimperialeasburgico,<br />

aperiferiatrascurabiledelnuovostatoitaliano.<br />

La conferenza era preparatoria ad una<br />

escursione ciclistica del gruppo “Senza età”<br />

effettuata la domenica successiva, che, partendo<br />

dalla polveriera <strong>di</strong> Cittadella, passando per i forti<br />

<strong>di</strong> Fossamana, <strong>di</strong> Lunetta e <strong>di</strong> Pietole, conduceva<br />

all'impianto idraulico <strong>di</strong> Governolo. La dottoressa<br />

Bonora, con spirito sportivo, si è unita al gruppo<br />

dei ciclisti e ad ogni sosta ha fornito una grande<br />

quantità <strong>di</strong> informazioni e dettagli <strong>di</strong>mostrando<br />

una competenza eccezionale e una capacità<br />

comunicativa invi<strong>di</strong>abile.<br />

In riconoscimento della <strong>di</strong>sponibilità della dott.ssa<br />

Clau<strong>di</strong>a a fornire generosamente le sue<br />

conoscenze ai Seniores della sezione (molto<br />

volonterosi ma anche molto impreparati) e in<br />

apprezzamento della sua simpatia e<br />

dell'atteggiamento amichevole <strong>di</strong>mostrato, il<br />

10<br />

gruppo Seniores ha deciso <strong>di</strong> offrire in omaggio<br />

alla dott.ssa Bonora, sperando <strong>di</strong> farle cosa<br />

gra<strong>di</strong>ta, la iscrizione “ ad honorem”<br />

al <strong>CAI</strong>-MN.<br />

Un motivo in più per averla ancora con noi, come<br />

compagna colta e cor<strong>di</strong>ale, nelle escursioni<br />

cultural-sportive della nostra sezione.<br />

Si <strong>di</strong>ce che il padre Cirillo, mantovano <strong>di</strong> Rivalta e<br />

la madre, tedesca della Saar, si fossero<br />

conosciuti ad un incontro internazionale del<br />

Movimento Federalista Europeo o forse proprio in<br />

quel particolare momento del passaggio verso il<br />

Partito Democratico Federalista Europeo,<br />

quando gli intraprendenti mantovani, tramite i<br />

colleghi <strong>di</strong> Merano e <strong>di</strong> Bolzano, incominciarono<br />

“una fittissima corrispondenza con persone <strong>di</strong><br />

Monaco <strong>di</strong> Baviera, della Saar, <strong>di</strong> Hamburg e <strong>di</strong><br />

altre città tedesche per esaminare le possibilità<br />

concrete della fondazione <strong>di</strong> un partito europeo”,<br />

come ricostruisce il prof. Giuseppe Papagno nel<br />

suo “L'europeismo a <strong>Mantova</strong> nel dopoguerra”, a<br />

cura <strong>di</strong> Dacirio Ghidorzi Ghizzi .<br />

E così ci spieghiamo il perfetto bilinguismo della<br />

prof.ssa Clau<strong>di</strong>a Bonora, bilinguismo che Le<br />

risulterà utilissimo dopo la laurea al Politecnico <strong>di</strong><br />

Milano, conclusa con la tesi in Storia<br />

dell'Architettura, orientata ad indagare gli<br />

interventi architettonici promossi e realizzati a<br />

<strong>Mantova</strong> nel Settecento e nell'Ottocento. Infatti è<br />

allora che nasce l'interesse per la tesi <strong>di</strong> dottorato<br />

verso tutte le fortificazioni austriache nella nostra<br />

città, setacciando, sì, gli archivi locali e milanesi,<br />

ma estendendo il raggio <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

anche alle fonti dell'amministrazione centrale<br />

asburgica a Vienna.<br />

E' là, a Vienna, nell'Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Guerra,<br />

che si trova la storia completa dei lavori compiuti<br />

nei territori italiani appartenenti all'Impero e<br />

proprio <strong>Mantova</strong> rappresentò allora uno dei<br />

car<strong>di</strong>ni del più ampio sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa territoriale,<br />

meglio noto come Quadrilatero.<br />

DallaTesi<strong>di</strong>DottoratodellaProf.ssaBonoraèuscitoil<br />

testo “<strong>Mantova</strong> e le Difese Imperiali“ e<strong>di</strong>to da<br />

Postumia nel 2009, in<strong>di</strong>spensabile per ricostruire i<br />

problemi e lesoluzioni adottate dagli austriaci, poi dai<br />

francesieancoradagliaustriaciperrenderelanostra<br />

città una unica, complessa fortezza a <strong>di</strong>fesa dei<br />

confinioccidentalidelvastoImpero.<br />

E allora chi meglio della nostra nuova socia<br />

poteva accompagnarci in bicicletta a vedere cosa<br />

è rimasto <strong>di</strong> quei due secoli? La Prof.ssa Bonora<br />

si è pure impegnata ad accompagnare nel<br />

prossimo anno i Seniores mantovani in una<br />

escursione – lezione al forte <strong>di</strong> Borgoforte e <strong>di</strong><br />

Motteggiana. La ringraziano vivamente per<br />

de<strong>di</strong>care del prezioso tempo alla nostra sezione,<br />

perché la Prof.ssa Bonora insegna Storia<br />

dell'Architettura presso il nostro Politecnico e<br />

continua una intensa collaborazione con<br />

l'Archivio Storico del Comune <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>.<br />

Luigi Zamboni<br />

Andrea Carenza


FESTIVAL DELLE ALPI DI LOMBARDIA<br />

Oltre 70 eventi nell'arco alpino lombardo<br />

24 giugno <strong>2011</strong> Convegno<br />

“VIVERE IN MONTAGNA, VIVERE DI MONTAGNA”<br />

Si è tenuto venerdì 24 giugno presso la Sala<br />

Convegni <strong>di</strong> Bratto – Castione della Presolana,<br />

in provincia <strong>di</strong> Bergamo, il Convegno<br />

Nazionale dal titolo “Vivere in montagna, vivere <strong>di</strong><br />

montagna”.<br />

Il Presidente del <strong>CAI</strong>-Regione Lombar<strong>di</strong>a Renata<br />

Viviani ha introdotto i <strong>di</strong>versi interventi, ascoltati con<br />

molto interesse dal pubblico presente.<br />

Dopo un saluto inaugurale del Presidente del Festival<br />

Roberto Gual<strong>di</strong>, la parola è passata al Direttore<br />

Generale ASL Valcamonica Renato Pedrini che si<br />

occupato del tema dei servizi socio-sanitari nelle<br />

zone montane ed in particolare del caso della ASL<br />

Valcamonica-Sebino.<br />

Successivamente il Vicario del Dirigente Scolastico<br />

dell'Istituto Comprensivo Valle <strong>di</strong> Scalve Maurizio<br />

Capitanio ha raccontato l'esperienza scolastica in<br />

Valle <strong>di</strong> Scalve.<br />

Il terzo intervento è stato effettato da Maurizio<br />

Colleoni della Cooperativa Stella Alpina <strong>di</strong> Bormio<br />

che si è occupata <strong>di</strong> promuovere la rete “Sentieri <strong>di</strong><br />

Futuro”: il progetto riguarda l'educazione <strong>di</strong> giovani ed<br />

adolescenti nelle realtà <strong>di</strong> montagna.<br />

Le <strong>di</strong>scipline sociali che si occupano <strong>di</strong> montagna si<br />

trovano spesso a fare i conti con il <strong>di</strong>sagio delle fasce<br />

più giovani, spaesate dai segnali contrastanti che<br />

ricevono dalle tracce della tra<strong>di</strong>zione dei loro territori<br />

e dai richiami della cultura urbana e globalizzata. I<br />

ragazzi non sempre riescono a reagire in modo<br />

opportuno e in molte aree montane sono<br />

drammaticamente alti i tassi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>, alcolismo e<br />

<strong>di</strong>pendenza da droghe.<br />

Per affrontare questo problema, in molti comuni <strong>di</strong><br />

montagna sono nate iniziative <strong>di</strong> coinvolgimento dei<br />

giovani locali, spesso gestite dalle amministrazioni o<br />

da cooperative, che cercano <strong>di</strong> offrire ai ragazzi<br />

l'opportunità <strong>di</strong> sentirsi parte attiva <strong>di</strong> una comunità<br />

viva e <strong>di</strong> identificarsi con il proprio territorio.<br />

La Cooperativa Stella Alpina <strong>di</strong> Bormio ha lo scopo <strong>di</strong><br />

mettere in rete alcune delle iniziative rivolte ai giovani<br />

in atto sulle Alpi, promuovendo lo scambio <strong>di</strong> buone<br />

pratiche e il confronto tra realtà <strong>di</strong>verse, ma<br />

accomunate da problemi simili. L'idea <strong>di</strong> fondo<br />

dell'iniziativa è quella <strong>di</strong> aumentare la partecipazione<br />

giovanile nel contesto montano, facendo anche<br />

riflettere i giovani sull'appartenenza territoriale.<br />

Presente per l'Ecomuseo della Valtaleggio, Stefano<br />

Offre<strong>di</strong>, un componente del Direttivo che ha<br />

presentato l'Associazione al pubblico presente.<br />

Nel 2004 i Comuni <strong>di</strong> Taleggio e Vedeseta hanno<br />

iniziato a lavorare per ideare e sviluppare questo<br />

nuovo metodo <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio<br />

culturale e sociale. In novembre hanno così<br />

presentato in Regione Lombar<strong>di</strong>a un progetto <strong>di</strong><br />

sviluppo ecomuseale, seguito imme<strong>di</strong>atamente da un<br />

progetto sul sistema culturale locale (che associava<br />

la Val Taleggio, fulcro delle azioni, a realtà ecomuseali<br />

limitrofe in Valle Brembana, Valle Imagna e<br />

Valsassina) presentato in Fondazione Cariplo,<br />

entrambi approvati. I progetti hanno inteso creare le<br />

con<strong>di</strong>zioni per valorizzare il patrimonio locale al<br />

servizio dello sviluppo locale, attraverso: interventi<br />

strutturali su e<strong>di</strong>fici e beni come se<strong>di</strong> museali per il<br />

recupero dell'identità e della storia vallare con<br />

metodologie innovative e centri <strong>di</strong> accoglienza per i<br />

visitatori; l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi, itinerari tematici<br />

e strumenti <strong>di</strong> fruizione del territorio; la promozione <strong>di</strong><br />

nuovi modelli <strong>di</strong> ricettività; l'incontro, l'ascolto, la<br />

formazione e il coinvolgimento della comunità in<br />

azioni <strong>di</strong> sviluppo locale, <strong>di</strong> carattere culturale, sociale<br />

ed economico.<br />

L'Ecomuseo “Val Taleggio – Civiltà del Taleggio, dello<br />

Strachitunt e delle Baite tipiche” è stato riconosciuto<br />

da Regione Lombar<strong>di</strong>a, assieme ad altri 17 ecomusei<br />

lombar<strong>di</strong>, che hanno costituito la Rete Ecomusei<br />

Lombar<strong>di</strong>a, come luogo <strong>di</strong> formazione, confronto e<br />

con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> buone pratiche <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Successivamente la parola è passata a due Vignaioli<br />

della Valtellina associati CERVIM – Centro <strong>di</strong><br />

ricerche, stu<strong>di</strong> e valorizzazione per la viticoltura<br />

montana.<br />

Siro Buzzetti dell'Azienda Agricola Terrazzi Alti <strong>di</strong><br />

Sondrio e Davide Fasolini della Cantina Dirupi in<br />

provincia <strong>di</strong> Sondrio hanno raccontato al pubblico<br />

presente la loro esperienza nel campo della<br />

viticoltura montana: dopo numerosi viaggi all'estero, i<br />

due hanno preso spunto dalle varie esperienze<br />

vissute e deciso <strong>di</strong> aprire la loro attività per valorizzare<br />

il loro territorio e sollecitare i giovani a seguire il loro<br />

esempio.<br />

Anche la Regione Lombar<strong>di</strong>a si è prefissata lo scopo<br />

<strong>di</strong> promuovere la montagna lombarda mettendo a<br />

punto dei ban<strong>di</strong> appositi de<strong>di</strong>ti alle infrastrutture e<br />

all'impiantistica per effettuare attività in montagna.<br />

Ne ha parlato Marcello Lenzi della Direzione Sport e<br />

Giovani della Regione Lombar<strong>di</strong>a che sta<br />

promuovendo il progetto strategico “Vetta” finanziato<br />

nell'ambito del Programma <strong>di</strong> Cooperazione<br />

Trasfrontaliera Italia Svizzera. Ecco prevede <strong>di</strong><br />

attuare una serie <strong>di</strong> azioni a favore dell'innalzamento<br />

della qualità dell'offerta turistica in montagna.<br />

Il progetto, concepito da una rosa <strong>di</strong> partner italiani e<br />

svizzeri, si pone come obiettivi primari la<br />

valorizzazione dell'escursionismo, il miglioramento<br />

strutturale dei rifugi e una maggiore conoscenza delle<br />

risorse ambientali, paesaggistiche e umane dell'arco<br />

transfrontaliero.<br />

Tra i tanti, fanno parte del progetto “Vetta” il <strong>CAI</strong>-<br />

Lombar<strong>di</strong>a, la Regione Lombar<strong>di</strong>a, ERSAF<br />

Lombar<strong>di</strong>a, il Canton Ticino, il Canton Grigioni.<br />

Dopo una breve pausa, il Convegno ha visto la<br />

partecipazione <strong>di</strong> Graziana Regazzoni della<br />

Cooperativa Donne <strong>di</strong> Montagna <strong>di</strong> Ornica<br />

accompagnata dal Sindaco del paese Ambrogio<br />

Quarteroni.<br />

È stato introdotto l'argomento dell'”ospitalità <strong>di</strong>ffusa”:<br />

si tratta <strong>di</strong> essere ospitati in alloggi ricavati nel borgo<br />

antico, organizzati tramite un'unica reception,<br />

esattamente come un albergo. Per i gruppi e le scuole<br />

vengono organizzate attività <strong>di</strong>dattiche per scoprire la<br />

vita <strong>di</strong> montagna.<br />

Si sviluppa, nel caso <strong>di</strong> Ornica, l'”albergo <strong>di</strong>ffuso”, una<br />

struttura ricettiva unitaria che permette <strong>di</strong> soggiornare<br />

in un contesto urbano <strong>di</strong> pregio, a contatto con i<br />

residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri.<br />

Tale formula si è rivelata adatta per i borghi<br />

caratterizzati da centri storici <strong>di</strong> interesse artistico ed<br />

architettonico, che in tal modo possono recuperare e<br />

valorizzare vecchi e<strong>di</strong>fici chiusi e non utilizzati e, allo<br />

stesso tempo, sviluppare il turismo senza dover<br />

effettuare nuove costruzioni.<br />

L'albergo <strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> Ornica è la prima esperienza in<br />

Lombar<strong>di</strong>a e la particolarità, spiega la sig.ra<br />

Regazzoni, è che la struttura ricettiva è costituita da<br />

16 donne, ognuna con un compito specifico. L'idea è<br />

nata dal fatto che il paese si stava spopolando e<br />

serviva un'idea per sviluppare il turismo.<br />

Gino Baccanelli, Presidente <strong>di</strong> Assorifugi, ha<br />

successivamente effettuato il suo intervento<br />

relativamente al tema dei rifugi e all'importanza della<br />

loro presenza durante le attività in quota.<br />

I rifugi, inizialmente concepiti per aiutare alpinisti ed<br />

esploratori, sono oggi <strong>di</strong>ventati vere e proprie mete<br />

turistiche.<br />

Gian Antonio Moles, Presidente del Collegio Guide<br />

Alpine della Lombar<strong>di</strong>a, insieme a Fabrizio Pina, da<br />

soli 4 anni Guida Alpina a Como, hanno introdotto la<br />

professione della Guida Alpina, un lavoro a 360°,<br />

quando prima era invece solo un lavoro occasionale.<br />

Per <strong>di</strong>ventare Guida Alpina bisogna superare una<br />

severa selezione, perché gli si affida la sicurezza<br />

degli utenti. Inoltre i corsi <strong>di</strong> formazione sono molto<br />

costosi, ma necessari.<br />

Il futuro turistico delle valli e delle montagne <strong>di</strong>pende<br />

molto dall'offerta turistica per cui servono strutture<br />

ricettive e i mezzi necessari per non concentrare<br />

l'offerta soltanto ai perio<strong>di</strong> festivi, ma al contrario,<br />

estenderla a tutto l'anno. Oltre alle strutture ricettive,<br />

servono anche persone qualificate per<br />

accompagnare i turisti.<br />

Ultimo ma non meno importante è stato l'intervento<br />

dell'antropologo e Past President del Club Alpino<br />

Italiano Annibale Salsa che ha parlato delle <strong>di</strong>namiche<br />

della società alpina tra centralità e marginalità,<br />

pensando anche alle prospettive per il futuro.<br />

Le montagne italiane hanno uno spazio purtroppo<br />

marginale, in quanto l'industrializzazione ha portato<br />

all'abbandono delle zone montuose, relegandole a<br />

ruolo secondario.<br />

Nel Me<strong>di</strong>oevo esistevano incentivi economici per<br />

ripopolare le montagne e attuare la scolarizzazione<br />

verso le pianure.<br />

Nell'era della modernità si, la situazione si è<br />

capovolta. I paesaggi sono ritenuti luoghi della<br />

<strong>di</strong>versità e vanno tutelati. La realtà <strong>di</strong> montagna è<br />

