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RASSEGNA STAMPA<br />
VENERDI’ 06 NOVEMBRE 2009<br />
TRIBUNA<br />
Vaccinazione, domani si parte: sedi e orari<br />
Io medico consiglio: fatelo tutti, si evitano complicazioni<br />
Vacanze anticipate la Regione crea i presidi-sentinella<br />
Inchiesta a Roma su due morti<br />
Invalidità negata, sos a Brunetta<br />
GAZZETTINO NAZIONALE<br />
Virus A, vaccini per i 7 m<strong>il</strong>ioni a rischio<br />
“Sano <strong>il</strong> 30% delle vittime”<br />
“Si sta dimenticando l’Australiana, si deve immunizzarsi subito”<br />
Così la riforma cambia l’ospedale<br />
GAZZETTINO DI TREVISO<br />
Mamme e bebè: domani si parte<br />
Alunni a casa: non è febbre, ma panico<br />
CORRIERE VENETO<br />
«Con la nuova influenza a rischio 900 m<strong>il</strong>a veneti»<br />
Fra ipocondriaci e fatalisti vince la pandemia mediatica<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
«Fermare <strong>il</strong> virus prima che muti»<br />
«Io, medico, e la febbre di mia figlia»<br />
Fazio nella Napoli del contagio record «Ce la farete, ma dovete vaccinarvi»<br />
IL TREVISO<br />
Uccisi dall’influenza, a Roma s’indaga Fazio “Pericolo solo se <strong>il</strong> virus muta”<br />
Accordo sui vaccini tra Stato e Regioni entro fine mese cinque m<strong>il</strong>ioni di dosi<br />
Influenza A, piano al via: vacanze lunghe a scuola<br />
PAGINA<br />
3<br />
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2<br />
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5<br />
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3<br />
24
LA TRIBUNA DI TREVISO<br />
TB1POM...............05.11.2009.............21:33:11...............FOTOC24<br />
la tribuna<br />
L’INFLUENZA A<br />
PAGINA 3 06 NOVEMBRE<br />
PRIMO PIANO<br />
Dopo <strong>il</strong> personale sanitario, è la volta della popolazione<br />
L’Usl 8 di Asolo inizierà soltanto mercoledì prossimo<br />
FOTOFILM<br />
VENERDI’ 6 NOVEMBRE 2009<br />
Conegliano, migliora <strong>il</strong> bimbo di 2 anni<br />
Buone notizie dall’ospedale: dimesso ieri l’altro piccolo di 8 anni<br />
CONEGLIANO. Notizie positive dal reparto<br />
di pediatria di Conegliano. Il bambino di otto<br />
anni che era ricoverato da alcuni giorni con<br />
l’influenza A ieri è stato dimesso. Migliorano<br />
intanto anche le condizioni dell’altro bimbo<br />
di due anni, arrivato nel reparto quattro sere<br />
fa, dopo aver accusato per quattro giorni uno<br />
stato febbr<strong>il</strong>e. Anche per lui si tratta di influenza<br />
A, come hanno accertato gli esami<br />
sui tamponi effettuati nei laboratori di Padova.<br />
Nell’unità di pediatria dell’ospedale di Conegliano<br />
è stato apprestato anche un ambulatorio<br />
ad hoc per i casi sospetti, isolato e distinto<br />
da quello che riceve i piccoli con altri<br />
problemi.<br />
Sono risultati positivi al virus A/H1N1 anche<br />
due adolescenti che si sono però curati a<br />
casa, visto che non necessitavano di ricovero.<br />
Per ora gli accessi al pronto soccorso rimangono<br />
nella norma rispetto all’anno scorso.<br />
Sul fronte della vaccinazione dei sanitari<br />
delle strutture ospedaliere <strong>il</strong> risultato è positivo<br />
e come previsto dal dottor Piero Gerlin,<br />
responsab<strong>il</strong>e della sicurezza dei lavoratori,<br />
che si sta occupando di questa campagna, oltre<br />
i soliti livelli della vaccinazione per l’influenza<br />
stagionale. Dei medici che si sono fatti<br />
