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Numero 1 - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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do cade immediatamente sull’intelaiatura in legno<br />

scrostato di una vecchia finestra del rifugio Prospero<br />

Marchetti, da cui possiamo spaziare (miracoli<br />

dell’arte fotografica) sull’azzurro fiordo del lago di<br />

Garda che si distende laggiù, sotto un cielo pervaso<br />

da una rincorsa di biancheggianti nuvole, sfumate<br />

nelle forme più impensate.<br />

Il silenzio che improvvisamente viene a regnare è<br />

quasi subito interrotto dall’incanto dalle melodiche<br />

note della “Capana de l’Alpino”, intonate dalle voci<br />

del Coro Castèl della Sezione <strong>SAT</strong> di Arco che si<br />

spandono nella sala, abbracciando con calore i pannelli<br />

espositivi della mostra. Una struttura che propone<br />

un complesso di riproduzioni di “foto d’epoca”,<br />

pazientemente ricercate e raccolte per rendere<br />

omaggio ad un periodo che, seppur passato, rimane<br />

ancora vivissimo nei cuori di molti.<br />

In questa atmosfera si tiene l’inaugurazione della<br />

mostra “Óber <strong>degli</strong> Orsi”, carrellata di foto dedicate<br />

a Fabio “Óber” Cazzolli ed agli “Orsi dello Stivo”:<br />

un gruppo di satini arcensi, attivi per oltre un<br />

ventennio a partire dalla metà <strong>degli</strong> anni 50, ai quali<br />

va il merito di aver recuperato e reso nuovamente<br />

agibile il rifugio Marchetti uscito praticamente distrutto<br />

dal secondo conflitto mondiale.<br />

Scorrendo le immagini par di rivivere in un mondo<br />

in cui il duro lavoro di recupero e ricostruzione<br />

nulla toglieva allo spirito goliardico ed alla voglia di<br />

tornare a divertirsi dopo il buio periodo bellico, un<br />

mondo in cui bastavano un bel piatto di spaghetti<br />

ed una bottiglia di buon vino per far nascere o consolidare<br />

un’amicizia.<br />

Ma anche – e forse soprattutto – par trasparire<br />

la semplicità di queste persone, capaci di provare<br />

grandi emozioni nel percorrere i sentieri che portano<br />

allo Stivo, la loro “Montagna” tanto amata, ai cui<br />

piedi sono nate, vivono e lavorano. Possiamo inol-<br />

44<br />

tre renderci conto – grazie ad un filmato nato dalla<br />

fusione di diversi spezzoni d’epoca - che molti di<br />

questi erano veri “<strong>alpinisti</strong>”, capaci di arrampicare<br />

e salire vette importanti (dall’Ortles al Monte Rosa)<br />

con una povertà di mezzi tecnici che lascia stupiti<br />

gli scalatori di oggi.<br />

Questa mostra infine non si limita a presentare<br />

una carrellata di immagini: ogni pannello è infatti<br />

accompagnato dalle didascalie e dai versi poetici<br />

di Gilberto Galvagni, parole tanto evocative delle<br />

atmosfere rappresentate, quanto veri inni alla bellezza<br />

della natura, alla magia del silenzio, al senso<br />

di libertà, emozioni che ci pervadono quando “con<br />

un dito possiamo toccare il cielo”.<br />

Grande il riscontro ed il gradimento del pubblico,<br />

la cui componente più “anziana” ha potuto “riconoscersi”<br />

nelle immagini ed ha ricordato quei tempi<br />

passati, ha rievocato succosi aneddoti, il tutto lasciandosi<br />

emotivamente coinvolgere dalla narrazione<br />

fotografica e poetica del complesso.<br />

Con questo vien lecito e spontaneo aggiungere: una<br />

degna conclusione delle manifestazioni per l’80°<br />

anniversario della nostra sezione.<br />

Laura Ceretti<br />

AlBiANo<br />

dove, come e quando del nuovo Gruppo<br />

<strong>SAT</strong> di Albiano<br />

La <strong>SAT</strong> è una realtà ben radicata sul nostro territorio,<br />

con l’obiettivo di valorizzare in tutti i suoi<br />

aspetti la montagna, l’ambiente montano e soprattutto<br />

l’andare in montagna.<br />

Perché allora non farlo con famiglie e amici, organizzando<br />

gite ed uscite mirate per fare gruppo e<br />

trascorrere dei momenti in allegria?<br />

Far conoscere ai bambini la natura e le bellezze<br />

delle nostre montagne, collaborare con altre associazioni,<br />

parrocchia, comune e scuola per iniziative<br />

inerenti l’ambiente, formare ed informare con incontri<br />

a tema le persone sui rischi e sulle opportunità<br />

che ci sono nell’andare in montagna, proporre<br />

serate con video e filmati sulle attività <strong>alpinisti</strong>che...<br />

Queste sono alcune delle idee che ci sono balenate<br />

in testa quando, una domenica pomeriggio, rientrando<br />

da un’escursione in alta montagna abbiamo<br />

pensato di formare un gruppo <strong>SAT</strong> nel nostro paese.<br />

Fin da quel pomeriggio abbiamo capito che non<br />

sarebbe stata un’impresa facile (en trà che eren coti,

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