piccola ed è legata all'Amministrazione Provinciale.<br />

In Lombar<strong>di</strong>a soprattutto prevale la pianura<br />

industrializzata, mentre il Veneto è più caratterizzato<br />

dalla cultura alpina.<br />

Consuntivo finale:<br />

1° e<strong>di</strong>zione<br />

FESTIVAL DELLE ALPI DI LOMBARDIA<br />

I NUMERI: circa 8.300 persone hanno presenziato<br />

agli eventi in programma.<br />

LOCALITA' COINVOLTE:<br />

Tremosine, Limone sul<br />

Garda, Codera, Clusone, Castione della Presolana,<br />

Songavazzo, Maccagno, Valgerola, San Bartolomeo,<br />

Val Cavargna, Val Bon<strong>di</strong>one, Lumezzane, Sondalo,<br />

Passo Venano, Val<strong>di</strong>dentro, Piamborno <strong>di</strong><br />

Piancogno, Premassone, Sonico, Monte Arera,<br />

Gorno, Val del Riso, Valmalenco, Brescia, Sondrio,<br />

Valgerola, Monte Bestone.<br />

PROVINCE COINVOLTE:<br />

Brescia, Bergamo,<br />

Sondrio, Varese, Como, Milano, Monza-Brianza.<br />

La Segreteria <strong>di</strong> <strong>Sezione</strong><br />

11


ESCURSIONISMO<br />

12<br />

Lungo le rive del Danubio – Da Passau a Vienna<br />

Dopo l'esperienza positiva dello scorso<br />

anno del tour in bicicletta sulle rive del<br />

lago <strong>di</strong> Costanza, quest'anno la<br />

carovana <strong>di</strong> biciclette si è spostata sugli argini<br />

del Danubio, percorrendo il tratto Passau –<br />

Vienna.<br />

Il gruppo <strong>di</strong> persone che hanno aderito a questa<br />

proposta era variegato, infatti vi erano due<br />

bambine con le relative madri, coppie ben<br />

allenate alla bicicletta e persone alla prima<br />

esperienza del genere.<br />

La partenza da <strong>Mantova</strong> è avvenuta all'alba <strong>di</strong><br />

domenica 7 agosto, in una città ancora<br />

addormentata e già afosa a quell'ora, ma<br />

appena giunti sul confine italiano, il tempo<br />

volgeva al peggio: una pioggia quasi incessante<br />

ci ha accompagnati fino a destinazione. Le<br />

nostre perplessità erano rivolte principalmente<br />

alle con<strong>di</strong>zioni meteo che avremmo trovato nei<br />

giorni seguenti e alla nostra capacità <strong>di</strong><br />

affrontare le varie tappe in bici. I 22 ciclisti sono<br />

stati accolti a Passau da Nicolas,<br />

rappresentante dell'agenzia Girolibero<br />

specializzata in viaggi sulle due ruote, che dopo<br />

cena ci ha illustrato il percorso da fare, ci ha<br />

fornito i documenti del viaggio e i gadget offerti<br />

da Girolibero.<br />

Il mattino successivo (8 agosto) i ciclisti<br />

coor<strong>di</strong>nati da Alberto Minelli e da Elio Mori<br />

hanno ritirato le biciclette presso il punto <strong>di</strong><br />

noleggio e dopo averle testate, passando per la<br />

città <strong>di</strong> Passau, conosciuta anche come<br />

Dreiflüssestadt (la città dei tre fiumi), a causa<br />

della confluenza nel Danubio <strong>di</strong> Inn e Ilz, si sono<br />

<strong>di</strong>retti verso la pista ciclabile più famosa<br />

d'Europa, iniziando così l'avventura sulle due<br />

ruote.<br />

Nonostante l'accompagnamento <strong>di</strong> una intensa<br />

pioggerellina, abbiamo percorso i primi<br />

chilometri sulla riva destra del fiume, per poi<br />

attraversarlo in corrispondenza del confine<br />

tedesco-austriaco tramite la centrale<br />

idroelettrica <strong>di</strong> Jochenstain e immergendoci in<br />

una verdeggiante vallata caratterizzata da una<br />

fitta vegetazione e da un'invi<strong>di</strong>abile rispetto del<br />

territorio circostante. Dopo una quarantina <strong>di</strong><br />

chilometri siamo giunti alla fine della prima<br />

tappa: Schlogen. Per raggiungere questa<br />

località abbiamo attraversato il corso d'acqua<br />

tramite un battello che fa spola tra le due<br />

sponde. Questa borgata ci ha offerto uno<br />

spettacolo unico dato dall'ansa formata dal<br />

fiume, e al calar della giornata abbiamo potuto<br />

ammirare uno spen<strong>di</strong>do tramonto, lasciandoci<br />

l'illusione <strong>di</strong> un miglioramento meteorologico. Il<br />

giorno seguente, purtroppo lo sperato<br />

miglioramento non ci fù e dopo una abbondante<br />

colazione e aver inforcato le bici, siamo partiti<br />

alla volta <strong>di</strong> Linz costeggiando il lato destro del<br />

fiume. Nel corso della giornata abbiamo potuto<br />

ammirare un cielo caratterizzato dal passaggio<br />

<strong>di</strong> veloci nubi che lasciavano spazio a scorci <strong>di</strong><br />

cielo azzurro. Per chi ha voluto, c'è stata la<br />

possibilità <strong>di</strong> visitare Efer<strong>di</strong>ng, grazioso villaggio<br />

<strong>di</strong> fondazione romana, un tempo situato lungo la<br />

riva del fiume; qui abbiamo potuto visitare la<br />

chiesa tardo-gotica de<strong>di</strong>cata a San Ippolito con<br />

un coro ligneo del 1457. Proseguendo nel<br />

percorso abbiamo fatto tappa al monastero<br />

Cistercense <strong>di</strong> Wilhering visitando la chiesa<br />

collegiale in stile rococò, con i suoi mille angeli<br />

<strong>di</strong>segnati, che viene spesso denominata “la<br />

sala da ballo delle chiese” per via della vitalità<br />

che irra<strong>di</strong>a. Dopo aver attraversato il Danubio<br />

tramite un traghetto che si spostava da una<br />

sponda all'altra con la sola forza della corrente<br />

del fiume, siamo giunti alla terza più grande città<br />

dell'Austria e capitale culturale dell'Europa nel<br />

2009, Linz, dove abbiamo pernottato;qui visse<br />

lo scienziato Giovanni Keplero. La mattina<br />

seguente abbiamo potuto visitare Mariendom,<br />

la chiesa più grande dell'Austria, completata nel<br />

1924 capace <strong>di</strong> contenere 20.000 persone, oltre<br />

alla chiesa si è potuto ammirare la<br />

Dreifaltigkeits-saule imponente monumento <strong>di</strong><br />

marmo bianco de<strong>di</strong>cato alla Santissima Trinità<br />

alto 20 metri situato nella Hauptplatz, piazza<br />

principale della città. Dopo alcuni km percorsi in<br />

bicicletta siamo giunti a Mauthausen dove<br />

abbiamo visitato il campo <strong>di</strong> concentramento<br />

nazista, nel quale da agosto del 1938 fino alla<br />

liberazione avvenuta nel maggio del 1945,<br />

furono deportate quasi 200.000 persone <strong>di</strong> cui<br />

ne morirono circa la metà. Qui è custo<strong>di</strong>ta la<br />

memoria delle atrocità compiute dagli ufficiali<br />

tedeschi in nome della superiorità della razza<br />

ariana nei confronti degli altri popoli, senza<br />

considerare la <strong>di</strong>gnità e la libertà <strong>di</strong> ogni<br />

in<strong>di</strong>viduo qualunque sia la nazionalità,la<br />

religione, la fede politica e l'orientamento<br />

sessuale. Dopo la visita al campo <strong>di</strong><br />

Mauthausen, abbiamo pedalato per parecchi<br />

km a causa dei lavori <strong>di</strong> ripristino degli argini del<br />

fiume, <strong>di</strong> conseguenza ci siamo dovuti<br />

allontanare dal Danubio, giungendo in serata<br />

alla fine della tappa quoti<strong>di</strong>ana prevista ad<br />

Ardagger. Il giorno seguente (11 agosto) una<br />

volta preparate le biciclette, siamo partiti alla<br />

volta <strong>di</strong> Melk sotto un meraviglioso cielo terso,<br />

sostando durante il percorso nella citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong><br />

Ybbs dove abbiamo visitato un'interessante<br />

museo de<strong>di</strong>cato alla bicicletta. Melk è una<br />

graziosa citta<strong>di</strong>na molto turistica, sede <strong>di</strong> un<br />

antico monastero benedettino chiamato<br />

abbazia <strong>di</strong> Melk. Da più <strong>di</strong> 1000 anni Melk è un<br />

importante centro spirituale e culturale in<br />

Austria, all'inizio come residenza dei Babenberg<br />

e dal 1089 come abbazia benedettina fondata<br />

dal margravio Leopoldo II. Da più <strong>di</strong> 900 anni i<br />

monaci benedettini vivono e lavorano senza<br />

interruzione nei campi dell'assistenza spirituale,<br />

della scuola, dell'economia, della cultura e del<br />

turismo. In questa abbazia abbiamo potuto<br />

ammirare le varie sale, comprese due<br />

biblioteche ricche <strong>di</strong> libri antichi, la sala<br />

marmorea e la chiesa abbaziale <strong>di</strong> stile barocco.<br />

Dal molo <strong>di</strong> Melk abbiamo proseguito il tragitto<br />

con un battello percorrendo la valle del Wachau<br />

che gode <strong>di</strong> uno splen<strong>di</strong>do paesaggio naturale,<br />

ricca <strong>di</strong> vigneti che costituiscono la regione<br />

vinicola più famosa dell'Austria, arrivando alla<br />

citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Spitz, dove abbiamo pernottato. Il<br />

mattino seguente (12 agosto) pedalando<br />

attraverso i vigneti, siamo passati per dei<br />

graziosi borghi, tra cui Weißenchirchen,<br />

caratterizzati da stra<strong>di</strong>ne e vicoli me<strong>di</strong>evali che<br />

regalano al turista una buona conservazione<br />

della tra<strong>di</strong>zione locale. Lasciandoci alle spalle<br />

questo piccolo centro ci siamo <strong>di</strong>retti verso<br />

Krems, insignita dall'UNESCO del<br />

riconoscimento <strong>di</strong> patrimonio mon<strong>di</strong>ale<br />

dell'umanità, ridente citta<strong>di</strong>na me<strong>di</strong>evale<br />

adagiata tra <strong>di</strong>stese <strong>di</strong> vigneti, e dopo una breve<br />

visita del centro ci siamo <strong>di</strong>retti verso Tulln. In<br />

questa citta<strong>di</strong>na austriaca si conclude con<br />

orgoglio il nostro percorso ciclabile dopo aver<br />

percorso oltre 320 km, abbiamo consegnato le<br />

biciclette e ci siamo <strong>di</strong>retti a pie<strong>di</strong> verso la<br />

stazione ferroviaria dove abbiamo preso il treno<br />

per Vienna. Giunti a Vienna ci <strong>di</strong>rigiamo<br />

all'albergo posto nelle vicinanze della<br />

westbahnhof; dopo cena un piccolo gruppo<br />

della compagnia <strong>di</strong> ciclisti si sposta verso il<br />

centro della città ammirando una splen<strong>di</strong>da<br />

Vienna by night. Il mattino seguente (13 agosto)<br />

insieme a Clau<strong>di</strong>a, la guida turistica, ci <strong>di</strong>rigiamo<br />

nel cuore della città antica dove visitiamo le<br />

residenze degliAmburgo e gli e<strong>di</strong>fici degli organi<br />

amministrativi. Dopo la sosta pranzo nel<br />

pomeriggio il gruppo si è <strong>di</strong>viso per la visita ai<br />

<strong>di</strong>versi ambienti che la città offre: la residenza<br />

degliAsburgo con le stanze che custo<strong>di</strong>scono gli<br />

abiti della principessa Sissi, il castello <strong>di</strong><br />

Schonbrunn, il museo dell'Albertina, il parco <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>vertimento Prater.Acena ci siamo ritrovati tutti<br />

nel ristorante 12 apostoli dove abbiamo<br />

consumato una caratteristica cena viennese e<br />

poi ultimo giro serale della città. Il 14 agosto<br />

dopo un'abbondante colazione il gruppo <strong>di</strong><br />

ciclistici mantovano, con rammarico, è pronto<br />

per affrontare 11 ore <strong>di</strong> viaggio per tornare nella<br />

nostra afosa città <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong>.<br />

Quest'esperienza si è rivelata positiva sia per<br />

quanto riguarda la coesione e l'affiatamento del<br />

gruppo sia per l'organizzazione offerta da<br />

Girolibero, e confi<strong>di</strong>amo in un'altra esperienza<br />

altrettanto significativa prevista per la ciclabile<br />

della Drava nel 2012.<br />

2 ciclisti m&m<br />

Nella pagina che segue, alcuni scritti e <strong>di</strong>segni <strong>di</strong><br />

Marta B. e Sofia Z.


Vacanza alle<br />

Isole EGADI<br />

Favignana, Marettimo, Levanzo, quale isola più<br />

bella? Bellissime in modo uguale. L'immagine<br />

che rimane impressa è questo mare limpido <strong>di</strong><br />

tanti azzurri <strong>di</strong>versi circondato da scogliere e<br />

montagne bellissime.<br />

L'organizzazione è stata perfetta. Il viaggio<br />

lungo ma senza nessun intoppo.<br />

Anche al villaggio siamo stati bene, si mangiava<br />

siciliano con cucina perfetta.<br />

Abbiamo fatto due escursioni sulle barche dei<br />

pescatori, mangiando con loro e ascoltando i<br />

loro racconti; ci hanno portato in un mondo<br />

<strong>di</strong>verso dal nostro più semplice ma anche molto<br />

più <strong>di</strong>fficile. Ci è stata data la possibilità <strong>di</strong> fare il<br />

bagno entrando nelle grotte più caratteristiche<br />

del luogo ognuna con una propria fantastica<br />

storia. Le amicizie si sono rafforzate, si andava<br />

in bicicletta alla ricerca <strong>di</strong> piccole insenature<br />

dove immergersi in acque stupende.<br />

Anche le esperienze su queste montagne sono<br />

state interessanti sopratutto per la vegetazione<br />

e i particolari profumi tipici <strong>di</strong> queste isole, timo,<br />

finocchiella, cappero, con colori intensi e<br />

contrastanti. Bella la visita alla grotta del<br />

Genovese per le sue incisioni rupestri. Da lassù<br />

si ammirava una scogliera a picco sul mare dove<br />

ni<strong>di</strong>ficavano centinaia <strong>di</strong> gabbiani che<br />

riempivano l'aria con il loro particolare verso<br />

stridulo.<br />

Non è stato facile lasciare tutto ciò senza avere<br />

un po' <strong>di</strong> rimpianto.<br />

È stata una bella vacanza e… è mancato solo<br />

qualche giorno in più.<br />

Silvana, Luciana, Elda<br />

ESCURSIONISMO<br />

13


ESCURSIONISMO<br />

14<br />

“ Chi vuol esser lieto sia……”<br />

vada alle EGADI<br />

L'ormai consolidata vacanza che almeno una<br />

volta all'anno riunisce contemporaneamente sia<br />

gli amanti dei monti sia quelli del mare, che<br />

durante l'anno privilegiano le proprie mete, ha<br />

trovato la sua splen<strong>di</strong>da sede nel profondo sud:<br />

nelle Isole Ega<strong>di</strong>.<br />

Base logistica il villaggio Valtur <strong>di</strong> Favignana,<br />

rivelatosi quanto mai accogliente come struttura e<br />

servizi offerti, per la sistemazione delle stanze,<br />

per l'ottima cucina e per la cortese <strong>di</strong>sponibilità<br />

degli operatori.<br />

Il periodo scelto, da domenica 5 a domenica 12<br />

giugno, non poteva esserci più favorevole per il<br />

costante bel tempo, mentre le notizie che<br />

giungevano da <strong>Mantova</strong> davano acqua, acqua e<br />

ancora acqua.<br />

Questo resoconto tenta non solo <strong>di</strong> essere una<br />

traccia cronologica, ma anche <strong>di</strong> rinver<strong>di</strong>re ricor<strong>di</strong><br />

e sensazioni che hanno coinvolto tutti e trenta<br />

partecipanti <strong>CAI</strong>, più la nostra accompagnatrice<br />

dell'agenzia viaggi.<br />

Partenza da <strong>Mantova</strong> alle ore 13 in bus, raccolta<br />

<strong>di</strong> alcuni amici a Pegognaga, per l'aeroporto <strong>di</strong><br />

Bologna, <strong>di</strong>sbrigo celere delle pratiche <strong>di</strong> chek-in,<br />

chiacchiere e giri per negozi in attesa del volo.<br />

Si parte per Palermo, viaggio senza sussulti, dove<br />

troviamo un addetto Valtur che ci accoglie e ci<br />

accompagna al pullman per Trapani e imbarco<br />

con destinazione Favignana (chiamata anche la<br />

Farfalla per le due ali che sembrano <strong>di</strong>spiegate<br />

sul mare).<br />

Al porto <strong>di</strong> Trapani un ritardo nella partenza viene<br />

favorevolmente apprezzato per approfittare della<br />

degustazione <strong>di</strong> squisiti gelati siciliani <strong>di</strong> frutta.<br />

Arriva l'aliscafo che in meno <strong>di</strong> mezz'ora solca un<br />

mare tranquillo e ci porta sull'isola, ma non è finita.<br />

Altro bus, sono oltre le 21 e la fame si fa sempre<br />

più sentire, anche se le assicurazioni <strong>di</strong> avere<br />

comunque una cena fredda placa i brontolii,<br />

soprattutto <strong>di</strong> pancia. In effetti, pur quasi alle<br />

ventidue troviamo grande abbondanza e qualità<br />

<strong>di</strong> cibo; hanno fatto tutto solo per noi, e se questo è<br />

l'inizio abbiamo grande fiducia per il prosieguo del<br />

soggiorno.<br />

Sistemazione nelle stanze dove un vassoio <strong>di</strong><br />

frutta e dolci ci augura la buona notte.<br />

Anche questa volta il programma prevede <strong>di</strong>verse<br />

alternative, in modo da poter essere seguito da<br />

ognuno a secondo delle proprie preferenze e<br />

possibilità fisiche.<br />

Come previsto si inizia il lunedì, dopo una<br />

colazione con ogni ben <strong>di</strong> <strong>di</strong>o, con l'escursione in<br />

bici che ci permetta <strong>di</strong> prendere confidenza e<br />

visione del territorio che ci ospita.<br />

Partiamo quasi tutti, due o tre sedentari restano,<br />

sulle bici prenotate con un tempo leggermente<br />

piovoso, ma da caini esperti abbiamo tutto il<br />

necessario per ripararci.<br />

Da Punta Fanfalo, dove è ubicato il villaggio, ci<br />

portiamo sul mare stupendo <strong>di</strong> Cala Azzurra,<br />

dove c'è una microscopica spiaggia in fondo al<br />

<strong>di</strong>rupo <strong>di</strong> massi. Alte scogliere e cave precedono<br />