vaccinare in ospedale a Conegliano nella<br />
giornata di ieri un terzo ha ricevuto <strong>il</strong> doppio<br />
vaccino, sia quello stagionale che quello contro<br />
<strong>il</strong> virus dell’influenza A. La campagna<br />
ospedaliera continuerà nei prossimi giorni.<br />
(Salima Barzanti)<br />
Vaccinazione, domani si parte: sedi e orari<br />
Genitori, donne incinte, malati cronici fino a 17 anni: ecco a chi tocca. Cominciano Usl 9 e 7<br />
di Salima Barzanti<br />
e Laura Canzian<br />
TREVISO. Inizia domani la<br />
fase di vaccinazione popolare<br />
contro l’A/H1N1 per l’Usl<br />
9 e Usl 7. Le categorie coinvolte<br />
sono i genitori dei bambini<br />
di età inferiore ai 6 mesi,<br />
le donne al secondo e terzo<br />
trimestre di gravidanza e<br />
le persone con patologie croniche<br />
fra i 6 ai 17 anni. La<br />
prestazione sarà gratuita.<br />
Usl 9. Le sedi delle vaccinazioni<br />
nel territorio dell’Usl 9<br />
e a Conegliano e i relativi<br />
orari sono indicati nella tabella<br />
pubblicata in questa pagina.<br />
Per poter ricevere la<br />
vaccinazione le persone si dovranno<br />
presentare con alcuni<br />
documenti. I genitori dei<br />
bambini di età inferiori ai 6<br />
mesi dovranno portare la<br />
propria tessera sanitaria e lo<br />
stato di famiglia (o un altro<br />
certificato) che comprovi la<br />
parentela. Le donne nel secondo<br />
e terzo trimestre di<br />
gravidanza dovranno portare<br />
la tessera sanitaria e un<br />
certificato che comprovi la<br />
gravidanza, se non evidente.<br />
Le persone con patologie croniche<br />
di età compresa dai 6<br />
ai 17 anni (si tratta dei nati<br />
dal 1992 al 2003), dovranno<br />
esibire, oltre alla tessera sanitaria,<br />
la tessera di esenzione<br />
per la patologia o altro<br />
certificato medico. I bambini<br />
con patologie croniche nati<br />
dal gennaio 2004 al marzo<br />
2009 saranno vaccinati pres-<br />
so le normali sedi vaccinali<br />
su appuntamento da prenotare<br />
al numero 0422 323888. Intanto<br />
alla sede di Oderzo si<br />
sono vaccinati mercoledì <strong>il</strong><br />
50% del personale sanitario<br />
che ne aveva diritto: medici<br />
di base, pediatri e guardie<br />
mediche.<br />
Usl 7. Seduta di vaccinazione<br />
straordinaria domani all’ufficio<br />
igiene di Conegliano,<br />
dalle 8.30 alle 13 e dalle<br />
14 alle 17 per donne in gravidanza<br />
(2º e 3º trimestre), genitori<br />
di bambini nati da maggio<br />
a novembre 2009 e persone<br />
a rischio per patologia (na-<br />
ti 2009-1992). Dopo l’avvio della<br />
somministrazione del siero<br />
da mercoledì agli operatori<br />
sanitari e sociosanitari dipendenti<br />
e convenzionati, si<br />
passerà al secondo step.<br />
Il calendario delle convocazioni<br />
prevede poi appuntamenti<br />
continui a partire da<br />
Parla <strong>il</strong> dottor Gorini: «Con <strong>il</strong> siero non siamo in ritardo, picco atteso per dicembre. I decessi? Capita anche con la stagionale»<br />
Io medico consiglio: fatelo tutti, si evitano complicazioni<br />
TREVISO. «Vaccinarsi? Assolutamente<br />
indispensab<strong>il</strong>e».<br />
Parere del rappresentante dei<br />
medici di famiglia del Veneto<br />
Brunello Gorini che rassicura<br />
tutte le famiglie impaurite sulla<br />
presunta pericolosità del<br />
vaccino.<br />
Dottor Gorini, <strong>il</strong> vaccino<br />
è effettivamente pericoloso<br />
come dicono alcuni?<br />
