Il GAzzettINo dI trevIso - Azienda ULSS 8
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RASSEGNA STAMPA<br />
MERCOLEDI’ 21 APRILE 2010<br />
lA trIbuNA <strong>dI</strong> <strong>trevIso</strong><br />
Coletto: cominciata la verifica sui conti<br />
Treviso, Pieve e Asolo ancora senza Pec<br />
<strong>Il</strong> <strong>GAzzettINo</strong><br />
Chirurghi in crisi: troppe denunce.<br />
<strong>Il</strong> <strong>GAzzettINo</strong> <strong>dI</strong> <strong>trevIso</strong><br />
L’anziana coi vermi “Nessun colpevole? La storia si ripeterà”.<br />
L’Abio scende in tutte le piazze insieme a “30 ore per la vita”.<br />
Baby risonanza per i piccoli pazienti della Pediatria di Montebelluna.<br />
Trevisani e Haiti, impegno continuo<br />
Le nuove frontiere per combattere l’Aids<br />
<strong>Il</strong> sole 24 ore Nordest<br />
Padova «coltiva» la ricerca<br />
PAGINA<br />
10<br />
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6<br />
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24<br />
22
iconsegnato i Lavori pubblici.<br />
E all’ex vicepresidente leghista<br />
— rimasto schiacciato<br />
negli ingranaggi della politica<br />
— è toccato pure ringraziare,<br />
annunciando che ricorrerà<br />
all’esperienza dell’ex mi-<br />
la tribuna nistro, ora presidente, di per treviso<br />
guidare il comparto cui aveva<br />
rinunciato senza troppo<br />
affanno. E nel sollievo per la<br />
soluzione del rompicapo,<br />
quasi passava sotto traccia<br />
lo slittamento dell’Istruzione<br />
che, pur restando in quota<br />
Pdl, è tornata nelle mani di<br />
Elena Donazzan. L’assessore<br />
di Bassano piange la caccia<br />
ma fa filotto sui giovani, accompagnandoli<br />
dalla scuola<br />
al lavoro. E, per non perdere<br />
tempo, annuncia un’accelerata<br />
sul federalismo scolastico<br />
e — per gli insegnanti — l’introduzione<br />
dell’obbligo di<br />
permanere almeno 5 anni<br />
nella scuola in cui sono entrati<br />
di ruolo, in modo da garantire<br />
la continuità didattica.<br />
«Abbiamo rispettato i<br />
tempi» garantisce dal canto<br />
suo un Luca Zaia un tantino<br />
più compassato. «Dieci giorni<br />
fa ho annunciato la squadra<br />
ed ora ufficializzo le deleghe»<br />
prosegue il governatore<br />
— depositario della delega<br />
per l’attuazione del federalismo<br />
— bollando l’affaire agricoltura<br />
come una scelta necessaria<br />
«Altrimenti dopo<br />
neti. Inoltre, tale e tanta sarebbe<br />
stata la collaborazione<br />
con le segreterie dei partiti<br />
di maggioranza, che Zaia annuncia<br />
una rivisitazione della<br />
tradizionale cena del bollito<br />
di Arcore in salsa veneta.<br />
<strong>Il</strong> banchetto entrerà nella<br />
consuetudine della sua amministrazione,<br />
seppur nella<br />
più dimessa ambientazione<br />
di Refrontolo, ridente località<br />
sulle colline trevigiane,<br />
nota per la produzione di<br />
Marzemino. Una sorta di tavolo<br />
politico attovagliato,<br />
con i migliori prodotti Dop<br />
regionali: «Coloro che hanno<br />
lavorato così bene assieme si<br />
ritroveranno a cena — spiega<br />
Zaia — ovviamente non<br />
Pagina 11 20 aPrile<br />
sono le «magnate» che ci interessano,<br />
ma la possibilità di<br />
consolidare l’intesa tra i<br />
coordinatori e ascoltare problemi<br />
e desiderata degli assessori<br />
dell’amministrazione<br />
regionale». Del resto, tra le<br />
intenzioni annunciate dal<br />
presidente del Veneto per imprimere<br />
