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Flamma fumo est proxima (Dove c'è fumo c'è fiamma ... - Cineas

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Se manca uno dei lati del triangolo, l’incendio non si verificherà; se uno dei lati è<br />

rimosso l’incendio si <strong>est</strong>inguerà. Il triangolo del fuoco costituisce il punto di<br />

partenza per tutti i metodi di prevenzione e di lotta antincendio.<br />

Se il combustibile è un solido o un liquido deve essere preriscaldato per generare<br />

una quantità di vapori sufficiente per formare una miscela in<strong>fiamma</strong>bile con<br />

l’ossigeno dell’aria.<br />

2. Stechiometria della combustione<br />

Consideriamo le reazioni di combustione completa del metano in ossigeno (1) e in<br />

aria (2):<br />

CH4 + 2O2 → CO2 + 2H2O (1)<br />

CH4 + 2O2 + 2(3,76)N2 → CO2 + 2H2O + 2(3,76)N2 (2)<br />

Si nota che i prodotti di combustione (CO2 e H2O) sono gli stessi in entrambe le<br />

reazioni ma, nel caso dell’aria bisogna considerare anche la presenza dell’azoto<br />

che, essendo inerte, non partecipa alla reazione di combustione e si ritrova<br />

inalterato anche a d<strong>est</strong>ra. Poiché l’aria è costituita dal 21% di ossigeno e dal 79%<br />

di azoto è facile calcolare che per ogni mole di ossigeno presente nella reazione<br />

avremo 3,76 moli di azoto (79/21 = 3,76).<br />

Normalmente si dice che le reazioni, così come scritte sopra, sono<br />

stechiometricamente bilanciate, nel senso che il combustibile e il comburente sono<br />

presenti in un rapporto tale per cui tutto il carbonio è ossidato a CO2 e tutto<br />

l’idrogeno a H2O. In qu<strong>est</strong>o caso è molto facile calcolare la concentrazione<br />

stechiometrica del metano (% in vol.) e dell’aria (sempre % in vol., detta anche<br />

aria teorica). Per esempio, per la reazione (2):<br />

Le moli totali dei reagenti sono:<br />

CH4 + 2O2 + 7,52N2 → CO2 + 2H2O + 7,52N2<br />

1CH4 + 2O2 + 7,52N2 = 10,52 per cui la concentrazione stechiometrica del metano<br />

sarà 1/10,52 x 100 = 9,5 % e quella dell’aria sarà 9,52/10,52 x 100 = 90,5 %.<br />

La conoscenza delle concentrazioni stechiometriche è molto importante sia ai fini<br />

dell’ottimizzazione della combustione che per la sicurezza.<br />

Per esempio, se il rapporto tra combustibile e comburente non è quello<br />

stechiometrico (eccesso o difetto di un reagente rispetto all’altro) tra i prodotti della<br />

combustione ritroviamo il reagente in eccesso o, se l’aria è in difetto, anche<br />

dell’ossido di carbonio CO.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza, la reazione stechiometrica, per tutti combustibili,<br />

è quella più reattiva e quindi è quella che genera la pressione d’esplosione più alta<br />

(perché è quella che genera la quantità di calore maggiore), è quella che ha<br />

l’energia di accensione e la temperatura di autoaccensione più basse, la velocità<br />

di propagazione della <strong>fiamma</strong> più alta, ecc.

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