Punta Marsala, oltre il cui faro si prosegue su<br />

sterrato costeggiando il fantastico mare in cui si<br />

svolse la battaglia delle Ega<strong>di</strong> tra la flotta punica e<br />

quella romana nel 241 a.C.<br />

Costeggiando muretti a secco si arriva a Cala del<br />

Bue Marino. Breve sosta per vedere l'isola <strong>di</strong><br />

Levanzo e via per Cala Rossa, un'enorme cava,<br />

occupata da un mare <strong>di</strong> sogno, le cui rocce<br />

bianche sono state scavate in tutte le epoche per<br />

estrarre il tufo nelle labirintiche gallerie del<br />

sottosuolo.<br />

L'appetito comincia ad avere il sopravvento per<br />

cui <strong>di</strong>venta obbligatoria la via del ritorno verso la<br />

nostra <strong>di</strong>mora. Nella sala da pranzo abbiamo dei<br />

tavoli solo per noi in un angolo riservato.<br />

La piacevolissima sorpresa della sera<br />

precedente è ulteriormente confermata da quello<br />

che ci viene offerto: antipasti <strong>di</strong> tutti i tipi, primi e<br />

secon<strong>di</strong> già pronti ma anche cucinati al momento,<br />

verdure fresche, cotte, grigliate, vini rossi e<br />

bianchi in tavola a volontà. Dai tavoli è un continuo<br />

an<strong>di</strong>rivieni per assaggiare piccole, si fa per <strong>di</strong>re,<br />

quantità <strong>di</strong> ogni prelibatezza. Non mancano i<br />

dolci, meta <strong>di</strong> veri pellegrinaggi.<br />

Ci si accorda per un meritato riposino e per la<br />

ripartenza che completi l'esplorazione isolana.<br />

Si procede in senso orario per toccare la spiaggia<br />

del Burrone, (qualche incallito montanaro tra se e<br />

se avrà pensato al sentiero attrezzato del Burrone<br />

Giovanelli … mah!), una delle più gran<strong>di</strong> dell'isola.<br />

Tra un chiacchiericcio e l'altro e qualche<br />

saliscen<strong>di</strong> il gruppo si sgrana e la fila si allunga,<br />

agli incroci c'è sempre qualche volonteroso che<br />

in<strong>di</strong>rizza i ritardatari. Si costeggia la rocciosa Baia<br />

Marasolo per imboccare una galleria e procedere<br />

fino alla Punta Faraglione.<br />

Qui si sfogano gli alpinisti, i quali tra arbusti e<br />

roccette conquistano la cima del faraglione, forse<br />

non più alta <strong>di</strong> una decina <strong>di</strong> metri. Pedala e<br />

pedala troviamo prima Punta Sottile, zona militare<br />

occupata da un grande faro, e poi la bellissima e<br />

silenziosa Cala Grande.<br />

Si riprende la strada verso est per Punta Longa,<br />

dove una piccola cala funge da porticciolo. E' l'ora<br />

del rientro; seguendo il succedersi d'insenature e<br />

punte rocciose si arriva “a casa”.<br />

Dopo doccia e riposino ci si trova per quello che<br />

<strong>di</strong>venterà un abituale incontro prima della cena: il<br />

“briefing” per le <strong>di</strong>sposizioni delle attività del<br />

giorno dopo.<br />

Come se non bastasse l'ormai apprezzata<br />

abbondanza e qualità della tavola, ci è stata<br />

de<strong>di</strong>cata una gustosa cena <strong>di</strong> benvenuto a base<br />

<strong>di</strong> specialità siciliane.<br />

Il dopo cena, che si ripeterà anche nelle altre


Il dopo cena, che si ripeterà anche nelle altre<br />

serate, è de<strong>di</strong>cato allo svago proposto dagli<br />

animatori del villaggio o al classico filos.<br />

Martedì, giorno libero da programmazioni, ha<br />

permesso <strong>di</strong> scegliere le più <strong>di</strong>sparate attività<br />

personali: abbronzatura in piscina o in spiaggia,<br />

shopping in paese, visita all'ex Stabilimento<br />

Florio, costruito nella seconda metà dell'800 per<br />

la lavorazione del tonno.<br />

I tonni venivano incanalati nelle tonnare tra le isole<br />

<strong>di</strong> Favignana e Levanzo, dove con riti arcaici<br />

venivano in<strong>di</strong>rizzati nella Camera della Morte,<br />

arpionati e issati sulle barche <strong>di</strong>rette allo<br />

stabilimento. Qui venivano tagliati a pezzi, cotti in<br />

gran<strong>di</strong> caldaie, fatti asciugare, per finire nelle latte,<br />

saldateinloco,pronteperlaven<strong>di</strong>ta.<br />

Siamo già a metà settimana e il gruppo si<br />

ricostituisce con destinazione Levanzo, meno gli<br />

amici sedentari, che tra una fumatina e l'altra si<br />

raccontano, e una coppia che approfitta del sole e<br />

delmaredellavicinaspiaggia.<br />

Abbiamo a <strong>di</strong>sposizione due barche a motore e<br />

l'ottimaorganizzazionefasaliresuquellapiùveloce<br />

gli escursionisti <strong>di</strong>retti alla Grotta del Genovese,<br />

mentrel'altraaccoglieipiùtranquillimarinari.<br />

A pie<strong>di</strong> si parte subito in salita accompagnati da<br />

un giovane esperto <strong>di</strong> botanica che ci illustrerà<br />

con dovizia <strong>di</strong> particolari la flora isolana. Il<br />

panorama e le profumate specie arboree invitano<br />

ai rallentamenti, ma l'orario prestabilito per la<br />

visita della grotta induce a qualche sollecitazione<br />

non sempre con<strong>di</strong>visa. Per facile strada si arriva a<br />

quota 280 per scendere poi lungo uno scosceso<br />

pen<strong>di</strong>o per oltre 150 metri. Scoperta nel 1949<br />

questa cavità conserva incisioni, raffiguranti<br />

bisonti e un cervo dalle proporzioni armoniose, e<br />

pitture a carboncino <strong>di</strong> pesci e immagini <strong>di</strong> uomini<br />

e donne danzanti.<br />

Sembra quasi che un impulso misterioso solleciti il<br />

ricongiungimento con l'altro gruppo, impulso che<br />

tantomisteriosopoinonèdatochesitratta<strong>di</strong>fame.<br />

Fame che viene placata dall'ottimo pranzo<br />

preparato e servito sulla barca dalla moglie del<br />

barcaiolo, a base <strong>di</strong> antipasti e pasta asciutta<br />

con<strong>di</strong>ti con profumatissime erbe del loro orto.<br />

L'immancabile bagno nelle acque cristalline<br />

chiude un'intensa e piacevole giornata, sul finire<br />

della quale siamo obbligati al rientro.<br />

Solito briefing, solito pasto, come scadenza ma<br />

non per le leccornie, soliti ritrovi in allegria.<br />

Giovedì libero. Difficile ricordare tutto quello che<br />

ognuno ha escogitato per trascorrere<br />

piacevolmente la giornata; ricordo solo che con<br />

un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> camminatori siamo saliti sul<br />

monte S. Caterina (quasi 300 m) sulla cui cima<br />

sorgeva una postazione <strong>di</strong> avvistamento<br />

saracena, oggi occupata da un degradato<br />

presi<strong>di</strong>o militare. Altri si sono recati a visitare lo<br />

stabilimento Florio, incuriositi dal racconto<br />

entusiasmante fatto dai precedenti visitatori.<br />

A sera tutto come sempre, salvo la definizione<br />

dell'escursione mare/monti a Marettimo.<br />

E' già venerdì. Partiamo, salvo i soliti affezionati al<br />

villaggio, con aliscafo <strong>di</strong> linea. Durante<br />

l'avvicinamento all'isola si può ammirare<br />

l'estensione del suo verde e la configurazione<br />

montuosa.<br />

Ad attenderci sul posto troviamo un personaggio<br />

caratteristico assai noto “Pippo” (era stato <strong>di</strong><br />

recente intervistato e andato in onda su una rete<br />

RAI), che avrebbe accompagnato i “marinari”<br />

lungo le coste alla scoperta <strong>di</strong> anfratti, calette e<br />

spiagge da sogno, non prima <strong>di</strong> averli guidati per<br />

le caratteristiche viuzze del paese, ricche <strong>di</strong><br />

negozi, che per i prodotti tipici esposti hanno<br />

invogliato agli acquisti.<br />

Gli escursionisti qui hanno trovato pane per le loro<br />

gambe. Un piccolo drappello si è incamminato<br />

per raggiungere la cima del Monte Falcone <strong>di</strong> ben<br />

700 metri <strong>di</strong> altezza.<br />

Lungo il percorso si incontra una tale varietà <strong>di</strong><br />

piante e fiori da avvalorare la definizione <strong>di</strong><br />

“scrigno botanico” dell'isola. La conquista da<br />

parte dei romani è testimoniata da “Case romane”<br />

<strong>di</strong> cui rimangono ruderi <strong>di</strong> antichi inse<strong>di</strong>amenti. Il<br />

percorso è abbastanza impegnativo per cui,<br />

come nelle tra<strong>di</strong>zioni, abbiamo avanguar<strong>di</strong>e e<br />

retroguar<strong>di</strong>e, che in breve si ricompattano sotto la<br />

croce <strong>di</strong> vetta per il meritato pranzo al sacco. A<br />

farci compagnia troviamo anche un ansimante<br />

cane a cui generosamente viene offerta acqua<br />

per <strong>di</strong>ssetarsi.<br />

Siamo fortunati perché, contrariamente ai giorni<br />

precedenti, la cima è sgombra <strong>di</strong> nuvole per cui<br />

possiamo goderci una vista a 360°. Sottostante<br />

ammiriamo Punta Troia e la sua fortezza a picco<br />

sul mare recentemente e abilmente restaurata, in<br />

lontananza scorgiamo le altre isole<br />

dell'arcipelago e ad<strong>di</strong>rittura la costa siciliana.<br />

Non vorremmo mai ripartire, ma Pippo ci aspetta<br />

per accompagnare anche noi nei posti visitati al<br />

mattino dagli amici bagnanti.<br />

Ahimè, o ahi noi, è già sabato. Giorno libero per gli<br />

ultimi bagni o, grande delusione, per il mercato a<br />

Favignana dove ci saremmo aspettati <strong>di</strong> trovare<br />

ven<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> prodotti tipici, abbiamo trovato invece<br />

quelli cinesi!<br />

Ma ci siamo rifatti la sera con un aperitivo in grande<br />

stile servito in un locale dall'atmosfera molto intima,<br />

c'erano anche le candele accese, dove sorpresa<br />

sorpresa sono stati consegnati <strong>di</strong>plomi e<br />

riconoscimenti vari a: 2 Stazionari, in quanto parte<br />

integrante dell'arredo della zona relax del villaggio;<br />

premio Fuggi Fuggi a chi si perdeva sempre in<br />

acqua e sui monti fra i gabbiani; al più Premuroso<br />

con le signore; ai 17 “speleologi” della Grotta del<br />

Genovese; al Camminatore solitario; agli 8 indomiti<br />

veri Escursionisti sul Monte Falcone; e in ogni<br />

modo per tutti dei bellissimi segnalibri con immagini<br />

dell'isola.<br />

Come tutti i salmi che finiscono in gloria, abbiamo<br />

avuto la cena speciale dell'arrivederci preparata<br />

dallo staff Valtur. Ma il <strong>CAI</strong> non ha voluto essere da<br />

meno perché abbiamo fatto preparare questa torta<br />

appositamente confezionata dalla pasticcera del<br />

villaggio. Brin<strong>di</strong>si, applausi e foto ricordo.<br />

Domenica sveglia <strong>di</strong> buonora per imbarco,<br />

trasferimento a Trapani, visita a Erice e Segesta,<br />

che non hanno bisogno <strong>di</strong> particolari commenti<br />

per le loro peculiari bellezze assai note.<br />

Bus per aeroporto <strong>di</strong> Palermo, chek-in, giro per<br />

negozi, pochi, del duty free e… mezzo panico.<br />

Una persona non trova più il biglietto d'imbarco.<br />

Corsa al comando <strong>di</strong> Polizia che tutto sommato<br />

sdrammatizza perché assicura che sui computer<br />

appare la prenotazione. Ma la tenacia premia,<br />

perché si scopre che in una tasca sconosciuta era<br />

stato riposto il necessario documento.<br />

Volo tranquillo, data la levataccia molti si sono<br />

appisolati, con arrivo in perfetto orario a Bologna.<br />

Altro bus e altro mezzo panico per il ritardo nella<br />

consegna bagagli e per un paio <strong>di</strong> amici<br />

incamminatisi in <strong>di</strong>rezione opposta al punto <strong>di</strong><br />

raccolta.<br />

Fino ad ora non sono mai stati fatti nomi delle<br />

persone che hanno animato gli eventi descritti,<br />

ma per l'ultima sorpresa corre l'obbligo <strong>di</strong> farlo.<br />

Come nell'andata, ci mancava altro, abbiamo<br />

scaricato gli amici saliti a Pegognaga.<br />

Sul pullman sono saliti Alberto e Carla,<br />

impossibilitati a vivere con noi la splen<strong>di</strong>da<br />

vacanza, che hanno omaggiato le signore con un<br />

vasetto <strong>di</strong> viole a cui era abbinato un gentilissimo<br />

pensiero, ognuno <strong>di</strong>verso dall'altro. Commozione<br />

e lungo meritato applauso.<br />

<strong>Mantova</strong> ci accoglie, saluti, baci e abbracci con<br />

promesse <strong>di</strong> rivederci a settembre con i pie<strong>di</strong> sotto<br />

la tavola e visionare il filmato del nostro<br />

infaticabile reporter e, speriamo, le foto inviate al<br />

“più premuroso con le signore” per memoria<br />

piacevole e nostalgica.<br />

Renata e Palanto<br />

ESCURSIONISMO<br />

15


16<br />

Siamo partiti… un po' in sor<strong>di</strong>na, e con un po' <strong>di</strong><br />

meteo contro, ma siamo partiti.<br />

Il ciclo escursionismo la nostra <strong>Sezione</strong> lo porta<br />

avanti oramai da qualche anno, e con<br />

quest'anno sono state introdotte proposte<br />

de<strong>di</strong>cate specificamente alla mountain-bike.<br />

Due escursioni in programma, livello alla portata<br />

<strong>di</strong> chi, come me, ha un minimo <strong>di</strong> allenamento<br />

alle spalle (o meglio, ha passato un po' <strong>di</strong> tempo<br />

sul sellino per “abituarsi”): purtroppo solo<br />

un'iniziativa conclusa, e l'altra annullata per<br />

maltempo.<br />

Purtroppo non è stato possibile esplorare le<br />

colline moreniche in sella alla MTB. Dico<br />

“purtroppo” perché sarebbe stata un'escursione<br />

sicuramente affascinante, e che avrebbe stupito<br />

i partecipanti. Un itinerario che porta in zone<br />

straconosciute (come Volta <strong>Mantova</strong>na e<br />

Castellaro Lagusello) ma attraverso vie<br />

sconosciute; sempre semplici sterrati, ma con<br />

panorami e scenografie che fanno pensare alla<br />

Toscana … pur essendo a pochi Km da casa.<br />

Speriamo <strong>di</strong> riproporre questa uscita per il<br />

prossimo anno, perché ne vale la pena.<br />

(v. foto mtb-colli)<br />

Sabato 26 giugno, invece, è felicemente riuscita<br />

l'escursione in MTB dell'Alta Lessinia. Eravamo<br />

solo in quattro, ma la giornata è stata splen<strong>di</strong>da,<br />

la temperatura ideale, e il gruppo affiatato dal<br />

primo chilometro. Naturalmente non sono<br />

mancate nè pause ristoratrici, né pause<br />

fotografiche: tutte pause meritate perché i 700 m<br />

<strong>di</strong> salita il gruppo se li è bevuti.<br />

(v. foto mtb-lessinia)<br />

Certamente le uscite in MTB targate <strong>2011</strong> sono<br />

partite, come <strong>di</strong>cevo all'inizio, decisamente in<br />

sor<strong>di</strong>na; qualcuno potrà <strong>di</strong>re “sottotono”. Io <strong>di</strong>co<br />

che l'importante è che siano partite, e che non<br />

accantonerò l'entusiasmo per un timido inizio.<br />

E la rivista del <strong>CAI</strong>, nell'uscita <strong>di</strong> “maggio-giugno<br />

<strong>2011</strong>”, sembra abbia voluto estendere questo<br />

entusiasmo, proponendo uno speciale sul ciclo<br />

escursionismo, de<strong>di</strong>cato alla mountain-bike; e<br />

accanto alle belle proposte in giro per l'Italia, ha<br />

ricordato che “il <strong>CAI</strong> annovera la bicicletta tipo<br />

mountain bike tra gli strumenti adatti<br />

all'escursionismo”. Frase per me illuminante,<br />

perché mi ha ricordato il mio timido approccio<br />

verso questa bella bellissima <strong>di</strong>sciplina, che<br />

immagino sia l'approccio <strong>di</strong> tanti altri.<br />

Infatti ho conosciuto solo <strong>di</strong> recente la mountainbike<br />

quale <strong>di</strong>sciplina escursionistica, quella che<br />

ti porta su semplici sentieri o facili sterrati in<br />

montagna. L'idea della fatica in salita, è stata<br />

rapidamente sostituita dalla gratificazione degli<br />

ambienti visitati, esattamente come succede in<br />

una bella escursione a pie<strong>di</strong>. E che quel blando<br />

allenamento che riesco a raggiungere mi ha<br />

permesso <strong>di</strong> provare sod<strong>di</strong>sfazione anche<br />

durante la stessa salita; senza pensare che<br />

dopo una salita c'è sempre una <strong>di</strong>scesa… e<br />

posso assicurare che in sella alla due-ruote il<br />

<strong>di</strong>vertimento è assicurato!<br />

L'auspicio è che il prossimo anno questa<br />

splen<strong>di</strong>da attività possa catturare altri amici<br />

caini, perché possano con<strong>di</strong>videre con noi<br />

queste bellissime esperienze.<br />

Noi ci saremo e… vi aspettiamo!<br />

Lara Massalongo


Il 25 maggio u. s. si è svolto l'annuale raduno<br />

regionale dei soci C.A.I. Seniores a Imbersago,<br />

in provincia <strong>di</strong> Lecco, sulle rive <strong>di</strong> un bellissimo<br />

