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Seminari di Ematologia Oncologica - Società Italiana di Ematologia

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70 <strong>Seminari</strong> <strong>di</strong> <strong>Ematologia</strong> <strong>Oncologica</strong><br />

Le seguenti caratteristiche anatomo-patologiche<br />

fanno dell’AITL un’entità <strong>di</strong>stinta e ben definita tra<br />

i PTCLs:<br />

- un <strong>di</strong>ffuso infiltrato polimorfo costituito da cellule<br />

neoplastiche T <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a taglia con abbondante<br />

citoplasma chiaro, piccoli linfociti, istiociti<br />

o cellule epitelioi<strong>di</strong>, immunoblasti, eosinofili<br />

e plasmacellule;<br />

- intensa vascolarizzazione;<br />

- proliferazione perivascolare <strong>di</strong> cellule follicolari<br />

dendritiche (follicular dendritic cells, FDC);<br />

- la presenza <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> cellule B ad abito blastico,<br />

spesso EBV positive, che ricordano morfologicamente<br />

la cellula <strong>di</strong> Reed-Sternberg.<br />

Il background reattivo è spesso predominante<br />

rispetto alla componente neoplastica (49). Le<br />

<strong>di</strong>verse componenti cellulari si <strong>di</strong>stribuiscono in<br />

modo da creare tre <strong>di</strong>versi quadri morfologici o<br />

pattern architetturali:<br />

- con follicoli iperplastici (pattern I, poco frequente);<br />

- con follicoli depleti (pattern II);<br />

- senza follicoli (pattern III).<br />

La progressiva per<strong>di</strong>ta dei follicoli corrisponde ad<br />

un progressivo incremento della componente neoplastica<br />

e rappresenta quin<strong>di</strong> uno sta<strong>di</strong>o più avanzato<br />

<strong>di</strong> malattia (50, 51).<br />

Le cellule neoplastiche nell’AITL sono linfociti T<br />

maturi CD4+ CD8- ed esprimono la maggior<br />

parte degli antigeni pan-T (Tabella 2) (1). È stato<br />

recentemente <strong>di</strong>mostrato che la controparte normale<br />

dell’AITL è un particolare subset <strong>di</strong> linfociti<br />

T helper follicolari (follicular helper T cells, TFH)<br />

(50, 52, 53). I TFH sono fisiologicamente situati<br />

al limite tra la zona del mantello e i centri germinativi<br />

dove interagiscono con le cellule B inducendo<br />

l’espressione <strong>di</strong> AID (activation-induced<br />

deaminase), importante nella <strong>di</strong>fferenziazione dei<br />

linfociti B. In effetti la maggior parte dei casi <strong>di</strong><br />

AITL esprime CD10 e BCL6, tipicamente associati<br />

ai centri germinativi ed alle TFH cells, e<br />

CXCL13, chemochina che favorisce l’espansione<br />

delle cellule B, la <strong>di</strong>fferenziazione in plasmacellule<br />

e l’ipergammaglobulinemia (50, 52, 53). Ad<br />

ulteriore conferma, recentemente stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> GEP<br />

hanno mostrato un profilo <strong>di</strong> espressione genica<br />

simile tra le TFH e le cellule neoplastiche<br />

dell’AITL. Inoltre, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> GEP hanno confermato<br />

la predominanza della componente cellu-<br />

lare reattiva nel milieu cellulare. In sostanza, le cellule<br />

non neoplastiche coinvolte nella risposta<br />

immune umorale rappresentano la principale<br />

caratteristica <strong>di</strong>stintiva dell’AITL (54).<br />

Il VEGF (vascular endothelial growth factor) è altamente<br />

espresso nell’AITL, è responsabile della tipica<br />

intensa vascolarizzazione e potrebbe rappresentare<br />

un possibile target terapeutico (5).<br />

Le alterazioni molecolari che sottendono alla trasformazione<br />

neoplastica delle TFH non sono ad<br />

oggi note. Recenti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> citogenetica hanno in<strong>di</strong>viduato<br />

tra le alterazioni più frequenti la trisomia<br />

dei cromosomi 3, 5 e 21, la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 6q e del<br />

cromosoma X (55).<br />

Linfoma T/NK extranodale (nasal type)<br />

Le entità definite extranodal NK/T cell lymphoma,<br />

nasal type (NK/TCLs) rappresentano circa il 5-10%<br />

dei LNH registrati soprattutto in Estremo Oriente<br />

e nel Sud- Centro America, mentre rappresentano<br />

un’entità rara nelle popolazioni Occidentali (10).<br />

Nella classificazione REAL, i NK/TCLs erano chiamati<br />

“linfomi angiocentrici” per il caratteristico pattern<br />

<strong>di</strong> crescita angioinvasivo, con <strong>di</strong>struzione<br />

vascolare e necrosi. Da un punto <strong>di</strong> vista anatomo-patologico<br />

è facilmente riconoscibile un’invasione<br />

dell’albero vascolare da parte delle cellule<br />

neoplastiche con conseguente occlusione vascolare,<br />

ischemia e necrosi tissutale (29).<br />

La 3 a e<strong>di</strong>zione della WHO ha sostituito il termine<br />

linfomi angiocentrici con il termine extranodal NK/T<br />

cell lymphoma, nasal type per i seguenti motivi (2):<br />

- la definizione NK/T è stata utilizzata per in<strong>di</strong>care<br />

che nella maggior parte dei casi la cellula neoplastica<br />

deriva da cellule NK [CD2+, CD56+,<br />

cCD3 +, EBV+] ma che in rari casi, pur con le<br />

stesse caratteristiche cliniche e morfologiche,<br />

la cellula neoplastica può esprimere un fenotipo<br />

T (EBV+ CD56- cytotoxic T cell);<br />

- il termine nasal-type è stato utilizzato in considerazione<br />

del fatto che la maggior parte dei casi<br />

si presenta a livello della cavità nasale e delle<br />

strutture anatomiche ad essa associate.<br />

Per quanto riguarda l’immunofenotipo, le cellule<br />

neoplastiche esprimono fenotipo NK e sono tipicamente<br />

CD2+. Il marcatore <strong>di</strong> superficie CD3 è<br />

negativo mentre è positivo il cCD3 ; questo pattern<br />

è tipico <strong>di</strong> neoplasie <strong>di</strong> derivazione NK.<br />

Molecole citossiche quali granzyme B, perforine

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