Flamma fumo est proxima (Dove c'è fumo c'è fiamma ... - Cineas
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- temperatura e pressione<br />
- presenza di gas inerti o di altri gas in<strong>fiamma</strong>bili.<br />
Un importante fattore che influisce sui limiti d’in<strong>fiamma</strong>bilità è la posizione della<br />
sorgente d’innesco. Da un punto di vista della sicurezza, la determinazione dei<br />
limiti d’in<strong>fiamma</strong>bilità è più conservativa con propagazione verso l'alto.<br />
Se si determina l'in<strong>fiamma</strong>bilità in recipienti sufficientemente grandi, l'effetto del<br />
raffreddamento delle pareti è quasi trascurabile (per esempio in recipienti sferici).<br />
Se le misure sono effettuate in cilindri stretti, occorre considerare che i limiti si<br />
allargano a mano a mano che cresce il rapporto diametro/altezza del tubo. Poiché<br />
il calore è trasferito dal fronte di <strong>fiamma</strong> alle pareti del tubo per irraggiamento,<br />
conduzione e convezione, il diametro deve essere tale che l'effetto raffreddante<br />
delle pareti non abbia influenza sulla propagazione della <strong>fiamma</strong>.<br />
Molti combustibili che non sono in<strong>fiamma</strong>bili in aria possono invece accendersi e<br />
bruciare in ossigeno (per esempio alcuni idrocarburi alogenati).<br />
Per i gas e vapori il limite inferiore in ossigeno differisce di poco rispetto a quello in<br />
aria, mentre il limite superiore è molto più elevato. Sono noti pochi dati sui limiti<br />
d’in<strong>fiamma</strong>bilità con ossidanti diversi dall'aria o dall'ossigeno.<br />
Nella Tabella 3 sono riportati i limiti d’in<strong>fiamma</strong>bilità di alcuni combustibili in<br />
miscela con diversi ossidanti, a 25° C e pressione atmosferica.<br />
Tabella 3 - Limiti d’in<strong>fiamma</strong>bilità di alcuni combustibili in miscela con diversi<br />
ossidanti<br />
Aria Ossigeno Cloro<br />
Li Ls Li Ls Li Ls<br />
Metano 5 15 5,1 61 5,6 70<br />
Etano 3 12,4 3 66 6,1 58<br />
Etilene 2,7 36 2,9 80 - -<br />
Idrogeno 4 75 4 94 4 89<br />
La temperatura influenza notevolmente le caratteristiche d’in<strong>fiamma</strong>bilità, perché<br />
agisce sulla tensione di vapore, sulla velocità di reazione, sui limiti<br />
d’in<strong>fiamma</strong>bilità, sulla velocità di propagazione della <strong>fiamma</strong>, sulla tendenza<br />
all'autoaccensione, ecc.<br />
Solitamente, un aumento di temperatura produce un allargamento dell'intervallo<br />
d’in<strong>fiamma</strong>bilità, cioè il limite inferiore si abbassa mentre quello superiore si alza. I<br />
limiti variano linearmente con la temperatura e l'effetto si fa sentire soprattutto sul<br />
limite superiore. Nella Fig. 2 sono riportati, come esempio, i limiti d’in<strong>fiamma</strong>bilità<br />
dell'etilene in aria, a diverse temperature e a pressione atmosferica.