fin da subito il proprio<br />
marchio al nuovo governo<br />
veneto, ci sono piccole cose<br />
come la puntualità — quasi<br />
un punto d’orgoglio — e la<br />
trasparenza, con la convocazione<br />
di una conferenza<br />
SANITA’<br />
Coletto: cominciata la verifica sui conti<br />
VENEZIA. Ha i riflettori puntati addosso<br />
Luca Coletto, criticato per essere l’ennesimo<br />
assessore sfornato dalla Lega veronese<br />
e per non avere alcuna formazione sanitaria.<br />
Ma il nuovo assessore alla Sanità del<br />
Veneto ha già cominciato a lavorare: «Ho<br />
iniziato a verificare lo stato dell’arte — conferma<br />
cercando di mantenere il basso profilo<br />
— e, al momento, non ho trovato grossi<br />
problemi. Quello che stiamo facendo è un<br />
passaggio fondamentale. Dopodiché ci dedi-<br />
cheremo ai progetti più adatti alle necessità<br />
del territorio». Una volta completata la<br />
verifica dei conti, i nuovi amministratori<br />
cominceranno a lavorare sulle rispettive<br />
squadre di tecnici, a partire dai segretari di<br />
settore. «Ne abbiamo parlato — conferma<br />
Coletto — ognuno valuterà il modo per costruire<br />
la squadra più adatta possibile ai lavori<br />
di Giunta. <strong>Il</strong> segretario di sanità e sociale<br />
Ruscitti? Rimane. Per ora».<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
stampa a ridosso di ogni<br />
Giunta, rigorosamente al<br />
martedì. Del resto, una buona<br />
dose della sua proverbiale<br />
energia, Zaia la impiega<br />
per soffiare via le nuvole che<br />
potrebbero offuscare l’alba<br />
della sua amministrazione.<br />
Siano esse portate dai venti<br />
che soffiano da Roma «le vicende<br />
nazionali ci interessano<br />
ma non ci coinvolgono», o<br />
dalle proposte avanzate dal<br />
Pdl, come l’introduzione di<br />
due sottosegretari «non è ancora<br />
stato deciso nulla, ma<br />
potremmo ragionare su temi<br />
specifici», questione che porta<br />
direttamente al Bellunese<br />
«abbiamo un piano ad hoc,<br />
non vedo quest’ansia, nel nostro<br />
programma è già indicata<br />
la soluzione per Belluno,<br />
lasciateci lavorare». Poi tutti<br />
a mangiare da Ignazio. Non a<br />
caso, le migliori strategie nascono<br />
a tavola.<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
sore al Bilancio in Giunta.<br />
<strong>Il</strong> nuovo vice-capogruppo<br />
sarà invece il veronese Paolo<br />
Tosato.<br />
FILIPPIN (PD)<br />
GIUNTA DEL BOLLITO?<br />
UNA PROFEZIA SINCERA<br />
«La Giunta del bollito?<br />
Non vorremmo che Zaia<br />
avesse involontariamente<br />
peccato di troppa sincerità».<br />
Commenta così la formazione<br />
della nuova Giunta<br />
regionale il segretario<br />
del Pd Veneto Rosanna Filippin.<br />
«Zaia — aggiunge —<br />
doveva essere il presidente<br />
del decisionismo rapido e sicuro.<br />
Invece, alla Giunta<br />
più veloce d’Italia è seguito<br />
anche il rimpasto più veloce<br />
della storia del Veneto».<br />
VESCOVI, NEL 2012<br />
CONVEGNO SUL NORDEST<br />
CON LE FORZE SOCIALI<br />
I vescovi del Nordest lanciano<br />
«Aquileia 2», un grande<br />
convegno ecclesiale dedicato<br />
a questa parte d’Italia<br />
e aperto a tutta la società<br />
che si terrà nel 2012, dal 13<br />
al 15 aprile, ad Aquileia, a<br />
distanza di 20 anni dal primo.<br />
La decisione è stata presa<br />
durante la riunione di ieri<br />
a Zelarino, presieduta<br />
dal Patriarca di Venezia<br />
Angelo Scola.