Adda, che qui marca il confine con la provincia <strong>di</strong><br />

Bergamo. Siamo nel centro del centro della<br />

Lombar<strong>di</strong>a e perciò non deve meravigliare se<br />

all'incontro hanno partecipato 1.200 anziani<br />

Caini. Le vicine Lecco, Monza, Bergamo, Milano<br />

Como hanno inviato corriere e corriere <strong>di</strong><br />

partecipanti al raduno organizzato<br />

impeccabilmente dalle sezioni <strong>di</strong> Vimercate e <strong>di</strong><br />

Vaprio d'Adda.<br />

I percorsi proposti si svolgevano sulla riva<br />

lecchese dell'Adda, oppure sulla opposta riva<br />

bergamasca in Comune <strong>di</strong> Villa d'Adda, unite da<br />

un antico e geniale traghetto, mosso solo<br />

dall'ecologico utilizzo della corrente del fiume.<br />

L'ambiente naturale, le acque limpide, i sentieri<br />

ricchi <strong>di</strong> segnalazioni e <strong>di</strong> targhe illustranti flora,<br />

fauna, storia hanno reso piacevolissimo i<br />

percorsi scelti. Una targa ricorda che su quel<br />

traghetto il giovane Roncalli era solito<br />

attraversare il fiume per recarsi in Seminario.<br />

Emergono antichi ricor<strong>di</strong> scolastici dei Promessi<br />

Sposi, che ci rammentano la fuga <strong>di</strong> Renzo dai<br />

territori milanesi, proprio qui attraversando<br />

l'Adda nella vicina Trezzo, verso la libertà nel<br />

bergamasco sotto il dominio veneziano.<br />

Al termine della Messa ha portato i saluti il vice -<br />

presidenteAntonio Pala<strong>di</strong>ni.<br />

Gran<strong>di</strong> organizzatori, gli amici <strong>CAI</strong> della zona<br />

hanno messo a pranzo tutti i partecipanti, parte<br />

in terra lecchese, parte in quella bergamasca.<br />

Poiché il percorso era praticamente<br />

pianeggiante, è venuto spontaneo a qualche<br />

partecipante il pensiero che allora anche noi<br />

mantovani siamo autorizzati a sognare <strong>di</strong><br />

organizzare un raduno regionale, ed ecco la<br />

fantasia: immaginare il Campo Canoa in città,<br />

oppure il Parco Pastore <strong>di</strong> Castiglione delle<br />

Stiviere accogliere i Seniores lombar<strong>di</strong> e poi via<br />

a <strong>di</strong>sperdersi a centinaia nei vari percorsi. Già,<br />

ma quando? Ma tra cinque anni, naturalmente,<br />

nel 150° dell'Unità <strong>di</strong> tutto il mantovano all'Italia!<br />

Milk<br />

IL TRAGHETTO LEONARDESCO DEL XV<br />

SECOLO, utilizzato più volte dai partecipanti al<br />

raduno, ora è unico su tutto il percorso dell'Adda<br />

a sud del lago <strong>di</strong> Como. Ma ancora nel secolo<br />

scorso traghetti simili esistevano nelle vicine<br />

Paderno, Trezzo d'Adda, Brivio. Il segreto sta<br />

tutto nella corda tesa tra le sponde e nella<br />

posizione del timone, secondo la legge del<br />

parallelogramma: sta scritto “la fisica si sposa<br />

con la pratica rappresentazione dell'ingegno<br />

dell'uomo che, in epoche assai lontane, scoprì<br />

come una forza naturale, cioè la corrente<br />

dell'acqua, poteva generare una forza in<br />

<strong>di</strong>rezione ortogonale per mezzo <strong>di</strong> opportuni<br />

vincoli, cioè la corda, e strumenti, cioè il timone<br />

saldamento fissato nella <strong>di</strong>rezione della<br />

bisettrice <strong>di</strong> un angolo retto. E così la corrente<br />

del fiume che porterebbe tutto verso valle riesce<br />

invece a spingere il traghetto in <strong>di</strong>rezione<br />

perpen<strong>di</strong>colare alla corrente”. Facile, no?<br />

IL IL RADUNO DEI<br />

SENIORES<br />

LOMBARDI<br />

Orazio ed O<strong>di</strong>no: due rappresentanti dei seniores mantovani<br />

Il traghetto Leonardesco del XV secolo<br />

17


ESCURSIONISMO<br />

18<br />

Sono stati brevi ma intensi. La prima cosa è stata<br />

tirar fiato, dopo ore <strong>di</strong> salita eccomi finalmente in<br />

cima. Poi la serie <strong>di</strong> complimenti con gli altri<br />

quattro compagni <strong>di</strong> salita; ora posso de<strong>di</strong>carmi a<br />

guardare il panorama tutt'attorno, a per<strong>di</strong>ta<br />

d'occhio, infatti, tutto ciò che sta attorno, è più<br />

basso e la vista eccezionale ti ripaga della fatica!<br />

Più in basso lontani sul ghiacciaio la cordata del<br />

resto del gruppo che ha preferito non salire in<br />

cima, visti da qui sembrano una fila <strong>di</strong> formiche.<br />

Qualche foto personale poi le formalità: coprirsi<br />

(l'arietta dei 3500 metri si fa sentire), bere,<br />

mangiare qualche cosa, la foto <strong>di</strong> gruppo attorno<br />

alla cima.<br />

Poi gli imprevisti: cercare la macchina fotografica <strong>di</strong><br />

uno dei presenti in cima, caduta in una fessura fra i<br />

blocchi granitici sommitali… e miracolosamente<br />

ritrovata,indenne,pochiminutidopo.<br />

Posso finalmente rilanciare lo sguardo<br />

tutt'attorno, incre<strong>di</strong>bile, non mi stancherò mai <strong>di</strong><br />

guardare panorami simili, c'è così tanto che non<br />

sai più da che parte girarti.<br />

Gli occhi guardano e i pensieri vanno, a un anno<br />

fa, quando mettevamo in programma questa<br />

salita, a mio cognato scomparso in quei giorni, a<br />

Clau<strong>di</strong>a e ai bimbi a casa, agli amici che sono qui<br />

con me e a quelli che non hanno potuto<br />

partecipare, a <strong>di</strong>eci anni fa l'altra volta che sono<br />

salito fin quassù.<br />

I minuti passano e qualcuno inizia a prepararsi<br />

per la <strong>di</strong>scesa, devo raccogliere le mie cose e<br />

ripristinare la concentrazione, gli ultimi secon<strong>di</strong><br />

per guardarmi attorno e noto una targa poco sotto<br />

la cima con questa preghiera che faccio mia:<br />

“ti ringraziamo o Signore per averci<br />

accompagnato anche oggi fin quassù, superando<br />

i molti pericoli che la bellezza della montagna<br />

nasconde, restaci vicino anche nel rientro,<br />

affinché noi possiamo ritornare a casa e<br />

raccontare ai nostri cari delle tue meraviglie”.<br />

È mezzogiorno del 14 agosto, si parte per la lunga<br />

<strong>di</strong>scesa.<br />

Lorenzo Breviglieri<br />

QUEI VENTI<br />

MINUTI IN CIMA<br />

ALL'ADAMELLO


Il 7° Corso d’Arrampicata Sportiva<br />

Anche quest'anno la scuola Moccia Morari ha<br />

portato a termine il corso d'Arrampicata Sportiva.<br />

È stato un corso un po' <strong>di</strong>verso dal solito, otto allievi<br />

<strong>di</strong> età <strong>di</strong>verse tra i tre<strong>di</strong>ci e i quaranta anni, un<br />

gruppo eterogeneo, che ha richiesto un'attenzione<br />

particolare per far coincidere le esigenze e le<br />

possibilità dei più giovani con quelle dei ragazzi più<br />

gran<strong>di</strong>.<br />

Diverse età quin<strong>di</strong> ma analoghe aspettative e<br />

motivazioni, principianti quasi tutti con precedenti<br />

esperienze.<br />

Alcuni hanno frequentato il corso breve <strong>di</strong><br />

avvicinamento all'arrampicata un esperimento che<br />

la scuola ha fatto quest'anno per la prima volta ed<br />

ha avuto un <strong>di</strong>screto successo sia come affluenza<br />

che come risultati, altri venivano da analoghi corsi<br />

FASI,sempreinstruttureindoor.<br />

I primi hanno ritenuto l'esperienza positiva ed<br />

hanno voluto approfon<strong>di</strong>re la <strong>di</strong>sciplina<br />

dell'arrampicata in modo più completo, sulla roccia,<br />

gli altri ritenendo insufficienti le competenze<br />

acquisite e finalizzate a salire pareti artificiali<br />

cercando qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, imparare ad<br />

arrampicareinfalesia.<br />

Questo ci ha permesso <strong>di</strong> tralasciare gli aspetti<br />

tecnici più elementari già acquisiti, e de<strong>di</strong>carsi<br />

maggiormente al movimento e soprattutto ad<br />

acquisire <strong>di</strong>mestichezza con l'ambiente<br />

arrampicando in siti e situazioni <strong>di</strong>verse, per quanto<br />

possibile per un corso <strong>di</strong> base, lasciando gli allievi<br />

un po' più liberi <strong>di</strong> sperimentare, “sentire” la roccia e<br />

gli equilibri, con la guida e la sicurezza data da<br />

averedegliistruttorialseguito.<br />

È un aspetto tra i più importanti perché permette<br />

agli allievi <strong>di</strong> approcciarsi autonomamente<br />

all'arrampicata con un piccolo bagaglio <strong>di</strong> “già<br />

vissuto”; aiuta a vincere il timore (la roccia, l'altezza,<br />

la mancanza <strong>di</strong> competenza) che l'ambiente<br />

inevitabilmente suscita nei principianti, inibisce il<br />

gesto e toglie quello che secondo me è il gusto <strong>di</strong><br />

arrampicareinunambientenaturale.<br />

Movimenti <strong>di</strong> base, illustrazione <strong>di</strong> tecniche e<br />

consigli sull'allenamento, i materiali e la catena <strong>di</strong><br />

assicurazione, l'interpretazione delle guide <strong>di</strong><br />

arrampicata e scale <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, il boulder, i no<strong>di</strong> il<br />

funzionamento dei freni e le tecniche <strong>di</strong><br />

assicurazione, sono stati gli argomenti degli otto<br />

incontri teorico/pratici svolti dagli istruttori della<br />

scuola in palestra a Lunetta terminati con una<br />

lezione sulla struttura e scopo del C.N.S.A.S.,<br />

ambiti e problematiche <strong>di</strong> intervento (relativamente<br />

alle falesie e pareti <strong>di</strong> bassa quota) e modalità<br />

operative il caso <strong>di</strong> intervento tenuta da un tecnico<br />

delSoccorsoAlpino,ilGigi.<br />

Per le sei uscite, sei abbiamo puntato alle falesie<br />

più vicine per evitare lunghe trasferte Stallavena,<br />

Biacesa <strong>di</strong> Ledro, Marciaga ed anche Cividate<br />

Camuno scegliendo vie prevalentemente<br />

appoggiate sulle quali provare le tecniche senza<br />

l'affanno <strong>di</strong> doversi “tenere”, per potersi<br />

maggiormente concentrare sul movimento. A fine<br />

giornata c'è sempre stato un il tempo per provare<br />

anche linee più <strong>di</strong>fficili per sod<strong>di</strong>sfare la voglia <strong>di</strong><br />

arrampicare, mettersi un po' alla prova senza dare<br />

moltaimportanzaalgrado.<br />

Importanza particolare, come in tutti i nostri corsi, è<br />

statadataallasicurezza.<br />

Fin dai primi incontri in palestra, abbiamo cercato <strong>di</strong><br />

istruire gli allievi sui pericoli che può comportare la<br />

praticadell'arrampicatasiaindoorcheinfalesia.<br />

Non solo il corretto utilizzo dei materiali e<br />

l'applicazione delle tecniche <strong>di</strong> assicurazione<br />

“come da manuale” ma anche l'approccio<br />

all'ambiente, l'osservazione della parete, come<br />

sono attrezzate le vie servono a prevenire i rischi ed<br />

iconseguentiincidenti.<br />

L'importanza <strong>di</strong> agire in sicurezza che è stata<br />

riba<strong>di</strong>ta anche dal Gigi durante la lezione sul<br />

Soccorso Alpino (esplicite certe <strong>di</strong>apositive) credo<br />

sia stata recepita da tutti i partecipanti, anche i dai<br />

piùgiovani.<br />

Un corso canonico quin<strong>di</strong> ma anche qualche<br />

novità. Ci siamo presi la responsabilità <strong>di</strong><br />

ammettere al corso anche dei minorenni la Giulia<br />

con il padre-allievo, Federico e Giovanni che sono<br />

stati accompagnati dai rispettivi papà durante le<br />

uscite a cui vanno i miei ringraziamenti per la<br />

<strong>di</strong>sponibilità ed il supporto che hanno dato;<br />

un'esperienza positiva e formativa per gli istruttori,<br />

presuppone un approccio <strong>di</strong>verso, più<br />

responsabile con ragazzi verso i quali, volenti o<br />

nolenti,siamoancheeducatori.<br />

Gli allievi hanno potuto arrampicare da primi <strong>di</strong><br />

cordata (attività introdotta dalla CNSASAdal 2010)<br />

; in effetti un corso <strong>di</strong> arrampicata anche se <strong>di</strong> primo<br />

livello deve fornire le basi per un'attività autonoma e<br />

questo non può prescindere dal dover “tirare” una<br />

via.<br />

Tirando le somme <strong>di</strong>rei che il 7° corso AL1 si è<br />

conclusoinmodopositivo,l'uniconeononabbiamo<br />

potuto effettuare l'ultima uscita <strong>di</strong> boulder in val<br />

Daone perché programmata a cavallo delle feste<br />

Pasquali.<br />

Credo che l'obiettivo <strong>di</strong> avvicinare persone<br />

all'ambiente naturale attraverso la pratica<br />

dell'arrampicata in modo consapevole e più sicuro,<br />

<strong>di</strong> trasmettere non solo tecniche ma anche una<br />

coscienza etica non sia così lontano, possiamo<br />

migliorare,ognicorsoèuncorsoanchepernoi.<br />

Un ringraziamento a tutti gli istruttori della scuola<br />

che hanno impegnato il loro tempo ed un augurio a<br />

PaoloFalsirolicheritornipresto“sulcampo”.<br />

Alex Luscietti I.N.A.L.<br />

19


20<br />

ATTIVITA’<br />

BOULDER <strong>2011</strong><br />

Anche quest'anno siamo riusciti a partecipare<br />

sia alla Giornata dello Sport a Castelnovo<br />

Sotto (RE) che alla Festa Provinciale dello<br />

Sport a <strong>Mantova</strong>,<br />

con la nostra struttura borde.<br />

Molti come sempre i ragazzi, soprattutto<br />

giovanissimi, che hanno provato i vari passaggi<br />

pre<strong>di</strong>sposti sul pannello. Il tempo ci è stato<br />

amico per quasi tutta la durata <strong>di</strong> entrambe le<br />

manifestazioni.<br />

A Castelnovo Sotto, il mercoledì 1 e il giovedì 2<br />

giugno, l'organizzazione della festa è stata<br />

come sempre impeccabile. Più <strong>di</strong> trecento<br />

ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e hanno partecipato e<br />

provato l'arrampicata nell'arco della giornata.<br />

Poi nel pomeriggio il tempo è cambiato ed è<br />

arrivata la pioggia che ha interrotto l'attività per<br />

circa un ora facendo poi <strong>di</strong> fatto finire la<br />

manifestazione verso le 16,30.<br />

Per il montaggio, lo smontaggio e la<br />

gestione della struttura oltre al sottoscritto,<br />

sento il dovere <strong>di</strong> ringraziare gli amici<br />

STEFANO AZZALI e ALBERTO ZIGGIOTTO<br />

che con la loro <strong>di</strong>sponibilità hanno<br />

permesso lo svolgimento della<br />

manifestazione.<br />

Anche a <strong>Mantova</strong> sia la sera <strong>di</strong> sabato 4 giugno<br />

che <strong>di</strong> domenica 5 giugno, un forte temporale ci<br />

ha messo in <strong>di</strong>fficoltà per chiudere la serata, che<br />

per lo smontaggio. Quest'ultima operazione si è<br />

svolta praticamente tutta sotto una pioggia<br />

torrenziale che non ha cessato <strong>di</strong> infra<strong>di</strong>ciare<br />

tutto quanto e soprattutto noi che stoicamente ci<br />

siamo pro<strong>di</strong>gati nel riporre tutto per il successivo<br />

asporto.<br />

Un grazie a Maurizio Malaghini per l'aiuto nel<br />

... lavoriamo per chi lavora<br />

seguire i praticanti la domenica pomeriggio<br />

ma soprattutto un ringraziamento speciale<br />

per STEFANO AZZALI, MARCO FRANZONI<br />

ed ALESSANDRO SAVOIA con i quali, sotto<br />

una pioggia torrenziale, ho collaborato nello<br />

smontaggio.<br />

Ricordando ora che altre giornate <strong>di</strong> utilizzo del<br />

boulder sono state da tempo programmate e<br />

messe a conoscenza degli amici della Scuola <strong>di</strong><br />

Alpinismo, auspico nel futuro un maggior<br />

coinvolgimento da parte <strong>di</strong> tutti in queste<br />

occasioni che ci danno visibilità utile<br />

all'incremento delle nostre attività.<br />

Il Vice Direttore della Scuola <strong>di</strong> Alpinismo<br />

Scialpinismo e Arrampicata Libera<br />

“C. Moccia – R. Morari”<br />

INAL – IA Paolo Nosari<br />

Tel. 0376 439460 - Fax 0376 439600 - www.laminciotecnica.it - info@laminciotecnica.it


