Itinerario Educativo - dove abiti
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manicomi in seguito alla Legge Basaglia, in particolare a quella della cooperativa<br />
"Noncello" di Pordenone. Il film è dedicato alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in<br />
Italia e ai 30.000 soci diversamente abili che vi lavorano.<br />
Si tratta di un film intenso, che con i toni della commedia, non della farsa, riesce a<br />
raccontare le vite di un gruppo di ragazzi e ragazze considerati dai più “scarti” ma che<br />
grazie all’attenzione di una sentinella dei giorni nostri che vede oltre la malattia,<br />
riusciranno a fare della loro vita un’opera d’arte. Il film racchiude bene i passaggi che<br />
abbiamo analizzato in queste tappe:<br />
• il desiderio – sogno quando Nello (il protagonista) offre ai ragazzi la possibilità di<br />
iniziare a svolgere un lavoro vero, assecondando le inclinazioni di tutti creando<br />
una cooperativa <strong>dove</strong> ognuno possa essere se stesso, anche nelle difficoltà della<br />
malattia.<br />
• la capacità di continuare a camminare verso la Promessa anche quando ci<br />
troviamo di fronte ai nostri limiti, riuscendo a trovare intorno a noi i rumori di<br />
felicità. Il dottor Furlan a Nello, in crisi: “Ti hanno votato contro, non hai capito che<br />
è la tua vittoria più bella?”<br />
• Il saper guardare oltre le difficoltà e il rendersi conto di far parte di una comunità,<br />
esserci per aiutare gli altri senza dimenticare di poter contare su chi ci è affianco<br />
nei momenti di difficoltà. Luca (un ragazzo della cooperativa): “Quando uno dorme<br />
bisogna svegliarlo!”<br />
Oltre alla visione del film, per prepararsi alle attività si può leggere questo brano tratto<br />
dalle Fonti Francescane:<br />
106. Francesco, immedesimato in certo modo nei suoi fratelli per l’ardente amore e il<br />
fervido zelo che aveva per la loro perfezione, spesso pensava tra sé quelle qualità e virtù<br />
di cui <strong>dove</strong>va essere ornato un autentico frate minore.<br />
E diceva che sarebbe buon frate minore colui che riunisse in sé la vita e le attitudini dei<br />
seguenti santi frati: la fede di Bernardo, che la ebbe perfetta insieme con l’amore della<br />
povertà; la semplicità e la purità di Leone, che rifulse veramente di santissima purità, la<br />
cortesia di Angelo, che fu il primo cavaliere entrato nell’Ordine e fu adorno di ogni<br />
gentilezza e bontà, l’aspetto attraente e il buon senso di Masseo, con il suo parlare bello e<br />
devoto; la mente elevata nella contemplazione che ebbe Egidio fino alla più alta<br />
perfezione; la virtuosa incessante orazione di Rufino, che pregava anche dormendo e in<br />
qualunque occupazione aveva incessantemente lo spirito unito al Signore; la pazienza di<br />
Ginepro, che giunse a uno stato di pazienza perfetto con la rinunzia alla propria volontà<br />
e con l’ardente desiderio d’imitare Cristo seguendo la via della croce; la robustezza fisica<br />
e spirituale di Giovanni delle Lodi, che a quel tempo sorpassò per vigoria tutti gli uomini;<br />
la carità di Ruggero, la cui vita e comportamento erano ardenti di amore, la santa<br />
inquietudine di Lucido, che, sempre all’erta, quasi non voleva dimorare in un luogo più<br />
di un mese, ma quando vi si stava affezionando, subito se ne allontanava, dicendo: Non<br />
abbiamo dimora stabile quaggiù, ma in cielo.<br />
Una comunità è il luogo in cui le diversità diventano ricchezza e occasione di crescita!<br />
Un’ultima proposta è quella di aprire, nel mese in cui si svolgeranno le attività sul<br />
territorio da parte dei gruppi, il consiglio pastorale parrocchiale ai gruppi dei giovani e<br />
dei giovanissimi perché possano relazionare delle loro attività e possano sentirsi davvero<br />
sentinelle della Comunità Parrocchiale.<br />
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