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Flamma fumo est proxima (Dove c'è fumo c'è fiamma ... - Cineas

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Potere calorifico inferiore, quando l’acqua è considerata allo stato di vapore.<br />

La relazione tra i due poteri calorifici è data da:<br />

PCI = PCS - 600 x (U + 9H)<br />

__________________<br />

<strong>Dove</strong> U = percentuale in peso di acqua (umidità) contenuta nel combustibile<br />

H = percentuale di idrogeno contenuto nel combustibile<br />

600 = kcal necessarie all’evaporazione di 1 kg di acqua.<br />

Ai fini pratici, come già detto, si utilizza maggiormente il potere calorifico inferiore<br />

con l’acqua allo stato di vapore. Il potere calorifico di un generico combustibile può<br />

essere determinato:<br />

Sperimentalmente con la bomba calorimetrica, in cui una quantità nota di<br />

combustibile è bruciata completamente (in ossigeno sotto pressione).<br />

Assumendo le condizioni adiabatiche (cioè senza scambio di calore con<br />

l’ambiente), la quantità di calore rilasciata è calcolata dall’aumento di<br />

temperatura (ΔT) del calorimetro (immerso in un bagno d’acqua) e del suo<br />

contenuto.<br />

Mediante calcolo se si conosce la stechiometria della combustione o l’analisi<br />

elementare.<br />

4. Temperatura adiabatica di <strong>fiamma</strong><br />

Torniamo per un attimo alle due reazioni di combustione stechiometriche (1) e (2)<br />

del metano con ossigeno e aria: in entrambe le reazioni una mole di metano<br />

reagisce con due moli di ossigeno; poiché è presente, in entrambi i casi, la stessa<br />

quantità di combustibile la quantità di calore rilasciata sarà la stessa per le due<br />

reazioni. Diversa è invece la temperatura finale raggiunta dai gas di combustione:<br />

nel caso dell’aria, l’azoto che non partecipa alla reazione di combustione,<br />

assorbirà una parte del calore generato agendo come diluente termico, per cui la<br />

temperatura finale raggiungibile sarà minore rispetto alla combustione con il solo<br />

ossigeno.<br />

La temperatura finale teorica raggiungibile da una combustione, denominata<br />

temperatura adiabatica di <strong>fiamma</strong>, può essere calcolata manualmente per sistemi<br />

relativamente semplici. Per applicazioni più complicate si ricorre ad appositi<br />

software.<br />

Consideriamo, come esempio di calcolo manuale, la combustione stechiometrica<br />

del propano (C3H8) in aria a 25 °C.<br />

C3H8 + 5O2 + 18,8N2 →3CO2 + 4H2O + 18,8N2<br />

100<br />

ΔHc = -2044 kJ/mol<br />

Poiché ΔHc = cp x ΔT, dove cp è il calore specifico medio dei prodotti di<br />

combustione e ΔT è l’aumento adiabatico di temperatura potremo scrivere ΔT =<br />

ΔHc/cp.

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