sommario - Comune di San Giovanni in Marignano

CULTURA
San Giovanni
al tempo di Pandolfo Malatesta
Quali erano le leggi che regolavano la vita di tutti
i giorni a San Giovanni in Marignano nel 1494, al
tempo di Pandolfo Malatesta? Lo abbiamo scoperto
domenica 16 dicembre 2007 al Teatro
Massari, durante il seminario “Le Opere e i
Giorni”. Un’iniziativa voluta dall’assessorato
alla Cultura del Granaio e dalla Provincia di
Rimini.
“E’ una ricerca che si inserisce nel progetto
Padma Lab (Pan Adriatic Destination
Management Learning Laboratory), il quale
coinvolge le organizzazioni pubbliche di Emilia
Romagna, Marche Puglia, Abruzzo in Italia e
Croazia, Montenegro, Bosnia e Albania dall’altra
parte dell’Adriatico” – dice Maria Lucia De
Nicolò, docente universitaria e direttrice scientifica
del progetto.
“Il progetto complessivo di ricerca – continua De
Nicolò – vuole mettere a fuoco l’identità di San
Giovanni fin dall’antichità più remota. Il 16
dicembre ci siamo concentrati su una parte di
questa grande ricerca presentando il volume,
curato dalla dottoressa Laura Ballante, con la
stampa settecentesca degli Statuti Malatestiani
del 1494. Per la prima volta è stato messo a
disposizione degli studiosi il corpo di leggi che
Pandolfo Malatesta aveva promulgato e che il
Consiglio di Castello di San Giovanni applicava”.
Cosa emerge dalla lettura di queste antiche normative?
“Emergono le caratteristiche
principali della società
marignanese del tempo: una
civiltà intenta a lavori agricoli;
una terra di grandi produzioni
fra le quali emergono il grano e
la vite, dove l’odierna Cattolica
altro non era che lo sfogo commerciale
di un ricchissimo territorio
che andava da Montefiore
al mare”.
Al convegno hanno partecipato
anche Cristina Ravara Montebelli e Nicoletta
Biondi del Progetto Padma Lab. La prima ha
tenuto un intervento su “Culti della terra e delle
acque. Produzione e traffici nell’età antica. La
seconda su “Feste, riti e santi della tradizione.
Le quadrerie delle chiese di San Giovanni in
Marignano”.
“L’aspetto culturale non è l’unico di questa
ricerca – Ha chiosato al termine
dell’iniziativa Claudia
Montanari, vicesindaco e assessore
alla Cultura del Comune –
“
tutto quello che emergerà dalla
ricerca sarà utilizzato dagli
amministratori e dai marignanesi
stessi per produrre iniziative
reali nel campo di un turismo
alternativo in chiave culturale,
dove il recupero delle radici più
antiche fa parte dello sviluppo
turistico rispettoso dell’identità del territorio”.
Era la terra
del grano
e della vite
”
S. GIOVANNI APRILE 2008 15