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Si è concluso il 10 luglio scorso il 4° Corso <strong>di</strong><br />

Alpinismo Base (A1) organizzato dalla Scuola <strong>di</strong><br />

Alpinismo Moccia-Morari. Visto il numero <strong>di</strong> iscritti<br />

limitato (soltanto 4) e la loro omogeneità (tutti e quattro<br />

avevano già svolto precedentemente attività con il<br />

<strong>CAI</strong>), abbiamo ritagliato il programma delle uscite<br />

andando incontro alle esigenze e alle aspettative <strong>di</strong><br />

tutti. È risultato, alla fine per gli allievi, un corso <strong>di</strong><br />

grandesod<strong>di</strong>sfazioneemoltovario.<br />

Prima uscita canonica il 22 maggio alla falesia <strong>di</strong><br />

Stallavena per impartire i primi ru<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> tecnica <strong>di</strong><br />

arrampicata su roccia, poi perfezionata nelle due<br />

successive uscite, il 29 maggio alle Placche Zebrate e<br />

il 5 giugno alla Parete <strong>di</strong> San Paolo ad Arco, dove gli<br />

allievi hanno imparato la tecnica <strong>di</strong> progressione su vie<br />

apiùtirisuroccia.<br />

Il 12 giugno, causa meteo avverso, si decide per un<br />

cambio <strong>di</strong> programma all'ultimo momento e la scelta<br />

risulta azzeccata: un'intera giornata de<strong>di</strong>cata alla<br />

tecnica <strong>di</strong> progressione e assicurazione su ghiacciaio<br />

effettuata al Passo del Tonale sul Ghiacciaio del<br />

Presena,consalitafinalesullaCimaPresena.<br />

Duesettimane<strong>di</strong>pausa,primadelgranfinale.<br />

Il2e3luglio,week-end de<strong>di</strong>cato alla tecnica su via<br />

ferrata nel Gruppo del Brenta; il Sentiero Sosat il primo<br />

giorno, dal Rifugio Tuckett al Rifugio Alimonta,<br />

pernottamento, e poi il giorno successivo percorriamo<br />

il Sentiero delle Bocchette Centrali fino al Rifugio<br />

Pedrotti. Eravamo a inizio stagione e alcuni canali<br />

innevati ci hanno permesso <strong>di</strong> esercitarci<br />

nell'attrezzareilloroattraversamento.<br />

Infine, il 9 e 10 luglio, week-end de<strong>di</strong>cato all'alta<br />

montagna. Inizialmente era prevista la salita al<br />

Monte Similaun sulle Alpi Aurine; alla fine invece<br />

deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> concludere il corso con una salita <strong>di</strong><br />

grande sod<strong>di</strong>sfazione e così optiamo per unirci al<br />

gruppo <strong>di</strong> Gigi Ferrari con l'obiettivo <strong>di</strong> effettuare la<br />

salita del Lagginhorn, 4010 m s.l.m. nel gruppo delle<br />

Alpi Pennine in Svizzera, una bella salita PD che si<br />

sviluppa su lunga cresta rocciosa (1300 metri <strong>di</strong><br />

salita dal rifugio), che incontriamo in con<strong>di</strong>zioni<br />

ottime, ricoperta da neve dura che ci permette <strong>di</strong><br />

salire con una progressione <strong>di</strong>vertente su pendenze<br />

massime <strong>di</strong> 35° e <strong>di</strong>fficoltà su roccia <strong>di</strong> II° grado.<br />

I quattro allievi hanno <strong>di</strong>mostrato grande entusiasmo<br />

e interesse, e ci auguriamo <strong>di</strong> riaverli tutti in futuro in<br />

altri corsi, più specifici, e in altre iniziative sociali.<br />

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e<br />

collaborato e un arrivederci ai prossimi corsi della<br />

Scuola.<br />

Alessandro Savoia I.A.<br />

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ALPINISMO<br />

21


ALPINISMO<br />

22<br />

Raggiungere la cima del Triglav, almeno una<br />

volta nella vita, è per gli Sloveni tra<strong>di</strong>zione e<br />

orgoglio <strong>di</strong> appartenenza nazionale. Non<br />

avremmo potuto <strong>di</strong>re <strong>di</strong> aver visto la Slovenia se<br />

non avessimo anche noi guadagnato, con un po'<br />

<strong>di</strong> sudore, la vetta della “montagna sacra”.<br />

Percorrendo la Valle <strong>di</strong> Vrata, a Nord del<br />

massiccio, raggiungiamo in auto un ampio<br />

parcheggio a 1015 m <strong>di</strong> quota, da cui si snoda<br />

un comodo sentiero <strong>di</strong> fondovalle che, tra fitti<br />

boschi e ver<strong>di</strong>ssimi prati, ci conduce fino alla<br />

base della spettacolare e famosa parete nord.<br />

Un imponente muro <strong>di</strong> roccia quasi<br />

perennemente in ombra per la sua forma<br />

concava, che sbarra la strada con un salto<br />

verticale <strong>di</strong> oltre mille metri. Una parete ricca <strong>di</strong><br />

memorie. Vi si sono cimentati i migliori scalatori<br />

che hanno fatto la storia dell'alpinismo sloveno.<br />

Seguendo il sentiero che s'inerpica sino alla<br />

base dell'enorme parete, ci troviamo davanti ad<br />

un primo tratto attrezzato con pioli e saliamo<br />

<strong>di</strong>rettamente fino ad una lunga cengia<br />

verdeggiante che taglia la parete<br />

Cresta sommitale<br />

<strong>di</strong>agonalmente verso est, portandoci in un largo<br />

canale. Il tracciato molto ripido punta deciso<br />

verso l'alto e guadagna quota velocemente.<br />

Affrontiamo alacremente i tanti tratti impegnativi<br />

attrezzati con pioli d'acciaio.<br />

Dopo circa quattro ore e mezzo <strong>di</strong> cammino,<br />

usciamo dalla parete nord. Finalmente il sole.<br />

Illumina l'intero paesaggio e la vastissima valle<br />

glaciale che si apre davanti a noi. Le rocce<br />

calcaree del fondo valle, lavorate dallo scorrere<br />

<strong>di</strong> millenni <strong>di</strong> ghiaccio e acqua, offrono lo<br />

spettacolo affascinante <strong>di</strong> un paesaggio lunare.<br />

In questa vallata facilmente si perde il senso<br />

delle <strong>di</strong>mensioni. La cima, ora ben visibile a sud,<br />

ci appare molto vicina e facilmente raggiungibile<br />

ma abbiamo appena guadagnato quota 2100 m<br />

e dovremo scarpinare fino a 2864 m!<br />

Il sentiero, sempre ben segnalato da bolli rossi,<br />

ci conduce in alto attraverso l'intricato plateau <strong>di</strong><br />

rocce in gran parte ricoperto da bellissimi nevai.<br />

Uno <strong>di</strong> questi, in realtà, è un ghiacciaio, il piccolo<br />

“ghiacciaio verde”, l'ultimo relitto del grande<br />

mare <strong>di</strong> ghiaccio che ricopriva l'intera valle.<br />

Un ultimo tratto <strong>di</strong> ferrata ci permette <strong>di</strong><br />

raggiungere l'agognato Triglavski Dom, un bel<br />

rifugio che può comodamente ospitare più <strong>di</strong><br />

duecento persone e costituisce il crocevia dei<br />

sentieri che salgono dai vari versanti. Per<br />

raggiungere la cima si devono affrontare gli<br />

ultimi trecento metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello che si snodano<br />

lungo una cresta affilata ed attrezzata quasi<br />

interamente con pioli e funi metalliche.<br />

L'entusiasmo ci spinge irresistibilmente verso la<br />

nostra meta tra le nuvole che a tratti passano<br />

veloci e giocano a nascondere e scoprire il vasto<br />

paesaggio che ci circonda. Centinaia <strong>di</strong><br />

persone, con noi, percorrono la cresta verso la<br />

vetta e ci stupiamo <strong>di</strong> incontrare così tanti<br />

bambini, ragazzi e persone <strong>di</strong> ogni età. Tutti,<br />

immancabilmente, ci salutano col buongiorno<br />

sloveno: dober dan! dober dan!<br />

Finalmente, dopo sette ore, siamo sulla cima<br />

accanto al caratteristico “bivacco” circolare<br />

largo solo un metro che può, quin<strong>di</strong>, ospitare tre<br />

persone “comodamente” in pie<strong>di</strong> e teneramente<br />

abbracciate per tutta la notte!<br />

A sera si agita un vento freddo e le nuvole<br />

ricoprono tutto con una fitta coltre scura. Cala la<br />

notte e i lampi d'un improvviso temporale<br />

illuminano l'oscurità. La cima del Triglav appare<br />

e scompare tra i bagliori; uno spettacolo <strong>di</strong><br />

incre<strong>di</strong>bile bellezza che go<strong>di</strong>amo nell'atmosfera<br />

gioviale e rilassante del rifugio, <strong>di</strong>vorando una<br />

zuppa d' orzo.<br />

Dettagli della via<br />

Finalmente fuori dalla Nord<br />

Fabrizio Pelino & Makera<br />

La Cima sullo sfondo<br />

Monte Triglav:<br />

Via Normale da Nord alla cima del Triglav, 2864 mslm<br />

Partenza:<br />

Val Vrata – Rifugio Aljazev Dom, 1015 mslm<br />

Arrivo:<br />

Cima del Triglav, 2864 mslm<br />

Difficoltà:<br />

EEA - F+<br />

Dislivello:<br />

1849 m con vari tratti <strong>di</strong> sentiero attrezzato<br />

Attrezzatura consigliata:<br />

Casco e set da ferrata (attenzione: molti tratti del percorso sono<br />

sprovvisti <strong>di</strong> cavo d’acciaio a cui assicurarsi).<br />

Punti appoggio in quota:<br />

Triglavski Dom, 2515 mslm<br />

Parete Nord


3° CORSO BASE SERALE –AUTUNNO <strong>2011</strong><br />

INTRODUZIONE<br />

ALL'ARRAMPICATA LIBERA<br />

PALESTRA DI LUNETTA (MANTOVA)<br />

SCOPO del Corso è fornire ai partecipanti le nozioni<br />

fondamentali per iniziare nel miglior modo possibile<br />

l'attività <strong>di</strong> arrampicata, conoscere le tecniche <strong>di</strong><br />

progressione fondamentale, imparare le tecniche base<br />

<strong>di</strong> assicurazione, prepararsi correttamente a livello<br />

fisico e psico-motorio.<br />

Il Corso è propedeutico e consigliato per affrontate i<br />

successivi Corsi <strong>di</strong> Arrampicata Libera ed Alpinismo,<br />

svolti in falesie <strong>di</strong> roccia ed ambiente alpino, organizzati<br />

dalla Scuola Moccia Morari.<br />

PROGRAMMA:<br />

il Corso si svolge in 6 lezioni praticoteoriche+1uscita<br />

pratica in falesia (ve<strong>di</strong> a lato), tenute<br />

dagli Istruttori della Scuola Moccia Morari presso la<br />

palestra <strong>di</strong> arrampicata <strong>di</strong> Lunetta (MN) negli orari <strong>di</strong><br />

apertura serale, lunedì è giovedì dalle 21:15 in poi.<br />

ISCRIZIONE:<br />

al Corso possono partecipare i Soci <strong>CAI</strong> in regola col<br />

bollino annuale. Quota d'iscrizione: adulti € 65,00 -<br />

studenti (under 25) € 55,00 - minorenni € 40,00. La<br />

quota include accesso alla struttura per tutta la durata<br />

del corso, utilizzo materiale della Scuola (scarpette<br />

ed imbraghi a <strong>di</strong>sposizione fino ad esaurimento<br />

materiale), eventuali <strong>di</strong>spense cartacee sui temi<br />

trattati, tessera 10 ingressi omaggio (per continuare<br />

ad allenarsi a fine corso).<br />

INFO: Davide Martini 338 5346479 INA<br />

Alex Luscietti 334 3521306 INAL<br />

Giovedì 27 ottobre:<br />

Arrampicata Libera / Sportiva: quando nasce, in cosa<br />

consiste, scopi e regole. Materiali: scarpette,<br />

imbrago, moschettoni ed attrezzi per l'assicurazione.<br />

Giovedì 3 novembre:<br />

Approccio alla parete termini morfologici. Appigli,<br />

appoggi. Baricentro, posizioni base, equilibrio.<br />

Lunedì 7 novembre:<br />

Progressione in traverso, accoppiamento e sostituzione.<br />

Progressione fondamentale in salita e in <strong>di</strong>scesa.<br />

Giovedì 10 novembre:<br />

Progressione fondamentale con spaccata.<br />

Progressione fondamentale con sfalsata.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> assicurazione – freni ed autobloccanti.<br />

Lunedì 14 novembre:<br />

Progressione con sostituzione.<br />

Ripasso tecniche <strong>di</strong> progressione.<br />

Giovedì 17 novembre<br />

L'allenamento.<br />

Proiezione filmati, considerazioni su quanto trattato.<br />

Domenica 20 novembre (da confermare):<br />

Uscita in falesia. Applicazione delle tecniche apprese.<br />

Chiusura Corso.<br />

Isabelle Patissier<br />

APERTURA PALESTRA<br />

D’ARRAMPICATA<br />

INDOOR DI LUNETTA<br />

ANNO <strong>2011</strong> / 2012<br />

Ancora nell'attesa della <strong>di</strong>sponibilità del nuovo<br />

impianto, ormai operativo per altre realtà<br />

sportive, continueremo ad incontrarci ed<br />

allenarci come negli ultimi 16 anni, sulla nostra<br />

storica, ma sempre funzionale parete<br />

artificiale della vecchia palestra <strong>di</strong> Lunetta;<br />

una struttura che nella sua semplicità<br />

permette <strong>di</strong> fare sia l’attività specifica, ma<br />

anche “ d’incontrarsi”,<br />

d’essere consapevoli <strong>di</strong><br />

due appuntamenti serali fissi, sicuri <strong>di</strong> trovare<br />

l’amico o la compagnia giusta per faticare, fare<br />

programmi, chiacchierare e <strong>di</strong>vertirsi insieme.<br />

Abbiamo passato tanti anni su quei pannelli <strong>di</strong><br />

legno e tanti amici si sono succeduti, molti<br />

Soci hanno mosso i primi passi verticali, tante<br />

amicizie si sono consolidate e nuove cordate<br />

si sono formate ed affiatate!<br />

A presto allora a tutti gli amici ed appassionati<br />

scalatori, agli irriducibili della conversazione<br />

e, (perché no?), agli affezionati della cena<br />

tarda con birra fresca post-allenamento.<br />

Orario: lunedì e giovedì, dalle 21.15 alle 23.<br />

Gli Istruttori della Scuola Moccia Morari<br />

ALPINISMO<br />

23


ALPINISMO<br />

24<br />

AUTO MOTO RIPARAZIONI<br />

ANSELMI NARDINO<br />

& DAVIDE<br />

Diego Mabboni<br />

Scuola <strong>di</strong> Alpinismo Moccia – Morari<br />

II° CORSO DI SCALATA<br />

SU CASCATE DI GHIACCIO<br />

27-28-29 gennaio / 10-11-12 febbraio 2012<br />

Val Paghera, Vezza d'Oglio (BS) / Val Daone (Gruppo Adamello)<br />

Scopo:<br />

il Corso si pone l’obbiettivo <strong>di</strong> istruire gliAllievi sulle tecniche <strong>di</strong> salita su<br />

cascate <strong>di</strong> ghiaccio e su itinerari verticali d’alta montagna ( goulotte, couloir)<br />

con particolare attenzione alla tecnica in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> “ Piolet Traction”,<br />

alla<br />

sicurezza nella progressione ed assicurazione, nonchè alle manovre <strong>di</strong> corda.<br />

Direttore del Corso : Davide Martini I.N.A. , cellulare 338 5346479.<br />

Lezioni:<br />

verranno svolte lezioni teoriche e pratiche nelle seguenti date:<br />

presentazione Corso giovedì 12 gennaio (ore 21, in Sede), lezioni teoriche e<br />

pratiche il 22 gennaio (giornata ARTVA), 27-28-29 gennaio in Val Paghera (BS),<br />

10-11-12 febbraio in Val Daone (TN). Argomenti teorici: materiali, glaciologia e<br />

formazione delle cascate, la catena <strong>di</strong> assicurazione ed i freni, storia delle salite<br />

su cascate <strong>di</strong> ghiaccio, scala <strong>di</strong>fficoltà e preparazione <strong>di</strong> una salita; pratici: utilizzo<br />

<strong>di</strong> ramponi e piccozze, progressione su ghiaccio verticale ed in traverso, utilizzo <strong>di</strong><br />

viti, Abalakov ed altri ancoraggi, costruzione delle soste e le tecniche <strong>di</strong><br />

assicurazione, <strong>di</strong>scesa a corda doppia, calata con recupero chiodo.<br />

Iscrizioni:<br />

entro il 20 gennaio; dovrà essere compilato il modulo cartaceo<br />

<strong>di</strong>sponibile in Segreteria, corredato da Certificato Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> sana e robusta<br />

costituzione e da un acconto <strong>di</strong> 100 Euro; le iscrizioni saranno limitate ad un<br />

massimo <strong>di</strong> 12 allievi. L’ammissione verrà confermata nella serata <strong>di</strong><br />

presentazione. La quota d’iscrizione è <strong>di</strong> 290 Euro e comprende l’utilizzo del<br />

materiale alpinistico della Scuola, le spese <strong>di</strong> pernottamento presso i rifugi<br />