L’assunzione di farmaci<br />
può comportare sempre dei rischi,<br />
ma è necessario mettere<br />
sul piatto della b<strong>il</strong>ancia i vantaggi<br />
e gli svantaggi. Vedremo<br />
allora che i primi sono di più<br />
dei secondi. Questa è una pandemia<br />
i cui effetti possono essere<br />
contenuti se si somministra<br />
<strong>il</strong> vaccino. Per di più se<br />
consideriamo che ad essere<br />
colpiti sono soprattutto i giovani.<br />
Se <strong>il</strong> vaccino viene somministrato<br />
si eviteranno i casi<br />
di complicazione da influenza.<br />
Visto l’aumentare dei contagiati<br />
negli ultimi giorni,<br />
secondo lei la campagna<br />
vaccinale è iniziata troppo<br />
tardi?<br />
No, non lo credo. Dobbiamo<br />
tener conto del fatto che <strong>il</strong> vaccino<br />
viene prodotto in grandi<br />
quantità e quindi i tempi necessariamente<br />
si allungano.<br />
In ogni caso, se <strong>il</strong> picco sarà a<br />
metà dicembre, siamo ampiamente<br />
in tempo.<br />
La popolazione è allarmata<br />
dai casi di morte di ragazzini<br />
che hanno contratto<br />
Brunello Gorini<br />
l’A/H1N1 e non soffrivano<br />
di alcun tipo di patologia...<br />
Purtroppo questo era un fenomeno<br />
annunciato. Anche<br />
nell’influenza stagionale possiamo<br />
avere ricoveri e decessi<br />
per complicazioni come le mio-<br />
carditi. La stagionale però colpisce<br />
gli anziani, di cui nessuno<br />
parla, mentre l’A/H1N1 colpisce<br />
fette di popolazione più<br />
giovani. E la morte di queste<br />
persone fa più impressione.<br />
Come sta andando l’attività<br />
dei medici di base in<br />
questi ultimi giorni?<br />
C’è un incremento esponenziale<br />
di telefonate e di visite a<br />
domic<strong>il</strong>io in quest’ultima settimana,<br />
soprattutto fra i trentenni.<br />
Pochi vengono negli ambulatori,<br />
segno che la popolazione<br />
ha capito i messaggi dei<br />
media che dicevano di non<br />
muoversi troppo e di non<br />
prendere d’assalto gli ambulatori.<br />
(Laura Canzian)<br />
venerdì 13 novembre per le<br />
categorie a rischio, agli Uffici<br />
di igiene di Vazzola e all’Ufficio<br />
di igiene di Piazza<br />
Foro Boario all’ex ospedale<br />
di Serravalle). Ulteriori informazioni<br />
sulla tribuna nei<br />
prossimi giorni per le date a<br />
seguire.<br />
3<br />
LA PRESIDE<br />
Vincitorio (Da Vinci):<br />
Vacanze prima? Possib<strong>il</strong>e<br />
«Se la curva dell’influenza<br />
A dovesse continuare a salire<br />
l’anticipo delle vacanze natalizie<br />
può essere preso in considerazione»:<br />
lo sostiene Maria<br />
Giuseppina Vincitorio, dirigente<br />
del liceo scientifico Da<br />
Vinci di Treviso, in cui si è registrato<br />
un incremento degli<br />
assenti: più 15% nelle prime,<br />
più 10% nelle terze.<br />
DERMATOLOGI<br />
Immunizzare anche<br />
i malati di psoriasi<br />
I malati di psoriasi e i loro<br />
fam<strong>il</strong>iari dovrebbero vaccinarsi<br />
contro l’A/H1N1. E’ la<br />
raccomandazione dell’Associazione<br />
Dermatologi Ospedalieri,<br />
in congresso a Venezia.<br />
LA TRUFFA<br />
Anziana derubata<br />
di «banconote infette»<br />
I timori del virus diventano<br />
tecnica per truffare gli anziani.<br />
E’ accaduto a Vigonza dove<br />
una donna ha fregato 2m<strong>il</strong>a<br />
| a una pensionata presentandosi<br />
come una impiegata dell’azienda<br />
sanitaria che doveva<br />
ritirare banconote infette.