sco, la lettera spedita al sindaco<br />
Gobbo dagli operatori<br />
dei Mercati generali, cuore<br />
del maxi progetto urbanistico<br />
della società Fires, titola-<br />
la tribuna di treviso<br />
re dei vicini terreni dell’ex<br />
Consorzio agrario. Gli operatori<br />
hanno chiesto garanzie e<br />
trasparenza, in particolare<br />
sulla posizione dell’assessore<br />
al Bilancio Zugno, che risulta<br />
membro del collegio<br />
sindacale di Vercom, società<br />
che detiene la maggioranza<br />
in Fires. Una notizia che ha<br />
allertato anche le opposizio-<br />
a ritirare la delibera sullo<br />
Pagina 20 20 aPrile<br />
ni: dopo il Pd, prende posizione<br />
anche Paolo Camolei di<br />
Per Treviso: «Sembra l’atteggiamento<br />
di persone che non<br />
hanno etica. A questo punto<br />
Zugno dovrebbe almeno dimettersi<br />
dalla carica di sindaco<br />
di Vercom». Franco Rosi,<br />
leader di Città Mia: «Ora si<br />
capiscono molte cose. Al sin-<br />
lunedì sera, al K3, sede della<br />
Lega, i «caneriani» del Carroccio<br />
(dopo aver costretto<br />
solo una settimana fa Zugno<br />
scioglimento delle municipalizzate)<br />
hanno ribadito che la<br />
questione va affrontata con<br />
maggiore cautela, cercando<br />
in particolar modo, sempre a<br />
norma di legge, di mantenere<br />
in futuro ancora in mano<br />
al Comune la maggioranza<br />
delle società strumentali,<br />
per evitare un peggioramento<br />
dei servizi. (a.z.)<br />
Treviso, Pieve e Asolo ancora senza Pec<br />
Posta elettronica certificata, indagine del ministro Renato Brunetta<br />
Ad oggi sono solo 23 (su 148) le aziende sanitarie<br />
locali che hanno pubblicato una o più<br />
Pec (posta elettronica certificata) nel proprio<br />
sito istituzionale e nell’Indice delle pubbliche<br />
amministrazioni (www.indicepa.gov.it).<br />
Ad accertarlo è DigitPA nell’ambito del controllo<br />
capillare in corso presso tutte le pubbliche<br />
amministrazioni in vista del Pec-Day, fissato<br />
per il 26 aprile. Su mandato del ministro<br />
Brunetta, l’ispettorato della funzione pubblica<br />
si è quindi attivato nei confronti delle Asl<br />
che non risultano ancora in regola. Nella lista<br />
delle «cattive amministrazioni» che non<br />
hanno ancora pubblicato il Pec compaiono<br />
125 aziende sanitarie locali tra cui Pieve di<br />
Soligo, Asolo e Treviso.<br />
CACCIA «ALLARGATA»<br />
Provincia contro<br />
La provincia di Treviso si schiera a maggioranza<br />
contro il prolungamento del periodo<br />
di caccia. L’ordine del giorno presentato<br />
lunedì in consiglio provinciale da Stefano<br />
Dall’Agata e dagli altri membri dell’opposizione<br />
ha ottenuto l’ok con 18 voti<br />
a favore e 10 contrari. Si trattava di valutare<br />
lo spostamento del limite di caccia<br />
dal 31 gennaio a tutto febbraio.<br />
SICURAPIU’ leader nel<br />
ti e videocontrollo, sel<br />
ti per la filiale di Trevi<br />
venditori professionisti<br />
significative esperienz<br />
retta. Guadagni med<br />
anno. Numero verde 8<br />
2048)
il gaZZettino<br />
Pagina 16 20 aPrile<br />
Con la riforma il 50% degli integrativi dovrà essere collegato alla produttività<br />
IL CASO La professione non piace più, è troppo rischiosa: 4 medici su 5 finiscono in tribunale<br />
Chirurghi in Crisi: troppe denunCe<br />
Alberti (coordinatore direttori generali Asl): «Concorsi quasi deserti». Assicurazione a 10mila euro<br />
Ci sarà pure un motivo se nessuno vuol più fare il chirurgo generale, o ancor peggio il chirurgo altamente<br />
specializzato. A Nordest 4 medici chirurghi su 5 finiscono davanti al giudice almeno una volta nella vita<br />
per un presunto errore. Lo evidenzia nero su bianco l’Amami, l’associazione dei medici vittima della<br />
malpratica, che ha a Nordest numerosi soci fondatori. Dal 1995 i premi praticati da alcune compagnie di<br />
assicurazione ai camici bianchi sono aumentati del 250 per cento. Ci sono state Aziende sanitarie (come<br />
