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Liste Rosse Efemerotteri, Plecotteri, Tricotteri. Specie m<strong>in</strong>acciate <strong>in</strong> Svizzera UFAM/CSCF 2012 38<br />

è rara. La piccola popolazione nel Giura è presente a valle di molti v<strong>il</strong>laggi. Nelle Alpi<br />

di San Gallo la specie ab<strong>it</strong>a un corso d’acqua canalizzato s<strong>it</strong>uato <strong>in</strong> una zona ut<strong>il</strong>izzata<br />

a scopo agricolo e turistico. Un’<strong>in</strong>tensificazione dello sfruttamento di questa zona<br />

metterebbe <strong>in</strong> pericolo le popolazioni rimaste. La sopravvivenza di questa specie è<br />

pertanto <strong>in</strong>certa.<br />

Caenis pus<strong>il</strong>la <strong>in</strong> Germania è nota solo nel Reno, nella regione del Baden-Württemberg<br />

dove raggiunge <strong>il</strong> lim<strong>it</strong>e più settentrionale del suo areale di distribuzione ed è<br />

considerata <strong>in</strong> pericolo d’est<strong>in</strong>zione (CR). In Svizzera è nota solo nella Thur e nell’Alto<br />

Reno. Nonostante le <strong>in</strong>tense ricerche svolte durante i lavori sul campo tra <strong>il</strong> 2001 e <strong>il</strong><br />

2006 per la Lista Rossa e un riesame dei risultati delle esplorazioni passate nella Thur<br />

(2000/2001), è stata accertata solo la presenza di poche larve. Il che non è molto confortante<br />

se si fa <strong>il</strong> confronto con le oltre 1200 larve degli anni 1990/1991 trovate negli<br />

stessi posti dalla stessa persona! Già allora era stata evidenziata una distribuzione a<br />

mosaico nella Thur, tuttavia con un numero di <strong>in</strong>dividui molto più elevato <strong>in</strong> ogni<br />

stazione. Il futuro chiarirà se nella Thur si sta verificando un rapido processo di est<strong>in</strong>zione<br />

o se si tratta di una forte fluttuazione delle popolazioni. Nel Reno essa colonizza<br />

<strong>il</strong> fiume f<strong>in</strong>o a 10 ch<strong>il</strong>ometri a valle del lago di Costanza e f<strong>in</strong>o a 6 ch<strong>il</strong>ometri a valle<br />

della foce della Thur. Ancora più a valle la specie è presente solo sporadicamente. Il<br />

fatto che la specie sia presente <strong>in</strong> forma isolata nel Reno è strettamente collegata<br />

all’evoluzione delle popolazioni nella Thur. Inoltre, l’eccessiva distanza tra le popolazioni<br />

della Thur e quelle già decimate nel Baden-Württemberg (Malzacher 1986) è un<br />

altro motivo che evidenzia l’estremo grado di m<strong>in</strong>accia di questa specie.<br />

Ecdyonurus <strong>in</strong>signis è nota solo <strong>in</strong> stazioni isolate nel Reno presso Bas<strong>il</strong>ea (1910),<br />

nella Broye (1940) e nel Doubs presso la frontiera francese (1996). In quest’ultima<br />

stazione l’osservazione riguarda una femm<strong>in</strong>a catturata durante <strong>il</strong> volo e per questo non<br />

può essere considerata una prova che attesta <strong>il</strong> suo sv<strong>il</strong>uppo sul posto. Tutte le ricerche<br />

mirate svolte <strong>in</strong> questa zona nell’amb<strong>it</strong>o del progetto Lista Rossa sono state <strong>in</strong>fruttuose.<br />

Se si considera che non è stata apportata alcuna prova della sua presenza nella regione<br />

francese del Doubs e che la sua direzione di diffusione è preferib<strong>il</strong>mente verso monte,<br />

l’ipotesi di una sua ricolonizzazione <strong>in</strong> Svizzera partendo dai ruscelli del dipartimento<br />

del Doubs risulta alquanto speculativa. All’<strong>in</strong>izio del 2008 è stato r<strong>in</strong>venuto un esemplare<br />

nella Wiese presso Bas<strong>il</strong>ea, fiume <strong>il</strong> cui ultimo ch<strong>il</strong>ometro scorre nel terr<strong>it</strong>orio<br />

elvetico. La sopravvivenza di questa specie è pertanto piuttosto diffic<strong>il</strong>e da prevedere.<br />

Ephemera glaucops un tempo era presente nei grandi laghi della Svizzera. Le popolazioni<br />

di questa specie hanno sub<strong>it</strong>o una regressione verso la metà del XX secolo per<br />

motivi che non sono ancora stati chiar<strong>it</strong>i. L’ultimo r<strong>it</strong>rovamento nel lago di G<strong>in</strong>evra<br />

risale al 1950. L’ipotesi che possa aver colonizzato anche <strong>il</strong> lago di Neuchâtel appare<br />

alquanto improbab<strong>il</strong>e, considerata la mancanza di dati storici. Per quanto riguarda la<br />

s<strong>it</strong>uazione attuale, è stata accertata la presenza di soli dieci <strong>in</strong>dividui (1994, 2004 e<br />

2009). I laghi di Costanza e di Zurigo sembrano essere attualmente gli unici a osp<strong>it</strong>are<br />

la specie. In Europa è soprattutto presente <strong>in</strong> biotopi secondari, <strong>in</strong> particolare negli<br />

ambienti acquatici oligotrofi che si formano nelle cave di ghiaia, ma anche nei laghi<br />

eutrofici. Come gli altri rappresentanti del suo genere anche questa specie presenta un<br />

comportamento plastico nei confronti degli hab<strong>it</strong>at potenziali (Haybach 1998). Resta<br />

pertanto poco chiaro <strong>il</strong> motivo per cui non la si r<strong>in</strong>venga <strong>in</strong> altri ambienti di acque<br />

stagnanti potenzialmente congeniali al suo sv<strong>il</strong>uppo.

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