certificato che comprovi la<br />
gravidanza, se non evidente.<br />
Le persone con patologie croniche<br />
di età compresa dai 6<br />
ai 17 anni (si tratta dei nati<br />
dal 1992 al 2003), dovranno<br />
esibire, oltre alla tessera sa-<br />
so le normali sedi vaccinali<br />
su appuntamento da prenotare<br />
al numero 0422 323888. Intanto<br />
alla sede di Oderzo si<br />
nitaria, la tessera di esenzio-<br />
LA TRIBUNA DI TREVISO<br />
Usl 7. Seduta di vaccinazione<br />
straordinaria domani all’ufficio<br />
igiene di Coneglia-<br />
ri sanitari e sociosanitari d<strong>il</strong>’Ufficio di igiene di Piazza ni. E’ accaduto a Vigonza do-<br />
PAGINA 3 06 NOVEMBRE<br />
FOTOFILM<br />
ti 2009-1992). Dopo l’avvio della<br />
somministrazione del siero<br />
da mercoledì agli operato-<br />
venerdì 13 novembre per le<br />
categorie a rischio, agli Uffici<br />
di igiene di Vazzola e al-<br />
LA TRUFFA<br />
Anziana derubata<br />
di «banconote infette»<br />
I timori del virus diventano<br />
tecnica per truffare gli anzia-<br />
no, dalle 8.30 alle 13 e dalle<br />
ne per la patologia o altro<br />
certificato medico. I bambini<br />
con patologie croniche nati<br />
dal gennaio 2004 al marzo<br />
2009 saranno vaccinati pres-<br />
sono vaccinati mercoledì <strong>il</strong><br />
50% del personale sanitario<br />
che ne aveva diritto: medici<br />
di base, pediatri e guardie<br />
mediche.<br />
14 alle 17 per donne in gravidanza<br />
(2º e 3º trimestre), genitori<br />
di bambini nati da maggio<br />
a novembre 2009 e persone<br />
a rischio per patologia (napendenti<br />
e convenzionati, si<br />
passerà al secondo step.<br />
Il calendario delle convocazioni<br />
prevede poi appuntamenti<br />
continui a partire da<br />
Foro Boario all’ex ospedale<br />
di Serravalle). Ulteriori informazioni<br />
sulla tribuna nei<br />
prossimi giorni per le date a<br />
seguire.<br />
ve una donna ha fregato 2m<strong>il</strong>a<br />
| a una pensionata presentandosi<br />
come una impiegata dell’azienda<br />
sanitaria che doveva<br />
ritirare banconote infette.<br />
Parla <strong>il</strong> dottor Gorini: «Con <strong>il</strong> siero non siamo in ritardo, picco atteso per dicembre. I decessi? Capita anche con la stagionale»<br />
Io medico consiglio: fatelo tutti, si evitano complicazioni<br />
TREVISO. «Vaccinarsi? Assolutamente<br />
indispensab<strong>il</strong>e».<br />
Parere del rappresentante dei<br />
medici di famiglia del Veneto<br />
Brunello Gorini che rassicura<br />
tutte le famiglie impaurite sulla<br />
presunta pericolosità del<br />
vaccino.<br />
Dottor Gorini, <strong>il</strong> vaccino<br />
è effettivamente pericoloso<br />
come dicono alcuni?<br />
L’assunzione di farmaci<br />
può comportare sempre dei rischi,<br />
ma è necessario mettere<br />
sul piatto della b<strong>il</strong>ancia i vantaggi<br />
e gli svantaggi. Vedremo<br />
allora che i primi sono di più<br />
dei secondi. Questa è una pandemia<br />
i cui effetti possono essere<br />
contenuti se si somministra<br />
<strong>il</strong> vaccino. Per di più se<br />
consideriamo che ad essere<br />
colpiti sono soprattutto i giovani.<br />
Se <strong>il</strong> vaccino viene somministrato<br />
si eviteranno i casi<br />
di complicazione da influenza.<br />
Visto l’aumentare dei contagiati<br />
negli ultimi giorni,<br />
secondo lei la campagna<br />
vaccinale è iniziata troppo<br />
tardi?<br />
No, non lo credo. Dobbiamo<br />
tener conto del fatto che <strong>il</strong> vaccino<br />
viene prodotto in grandi<br />
quantità e quindi i tempi necessariamente<br />
si allungano.<br />
In ogni caso, se <strong>il</strong> picco sarà a<br />