Padova) che hanno anche dovuto sudare sette camice per assicurare l’attività: nessuna compagnia voleva<br />
presentare un premio ragionevole. Una polizza individuale di un chirurgo può arrivare a costare anche<br />
10 mila euro l’anno. Dieci volte di più di quanto paga un medico di famiglia o uno pneumologo. Secondo<br />
i dati dell’Ania, negli ultimi sette anni il numero dei sinistri denunciati alle compagnie di assicurazione per<br />
le due coperture assicurative (responsabilità civile delle strutture sanitarie e dei medici professionisti) si è<br />
più che triplicato. In particolare, se le denunce relative alle strutture sanitarie sono rimaste pressoché invariate<br />
negli ultimi quattro anni, quelle riguardanti i singoli medici hanno mostrato una costante crescita.<br />
Morale della favola le specialità che dovrebbero essere le più gettonate e per le quali c’è più necessità<br />
cominciano a “scricchiolare”. Solo nel Veneto la carenza è di quasi mille medici, mancanza che si<br />
fa sentire soprattutto quando si fanno i concorsi e vanno deserti. Ogni anno le due facoltà di medicina<br />
di Verona e Padova sfornano 400 medici, contro un fabbisogno regionale che è di 700. Se a questo aggiungiamo<br />
che i medici in Veneto hanno un’età avanzata, al 2012 saranno quasi 2mila che lasceranno la<br />
professione. «<strong>Il</strong> problema è crescente in tutte le specialità chirurgiche lo cominciamo a sentire. Una volta<br />
nelle scuole di specialità il chirurgo era quello che affrontava le patologie più complesse, oggi i medici<br />
si orientano verso i settori con meno contenziosi e più remunerativi. Già oggi c’è difficoltà a reperire<br />
chirurghi, i concorsi sono poco frequentati e quindi non hanno una grande scelta - spiega Valerio Alberti,<br />
coordinatore dei direttori generali delle Asl del Veneto - Bisognerebbe rivedere la programmazione dei<br />
medici, ma assieme ad altre figure, penso ai tecnici di anestesia che potrebbero fare una parte di lavoro<br />
che oggi fanno i medici. Ma è urgente anche ripensare la programmazione regionale e i modelli organizzativi.<br />
Un approccio che è diventato urgente».
il gaZZettino di treviso<br />
Pagina 6 20 aPrile<br />
«nessun Colpevole? la storia si ripeterà»<br />
«Nessuno si aspettava risvolti penali ma morali di certo sì». E’ amareggiato il presidente dell’Israa Fausto<br />
Favaro. Ieri sul sul tavolo è giunta la relazione che testimonia la fine dell’indagine avviata dall’Usl 9 in<br />
merito al caso dell’anziana di Quinto accolta in una casa di riposo trevigiana alla fine di marzo in condizioni<br />
raccapriccianti, con insetti e mollette arrugginite nei capelli, la pelle sporca, i piedi con le unghie<br />
lunghe quattro centimetri e piene di pus.<br />
Tutti “assolti”, dunque, come anticipava ieri il Gazzettino anche se l’azienda sociosanitaria diretta da<br />
Claudio Dario ammette che qualcosa nella rete non ha funzionato, per quanto riguarda la comunicazione<br />
e il coordinamento.<br />
«A noi non interessa puntare il dito contro qualcuno – aggiunge Favaro – ma evitare che questa cose<br />
si ripetano come purtroppo accadrà se non verranno presi provvedimenti». E potrebbe accadere molto<br />
presto perché il ricovero temporaneo nel Sapa, il nucleo ad alta protezione Alzheimer, per legge dura<br />
soltanto 60 giorni. Poi la persona viene dimessa e ritorna nel proprio domicilio. Ma proprio lì era partito<br />
il problema, poiché l’anziana, affetta da una forma di demenza senile, rifiutava ogni aiuto e contatto. Per<br />
questo motivo le assistenti sociali, dopo aver tentato inutilmente, avevano chiesto aiuto al medico di base<br />
che ha deciso per il ricovero, passando per il Pronto soccorso.<br />
«Temo che la regressione sia inevitabile», sostiene il presidente dell’Israa che lancia un appello a<br />
tutte le istituzioni coinvolte affinché prendano in mano seriamente il caso della signora Maria ma anche<br />
