Numero 1 - SAT Società degli alpinisti Tridentini
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Adriano Borgogno<br />
24 dicembre 2011, adesso<br />
passa il Ciuìn<br />
Anche Adriano Borgogno,<br />
el Ciuìn (ma anche Cioìn),<br />
ha passato l’ultima strettoia,<br />
quella che aspetta tutti. E noi,<br />
stretti nel meandro in attesa<br />
del turno, lo rivediamo con commozione nelle<br />
prime sale splendenti di questa caverna precipitosa.<br />
Negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, il<br />
periodo eroico del Gruppo Grotte Selva. Il tempo<br />
che ci vedeva in grotta vestiti con tute blu da meccanico<br />
fatte di cotone. Una fibra che si bagna anche<br />
quando corre una nuvola in lontananza. Figurarsi<br />
in grotta! Quando conobbi il Ciuìn, assieme a mio<br />
fratello, mio cugino ed altri amici avevo già provato<br />
l’ebrezza della speleologia. Con cordini di canapa e<br />
48<br />
lutti<br />
isidoro Zontini<br />
Ciao Isidoro, te ne sei andato all’età di 60 anni, lo<br />
scorso 17 febbraio, giovane, con tanti progetti da<br />
realizzare. Tanto coraggio e<br />
forza ci hai messo per vincere<br />
il male che ti affliggeva.<br />
Lo stesso coraggio che ci<br />
mettevi quando si affrontava<br />
una cima.<br />
Lo sport, che tanto amavi, ti<br />
ha dato tante soddisfazioni.<br />
Ma tu hai già raggiunto la<br />
cima più alta; le montagne<br />
veglieranno ora su di te.<br />
Ci hai fatto conoscere anche<br />
tua moglie Daniela alla<br />
quale hai trasmesso la passione<br />
per la montagna e per<br />
la natura. La tua presenza<br />
nel nostro sodalizio è stata importante, come nel<br />
sociale dove hai aiutato, per molti anni e con tanta<br />
pazienza, ragazzi disabili. Non troviamo parole per<br />
esprimere quanto ci mancherai, ma un giorno ci incontreremo<br />
per stringerci forte a te. Il nostro saluto<br />
e il nostro arrivederci ti accompagnino.<br />
La Sezione <strong>SAT</strong> di Storo<br />
manici di scopa segati avevamo costruito improbabili<br />
scale di corda e ci eravamo calati in diversi pozzi<br />
sull’Altopiano. La voce si diffuse e così un giorno<br />
a Borgo fui avvicinato in piazza da Adriano che mi<br />
disse: “è vero che vai in grotta? Allora dovresti venire<br />
con noi del Gruppo Grotte Selva”. Ci andai, e<br />
ci vado ancora. Tutto Il colorito gruppo si speleologi<br />
di Borgo (Aldo, Richi, Livio, Mario, Bicio, io ed<br />
altri) gravitava su due poli: il Bar al Bivio del Gildo<br />
e il leggendario “vòlto” del Ciuìn. Qui Adriano, artista<br />
del ferro dalle mani d’oro, produceva chiodi<br />
ed altri avveniristici strumenti speleo. E alle nostre<br />
esclamazioni di ammirazione rispondeva fiero: “Te<br />
sè bén come che el laora el Ciuìn”.<br />
Buon compagno di grotta. Sempre allegro, attrezzatissimo<br />
ed efficiente. Il soprannome l’aveva<br />
ereditato dal papà, ma l’aveva messo bene a frutto<br />
ed era un professore della chiodatura. Con l’ormai<br />
dimenticato “fioretto” ed un suo speciale martello<br />
appesantito nella testa da un ripieno di mercurio, in<br />
quattro e quattr’otto mandava dentro un chiodo a<br />
pressione di quelli lunghi. Ed era sicuro del proprio<br />
operato. Un giorno gli dicemmo che un suo chiodo<br />
in testa ad una diaclasi del Calgeron si muoveva.<br />
“Anca la coa del musso la scorla, ma no la se destàca!”<br />
rispose.<br />
Quello di arricchire la lingua con frasi ed espressioni<br />
che durano nel tempo è un dono di pochi. Il<br />
Ciuìn ce l’aveva. Se passando per strada ti sentivi<br />
chiamare dal lato opposto “ciò, farisèo!”, era certo<br />
lui. In uno zaino troppo pesante c’era fatalmente<br />
“Roma tòma e mezo Milàn”. Per tagliare il formaggio<br />
poi, tirava fuori uno dei suoi famosi coltelli che<br />
“el taia come ‘na lardora”, misterioso strumento<br />
che solo pochi anni fa ho finalmente individuato su<br />
una bancarella di cose vecchie.<br />
La sua malattia di speleologo non diventò cronica.<br />
Come molti, dopo alcuni anni ardenti preferì passare<br />
ad altre attività. Ma una sera d’inverno, mentre<br />
con Claudio andavamo a caricare a secchiate il tubo<br />
per aprire il primo sifone della Bigonda, lo incontrammo<br />
a Borgo e gli dicemmo: “indovina dove<br />
stiamo andando”. Gli brillarono gli occhi: “gavéo<br />
el sguazaorto?”.<br />
Speleo per sempre.<br />
Giambattista Toller - <strong>SAT</strong> Borgo - Gruppo Grotte Selva