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2. Dimensionamento dinamico - Meccanica e costruzione delle ...

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COSTRUZIONE DI MACCHINE II<br />

NOTE SU DIMENSIONAMENTO DINAMICO DI ORGANI MECCANICI<br />

illustrato. L’oscillazione è, cioè, indotta dall’atto di moto: si definisce velocità critica di un albero il<br />

numero di giri cui corrisponde una frequenza flessionale propria del sistema: la velocità critica è<br />

pertanto indipendente dal momento trasmesso. Gli alberi, di dimensioni trasversali spesso piccole<br />

rispetto alla lunghezza, hanno per lo più deformazioni flessionali più grandi di quelle torsionali: le<br />

velocità critiche, quindi, si manifestano a frequenze relativamente basse: non sono infrequenti casi<br />

di alberi che lavorano al di sopra della prima velocità critica (sono detti alberi flessibili). Però,<br />

differentemente che per le frequenze di risonanza torsionali, non è necessario conoscere tutto lo<br />

spettro <strong>delle</strong> frequenze proprie flessionali per due motivi: a) poiché le vibrazioni sono smorzate e<br />

quindi le alte frequenze non sono pericolose (gli attriti viscosi sono proporzionali alla velocità); b)<br />

poiché la frequenza fondamentale (la più bassa) è la più pericolosa (poco attenuata) e può essere<br />

eccitata dal moto.<br />

FIG. III.9. Disco rotante simmetrico con supporti privi d’attrito.<br />

L’analisi del comportamento flessionale degli alberi può muovere dal caso di rotore simmetrico<br />

assimilato ad unico disco, FIG. 9, con sospensioni simmetriche prive d’attrito. Queste ipotesi fanno<br />

sì che, a velocità di rotazione costante, la deformata dell’albero rimane piana. Scelto un referenziale<br />

fisso O(xyz), le oscillazioni del baricentro sono descritte dalle:<br />

2<br />

2<br />

m ( && xe - ω cosωt)<br />

+ k x = 0 , m( && xe - ω sinωt)<br />

+ k y = 0 , con: kx = ky = k [3.28]<br />

ove: m, massa del disco; k, elasticità flessionale; e, eccentricità di calettamento della massa.<br />

E’ esplicita la forzante (armonica) data dall’atto di moto. L’integrale particolare è una oscillazione,<br />

sincrona rispetto alla rotazione (il baricentro del disco rimane in un piano rotante con velocità ω),<br />

che tende ad ampiezze illimitate se: ω = ωo = k m .<br />

Il risultato vale in assenza di smorzamenti. In presenza di piccoli smorzamenti viscosi:<br />

2<br />

m ( && xe - ω cosωt)<br />

+ h x& + k x = 0<br />

Seguono gli integrali completi:<br />

2<br />

, m( && ye - ω sinωt<br />

) + h y& + k y = 0 [3.29]<br />

- t<br />

x(t) = A e cos( 1<br />

2<br />

1- t+ ) + 1<br />

e cos(<br />

t<br />

2 2 2<br />

( o- ) +4 o<br />

ζω<br />

ζ ω ϕ<br />

2 ω<br />

2<br />

ω − φ ) , con: k<br />

2 2<br />

ω =<br />

2 2 2<br />

o<br />

ω ω ζ ωω<br />

m , e: ζ = h<br />

4km<br />

[3.30a]<br />

- t<br />

y(t) = A e cos( 2<br />

2<br />

1- t+ ) + 2<br />

e<br />

2 2 2<br />

( o- ) +4 o<br />

sin(<br />

t<br />

ζω<br />

ζ ω ϕ<br />

2 ω<br />

2 2 2<br />

ω ω ζ ωω<br />

ω − φ ) ,<br />

2ζωω<br />

o<br />

ove: tanφ<br />

= 2 2 ωo-ω [3.30b]<br />

In realtà la presenza del termine viscoso introduce una componente di forza che è in quadratura<br />

rispetto al termine inerziale e a quello elastico; dall’equilibrio, si constata che l’atto di moto non<br />

può rimanere piano, quindi i risultati [3.30] sono solo approssimativamente corretti (tanto più veri<br />

quanto più piccolo è il termine dissipativo).<br />

III.3.1. Vibrazioni flessionali sincrone: alberi con una o più masse.<br />

Le considerazioni introduttive introducono a modelli caratterizzabili da vibrazioni sincrone; il<br />

sincronismo può presentarsi in relazione alla velocità di rotazione dell’albero o ad un suo multiplo.<br />

Sfruttando questa proprietà, l’atto di moto è riconoscibile restare piano (le forze d’inerzia e quelle<br />

di richiamo elastico sono in opposizione di fase) ed è facilmente ottenibile rispetto ad un sistema di<br />

coordinate rotante O(ξηz), l’ultimo asse rimanendo inalterato, poiché il disco (per la simmetria del<br />

tutto ruota senza mutare assetto). L’equazione di equilibrio del disco impone l'eguaglianza della<br />

forza di campo (centrifuga) con la forza elastica di richiamo dell’albero. Se k è la costante elastica<br />

flessionale, si ha subito:<br />

A cura di R.C. Michelini, R.P. Razzoli – PMARlab - DIMEC<br />

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