di tanti anziani che si trovano in condizioni simili.<br />
Con chi cerca di minimizzare, Fausto Favaro alza la voce: «La responsabilità di situazioni come queste<br />
non è solo della rete dei servizi che si smaglia ma dell’intera società». Una società che “si occupa più degli<br />
animali e del loro benessere che delle persone, soprattutto di quelle anziane che hanno lavorato una vita<br />
garantendo anche il nostro benessere”.<br />
Qualche altro sassolino nella scarpa Favaro ce l’ha. L’indagine dell’Usl cita la visita del dermatologo che<br />
non avrebbe riscontrato nell’anziana presenza di parassiti o di lesioni. «Ci mancherebbe altro: l’avevamo<br />
curata e accudita per dieci giorni», replica il responsabile delle case di riposo, convinto che in tutti coloro<br />
che hanno incrociato la signora “ci sarà stata anche buona fede ma forse non altrettanta professionalità”.<br />
«Ora l’anziana non va trascurata»<br />
<strong>Il</strong> sindaco Dal Zilio: «Le nostre assistenti sono state all’altezza, penseremo alla sistemazione più adatta»<br />
«Ora l’obiettivo deve essere uno solo: dare la migliore sistemazione possibile alla signora. Sul fatto che<br />
l’Usl 9 non abbia trovato colpevoli non so che dire: ognuno si deve assumere le proprie responsabilità».<br />
Mauro Dal Zilio, sindaco di Quinto, vuole mettere fine alle polemiche e si concentra solo su come dare un<br />
futuro sereno a Maria. «L’unica cosa che mi sento di affermare è che le nostre assistenti sociali si sono<br />
comportate benissimo. La relazione fatta dell’Usl 9 è il frutto di colloqui tra i vari enti interessati che,<br />
immagino, si siano chiariti. Se il risultato è stato quello vuol dire che, forse, qualcuno ha calcato troppo i<br />
toni di questa vicenda». Dal Zilio ha seguito da vicino la vicenda di Maria, residente a Quinto da una vita e<br />
molto conosciuta in paese. E ha sempre detto che l’impegno dell’amministrazione sarebbe stato massimo<br />
per risolvere i suoi problemi. «Ho parlato con la persona che deve prendersi cura di lei - dice - e ha dato<br />
la piena disponibilità a darci una mano. Ora l’impegno del Comune è quello di trovare una sistemazione<br />
adatta alla signora. La vogliamo portare in posto dove possa essere accudita, curata e seguita nel modo<br />
migliore. Ho avuto anche un incontro con l’Usl 9 per affrontare questo problema». L’ipotesi a cui il sindaco<br />
sta lavorando è quella di trovare un letto, o una stanza, in qualche struttura di ricovero attrezzata. Ma<br />
tagliare questo traguardo non sarà facile: «La signora ha una graduatoria piuttosto bassa, ha pochi punti.<br />
Evidentemente nel passato non sono stati fatti i passi giusti. Ora vogliamo trovare il modo per aumentare<br />
questo punteggio, per trovare una soluzione che possa essere definitiva. Questo deve essere il nostro<br />
impegno, bisogna superare ogni polemica».
il gaZZettino di treviso<br />
Pagina 17 21 aPrile<br />
l’abio sCende in tutte le piazze insieme a “30 ore per la vita”<br />
(m.r.) Con lo slogan “La malattia di un bambino colpisce l’intera famiglia”, i volontari dell’Abio e “30 Ore<br />
per la Vita” scendono in piazza domenica dalle ore 9 alle 13 anche a Castelfranco aiutati dai “marciatori<br />
castellani”: saranno in piazza Giorgione per far divertire i piccoli. L’Abio è stata scelta a livello nazionale<br />
per l’edizione 2010 della campagna di raccolta fondi “30 Ore per la vita”, la maratona tv sulla Rai. Tutto<br />
ciò che verrà raccolto nelle piazze in cui l’Abio organizza proprie iniziative andrà a contribuire all’arredo<br />
e alle decorazioni delle sale giochi degli ospedali San Carlo di Milano e Cardarelli di Napoli e al Policlinico<br />
di Palermo, oltre che permettere l’acquisto di kit “Io gioco Abio, e tu?” per i 190 reparti di Pediatria in cui<br />
Abio è presente. A Castelfranco l’associazione è attiva da più di un decennio e conta oggi 60 volontari, di<br />
tutte le età, che si prendono cura dei bambini ricoverati.
