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giornalino 2012 definitivo - A. Agherbino

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“MISSIONE GIOVANI”<br />

DAL SEMINARIO REGIONALE… AL NOSTRO ISTITUTO<br />

Era appena incominciato l'anno scolastico, quando<br />

una nuova offerta interdisciplinare ci veniva data per<br />

arricchire il nostro bagaglio culturale. Si tratta del<br />

progetto “Missione Giovani” organizzato dalla<br />

diocesi di Conversano-Monopoli e dal Seminario<br />

Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta. “I giovani per<br />

i giovani”. Sei giovani seminaristi incontrano per una<br />

settimana i giovani di ogni paese della diocesi. Il<br />

progetto, che ha per tema la chiamata, è mirato alla<br />

riscoperta della vocazione. È un evento che si innesta<br />

nella pastorale ordinaria, sullo stile pastorale<br />

missionario.<br />

Inoltre, il progetto è finalizzato al recupero del sentimento religioso da parte dei giovani. A tal<br />

fine, il progetto nasce per giungere in particolar modo nelle scuole e nelle parrocchie, oltre che a<br />

livello cittadino.<br />

Su questa programmazione, la Consulta della Pastorale Giovanile del nostro paese, si è data da<br />

fare per ospitare i seminaristi a Noci. Dal 23 al 29 settembre 2011, tutta la comunità nocese ha<br />

partecipato ai vari incontri organizzati nel paese; così, tra le testimonianze dei seminaristi nelle<br />

scuole, tra i vari incontri di preghiera, conferenze di esperti su tematiche centrali della nostra<br />

società contemporanea, tra adorazioni e dibattiti, tra momenti di riflessione e festeggiamenti, la<br />

“Missione” ha portato a termine il suo compito.<br />

In particolare, nella nostra scuola I.I.S.S. “A. <strong>Agherbino</strong>”, si sono svolti incontri unici ed<br />

interessanti durante le ore di religione, accompagnati dalla nostra docente prof.ssa Anna<br />

Durante e da due simpaticissimi seminaristi, Gianluca e Michele, i quali ci hanno guidato in<br />

questa nuova esperienza alla ricerca e al recupero del sentimento religioso da parte di noi<br />

ragazzi. Gli incontri si sono basati su dialoghi e dibattiti aperti con loro e sull'ascolto di canzoni,<br />

in particolare “Salvami” dei Modà e “Meraviglioso” dei Negramaro, sulle quali sono state fatte<br />

delle lunghe riflessioni sulle belle e brutte esperienze che ci riserva la vita e sul proprio modo di<br />

essere. In questa circostanza i ragazzi sono stati molto soddisfatti nell'aver incontrato due<br />

seminaristi che hanno dato spazio al loro modo di pensare, di riflettere, di dire un proprio<br />

pensiero e, soprattutto, nell'averli aiutati a riscoprire il proprio sentimento religioso. E, proprio<br />

per questo, molti ragazzi si sono messi in contatto con i due seminaristi, scambiandosi i propri<br />

numeri di cellulare e chattando con loro attraverso il social network più conosciuto al mondo,<br />

Facebook. Inoltre, i seminaristi, durante l'anno, ci hanno scritto delle lettere, in particolare con<br />

una ci ringraziavano per la bellissima e attenta accoglienza che abbiamo loro riservato e su come<br />

loro siano riusciti a toccare con le loro parole il nostro cuore, le nostre vite, i nostri sentimenti, e<br />

soprattutto di essere riusciti a farci riflettere sul senso della nostra vita e su chi questa possa<br />

avercela data.<br />

È bene quindi ricordare, a scopo informativo, i nomi di quei sei seminaristi che ci hanno<br />

accompagnati in questa bellissima esperienza: Gianluca, Michele, Sabino, Federico, Giovanni e<br />