(mezza pensione), l’attestato <strong>di</strong> partecipazione ed il <strong>di</strong>stintivo della Scuola, le<br />

<strong>di</strong>spense ed il materiale <strong>di</strong>dattico cartaceo consegnato; non comprende spese<br />

<strong>di</strong> trasferimento (viaggi) ed extra (es. bevande, spuntini, ecc.).<br />

Materiale:<br />

gli Allievi dovranno munirsi obbligatoriamente <strong>di</strong> casco (meglio se<br />

con visiera protettiva), imbraco, scarponi per cascate - alta montagna, ramponi<br />

adeguati, 2 piccozze per piolet traction,<br />

4 connettori (1 a pera con ghiera, 3<br />

normali con ghiera), secchiello ( tuber), 1 cor<strong>di</strong>no in kevlar (3 metri), 1 cor<strong>di</strong>no<br />

da 6 mm in nylon (circa 1.8-2 metri), almeno 1 vite da ghiaccio (chiodo tubolare,<br />

L=18 cm minima), guanti e ghette, lampada frontale, zaino, abbigliamento<br />

adeguato. Per delucidazioni o consigli sul materiale tecnico, si suggerisce agli<br />

interessati <strong>di</strong> sentire il parere degli Istruttori nella serata <strong>di</strong> presentazione.<br />

Partecipa al Corso la Scuola “ Sesto Gnaccarini”<br />

della <strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Bozzolo.<br />

Via Rovo 2, 46100 MANTOVA, Tel. 0376 381328<br />

E-mail: anselmin@automotoriparazioni.191.it<br />

L'officina <strong>di</strong> fiducia del <strong>CAI</strong> in cui i Soci potranno trovare un trattamento e sconti particolari


CORSO PER ISTRUTTORI REGIONALI DI ARRAMPICATA LIBERA<br />

Una nuova sfida, ma meglio, un nuovo grande<br />

impegno, sta per realizzarsi all'interno del<br />

gruppo Istruttori della Scuola <strong>di</strong> Alpinismo,<br />

Scialpinismo ed Arrampicata Libera “Carlo<br />

Moccia – Renzo Morari”: l'Istruttore Sezionale<br />

Paolo Falsiroli, si appresta a partecipare alla<br />

selezione per l'ammissione al Corso-Esame<br />

Regionale <strong>2011</strong>-2012 per Istruttori <strong>di</strong><br />

Arrampicata Libera.<br />

La valutazione si terrà il prossimo 24 settembre<br />

e comporterà una serie <strong>di</strong> prove pratiche in una<br />

falesia sconosciuta,<br />

per <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> saper<br />

superare le <strong>di</strong>fficoltà d'arrampicata fino al grado<br />

6b, sia su monotiri che su vie a più tiri ma <strong>di</strong> tipo<br />

sportivo; servirà inoltre <strong>di</strong>mostrare la<br />

conoscenza dell'utilizzo dei vari tipi <strong>di</strong> freni e<br />

autobloccanti, utilizzati in arrampicata, nonché<br />

la perfetta <strong>di</strong>mestichezza delle tecniche <strong>di</strong><br />

assicurazione, autoassicurazione e <strong>di</strong> calata in<br />

corda doppia.<br />

Da <strong>di</strong>versi anni Paolo segue in modo <strong>di</strong>ligente i<br />

Corsi e gli incontri tecnici organizzati dalla<br />

Scuola, per cui confi<strong>di</strong>amo che saprà affrontare<br />

Perina<br />

<strong>di</strong> PERINA LUIGI & C. s.n.c.<br />

Viale Italia 6<br />

San Giorgio <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> (MN)<br />

Tel. 0376 372397 - Fax 0376 372397<br />

e-mail: carperina@libero.it<br />

nel modo più capace e sereno tutte le prove che<br />

gli verranno assegnate.<br />

Sappiamo che Paolo ha gran<strong>di</strong> capacità<br />

atletiche e <strong>di</strong> resistenza che ha saputo<br />

<strong>di</strong>mostrare anche su vie molto impegnative in<br />

ambiente alpino, ma soprattutto una passione<br />

attenta per l'attività coi ragazzi e per lo stu<strong>di</strong>o<br />

meticoloso e l'insegnamento del movimento<br />

tecnico specifico, qualità affinate in tanti anni <strong>di</strong><br />

pratica in falesia, su boulder e in palestra indoor,<br />

quasi sempre in compagnia dell'inseparabile e<br />

simpatico figlio Patrick, anche lui fortissimo.<br />

Ecco quin<strong>di</strong> che “ la patacca”<br />

<strong>di</strong> Istruttore<br />

Regionale, ovvero <strong>di</strong> titolare - <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Corsi<br />

d'Arrampicata Libera gli si ad<strong>di</strong>ce ormai molto<br />

bene, per cui speriamo che il percorso selettivo<br />

inizi nel migliore dei mo<strong>di</strong> e ci porti, come<br />

previsto nella prossima estate, un nuovo titolato<br />

Regionale nella Scuola.<br />

Forza Paolo!<br />

I.N.A. Davide Martini<br />

Direttore della Scuola “Carlo Moccia – Renzo Morari”<br />

Vettura Sostitutiva<br />

Soccorso Stradale<br />

Riparazione Parabrezza<br />

Consegna a Domicilio<br />

Gestione del Sinistro<br />

Sistema Raddrizzatura<br />

Gran<strong>di</strong>ne<br />

Ricarica Con<strong>di</strong>zionatori<br />

Sterildrive Service<br />

25


26<br />

Assemblea dei Delegati - Spoleto 22 maggio <strong>2011</strong><br />

Intervento <strong>di</strong> Maurizio Dalla Libera – Presidente CNSASA<br />

L'avvenuta approvazione del<br />

progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no degli<br />

OTCO, pur nel rispetto delle<br />

decisioni assunte, sulle<br />

quali non si intende entrare nel<br />

merito, ha prodotto un notevole <strong>di</strong>sagio da parte<br />

della Commissione Scuole <strong>di</strong>Alpinismo.<br />

Il progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no non ha seguito un percorso<br />

con<strong>di</strong>viso e come Scuole <strong>di</strong> Alpinismo riteniamo<br />

che, senza un sostanziale consenso da parte <strong>di</strong><br />

chi dovrebbe attuarlo sul territorio, tale riassetto<br />

non potrà fare molta strada.<br />

In realtà il progetto è stato calato dall'alto. Sul<br />

documento elaborato dal gruppo <strong>di</strong> lavoro del<br />

CC, rivisto attraverso <strong>di</strong>verse versioni, che<br />

tuttavia non hanno risolto le criticità più volte<br />

evidenziate, questa Commissione non ha mai<br />

espresso un parere favorevole; tale posizione è<br />

stata sostenuta dagli Istruttori Nazionali riuniti<br />

nel congresso <strong>di</strong> Pordenone nel novembre 2009<br />

e da un parere negativo espresso da oltre l'80%<br />

delle 180 Scuole Sezionali operanti sul<br />

territorio.<br />

Un progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> tale natura non è<br />

sostenibile con le risorse umane attualmente<br />

<strong>di</strong>sponibili e sulla base dell'azione del<br />

volontariato non è fattibile per le finalità che si<br />

sono proposte. Si riba<strong>di</strong>sce che le attuali<br />

strutture tecniche operative funzionano bene,<br />

salvo aspetti circoscritti che possono essere<br />

risolti nella definizione degli ambiti operativi, in<br />

forma con<strong>di</strong>visa fra gli OTCO interessati; in<br />

sostanza si tratta <strong>di</strong> stabilire con chiarezza “chi<br />

fa cosa” in ambito alpinistico.<br />

La CNSASA, tuttavia, non si è limitata a fornire<br />

un parere negativo e motivato, ma ha proposto<br />

una serie <strong>di</strong> iniziative e attività mirate alla<br />

definizione degli ambiti operativi e delle<br />

competenze, volte alla collaborazione con gli<br />

altri OTCO per l'avvio <strong>di</strong> nuovi programmi e <strong>di</strong><br />

nuovi percorsi formativi; questo non per<br />

delegittimare l'attività <strong>di</strong> altri organi tecnici o <strong>di</strong><br />

sostituirsi al CC, ma in forza <strong>di</strong> una norma<br />

regolamentare del Sodalizio che assegna fra gli<br />

scopi istitutivi della Commissione Scuole <strong>di</strong><br />

Alpinismo, il compito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare tecnicamente<br />

e moralmente l'attività dei soci nel settore<br />

alpinistico.<br />

La CNSASA nel 2010 ha presentato agli organi<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> governo del <strong>CAI</strong> in due<br />

documenti una propria articolata proposta<br />

progettuale per l'esercizio delle attività<br />

alpinistiche.<br />

Un terzo documento denominato “Proposte <strong>di</strong><br />

collaborazione da parte della CNSASA per lo<br />

svolgimento <strong>di</strong> attività alpinistiche promosse da<br />

CCE, CCAG e Sezioni” è stato inviato alle<br />

Scuole in questi giorni. Queste linee <strong>di</strong> guida<br />

sono state inviate per due motivi:<br />

1) Nel primo caso perché pervengono a questa<br />

Commissione da parte degli organi tecnici<br />

territoriali in particolare afferenti<br />

all'escursionismo e all'alpinismo giovanile e da<br />

parte <strong>di</strong> alcune Sezioni richieste <strong>di</strong><br />

collaborazione per svolgere, con il contributo <strong>di</strong><br />

titolati della CNSASA, attività <strong>di</strong> formazione nel<br />

settore alpinistico nei confronti degli<br />

accompagnatori <strong>di</strong> escursionismo e <strong>di</strong> alpinismo<br />

giovanile o attività per l'organizzazione <strong>di</strong> gite e<br />

iniziative sezionali.<br />

La CNSASA ha voluto così evidenziare delle<br />

forme <strong>di</strong> collaborazione che ogni Commissione<br />

Regionale Scuole o Scuola Sezionale vorrà<br />

attivare.<br />

Si vuole sottolineare che quanto proposto non<br />

rappresenta una novità: infatti la cooperazione a<br />

livello regionale è già attiva a carattere<br />

sperimentale in alcune Commissioni Regionali<br />

mentre il contributo fornito dalle Scuole <strong>di</strong><br />

Alpinismo per la promozione della cultura della<br />

sicurezza nelle attività sezionali è considerato,<br />

in molte Sezioni, una prassi consolidata. 2) Il<br />

secondo motivo è rappresentato dallo standard<br />

<strong>di</strong> comportamento che la società <strong>di</strong> oggi richiede<br />

a chi svolge azione <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong><br />

accompagnamento.<br />

Come è noto la Legge assegna al <strong>CAI</strong> vari<br />

compiti tra cui provvedere all'organizzazione ed<br />

alla gestione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> addestramento per le<br />

attività alpinistiche, escursionistiche,<br />

speleologiche e alla formazione dei relativi<br />

istruttori e provvedere all'organizzazione <strong>di</strong><br />

idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la<br />

prevenzione degli infortuni.<br />

A sua volta il Consiglio Centrale ha assegnato<br />

alla CNSASA importanti scopi istituzionali, tra<br />

cui, oltre alla gestione <strong>di</strong> tutto il comparto delle<br />

Scuole <strong>di</strong> Alpinismo, anche il compito <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzare tecnicamente e moralmente l'attività<br />

alpinistica, scialpinistica e sciescursionistica<br />

delle Sezioni e dei singoli soci.<br />

Le attività <strong>di</strong> istruzione e <strong>di</strong> accompagnamento,<br />

a qualsiasi livello vengano svolte, devono<br />

avvenire secondo parametri <strong>di</strong> elevata<br />

sicurezza: una fonte enorme <strong>di</strong> responsabilità.<br />

Rispetto al passato, l'attuale società vuole<br />

protezione dai rischi ed essere rassicurata in<br />

tutti i settori <strong>di</strong> attività; l'alpinismo non è più<br />

considerato un'oasi solitaria e gli infortuni<br />

alpinistici non beneficiano <strong>di</strong> tolleranza. Oggi<br />

l'incidente passa al vaglio attento della<br />

magistratura per ricostruire l'accaduto,<br />

analizzare le condotte <strong>di</strong> vittime e superstiti,<br />

onde accertare cause ed in<strong>di</strong>viduare eventuali<br />

colpe; ci sono processi, condanne, obblighi<br />

risarcitori spesso ingenti.<br />

La <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> questo mutato scenario<br />

ovvero <strong>di</strong> una ridotta tolleranza la si può notare<br />

da alcuni fatti.<br />

Secondo gli articoli del co<strong>di</strong>ce penale 426 e 449<br />

del 1930 il <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> una valanga in Italia è<br />

considerato reato penale, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

che essa crei danni a cose o persone.<br />

Fino a pochi anni fa per il <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> valanga<br />

provocato da uno scialpinista, il giu<strong>di</strong>ce<br />

analizzava l'evento ma comunque non faceva<br />

riferimento all'articolo 449 per cui il concetto <strong>di</strong><br />

delitto colposo non era invocato. Ora abbiamo<br />

notizie <strong>di</strong> denunce penali ed anche <strong>di</strong> condanne:<br />

Bormio,Arabba; Val Senales,Alpago, Brenta.<br />

Perché ora questo accanimento?<br />

In questi ultimi anni, si è assistito a livello<br />

legislativo ad un aumento delle sanzioni per gli<br />

illeciti colposi, nell'ambito della cosiddetta<br />

“sicurezza sociale”; tali pratiche producono<br />

spesso una grande presa nel pubblico, ma<br />

possono pure portare ad un imbarbarimento del<br />

<strong>di</strong>ritto, a scapito dei citta<strong>di</strong>ni, che non se ne<br />

rendono conto, almeno fino a che i coinvolti<br />

<strong>di</strong>ventano numerosi e il problema viene alla<br />

ribalta.<br />

Da un lato, l'uomo d'oggi non accetta più fatiche,<br />

pericoli, dolore e, dunque, ne conseguono<br />

tentativi <strong>di</strong> eliminarli <strong>di</strong> eluderli, anche con lo<br />

strumento normativo, considerato idoneo allo<br />

scopo.<br />

Pensate a recenti assur<strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti che<br />

stabilivano multe a chi non possedeva l'ARTVA<br />

anche se si muoveva sul piano oppure l'obbligo<br />

<strong>di</strong> servirsi <strong>di</strong> una Guida Alpina nel caso il<br />

bollettino valanghe fosse <strong>di</strong> grado 3 o superiore.<br />

Sull'aspetto della sicurezza, oltre a produrre<br />

confusione e irritazione tra i praticanti, spesso i<br />

me<strong>di</strong>a in occasione <strong>di</strong> incidenti creano nel<br />

pubblico non specializzato un clima <strong>di</strong><br />

insofferenza nei confronti <strong>di</strong> chi frequenta la<br />

montagna, quasi che questi fossero dei<br />

criminali.<br />

La persona che partecipa ad un corso o ad una<br />

gita si affida al <strong>CAI</strong>, che agisce attraverso i propri<br />

operatori, e confida sull'esperienza, sugli<br />

insegnamenti e sull'assistenza <strong>di</strong> questi.<br />

Qualsiasi proposta <strong>di</strong> attività non può fare a<br />

meno <strong>di</strong> adottare le regole cautelari <strong>di</strong><br />

prevenzione, frutto dell'esperienza e<br />

dell'evoluzione della tecnica; per cui la<br />

preparazione e la condotta del responsabile del<br />

gruppo vengono valutate non secondo un<br />

generico comportamento da “ buon padre <strong>di</strong><br />

famiglia”<br />

ma quello proprio <strong>di</strong> un soggetto che<br />

esercita una particolare attività qualificata<br />

(l'istruttore e/o l’accompagnatore) secondo uno<br />

standard <strong>di</strong> comportamento all'altezza dei<br />

tempi.<br />

Da oltre settanta anni gli scopi principali della<br />

CNSASA sono l'educazione alla montagna e la<br />

prevenzione degli infortuni in ambito alpinistico.<br />

Consideriamo come valori etici e morali<br />

assolutamente inderogabili la sicurezza e la<br />

incolumità <strong>di</strong> Soci e non Soci <strong>CAI</strong>, cioè tutti<br />

coloro che prendono parte alle attività<br />

organizzate dalle Sezioni e che i Presidenti delle<br />

stesse affidano alla preparazione tecnica dei<br />

Titolati <strong>CAI</strong>, siano essi istruttori,<br />

accompagnatori o capo gita.<br />

Allo scopo <strong>di</strong> promuovere e <strong>di</strong>ffondere la<br />

passione per la montagna, la cultura tecnica, la<br />

sicurezza e la prevenzione degli incidenti in<br />

ambiente montano, l'attività principale delle


Scuole <strong>di</strong> Alpinismo consiste<br />

nell'organizzazione <strong>di</strong> Corsi, i quali, alla fine del<br />

percorso formativo, devono fornire all'allievo un<br />

certo grado <strong>di</strong> autonomia, proporzionato al<br />

livello del Corso e alle capacità iniziali del<br />

partecipante. Lo scopo principale non è quin<strong>di</strong><br />

offrire un semplice accompagnamento bensì far<br />

impartire agli allievi una adeguata formazione<br />

teorico – pratica in modo che essi possano<br />

iniziare a svolgere in ragionevole sicurezza e<br />

autonomia l'attività dell'alpinismo,<br />

dell'arrampicata libera, dello scialpinismo e<br />

dello sciescursionismo.<br />

Si ritiene che questi obiettivi e questi valori<br />

devono altresì essere trasferiti nei settori<br />

dell'alpinismo giovanile e dell'escursionismo<br />

nonché in ogni attività <strong>di</strong> tipo sezionale,<br />

me<strong>di</strong>ante forme <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong><br />

partecipazione.<br />

Le Scuole <strong>di</strong> Alpinismo avendo per statuto il<br />

compito in generale <strong>di</strong> curare tutto il settore<br />

dell'alpinismo nell'ambito del sodalizio, e nello<br />

specifico <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare sia dal punto <strong>di</strong> vista<br />