il gaZZettino di treviso<br />
Pagina 17 21 aPrile<br />
SANITÀ Altra iniziativa pionieristica della pediatria dell’ospedale montebellunese<br />
Un simulatore trasforma l’esame medico in un gioco ed evita il ricorso all’anestesia<br />
Quando un esame medico “invasivo” diventa un gioco: dopo aver ideato, anni fa, Leo, il piccolo leone coraggioso<br />
che accompagna i bimbi in<br />
sala operatoria, i medici della Pediatria<br />
dell’ospedale di Montebelluna,<br />
in collaborazione con scuola in ospedale<br />
e volontari Abio (30 nel montebellunese<br />
con 10 soci sostenitori),<br />
hanno varato un’iniziativa inedita<br />
volta ad aiutare i piccoli pazienti a<br />
superare eventi traumatici come ricoveri<br />
o esami specialistici, la risonanza<br />
magnetica in particolare.<br />
La novità è infatti una «baby<br />
risonanza», ovvero un simulatore di<br />
risonanza magnetica volto a far vivere<br />
ai bambini tale esame come un<br />
gioco.<br />
«Grazie a tale strumento - spiega il<br />
primario di pediatria, Paolo Mesirca<br />
- siamo riusciti ad evitare la sedazione<br />
persino in piccoli di tre anni. Inizialmente<br />
lo usavamo solamente per i bambini ricoverati, ma ora qualche pediatra di base ci manda i<br />
ragazzini che devono sottoporsi all’esame vero, per aiutarli a vincere la paura». <strong>Il</strong> simulatore, colorato<br />
ed accattivante, uscirà per la prima volta dal reparto nella giornata di domenica, quando verrà portato a<br />
Contea, nella sede del Comitato vicino alla Chiesa, e sarà una delle attrattive di una delle giornate dedicate<br />
a raccogliere fondi per «trenta ore per la vita», iniziativa nazionale che quest’anno destina proprio<br />
all’Abio i fondi.<br />
I bambini che lo vorranno potranno «sottoporsi» alla risonanza, che diventerà, in realtà, un viaggio<br />
«nell’astronave di Spock». Qui sono registrati tutti i rumori della vera «risonanza» ed il bambino segna<br />
un punto tutte le volte in cui, di fronte ad un acuto, riesce a non muoversi.<br />
Sempre domenica, però, i piccoli potranno anche far visitare i propri pupazzi a due medici e quattro<br />
infermieri della pediatria, primario in testa. Per quanto riguarda le altre iniziative, si comincia il 22 durante<br />
lo spettacolo di Marco Paolini, per continuare il 23 con «4 passi per l’Abio», in notturna, dato che<br />
la partenza della camminiata, in collaborazione con la Pro Loco, è fissata per le 20,30; il 24 alle 15,30<br />
all’Omar Frassetto ci sarà un torneo di basket, mentre il 25 nella sede del comitato «La Contea» dalle 14<br />
alle 19 festa per tutti i bambini nella sede del Comitato «La Contea». Con spettacoli, possibilità di curare<br />
i pupazzi e, ovviamente, di fare la...risonanza.
il gaZZettino di treviso<br />
Pagina 17 21 aPrile<br />
SOLIDARIETÀ L’associazione emigranti sostiene la missione di padre Durante<br />
trevisani e haiti, impegno Continuo<br />
MONTEBELLUNA - (r.m.) La Trevisani nel Mondo sezione di Montebelluna ha celebrato la propria festa<br />
sociale (foto) e fatto il punto sulla missione scalabriniana di Haiti diretta da padre Giuseppe Durante<br />
che grandi aiuti ha trovato nel cuore della Trevisani soprattutto per lo spaventoso terremoto: sia con<br />
presenze sul posto che con aiuti da raccogliere e far recapitare.<br />
Sono trascorsi tre mesi dal disastro e la catena di solidarietà non si è mai fermata. Lo spiega il fratello<br />
di padre Durante, Florio, che con grande passione ha sempre diretto le operazioni dalla Marca: «Dopo un<br />
primo invio di 5 tonnellate di generi alimentari a soli pochi giorni dal terremoto, è stato completato un<br />
carico su container di circa 250 q.li di generi alimentari presidi sanitari offerti dall’Ulss 8 , cucina completa<br />
per 300 pasti al giorno, sedie, banchi per la scuola ed altro materiale necessario per la missione . I generi<br />
alimentari sono stati offerti da varie ditte montebellunesi, trevigiane, vicentine». E la Fondazione Veneto<br />
Banca, braccio operativo dell’omonimo istituto bancario , nel sostegno delle realtà meritevoli del territorio<br />
, si è affiancata al “Gruppo Volontari per Haiti“ mettendo a disposizione un cospicuo contributo fin<br />
dai giorni successivi alla tragedia. «Ed è proprio questo gruppo - conclude Florio Durante – che ringrazia<br />
di cuore anche quanti hanno curato il trasporto alla De Bortoli da dove è partito il container e il carico<br />
nel container di tutto il materiale aggiungendo un particolare ringraziamento all’apporto fornito dalla<br />
Protezione di Montebelluna».<br />
<strong>Il</strong> quadro degli aiuti è completato dal ricavato di “5 concerti per Haiti”, svolti a cadenza settimanale<br />
e promossi dall’Istituto Ambrosiani di Venezia e da altre iniziative anche di sezioni Atm locali.