Pasquale.<br />

Della Corte Elisabetta – Classe 3a A O.G.A. - Noci<br />

Per decenni le patologie<br />

tumorali sono state considerate<br />

un vero e proprio tabù, un<br />

messaggio di sofferenza e<br />

dolore quasi privo di speranza.<br />

N e g l i u l t i m i a n n i s i è<br />

particolarmente sviluppata la<br />

cultura della prevenzione e<br />

della diagnosi precoce. Grazie<br />

alla prevenzione nel 54% dei<br />

casi il tumore diventa curabile e<br />

siamo tutti al corrente che,<br />

intensificando le campagne di<br />

sensibilizzazione, potremmo<br />

arrivare ad una guaribilità<br />

dell'80%.<br />

Per questo nel mio istituto ogni<br />

anno viene organizzato un seminario in/formativo con<br />

l'associazione LILT, inteso come un momento per condividere un<br />

bene inestimabile: la salute.<br />

IL RUOLO DEI CIC<br />

NEI PROCESSI DI PREVENZIONE<br />

Il CIC si propone dunque quale spazio<br />

scolastico polifunzionale, un luogo in cui si<br />

trovano operatori scolastici o professionisti<br />

esterni alla scuola disponibili ad ascoltare i<br />

disagi, i malesseri e le incertezze dei ragazzi,<br />

nel quale fornire informazioni e consulenze ,<br />

attivare e promuovere il protagonismo, la<br />

progettazione, la partecipazione giovanile<br />

anche attraverso attività ricreative, momenti<br />

di dialogo e di riflessione.<br />

Per quanto riguarda lo sportello CIC,<br />

all'interno dell'istituto <strong>Agherbino</strong> di<br />

Putignano si sottolinea che si è avuta una<br />

grande affluenza di studenti; le problematiche<br />

emerse sono legate a situazioni familiari,<br />

scolastiche e a volte di dipendenza. A tal<br />

proposito, poiché il disagio giovanile<br />

coinvolge tutti ed è prioritario agire sulle<br />

cause, se si vuole esercitare quella<br />

prevenzione cosiddetta “Primaria”,<br />

l'adolescenza richiede maggiore attenzione<br />

per le sue caratteristiche ed esigenze.<br />

Si evidenzia, inoltre, che c'è stata anche una<br />

partecipazione dei genitori allo sportello per<br />

affrontare le problematiche del “Mestiere” di<br />

genitore attraverso l'ascolto, i consigli e le<br />

strategie da applicare a casa con i figli e<br />

potenziare il collegamento scuola e famiglia<br />

per facilitare il raggiungimento degli<br />

obiettivi.<br />

Pertanto si auspica, che anche per il prossimo<br />

futuro scolastico, la suddetta attività venga<br />

arricchita da più interventi con l'obiettivo di<br />

offrire agli studenti validi strumenti per<br />

acquisire competenze per migliorare il<br />

proprio benessere.<br />

Non dimentichiamoci che ciò che più conta è il<br />

comprendere quanto gli adolescenti abbiano<br />

bisogno di ascolto e di attenzione ai loro<br />

problemi, anche quando dicono di voler fare<br />

da soli e provare a cavarsela senza l'aiuto di<br />

nessuno.<br />

Prof.ssa Rosa Fiore<br />

PREVENZIONE NELLA NOSTRA SCUOLA CON LA LILT<br />

PROGETTI<br />

Durante questa azione educativa la dottoressa ci ha illustrato<br />

minuziosamente i metodi di prevenzione e le soluzioni a eventuali<br />

tumori e ha focalizzato la sua attenzione sull'alimentazione e sui<br />

danni che procurano fumo e alcol al nostro organismo.<br />

Tutti noi ragazzi delle classi II e III del nostro istituto siamo stati<br />

protagonisti attivi ponendo interrogativi interessanti alla<br />

dottoressa. Inoltre è stata richiamata la nostra attenzione sulle<br />

regole quotidiane della salute: non fumare, non fare abuso di alcol,<br />

seguire una sana e corretta alimentazione.<br />

La finalità dell'intervento formativo è stata quella di promuovere il<br />

miglioramento delle capacità di attenzione, apprendimento,<br />

partecipazione, consapevolezza, adeguatezza per rendere noi allievi<br />

capaci di essere giovani cittadini maturi e attivi.<br />

La presa in carico della prevenzione deve essere, tra le pratiche in<br />

uso nella nostra scuola, di particolare interesse perché non richiede<br />

impegno ma responsabilità verso noi stessi, in quanto la salute è il<br />

nostro bene più prezioso !!<br />

Gianfranco L'Abbate<br />

classe II A<br />

AGHERBINO<br />

W RLD 13

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