tecnico sia sotto il profilo del comportamento<br />

moralmente appropriato l'attività alpinistica,<br />

scialpinistica e sciescursionistica, si sentono<br />

impegnate a collaborare allo svolgimento <strong>di</strong><br />

attività sociali e ad orientare gli altri OTCO verso<br />

una pratica alpinistica sostenibile in termini <strong>di</strong><br />

sicurezza.<br />

La CNSASA ha perciò proposto a CCE e CCAG<br />

degli ambiti operativi <strong>di</strong> carattere alpinistico che<br />

non devono essere intesi come una forma <strong>di</strong><br />

mortificazione delle loro attività svolte ma più<br />

semplicemente un rientro nei settori originari<br />

delle rispettive competenze, riconoscendo in<br />

ogni caso a questi OTCO un ruolo e una<br />

specificità che rappresentano un patrimonio<br />

Scritti <strong>di</strong>:<br />

Ettore Zapparoli<br />

Titolo della pubblicazione:<br />

Alpinismo solitario<br />

A cura <strong>di</strong>:<br />

Alessandro Giorgetta, Dante Colli<br />

Collana: Alpinisti<br />

Descrizione dell'opera:<br />

Ettore Zapparoli, nato a <strong>Mantova</strong> nel 1899 e<br />

scomparso sulla parete est del Monte Rosa<br />

(foto a fianco) nel 1951, accademico del CAAI,<br />

fu uno dei protagonisti dell'alpinismo classico tra<br />

il 1929 e il 1951, praticando l'alpinismo solitario<br />

con nuove vie sul Monte Rosa.<br />

Giornalista, scrittore, compositore musicale,<br />

pubblicò due romanzi “Blu Nord” e “Il silenzio ha<br />

le mani aperte” oltreché numerosissimi articoli<br />

su quoti<strong>di</strong>ani.<br />

Nel sessantesimo anniversario della<br />

scomparsa, il Club Alpino Italiano pubblica<br />

un'antologia <strong>di</strong> tutti gli scritti e<strong>di</strong>ti e ine<strong>di</strong>ti, in gran<br />

parte <strong>di</strong> argomento autobiografico alpinistico,<br />

importante e insostituibile del Sodalizio.<br />

In questa sede mi soffermo su alcune forme <strong>di</strong><br />

collaborazione che le Scuole <strong>di</strong> Alpinismo<br />

possono offrire alle Sezioni.<br />

Le gite escursionistiche e le escursioni a<br />

carattere più alpinistico sono attività importanti<br />

per le Sezioni.<br />

Consigliamo alle Sezioni <strong>di</strong> privilegiare le gite <strong>di</strong><br />

tipo escursionistico e <strong>di</strong> limitare le ascensioni <strong>di</strong><br />

natura alpinistica perché il grado <strong>di</strong> pericolo a<br />

cui ci si espone è elevato e perché una<br />

conduzione <strong>di</strong>ligente e prudente necessita <strong>di</strong><br />

numerose persone esperte che svolgano il ruolo<br />

<strong>di</strong> responsabili.<br />

Si riba<strong>di</strong>sce che le Scuole perseguono lo scopo<br />

principale <strong>di</strong> organizzare i Corsi perché si<br />

vogliono formare dei frequentatori della<br />

montagna autonomi e non passivi gitanti. Se da<br />

un lato si rileva che soci e non soci richiedano<br />

sempre <strong>di</strong> più alle Sezioni attività <strong>di</strong><br />

accompagnamento è anche da<br />

riba<strong>di</strong>re che il capo gita dovrebbe<br />

svolgere il ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />

un gruppo <strong>di</strong> persone<br />

sufficientemente autonome<br />

piuttosto che quello <strong>di</strong><br />

accompagnatore turistico.<br />

Con l'intento <strong>di</strong> promuovere la<br />

cultura della sicurezza e migliorare<br />

l'organizzazione delle gite<br />

sezionali, compatibilmente con<br />

l'impegno richiesto per<br />

l'organizzazione dei Corsi, la<br />

Commissione ha chiesto alle<br />

Scuole <strong>di</strong> Alpinismo <strong>di</strong> contribuire<br />

alla gestione delle gite sezionali<br />

applicando le regole generali <strong>di</strong><br />

organizzazione adottate nei Corsi<br />

comprendenti tuttavia anche liriche, poemetti<br />

brevi e articoli <strong>di</strong> critica musicale, che<br />

costituiscono la sua produzione letteraria dal<br />

1917 al 1951, parte della quale gli valse<br />

l'assegnazione postuma del premio<br />

internazionale <strong>di</strong> giornalismo “St. Vincent”.<br />

Il “corpus” dei suoi scritti è introdotto e<br />

completato da apparati critici <strong>di</strong> Irene<br />

Affentranger, Dante Colli, Alessandro Giorgetta,<br />

Ledo Stefanini, nonché dalla presentazione del<br />

presidente generale del <strong>CAI</strong>, Umberto Martini,<br />

che ne inquadrano l'opera letteraria nel periodo<br />

storico e politico, nell'ambiente alpinistico, nei<br />

movimenti artistici e letterari dell'epoca.<br />

Il volume è riccamente illustrato con 116 foto in<br />

bianco e nero, in gran parte d'epoca, raffiguranti<br />

i luoghi dell'autore, e i suoi itinerari alpinistici<br />

sulla parete est del Monte Rosa.<br />

Pag. 304.<br />

Prezzo soci € 13,00; non soci € 20,00.<br />

Come or<strong>di</strong>nare: le richieste vanno fatte<br />

<strong>di</strong>rettamente alle Sezioni. E' possibile<br />

acquistare il manuale anche presso le librerie.<br />

della CNSASA, nonché se richiesto <strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong>sponibili alla formazione dei capo gita.<br />

La CNSASA ha invitato le Scuole a considerare<br />

la possibilità <strong>di</strong> organizzare nel periodo estivo la<br />

gestione <strong>di</strong> 1 – 2 gite <strong>di</strong> natura alpinistica e nel<br />

periodo invernale la gestione <strong>di</strong> alcune gite <strong>di</strong><br />

scialpinismo e <strong>di</strong> sciescursionismo.<br />

Si invitano gli organi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> governo ad<br />

una pausa <strong>di</strong> riflessione prima <strong>di</strong> passare alla<br />

fase attuativa del progetto e a un<br />

approfon<strong>di</strong>mento dei temi che la CNSASA ha<br />

proposto.<br />

Apprezziamo la <strong>di</strong>sponibilità espressa oggi dal<br />

Presidente Generale <strong>di</strong> riparlare <strong>di</strong> questo tema<br />

e come Scuole <strong>di</strong> Alpinismo daremo il nostro<br />

fattivo contributo.<br />

Il Presidente della CNSASA<br />

Maurizio Dalla Libera<br />

IL NUOVO LIBRO SU ETTORE ZAPPAROLI<br />

27


Una <strong>Sezione</strong> “in azione”<br />

28


BOAR<br />

TO<br />

RUN<br />

12-06-<strong>2011</strong>. Seduto in casa sui Monti Cimini, nel<br />

viterbese, a mirare l'orizzonte ripenso a questo<br />

<strong>2011</strong> foriero <strong>di</strong> esperienze nel campo della<br />

corsa. Stamani, complice la splen<strong>di</strong>da giornata,<br />

soleggiata e fresca, ho colto l'occasione <strong>di</strong> fare<br />

l'abituale percorso <strong>di</strong> trail running: partenza da<br />

casa a 600 m s.l.m., alcuni chilometri tra<br />

castagneti su una strada poco trafficata e poi un<br />

po' <strong>di</strong> sano sterrato nel bosco. A un certo punto,<br />

a circa 20 m davanti a me, vedo quelli che a tutta<br />

prima mi sembrano dei cagnolini, guardo meglio<br />

e mi rendo conto che si tratta <strong>di</strong> cinghialetti <strong>di</strong> un<br />

paio <strong>di</strong> settimane <strong>di</strong> vita intenti ad attraversare la<br />

strada! Mi fermo, ne conto una decina, poi fa la<br />

sua comparsa la mamma: si gira nella mia<br />

<strong>di</strong>rezione, mi osserva, rimango immobile e<br />

prosegue per la sua strada! Non c'è che <strong>di</strong>re il<br />

mio rapporto con i cinghiali (boar in inglese) si è<br />

evoluto nel tempo. Da quella sera primaverile <strong>di</strong><br />

otto anni fa, ai tempi della prima tesi: in<br />

compagnia <strong>di</strong> alcuni amici dell'università e del<br />

relatore ero andato in un ristorantino in quel <strong>di</strong><br />

San Martino al Cimino, guarda caso. Per fare<br />

adeguata scorta <strong>di</strong> energie mi ero sbafato una<br />

cofana <strong>di</strong> fettuccine al cinghiale, le cui<br />

<strong>di</strong>mensioni con il tempo sono <strong>di</strong>ventate<br />

leggendarie… Di fatto quello rimase l'evento più<br />

memorabile <strong>di</strong> quella sera, dato che della<br />

salamandra pezzata, nonostante i nostri sforzi,<br />

non riuscimmo poi a scorgere traccia<br />

(probabilmente a causa della progressiva<br />

riduzione <strong>di</strong> precipitazioni in tutta l'area, che ha<br />

determinato un regime troppo irregolare dei<br />

torrenti per la sopravvivenza della specie, meno<br />

probabilmente per i riflessi annebbiati dalle<br />

fettuccine e vinello annesso…). Ma sto<br />

<strong>di</strong>vagando, quel che mi preme sottolineare è<br />

l'aspetto euristico della corsa, in special modo in<br />

contesti montani. Da tre anni ormai mi sono<br />

affacciato al mondo delle gare po<strong>di</strong>stiche<br />

amatoriali, iniziando dal contesto stradale: il<br />

principale punto <strong>di</strong> riferimento rimane la<br />

maratona <strong>di</strong> Roma, con il suo bagaglio <strong>di</strong><br />

sensazioni che sempre mi coinvolge. Come<br />

quest'anno, quando vuoi il caldo, vuoi la troppa<br />

foga nell'affrontare i primi chilometri, l'arrivo è<br />

stato particolarmente sudato: pur tuttavia avere<br />

il privilegio <strong>di</strong> passare al cospetto <strong>di</strong> cotanti<br />

esempi <strong>di</strong> genialità dell'umanità passata, in<br />

mezzo a una folla festante, mi regala sempre un<br />

bellissimo ricordo. D'altro canto da tempo ormai<br />

sento l'esigenza <strong>di</strong> cimentarmi con la corsa in<br />

ambiente il più possibile naturale: come ai tempi<br />

della seconda tesi (quella definitiva, dopo che è<br />

stato appurato che la salamandra pezzata nel<br />

Lazio è in via <strong>di</strong> estinzione…), quella sul<br />

geotritone in Umbria e in particolare a Monte<br />

Cucco. Che bello, dopo una giornata passata in<br />

grotte alla ricerca <strong>di</strong> questi anfibi elusivi e<br />

intriganti, uscire all'aria aperta e sgranchirsi un<br />

po' per i sentieri del monte. Quest'anno, per la<br />

prima volta, mi sono cimentato con le gare <strong>di</strong><br />

trail running, ossia <strong>di</strong> corsa su sterrato. Tanto per<br />

iniziare con calma il 10 aprile, a sole tre<br />

settimane <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla maratona <strong>di</strong> Roma,<br />

ho deciso <strong>di</strong> partecipare alla prima e<strong>di</strong>zione<br />

dell'Ecomaratona dei Monti Cimini, il cui logo è<br />

rappresentato da un cinghiale che corre (e ti<br />

pareva!)… Tanto per entrare nel vivo dello<br />

spirito dell'iniziativa il sabato prima mi concedo<br />

un adeguato piatto <strong>di</strong> pappardelle al cinghiale,<br />

oltre a una ricognizione <strong>di</strong> alcuni tratti del<br />

percorso. Che <strong>di</strong>re, sono monti che conosco fin<br />

troppo bene, che frequento praticamente da<br />

quando sono nato, dove tra l'altro è nata la mia<br />

bisnonna e a tutt'oggi vi abitano <strong>di</strong>versi miei<br />

parenti. Pertanto poter prender parte ad una<br />

maratona in questi luoghi (tra l'altro la prima in<br />

assoluto organizzata in provincia <strong>di</strong> Viterbo) era<br />

per me un'occasione imper<strong>di</strong>bile. Alla partenza<br />

con<strong>di</strong>zioni ottimali, fresco al punto giusto e cielo<br />

sereno. Certo i primi 5 chilometri <strong>di</strong> salita mi<br />

facevano pensare “chi me l'ha fatto fare”… ma<br />

insomma; poi i single track nei boschi e gli scorci<br />

panoramici hanno ampiamente ripagato la<br />

fatica, lo scollinamento sul M. Cimino, cima<br />

Coppi con i suoi 1000 e rotti metri sul livello del<br />

mare, le <strong>di</strong>scese sgarrupate affrontate con<br />

cautela, i ristori come miraggi materializzatisi<br />

all'istante, un crampo inquietante tosto<br />

superato, l'ultima salita affrontata con la giusta<br />

calma per poter dare tutto negli ultimi 4<br />

chilometri (su 42 e dopo 1430 m <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello in<br />

salita…) <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa fino a San Martino, tagliando<br />

le curve che manco Savoldelli farebbe e<br />

superare due concorrenti, sì da arrivare, su<br />

circa duecento partecipanti, 18esimo dopo circa<br />

4h19'!Anche queste son sod<strong>di</strong>sfazioni, del resto<br />

tornando alla corsa o<strong>di</strong>erna, non ho avuto altri<br />

incontri fortuiti ma la consueta, impegnativa<br />

ascesa al Monte Fogliano, che nonostante i suoi<br />

961 m <strong>di</strong> quota sovrasta la caldera del Lago <strong>di</strong><br />

Vico, coperto da una splen<strong>di</strong>da faggeta<br />

primaria. Mi vengono in mente i primi 11 km della<br />

Strafuso Trail Runnning, competizione<br />

<strong>di</strong>sputata l'8 maggio scorso sull'Appennino<br />

Parmense, caratterizzati da salite, salite e<br />

ancora salite fin sulla vetta del Monte Fuso,<br />

anche lì con panorama annesso. Dopo<strong>di</strong>ché 6<br />

km <strong>di</strong> veloce ancorché tecnica <strong>di</strong>scesa fino in<br />

quel <strong>di</strong> Scurano (PR), rapida doccia e meritato<br />

ristoro: lunghe tavolate ben fornite <strong>di</strong> bevande<br />

(rigorosamente vino per reintegrare i sali<br />

minerali…) e <strong>di</strong> svariate portate, dalla pasta alla<br />

carne ai dolci in compagnia <strong>di</strong> altri runners<br />

conosciuti nell'occasione. In particolare mi è<br />

rimasto impresso un corridore siciliano, era un<br />

tajo me sembrava Checco Zalone: ecco,<br />

l'atmosfera conviviale che si respira in queste<br />

gare, dove l'aspetto cronometrico passa in<br />

secondo piano, mi mette decisamente a mio<br />

agio! Tornando a noi, superato l'ultimo tratto<br />

dell'erta senza tregua e con le pulsazioni al<br />

limite, supero la vetta del Fogliano e mi godo la<br />

rilassante <strong>di</strong>scesa, ripensando all'ultima prova,<br />

domenica scorsa. Approfittando del ponte del 2<br />

giugno ho trascorso 4 giorni in Val Pusteria, per<br />

un'acclimatazione ottimale (beh già che c'ero ne<br />

ho approfittato per gustare alcune pietanze<br />

locali, dagli spatzle agli spinaci alle bracioline <strong>di</strong><br />

cervo con salsa <strong>di</strong> ribes, all'immancabile strudel<br />

e via <strong>di</strong>scorrendo, ma questo è un altro<br />

<strong>di</strong>scorso…) in vista della Cortina-Dobbiaco Run.<br />

Così il 5 giugno sveglia alle 5 in quel <strong>di</strong> San<br />

Can<strong>di</strong>do, colazione alle 5.30 (servizio offerto per<br />

l'occasione dall'albergo visto che metà e passa<br />

degli ospiti era venuto per la gara), alle 6.30<br />

partenza del pullman da Dobbiaco a Cortina,<br />

dove arriviamo alle 7.20. Cielo coperto e circa<br />

12 °C <strong>di</strong> temperatura, con un grosso tendone<br />

dove potersi riparare e prendere un the caldo.<br />

Senonché, verso le 8, inizia a <strong>di</strong>luviare! Stesso<br />

<strong>di</strong>scorso alle 8.30, la preoccupazione inizia a<br />

serpeggiare tra gli atleti, compresi due<br />

concorrenti conosciuti in albergo, Marco ed<br />

Emiliano. Il primo già parte sfiduciato per un<br />

attacco <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenteria, il secondo si prepara con<br />

cura meticolosa per evitare ogni frizione<br />

molesta durante la corsa (tra cui ricorso a<br />

vaselina e paracapezzoli, osservo interdetto<br />

senza proferire verbo…). Dato che la partenza è<br />

fissata alle 9.30, alle 9.15 ci tocca uscire dal<br />

riparo ma, con ottimo tempismo, smette <strong>di</strong><br />

piovere! Certo i primi chilometri sono un po'<br />

noiosi per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> superare il mare <strong>di</strong><br />

persone presente (4000 partecipanti!), poi dal<br />

5° km in poi riesco a fare la mia corsa,<br />

nonostante l'aria satura d'umi<strong>di</strong>tà, godendomi il<br />

paesaggio dolomitico e il suggestivo tracciato<br />

della vecchia ferrovia, che, allestita nel corso<br />

della Grande Guerra, ha svolto regolare servizio<br />

tra Cortina e Dobbiaco dal 1921 al 1964, per poi<br />

essere abbandonata per gli oneri manutentivi<br />

necessari a garantirne un'adeguata sicurezza.<br />

Al 14° km finisce la salita e inizia una gradevole<br />

<strong>di</strong>scesa che ci porta fino a Dobbiaco dopo 30 km<br />

dall'inizio. Anche sui Monti Cimini la <strong>di</strong>scesa<br />

ormai volge al termine, lasciandomi una<br />

sensazione <strong>di</strong> benessere e <strong>di</strong> consapevolezza<br />

della necessità <strong>di</strong> trascorrere del tempo nella<br />

natura, più o meno selvaggia, a un ritmo serrato<br />

o blando, ricordandomi che anche i luoghi più<br />

conosciuti possono regalare esperienze<br />

impreviste!<br />

Federico Caldera<br />

CULTURA<br />

29


SCHEDE DI BOTANICA<br />

Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa<br />

Nome scientifico:<br />

Muscari comosum - Leopol<strong>di</strong>a comosa<br />

famiglia:<br />

Liliaceae.<br />

nome comune:<br />

cipollaccio col fiocco<br />

nomi locali:<br />

cipollaccio, cipolla canina, cipolla <strong>di</strong> serpe, Lampascione, giacinto col<br />

pennacchio, cipolla col fiocco.<br />

descrizione:<br />

sotto terra c'è un bulbo che assomiglia ad una piccola cipolla.<br />

Il fusto è eretto, da questo partono delle specie <strong>di</strong> campanelle con un buco<br />

per far uscire i semi. Sulla cima ci sono dei piccoli fiori viola.<br />

dove cresce:<br />

si trova <strong>di</strong> preferenza al limitare dei boschi o nei boschi stessi.<br />