il gaZZettino di treviso<br />
Pagina 34 21 aPrile<br />
le nuove frontiere per Combattere l’aids<br />
Cultura della colpa, ignoranza e pratica sessuale sono da sempre il côte delle grandi pandemie. <strong>Il</strong> virus<br />
Aids non fa eccezione. Non sorprende così che, in pieno XXI secolo, la vulgata parli ancora di malattia<br />
delle minoranze, quando non di malattia dei deboli di mente. Vecchie e nuove di sacche di Medioevo il cui<br />
corollario migliore sono da sempre vergogna e false credenze.<br />
<strong>Il</strong> dottor Gianfranco Pancino (nella foto) ha orientato dal 1991 in poi le sue ricerche alle infezioni<br />
retrovirali, e in particolare al virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Dapprima all’Istituto di Genetica<br />
Molecolare, il medico è oggi direttore di ricerca all’INSERM (Institut national de la santé et de la recherche<br />
médicale), ed a capo di un’équipe all’Istituto Pasteur, nell’Unità del Prof. Françoise Barré-Sinoussi,<br />
premio Nobel di Medicina.<br />
Convinto più che mai del valore della divulgazione<br />
in ambito medico, Pancino sarà a Segusino sabato 24<br />
(alle 20,30 sala Zancaner, ingresso libero) per un importante<br />
incontro divulgativo su “<strong>Il</strong> virus Aids: dalle<br />
origini alla pandemia”.<br />
Autore di più di 80 articoli originali e riviste scientifiche,<br />
premio Fondation pour la Recherche Medicale<br />
per la ricerca sull’AIDS e medaglia d’oro della Societé<br />
d’Encouragement au Progrès, il dottor Pancino ritorna<br />
dopo trent’anni a Segusino (dove nacque 63 anni fa)<br />
con il desiderio di mettere la propria gente a parte<br />
delle sue scoperte in campo medico.<br />
Da Parigi, il celebre studioso spiega che il taglio didattico<br />
è “necessario per informare la gente comune<br />
dei pericoli connessi all’Aids” e “per fare un po’ di<br />
ordine tra credenze e dati scientifici e dare nuovi consigli<br />
alla prudenza soprattutto ai giovani, che spero<br />
numerosi al dibattito”.<br />
<strong>Il</strong> rapporto diretto con i malati, la cura, la salute<br />
come diritto sono stati i temi della sua prima fase<br />
professionale in Italia, quando giovane medico e militante<br />
di Autonomia Operaia, esercitò la professione<br />
nello Smal (servizio di medicina degli ambienti di lavoro)<br />
a Cologno Monzese e Brugherio, approfondendo<br />
la cancerologia legata ai luoghi d’occupazione (fu tra i<br />
primi a denunciare il pericolo cancro a Porto Marghera<br />
che si concluse con il processo alla Montedison).<br />
Medicina e militanza politica sono i due grandi<br />
temi della vita del professor Pancino. Nome di spicco<br />
di Potere Operaio fino al 1973, esce dal movimento<br />
insieme a Toni Negri e fonda Autonomia Operaia, contribuendo<br />
alla nascita di “Rosso”. Nel 1977, a seguito<br />
di un mandato di cattura per favoreggiamento, sulla<br />
base della denuncia di un piccolo malavitoso rivelatosi<br />
in seguito un provocatore, esce dall’Italia e ripara<br />
in Francia, a Parigi.<br />
Da qui, lasciato l’impegno politico, inizia una<br />
nuova fase nella ricerca scientifica, dapprima<br />
nell’ambito della cancerologia passando poi al virus<br />
dell’immunodeficienza umana.