metà dicembre, siamo ampiamente<br />
in tempo.<br />
La popolazione è allarmata<br />
dai casi di morte di ragazzini<br />
che hanno contratto<br />
Brunello Gorini<br />
l’A/H1N1 e non soffrivano<br />
di alcun tipo di patologia...<br />
Purtroppo questo era un fenomeno<br />
annunciato. Anche<br />
nell’influenza stagionale possiamo<br />
avere ricoveri e decessi<br />
per complicazioni come le mio-<br />
carditi. La stagionale però colpisce<br />
gli anziani, di cui nessuno<br />
parla, mentre l’A/H1N1 colpisce<br />
fette di popolazione più<br />
giovani. E la morte di queste<br />
persone fa più impressione.<br />
Come sta andando l’attività<br />
dei medici di base in<br />
questi ultimi giorni?<br />
C’è un incremento esponenziale<br />
di telefonate e di visite a<br />
domic<strong>il</strong>io in quest’ultima settimana,<br />
soprattutto fra i trentenni.<br />
Pochi vengono negli ambulatori,<br />
segno che la popolazione<br />
ha capito i messaggi dei<br />
media che dicevano di non<br />
muoversi troppo e di non<br />
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(Laura Canzian)
LA TRIBUNA DI TREVISO<br />
TB3POM...............05.11.2009.............21:38:35...............FOTOC24<br />
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FOTOFILM<br />
PAGINA 4 06 NOVEMBRE<br />
4 VENERDI’ 6 NOVEMBRE 2009 PRIMO PIANO<br />
la tribuna<br />
L’INFLUENZA A<br />
Vacanze anticipate<br />
la Regione crea<br />
i presidi-sentinella<br />
di Claudio Malfitano<br />
VENEZIA. La Regione valuta<br />
l’anticipo «selettivo» delle<br />
vacanze scolastiche di Natale<br />
a causa dell’influenza A.<br />
Alcune scuole dunque chiuderanno<br />
prima, intorno al 13<br />
dicembre. Quali? «Lo decideranno<br />
i dirigenti scolastici,<br />
in base alla presenza o meno<br />
della pandemia» spiega l’assessore<br />
alla sanità Sandro<br />
Sandri. In pratica una sorta<br />
di «presidi-sentinella» per<br />
una pandemia che colpisce<br />
soprattutto i bambini. La fascia<br />
d’età tra i 5 e i 14 anni è,<br />
per adesso, la più colpita dal<br />
virus H1N1: 21 bimbi ogni<br />
m<strong>il</strong>le sono ammalati. Nel<br />
frattempo aumentano le dosi<br />
di vaccino in vista del picco<br />
previsto a metà dicembre:<br />
tra un mese <strong>il</strong> Veneto ne<br />
avrà 800 m<strong>il</strong>a. E potrebbero<br />
saltare le fasce del calendario<br />
già st<strong>il</strong>ato.<br />
Scuole chiuse a dicembre.<br />
Toccherà ai presidi decidere<br />
se chiudere o meno la propria<br />
scuola, sulla base delle<br />
indicazioni che arriveranno<br />
dalla Regione. «La decisione<br />
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VENEZIA. Due nuovi ricoveri ieri<br />
in Veneto per influenza A: sono<br />
due ragazzi veronesi di 16 e 13 anni,<br />
entrambi con gravi patologie pregresse.<br />
L’attuale dotazione regionale<br />
di vaccino è di 202 m<strong>il</strong>a dosi. Tra<br />
i casi più gravi: un anziano di 88 anni<br />
e un uomo di 54 in rianimazione<br />
a Mestre, una bimba di 12 anni a Padova<br />
e uno di 8 anni a Bussolengo.<br />
verrà presa considerando da<br />
un lato l’andamento epidemiologico<br />
dell’influenza e<br />
dall’altro gli effetti di un’anticipazione<br />
delle vacanze sul<br />
calendario scolastico e sulla<br />
vita quotidiana delle famiglie»<br />
hanno spiegato gli assessori<br />
Sandro Sandri e Elena<br />
Donazzan. Quali scuole<br />
chiuderanno? Contrariamente<br />
a quanto si pensa saranno<br />
proprio quelle in cui <strong>il</strong> virus<br />
non si è ancora manifestato.<br />
«Perché in quel periodo scatterà<br />
la vaccinazione per i ra-<br />
L’assessore<br />
Sandro Sandri<br />
e in alto un test<br />