E' abbastanza comune in collina e nella zona pedemontana.<br />

quando fiorisce:<br />

da aprile a luglio<br />

<strong>di</strong> Andrea Carenza<br />

in farmacia:<br />

vengono utilizzati in particolare i bulbi, cru<strong>di</strong> e con<strong>di</strong>ti, a scopo emolliente e<br />

<strong>di</strong>uretico particolarmente utile nei casi <strong>di</strong> infiammazione della vescica e<br />

dell'intestino.<br />

in cucina:<br />

L'uso del bulbo sotterraneo <strong>di</strong> questa pianta è tipico delle regioni<br />

meri<strong>di</strong>onali italiane; si può consumare, come le cipolle, sia crudo in insalata<br />

che lessato e cucinato in vari mo<strong>di</strong>, conservato sott'aceto o in agrodolce e<br />

servito come antipasto o contorno e con<strong>di</strong>ti con le uova sode e gli asparagi.<br />

I bulbi si raccolgono sul finire dell'<strong>inverno</strong>, ma occorre prestare attenzione<br />

alla possibile confusione con quelli del Colchico ( Colchicum autumnale L. )<br />

che sarebbe fatale essendo quest'ultimo velenoso. A tal proposito va<br />

ricordato che il Colchico ha il bulbo allungato e bianco, mentre quello del<br />

Cipollaccio è simile ad una cipolla e <strong>di</strong> colore rosato. I bulbi si mangiano<br />

normalmente lessati. E' bene non eccedere nell' uso perché hanno effetto<br />

purgativo.<br />

Frittata coi cipollacci.<br />

Pulite i cipollacci, togliete le prime foglie, quin<strong>di</strong> strofinateli con un<br />

canovaccio umido per eliminare ogni traccia <strong>di</strong> terriccio e riduceteli a fettine<br />

sottili. Fateli cuocere in una pentola piena d'acqua bollente salata, in modo<br />

che perdano l'amaro, e scolateli dopo 15 minuti. Fate scaldare l'olio d'oliva<br />

in una padella e rosolatevi i lampascioni, a calore moderato per 10 minuti,<br />

mescolando spesso con un cucchiaio <strong>di</strong> legno. Quando i lampascioni sono<br />

quasi cotti, mettete nella padella i pomodori, privati dei semi e tagliati a<br />

filetti, salate, unite le uova sbattute a parte con il Pecorino grattugiato,<br />

livellate il composto con una paletta e lasciatele rapprendere, per 4-5<br />

minuti; girate la frittata e cuocetela per lo stesso tempo anche dall'altro lato.<br />

Servitela ben calda.<br />

Cipollacci con le uova.<br />

Pulire i cipollacci, lavarli e togliere le foglie più esterne. Tagliarli a fettine<br />

sottili e cuocerli in acqua salata per 10 minuti. Far sudare i lampascioni in<br />

una padella con olio rigirandoli spesso; unire i pomodori sbollentati, pelati e<br />

ridotti a da<strong>di</strong>ni, quin<strong>di</strong> le uova sbattute leggermente con un po' <strong>di</strong> sale.<br />

Strapazzare il composto per qualche minuto e servire caldo.<br />

Cipollacci in agrodolce.<br />

Pulire e lavare i cipollacci; sbucciarli e praticare 1 taglio a croce alla base<br />

dopo aver asportato la ra<strong>di</strong>ce. Lessarli per 3/4 d'ora in acqua salata,<br />

dopo<strong>di</strong>chè scolarli molto bene. Farli rosolare in olio ben caldo con 1<br />

spicchio d'aglio, unire l'aceto, lo zucchero, e i capperi. Quando l'aceto è<br />

completamente evaporato toglierli dal fuoco e passarli in forno caldo per<br />

qualche minuto. Servire come contorno ad arrosti.<br />

31


CULTURA<br />

30<br />

L'AQUILA REALE DEL BALDO<br />

La notizia era sul quoti<strong>di</strong>ano L'A<strong>di</strong>ge dello<br />

scorso 17 giugno, alcuni giorni prima, un'aquila<br />

reale, è stata trovata impallinata nelle vicinanze<br />

del Rifugio Novezzina a Ferrara <strong>di</strong> Monte Baldo.<br />

La carcassa era stata sotterrata, poi,<br />

probabilmente una volpe, l'ha riportata in<br />

superficie e in seguito qualcun altro l'ha gettata<br />

in un cassonetto per i rifiuti; sono in corso le<br />

indagini della locale Guar<strong>di</strong>a Forestale.<br />

L'aquila, soprannominata Vittoria, un esemplare<br />

adulto <strong>di</strong> circa 20 anni, con il suo compagno<br />

aveva dato vita, l'anno scorso, ad una coppia<br />

d'aquilotti che si sono già allontanati dal nido.<br />

Mi associo ad un commento che ho letto sulla<br />

vicenda che <strong>di</strong>ce: “ …chi ha sparato è figlio <strong>di</strong><br />

una non cultura, dell'ignoranza, dell'arroganza<br />

<strong>di</strong> ritenersi padroni <strong>di</strong> tutto e che tutto possa<br />

essere piegato o <strong>di</strong>strutto a piacimento... ”.<br />

Proprio ad ottobre 2009, durante il corso <strong>di</strong><br />

Geologia organizzato dalla nostra <strong>Sezione</strong>,<br />

Le unità <strong>di</strong> misura e d i loro simboli, vennero<br />

stabilite dalla Conférence générale des poids et<br />

mesures (CGPM) , organismo creato durante la<br />

Convenzione del Metro del 1875. Il sistema <strong>di</strong><br />

grandezze fisiche e unità <strong>di</strong> misura che ancor<br />

oggi usiamo nacque nel 1889 e viene<br />

aggiornato costantemente con la definizione <strong>di</strong><br />

nuove grandezze. I simboli usati per in<strong>di</strong>care le<br />

varie grandezze sono (e devono essere) univoci<br />

cioè non suscettibili <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse interpretazioni,<br />

altrimenti, soprattutto nel mondo scientifico,<br />

sarebbe il caos.<br />

Perché scrivo tutto ciò? Un esempio: il metro;<br />

simbolo m ma basta entrare in un<br />

supermercato, leggere le in<strong>di</strong>cazioni stradali o<br />

(ahimé) le tabelle segnaletiche sui sentieri <strong>CAI</strong>-<br />

SAT e nei rifugi per trovare: M - mt - m. - mt. - Mt.<br />

- ML- e qui la fantasia si spreca!<br />

Stranamente pare esente da strafalcioni il<br />

eravamo stati testimoni <strong>di</strong> un passaggio radente<br />

dell'aquila in zona Corna Piana – Malga Bes.<br />

E ora come potrei pensarti presa a fucilate,<br />

sotterrata o gettata in un cassonetto?<br />

…..voglio però ricordati com'eri, pensare che<br />

ancora vivi….. maestosa regina dell'aria,<br />

simbolo <strong>di</strong> libertà e icona del nostro Sodalizio.<br />

Lorenzo Breviglieri<br />

La notizia della fucilazione dell'aquila è stata<br />

data da L'A<strong>di</strong>ge. Sul Bugiardello neanche una<br />

riga, forse per non adombrare una categoria che<br />

è rappresentata dal sindaco <strong>di</strong> Verona. Chi ha<br />

sparato è figlio della incultura, della ignoranza e<br />

della arroganza che hanno ormai preso il<br />

controllo del nostro territorio. Padroni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>struggere tutto!<br />

UNITÀ DI MISURA E SIMBOLI<br />

centimetro (cm).<br />

La stessa cosa vale anche per il povero litro (l)<br />

che da un po' <strong>di</strong> anni, con la <strong>di</strong>ffusione della<br />

scrittura meccanizzata, si scrive (L) per non fare<br />

confusione tra la elle minuscola, l, e la i<br />

maiuscola, I.<br />

Non sono bastati 122 anni ed il lavoro <strong>di</strong> schiere<br />

d'inascoltati insegnanti per uniformarci, almeno<br />

in questo.<br />

E se almeno noi del <strong>CAI</strong> smettessimo <strong>di</strong> scrivere<br />

castronerie? Forse, con l'esempio<br />

trascineremmo anche altri ed il nostro motto “ vai<br />

col <strong>CAI</strong> e non sbagli mai”<br />

sarebbe un po' più<br />

vero.<br />

Andrea Carenza<br />

CINEFORUM<br />

<strong>2011</strong><br />

DUE SERATE DI CINEMA<br />

Durante una riunione tenutasi a giugno per<br />

definire le attività del 2012, è venuto in mente a<br />

tutti i partecipanti <strong>di</strong> preparare un cineforum<br />

con tematiche varie così da portare la montagna<br />

più vicina a <strong>Mantova</strong>. Tra i film scelti c'era la<br />

novità del <strong>2011</strong> can<strong>di</strong>data a vari premi oscar e,<br />

tra una chiacchiera e l'altra, si è deciso che non<br />

potevamo aspettare il prossimo anno per<br />

vederlo ma era da fare subito: ecco qui che è<br />

nato il cineforum <strong>2011</strong> da organizzare a luglio<br />

considerando anche che “ 127 ore”<br />

sarebbe<br />

uscito in dvd solo a fine giugno.<br />

I film scelti avevano tematiche <strong>di</strong>fferenti: da una<br />

parte il tentativo <strong>di</strong> entrare in una comunità<br />

chiusa per riscoprire il piacere <strong>di</strong> vivere come un<br />

tempo (“ Il vento fa il suo giro”),<br />

dall'altro la storia<br />

<strong>di</strong> una persona immersa nella vita moderna che<br />

si ritaglia un fine settimana per se stesso e che si<br />

ritrova suo malgrado a prendere una decisione<br />

che solo la voglia <strong>di</strong> lottare può far scegliere<br />

(“ 127 ore”).<br />

Nonostante le tematiche e il fatto che tutto sia<br />

stato organizzato all'ultimo momento,<br />

l'affluenza è stata positiva. Per entrambe le<br />

serate ci sono state circa 20 persone in sede al<br />

riparo dalle zanzare che sono rimaste per nostra<br />

fortuna fuori ad aspettare.<br />

Il prossimo appuntamento sarà il 28 ottobre <strong>2011</strong>,<br />

sempre in sede alle 21:00. Il titolo è in fase<br />

d'in<strong>di</strong>viduazione, per questo rimanete aggiornati<br />

consultando il sito internet www.caimantova.it e<br />

iscrivendovi alla newsletter, se non l'avete già<br />

fatto.<br />

Michela Selvaggi<br />

Banca popolare<br />

dell'Emilia Romagna<br />

GRUPPO Banca popolare dell'Emilia Romagna


32<br />

Guarda su in alto,<br />

guarda:<br />

s'arrossan crode e nubi<br />

nell'ora tarda.<br />

Il giorno già si fugge;<br />

col propagar dell'ombre<br />

il cuore, dolce,<br />

strugge.<br />

E mentre il sole, lento<br />

scende,<br />

in placi<strong>di</strong> pensieri<br />

s'allarga la tua mente.<br />

Andrea Carenza<br />

I luoghi visitati nelle escursioni dei “Senza Età”<br />

sono per Laura fonte <strong>di</strong> ispirazione poetica.<br />

La Val Genova - “la Bella Valle” della poesia <strong>di</strong><br />

Laura - si innesta tra il gruppo della Paganella e<br />

quello dell'Adamello ed è caratterizzata da un<br />

profilo a gradoni in cui confluiscono le molte valli<br />

laterali. Da esse precipitano numerosi rii che<br />

formano spettacolari cascate che si immettono<br />

nel fiume Sarca.<br />

Luigi Zamboni<br />

Laura<br />

SERA<br />

LA BELLA<br />

VALLE<br />

LA BELLA VALLE<br />

Dalla vecchia cima<br />

rovinano a valle<br />

terra e sassi.<br />

Con incantevole musica<br />

torrenti in piena<br />

si rincorrono<br />

nelle spigolose rocce.<br />

Tra umida polvere<br />

con arcobaleni e tappeti ver<strong>di</strong><br />

la natura prepara<br />

la sua culla.<br />

Noi assistiamo con umiltà<br />

alla trasformazione e<br />

rinascita della vita<br />

Amandola.


Mi sto preparando per le tanto agognate<br />

vacanze estive.<br />

Ovviamente andrò in montagna, e sto già<br />

iniziando a gustare quei sapori che riconoscerò<br />

all'istante... e lo scrivere una rubrica culinaria<br />

non fa che aumentare l'acquolina in bocca! E<br />

visto che me ne andrò in Alto A<strong>di</strong>ge, non poteva<br />

che venirmi in mente una ricetta altoatesina.<br />

Uno <strong>di</strong> quei piatti che riesce sempre…<br />

nonostante la cucina della sottoscritta <strong>di</strong>venti<br />

impresentabile!<br />

Gli spätzle sono un preparazione tipica della<br />

Germania meri<strong>di</strong>onale, ormai <strong>di</strong>ffusi in Italia<br />

Settentrionale, Tirolo, Francia, Svizzera,<br />

Alsazia, e molto adottati nella cucina<br />

internazionale. Si tratta <strong>di</strong> gnocchetti <strong>di</strong> forma<br />

irregolare ricavati con <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> e attrezzi,<br />

a base <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> grano tenero, uova e acqua,<br />

che vengono lessati e spesso ripassati nel<br />

burro, e serviti come primo piatto o come<br />

contorno a pietanze molto ricche <strong>di</strong> con<strong>di</strong>menti o<br />

intingoli (spesso cacciagione).<br />

Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone:<br />

300 g <strong>di</strong> farina bianca<br />

Qb 30 g <strong>di</strong> burro<br />

3 uova<br />

200 g <strong>di</strong> latte tiepido<br />

Sale q.b.<br />

Noce moscata<br />

Olio e.v.o.<br />

Preparazione:<br />

Versate la farina In una ciotola e mettete al<br />

centro le uova, l'olio, il sale, la noce moscata<br />

grattugiata e, gradualmente, il latte (in alcune<br />

ricette si prevede l'acqua; io uso sempre il latte)<br />

e, con una frusta, amalgamate bene fino ad<br />

ottenere un impasto liscio e omogeneo. La<br />

GLI “SPAETZLE”<br />

consistenza della pastella deve essere tale da<br />

cadere a grosse gocce dal mestolo <strong>di</strong> legno: per<br />

questo motivo sarà necessario fare attenzione<br />

aggiungendo il latte (<strong>di</strong>pende molto dal tipo <strong>di</strong><br />

farina utilizzata che potrebbe assorbirne più o<br />

meno a seconda dei casi).<br />

Mentre si porta a ebollizione una pentola<br />

d'acqua, consiglio <strong>di</strong> far riposare la pastella.<br />

Viene ora la parte che <strong>di</strong> solito concia per le feste<br />

la mia cucina.<br />

Prendete l'apposito attrezzo per spatzle (non so<br />

quale sia in nome “tecnico”, ma lo si trova in<br />

ven<strong>di</strong>ta anche nei negozi <strong>di</strong> casalinghi<br />

mantovani) e posizionatelo sopra la pentola con<br />

l'acqua ormai in ebollizione. La vaschetta andrà<br />

riempita con la pastella, e, facendo scorrere<br />

avanti e in<strong>di</strong>etro la vaschetta sul suo supporto,<br />

gli gnocchetti coleranno <strong>di</strong>rettamente in pentola.<br />

Quando questi riaffioreranno sulla superficie<br />

dell'acquasarannocottieprontiperesserescolati.<br />

Si prosegue con questa operazione fino a<br />

esaurimento della pastella.<br />

Di solito, man mano che scolo gli spaetzle venuti a<br />

galla, li metto in una ciotola con acqua fredda per<br />

fermarnelacottura,perpoiscolarlidefinitivamente.<br />

Questa è la ricetta degli spaetzle “classici”: è<br />

possibile aggiungere all'impasto degli spinaci<br />

lessasi e tritati, per ottenere i caratteristici<br />

gnocchetti ver<strong>di</strong>. Per amore della mia cucina…<br />

non ho ancora provato!<br />

Gli spatzle si prestano a vari utilizzi: sono ottimi<br />

se con<strong>di</strong>ti con panna fresca o burro fuso, e<br />

cosparsi <strong>di</strong> erbetta cipollina e parmigiano<br />

grattugiato, ma anche gratinati. Vengono<br />

spesso serviti come accompagnamento a piatti<br />

<strong>di</strong> carne.<br />

Il mio cavallo <strong>di</strong> battaglia è un sughetto fatto <strong>di</strong><br />

porro, speck e panna: ma non chiedetemi le<br />

dosi, <strong>di</strong> solito vado “a braccio”.<br />

Lara<br />

L’ANGOLO DELLE GOLOSITA’<br />

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