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Liste Rosse Efemerotteri, Plecotteri, Tricotteri. Specie m<strong>in</strong>acciate <strong>in</strong> Svizzera UFAM/CSCF 2012 18<br />
2.4 Paludi<br />
Si dist<strong>in</strong>guono due tipi pr<strong>in</strong>cipali di paludi: le torbiere alte e le torbiere basse. Le<br />
torbiere alte si sono sv<strong>il</strong>uppate pr<strong>in</strong>cipalmente alle alt<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>i più elevate, <strong>in</strong> regioni<br />
caratterizzate da precip<strong>it</strong>azioni abbondanti, umid<strong>it</strong>à e temperature più basse. La loro<br />
alimentazione idrica, povera di nutrienti, dipende unicamente dalle precip<strong>it</strong>azioni. Vi si<br />
trovano solo piccoli corpi d’acqua come conche, piccoli stagni e depressioni (biotopi<br />
primari). Le torbiere basse si formano su suoli permanentemente umidi. La loro alimentazione<br />
idrica, più o meno ricca di m<strong>in</strong>erali, proviene dalle falde freatiche. Nelle<br />
torbiere basse si trovano piccoli specchi d’acqua, sorgenti e ruscelli sorgivi (biotopi<br />
primari). Le paludi sono colonizzate da specie molto specializzate, soprattutto di Tricoterri,<br />
tra cui si trovano anche rel<strong>it</strong>ti glaciali.<br />
Tra i biotopi secondari figurano le fosse d’escavazione di torba, formatesi <strong>in</strong> passato<br />
quando veniva praticata un’estensiva estrazione artigianale della torba, e i canali di<br />
drenaggio ad esse associate.<br />
2.4.1 Misure per la protezione e lo sv<strong>il</strong>uppo delle specie palustri<br />
> Lasciare <strong>in</strong>tatti i biotopi primari – anche quelli che sembrano di scarsa importanza –<br />
e l’ambiente circostante; preservarli dalla distruzione e dalla degradazione causate<br />
dalla costruzione di vie di comunicazione, condutture, drenaggi, opere di presa per<br />
sorgenti e impianti turistici (impianti di trasporto, piste per sci e sci di fondo).<br />
> Ev<strong>it</strong>are i danni da calpestio di persone e bestiame.<br />
2.4.2 Rigenerazione delle paludi<br />
> Il b<strong>il</strong>ancio idrico di molte paludi è compromesso e deve essere favor<strong>it</strong>o <strong>il</strong> riprist<strong>in</strong>o<br />
delle zone umide, per esempio mediante la chiusura dei fossati di drenaggio.<br />
> Creare dei biotopi secondari (W<strong>il</strong>dermuth e Küry 2009) come piccoli fossi scavati<br />
manualmente che possono <strong>in</strong>terrarsi piuttosto rapidamente e anche prosciugarsi.<br />
> Creare stagni di torbiera bassa poco profondi che non si prosciugano.<br />
> I canali delle paludi sfociano per lo più nei torrenti e sono pertanto connessi alla rete<br />
idrografica. Pertanto si può verificare una migrazione di pesci che può essere ev<strong>it</strong>ata<br />
costruendo degli sbarramenti che ne impediscono <strong>il</strong> passaggio.<br />
2.5 Sorgenti<br />
Le sorgenti sono punti di emergenza delle acque di falda. Alla sorgente appartiene sia<br />
l’area <strong>in</strong> cui l’acqua giunge <strong>in</strong> superficie, sia <strong>il</strong> ruscello sorgivo che da lì si forma. Le<br />
sorgenti formano con i loro ruscelli sorgivi un’un<strong>it</strong>à ecologica che può avere aspetti<br />
molto vari a seconda della natura geologica del sottosuolo, dell’alt<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>e e della<br />
regione. Le sorgenti naturali (biotopi primari) si raggruppano, <strong>in</strong> base al tipo di emergenza<br />
<strong>in</strong> superficie della falda sotterranea, <strong>in</strong> tre tipologie diverse: 1. Sorgenti reocrene,<br />
<strong>in</strong> cui l’acqua fuoriesce da usc<strong>it</strong>e ristrette e per lo più con forte corrente generando