per l’influenza<br />
L’assessore Sandri: «A decidere saranno i dirigenti<br />
scolastici caso per caso e in base alla gravità»<br />
gazzi e sarebbe così possib<strong>il</strong>e<br />
immunizzare quelli non colpiti<br />
dal virus prima del rientro<br />
a scuola a gennaio» spiega<br />
Sandri. Chi farà questa valutazione<br />
sulle scuole? «Vorremmo<br />
coinvolgere i presidi<br />
— risponde l’assessore —<br />
Che ci segnaleranno se la situazione<br />
è grave oppure no<br />
nei singoli istituti». «Capisco<br />
le preoccupazioni dei genitori<br />
che si ritroverebbero i bimbi<br />
a casa — prosegue Sandri<br />
— Ma se fossero malati sarebbe<br />
la stessa cosa».<br />
Aumentano le dosi. Il Veneto<br />
avrà 800 m<strong>il</strong>a dosi di vaccino<br />
ai primi di dicembre. E’<br />
quanto ha confermato <strong>il</strong> viceministro<br />
alla sanità Ferruccio<br />
Fazio ieri alla conferenza<br />
Stato-Regioni. La dotazione<br />
totale nel paese sale da 8,6 a<br />
10 m<strong>il</strong>ioni di dosi. In Veneto<br />
ne arrivano oltre 50 m<strong>il</strong>a a<br />
settimana. «Non c’è nessun<br />
ritardo — sottolinea Sandri<br />
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ed affidab<strong>il</strong>e in ogni condizione 289,95<br />
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— Anzi credo che completeremo<br />
la vaccinazione delle<br />
persone a rischio senza nessun<br />
problema».<br />
Vaccinazioni in corso. Intanto<br />
la fase delle vaccinazioni<br />
iniziata lunedì scorso prosegue<br />
a pieno ritmo: «L’ordine<br />
di priorità delle categorie<br />
da vaccinare è stab<strong>il</strong>ito da<br />
un calendario st<strong>il</strong>ato dai tecnici<br />
regionali. Ma data la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di vaccino tutte le<br />
persone a rischio verranno<br />
vaccinate <strong>il</strong> prima possib<strong>il</strong>e,<br />
senza aspettare la propria fascia<br />
nel calendario» anticipa<br />
Sandri. Verrà dunque anticipata<br />
la vaccinazione per le<br />
persone con patologie a rischio<br />
che hanno tra i 17 e i 64<br />
anni, <strong>il</strong> cui inizio era previsto<br />
per <strong>il</strong> 23 novembre. Il 2<br />
novembre è partita la vaccinazione<br />
solo per i minori di<br />
17 anni e le donne in gravidanza,<br />
oltre che per tutto <strong>il</strong><br />
personale sanitario.<br />
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CARMELA PALUMBO<br />
«Solo se la situazione<br />
lo dovesse richiedere»<br />
VENEZIA. «Chiudere le scuole è una decisione<br />
importante: ci si può ragionare se, e soltanto<br />
se, la situazione dovesse essere tale da<br />
giustificare una decisione di questo tipo. Ma<br />
serve una conferenza di servizi». Carmela Palumbo,<br />
la direttrice generale dell’Ufficio scolastico<br />
regionale, molto chiara sulle ripercussioni<br />
che avrebbe la decisione di anticipare<br />
le vacanze scolastiche in alcune scuole. «Ci<br />
sono dei parametri che vanno rispettati —<br />
spiega — In particolare <strong>il</strong> minimo di 200 giorni<br />
di scuola che rende valido<br />
un anno scolastico. L’attuale<br />
calendario prevede già 203<br />
giorni». In pratica i giorni<br />
persi dovranno essere recuperati<br />
(probab<strong>il</strong>mente a giugno)<br />
altrimenti si rischia di<br />
Carmela<br />
Palumbo<br />
invalidare tutto l’anno scolastico.<br />
Quella di fissare <strong>il</strong> calendario<br />
in ogni caso è una<br />
competenza regionale, ma<br />
che interessa enti diversi.<br />
Per questo la dirigente auspi-<br />
ca una decisione collegiale: «Bisogna coinvolgere<br />
