Flamma fumo est proxima (Dove c'è fumo c'è fiamma ... - Cineas
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1-Butene 11,5 14 Ciclopropano 11,5 14<br />
n-Eptano 11,5 14,5 n-Esano 12 14,5<br />
Etano 11 13,5 Etere etilico 10,5 13<br />
Etere metilico 10,5 13 Etilene 10 11,5<br />
Formiato di metile 10 13,5 Idrogeno 5 5,2<br />
Isobutano 12 15 Isobutilene 12 15<br />
Isopentano 12 14,5 Metano 12 14,5<br />
Metil etil chetone 11 13,5 Ossido di<br />
carbonio<br />
5,5 5,5<br />
5.2. Combustibili liquidi<br />
Nel caso di combustibili liquidi i limiti possono essere espressi oltre che in<br />
percentuale in volume anche in termini di temperatura. La temperatura più bassa<br />
alla quale il vapore, sviluppato dal liquido, forma con l'aria una miscela che si<br />
in<strong>fiamma</strong> sotto l'azione di una sorgente di accensione è definita punto di<br />
in<strong>fiamma</strong>bilità (flash point). Valori sperimentali del punto d’in<strong>fiamma</strong>bilità di singoli<br />
liquidi sono reperibili in letteratura. La Tabella 6 riporta il punto di in<strong>fiamma</strong>bilità di<br />
alcuni solventi.<br />
Tabella 6 - In<strong>fiamma</strong>bilità di alcuni combustibili liquidi<br />
Li,% vol. PI, °C<br />
acetone 2,6 -18<br />
acrilonitrile 3 0<br />
benzene 1,4 -11<br />
solfuro di carbonio 1,0 -30<br />
cicloesano 1,3 -18<br />
etere etilico 1,8 -45<br />
acetato di etile 2,5 -4<br />
eptano 1,05 -4<br />
esano 1,2 -26<br />
alcol metilico 7,3 11<br />
toluene 1,27 4<br />
Il punto d’in<strong>fiamma</strong>bilità è un’importante proprietà di un liquido in<strong>fiamma</strong>bile dal<br />
punto di vista della sicurezza, perché consente di valutare il pericolo d’incendio e<br />
di esplosione connesso con le operazioni d’immagazzinamento, maneggio e<br />
trasporto. I liquidi con punto d’in<strong>fiamma</strong>bilità relativamente basso richiedono<br />
particolari precauzioni, mentre punti d’in<strong>fiamma</strong>bilità superiori a 50-60 o C perdono<br />
gradualmente il loro significato in relazione alla sicurezza.<br />
Spesso l'interesse pratico è focalizzato sul punto d’in<strong>fiamma</strong>bilità di miscele<br />
multicomponenti dei seguenti tipi: miscele in cui tutti i componenti sono<br />
in<strong>fiamma</strong>bili e miscele in cui alcuni componenti non sono in<strong>fiamma</strong>bili.<br />
I componenti non in<strong>fiamma</strong>bili solitamente hanno un effetto inibente, nel senso<br />
che l'intervallo d’in<strong>fiamma</strong>bilità della miscela risulterà più ristretto o addirittura<br />
annullato.<br />
6. Energia di accensione<br />
L’energia minima di accensione è definita come la quantità minima di energia<br />
termica rilasciata in un punto di una miscela in<strong>fiamma</strong>bile che provoca la<br />
propagazione della <strong>fiamma</strong> lontano dal punto d’innesco. L'energia di accensione