il sole 24 ore nordest<br />
Pagina 22 21 aPrile<br />
sanità. l’istituto veneto di mediCina moleColare sede di numerosi progetti europei<br />
padova «Coltiva» la riCerCa<br />
finanziamenti risiCati ma aCCorrono le fondazioni banCarie<br />
Maria Tescione<br />
Una realtà di rilievo internazionale nella ricerca scientifica. È l’Istituto veneto di medicina molecolare<br />
( VIMM) di Padova, strumento operativo della Fondazione per la ricerca biomedica avanzata. L’Istituto<br />
permette a giovani ricercatori di distinguersi in importanti programmi di ricerca, ospita e si impegna per<br />
richiamare dall’estero ricercatori italiani.<br />
Nello scorso anno il Vimm ha sviluppato i progetti di 18 gruppi di ricerca, ognuno dei quali coordinato<br />
da un responsabile. Un lavoro di rilievo, nell’ambito del VII Programma quadro dell’Unione europea<br />
(2007 - 2013), che ha finanziato diversi progetti grazie ai quali l’Istituto si è segnalato a livello internazionale.<br />
Alcuni ricercatori hanno ricevuto significativi riconoscimenti: Marco Sandri e Stefano Schiaffino<br />
(vicepresidente dell’Istituto) hanno avuto un grant con il progetto Myoage finalizzato a combattere la<br />
debolezza muscolare associata all’invecchiamento; il gruppo di ricerca di Marco Mongillo ha ricevuto un<br />
finanziamento con il progetto Eu Trig Treat, che sviluppa una nuova metodica per lo studio dei meccanismi<br />
che inducono aritmie cardiache. Altri due progetti del valore di circa un milione di euro ciascuno sono<br />
coordinati da Tullio Pozzan (direttore scientifico dell’Istituto) e Paolo Bernardi e finanziati dall’Università<br />
di Padova. La Fondazione Cariparo ha concesso un finanziamento triennale (1.500.000 euro) di cui nel<br />
2009 è stata quasi completamente utilizzata la terza parte. La Fondazione ha finanziato anche l’acquisto<br />
di un laser a due fotoni per uno strumento di nuova concezione, che è stato installato ed è operativo (attualmente<br />
si trova nei locali del Dipartimento di scienze biomediche sperimentali, nel laboratorio diretto<br />
da Pozzan, in base a una convenzione tra Fondazione e Dipartimento). È funzionante e in piena attività il<br />
laboratorio di proteomica,grazie a un finanziamento (500mila euro) di Veneto Banca mentre la Fondazione<br />
Antonveneta ha finanziato l’acquisto di uno strumento per l’analisi tissutale. È stata inoltre accolta<br />
la richiesta rivolta alla Fondazione Banca Monte dei Paschi per il finanziamento di specifici progetti di<br />
ricerca, sono in fase di attuazione due progetti con la Regione Veneto per l’acquisto di strumenti da collocare<br />
presso il Vimm.<br />
Tutti i gruppi operanti nell’Istituto si autofinanziano (con progetti di ricerca, in particolare della Ue) «ma<br />
la ricerca per essere competitiva ha bisogno di attrezzature d’avanguardia e di crescenti risorse economiche<br />
–dice il vicepresidente Schiaffino –. <strong>Il</strong> lavoro si concentra prevalentemente negli ambiti della<br />
biologia e patologia cellulare e molecolare, della genetica molecolare, della biochimica e biologia strutturale.<br />
L’attività in questi settori è rivolta alla comprensione dei meccanismi fondamentali che regolano<br />
le normali funzioni fisiologiche delle cellule, ma anche e in particolare alla comprensione dei meccanismi<br />
molecolari di alcune malattie ». Tra esse: le neoplasie (specialmente cancro della prostata, del fegato e<br />
leucemie), le malattie del muscolo cardiaco,quelle neurodegenerative (Alzheimer e Huntington), malattie<br />
genetiche (in particolare sordità acquisite e congenite), alcune malattie infettive quali le infezioni da<br />
Helicobacter pilori (responsabile dell’ulcera e del tumore dello stomaco) e da virus epatici.