i comuni e gli uffici scolastici provinciali<br />
— spiega — Da parte mia caldeggio una<br />
conferenza di servizi».<br />
In tutte le scuole comunque è arrivata una<br />
circolare con le linee guida per affrontare la<br />
pandemia, con l’invito per gli insegnanti a<br />
vaccinarsi (potranno farlo dal 7 dicembre al<br />
3 gennaio). L’indicazione di fronte a uno studente<br />
che manifesti sintomi febbr<strong>il</strong>i è quella<br />
di contattare immediatamente i genitori in<br />
modo che rimanga «responsab<strong>il</strong>mente» a casa.<br />
La «riammissione» alla vita di comunità è<br />
ammessa dopo 48 ore dalla scomparsa della<br />
febbre. Per informazioni c’è un numero verde<br />
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LA TRIBUNA DI TREVISO<br />
TB5POM...............05.11.2009.............22:11:45...............FOTOC24<br />
la tribuna<br />
di Monica Viviani<br />
ROMA. «Omicidio colposo»:<br />
con questa ipotesi di reato,<br />
la procura di Roma ha<br />
aperto un’inchiesta sui due<br />
decessi da influenza A avvenuti<br />
mercoledì nella capitale.<br />
Intanto con la morte di<br />
una bimba di 7 anni e di un<br />
uomo di 42, entrambi già affetti<br />
da patologie gravi, è salito<br />
a 26 <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio delle vittime.<br />
L’inchiesta. L’apertura<br />
dell’inchiesta per le morti di<br />
Chantal Carleo, 18 anni, e<br />
del tecnico radiologo Maurizio<br />
Scavizzi, di 58, è legata alle<br />
denunce presentate dai famigliari<br />
per «difetti di assistenza<br />
ed atteggiamenti negligenti<br />
da parte del personale<br />
sanitario». Chantal, affetta<br />
da fibrosi cistica, è morta<br />
all’ospedale Bambin Gesù,<br />
mentre Scavizzi, considerato<br />
a rischio in quanto «obeso,<br />
diabetico e fumatore», è deceduto<br />
allo Spallanzani. Il pubblico<br />
ministero Paolo D’Ovidio<br />
ha dato incarico a due<br />
medici legali di fare le autopsie<br />
e sta valutando se nominare<br />
un infettivologo e un immonologo.<br />
Altre due vittime. La<br />
bambina è morta all’ospedale<br />
di Desio in Brianza, si tratta<br />
della quinta vittima in<br />
Lombardia. Era affetta da<br />
una rara malattia che la rendeva<br />
frag<strong>il</strong>e e suscettib<strong>il</strong>e alle<br />
infezioni: la Sindrome di<br />
Angelman. Residente a Lentate<br />
sul Seveso, era stata ricoverata<br />
in terapia intensiva <strong>il</strong><br />
31 ottobre per una grave<br />
broncopolmonite. A questo<br />
quadro clinico si è aggiunta<br />
l’influenza. Il 3 novembre le<br />
condizioni si sono aggravate<br />
e <strong>il</strong> decesso è avvenuto per<br />
insufficienza respiratoria<br />
grave e scompenso cardiaco<br />
in broncopolmonite acuta.<br />
L’ultima vittima è un uomo<br />
di 42 anni affetto da obesità<br />
patologica e ricoverato al reparto<br />
Infettivi dell’ospedale<br />
Cardarelli di Campobasso: è<br />
morto nel pomeriggio di ieri.<br />
Era stato ricoverato <strong>il</strong> 2 novembre<br />
per grave insufficienza<br />
respiratoria da virus<br />
AH1N1.<br />
«E’ stato un infarto». E’<br />
morto per un infarto <strong>il</strong> dipendente<br />
dell’ospedale Miulli di<br />
Acquaviva delle Fonti (Bari),<br />
affetto da diabete, deceduto<br />
L’INFLUENZA A<br />
Gli ammalati in Italia<br />
La situazione del contagio da influenza A nel nostro Paese (dati aggiornati all'1/11)<br />
540.000<br />
I CASI SEGNALATI<br />
L'IMPENNATA DEI CASI<br />
Casi ogni 1.000 abitanti - dal 14/9 all'1/11<br />
36<br />
32<br />
28<br />
24<br />
20<br />
16<br />
12<br />
8<br />
4<br />
0-4<br />
5-14<br />
15-64<br />
65 e oltre<br />
TOTALE<br />
26<br />
