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Numero 1 - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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e li attaccava alla corda, un’altra persona a metà che<br />

tirava la corda per il primo tratto e due persone<br />

all’esterno, una che tirava la tanica nel secondo tratto<br />

e una che la svuotava. Tutto questo turnandosi nei<br />

posti. Però all’allungarsi della grotta anche le persone<br />

che devono lavorare aumentano. Mano a mano<br />

che gli scavi proseguono, all’allungarsi della grotta,<br />

aumentano anche le persone che devono lavorare...<br />

gratis, e in tempi di crisi...<br />

Il sistema funziona anche se bisogna essere ben<br />

coordinati per fare un buon lavoro, è efficace ma<br />

poco efficiente. Per lo scavo si spendono fatiche<br />

inutili dovute principalmente agli attriti della tanica<br />

che striscia sul fondo irregolare della grotta formato<br />

da argilla e sassi; inoltre c’è da considerare il tempo di<br />

risalita (oltre al fatto che bisogna sganciare il bidone<br />

dal primo tratto e riagganciarlo sul secondo tratto di<br />

corda). Il fronte di scavo era sempre in argilla umida<br />

e quindi l’aria era respirabile ma nei tratti superiori,<br />

dove il bidone strisciava sul terreno asciutto si alzava<br />

un polverone che riempiva narici e polmoni...<br />

Sistema di trasporto<br />

Visti i problemi appena accennati e la sempre minore<br />

adesione di volontari per fare un lavoro sufficiente,<br />

abbiamo dovuto pensare a qualche soluzione per<br />

sistemare le cose in modo da fare meno fatica con<br />

un numero minore di persone, aumentando cioè<br />

l’efficienza. Le discussioni sono state animate e le<br />

idee venivano fuori da ogni dove...trenini motorizzati<br />

e non, sistemi a coclea e a catena, nastri trasportatori,<br />

sistemi funicolari, reazioni chimiche, teletrasporto...<br />

annichilimento della materia. Dopo una prima analisi,<br />

cercando innanzi tutto di privilegiare la fattibilità<br />

e la possibilità di recuperare-trasportare-installare<br />

facilmente il materiale, è stato progettato e realizzato<br />

un carrellino su “rotaia” per tutta la lunghezza della<br />

grotta, in modo da diminuire gli attriti tra tanica e<br />

terreno rendendo più fluido e veloce il movimento.<br />

Questo “sistema” prevede delle rotaie, (penso sia<br />

scontato ma meglio esplicitarlo, appoggiate sul terreno),<br />

realizzate con 2 tubi di polietilene nero “Geberit”<br />

da 3,6 cm di diametro che corrono parallele<br />

ad una distanza di circa 15 cm. I due tubi sono fissati<br />

per mezzo di viti da legno lunghe 50 mm a delle traversine<br />

distanziate di circa 40 cm una dall’altra, che<br />

poggiano direttamente sul pavimento della grotta.<br />

Quest’ultimo deve essere leggermente accomodato<br />

per ottenere un percorso il più lineare possibile. Le<br />

(Mondo sotterraneo - 13)<br />

Il sistema di trasporto è stato montato... ora<br />

bisogna scavare! (archivio <strong>SAT</strong> Bindesi)<br />

Carrellino in funzione (archivio <strong>SAT</strong> Bindesi)<br />

Particolare del carrellino (archivio <strong>SAT</strong> Bindesi)<br />

viti, durante il montaggio, vengono avvitate dalla<br />

parte superiore del tubo cercando di non far uscire<br />

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