I DECESSI (aggiornati alle 19.00 di ieri)<br />
0<br />
38 39 40 41 42 43 44 settimana<br />
Fonte: Ministero della Salute<br />
I casi clinici<br />
sono monitorati<br />
dai medici<br />
sentinella<br />
assieme ai casi<br />
di influenza<br />
stagionale<br />
PAGINA 5 06 NOVEMBRE<br />
PRIMO PIANO<br />
Altre due vittime: a Desio una bambina di 7 anni<br />
e a Campobasso perde la vita un uomo di 42<br />
L'ETÀ DEGLI AMMALATI<br />
Casi ogni 1.000 abitanti alla 44a settimana<br />
anni 5-14<br />
33,02<br />
anni 65 e oltre<br />
1,09<br />
L'INCIDENZA PIÙ ALTA<br />
Campania 14,66<br />
casi ogni 1.000 abitanti<br />
anni 15-64<br />
5,14<br />
anni 0-4<br />
17,95<br />
ANSA-CENTIMETRI<br />
VENERDI’ 6 NOVEMBRE 2009<br />
Inchiesta a Roma su due morti<br />
Ipotesi di reato di omicidio colposo dopo la denuncia dei fam<strong>il</strong>iari<br />
mercoledì una decina di ore<br />
dopo essersi vaccinato contro<br />
<strong>il</strong> virus dell’influenza A.<br />
Questo <strong>il</strong> responso, dell’autopsia<br />
eseguita ieri.<br />
Nuovi casi gravi. Una<br />
bambina è stata ricoverata<br />
in rianimazione a Ravenna.<br />
Due nuovi ricoveri preoccupanti<br />
anche a Verona: si tratta<br />
di due ragazzi di 16 e 13 anni,<br />
affetti da gravi patologie.<br />
A Bologna è in isolamento<br />
una donna di 38 anni già malata<br />
di tumore del sangue.<br />
Primo caso grave anche a<br />
Terni: si tratta una donna di<br />
48 anni, da diversi giorni in<br />
terapia intensiva. A M<strong>il</strong>ano è<br />
ricoverato in rianimazione<br />
un anziano, a Monza è grave<br />
una giovane di 14 anni con<br />
leucemia, a Pavia un uomo è<br />
collegato alla macchina cuore-polmoni<br />
Ecmo e definito<br />
in condizioni «critiche». All’ospedale<br />
di Brescia, invece,<br />
un bimbo di 6 mesi affetto da<br />
sindrome di Prader W<strong>il</strong>li, viene<br />
assistito con la vent<strong>il</strong>azione<br />
meccanica. A Merate è ricoverata<br />
una bimba di tre anni<br />
già affetta da polmonite interstiziale<br />
e da episodi di ep<strong>il</strong>essia.<br />
A Bergamo è in cura<br />
una neonata di tre mesi con<br />
una cardiopatia complessa.<br />
Sono poi ancora gravi le condizioni<br />
delle tre persone ricoverate<br />
a Torino. Due i pazien-<br />
ti in serie condizioni a Mestre.<br />
Altri tre sono in rianimazione<br />
in Liguria: tra loro<br />
una donna di 35 anni, sottoposta<br />
a parto cesareo. Sono<br />
quattro invece i casi «gravi»<br />
in Toscana: tra loro un neonato<br />
di 3 mesi a Livorno. Nelle<br />
Marche c’è un paziente in<br />
rianimazione. Nel Lazio sono<br />
5 i ricoverati in terapia intensiva,<br />
di cui 3 bambini. Migliora<br />
<strong>il</strong> bambino in rianimazione<br />
a Pescara. E’ invece<br />
stata trasferita da Andria al<br />
Policlinico di Bari la donna<br />
di 50 anni da giorni in gravissime<br />
condizioni. E resta in<br />
prognosi riservata l’uomo di<br />
44 anni ricoverato a Sassari.<br />
C’è l’intesa Regioni-governo<br />
Entro novembre 5 m<strong>il</strong>ioni di dosi<br />
ROMA. Impegno del governo<br />
a fornire entro fine novembre<br />
5 m<strong>il</strong>ioni di dosi di<br />
vaccino, sufficienti a vaccinare<br />
la stragrande maggioranza<br />
delle persone con patologie<br />
«a rischio». E’ quanto<br />
emerso ieri dalla Conferenza<br />
Stato-Regioni, che ha<br />
fatto <strong>il</strong> punto sulla diffusione<br />
della pandemia da influenza<br />
A. Il calendario concordato<br />
prevede «la fornitura<br />
di 4 m<strong>il</strong>ioni di dosi entro<br />
<strong>il</strong> 20 novembre e un altro m<strong>il</strong>ione<br />
almeno entro fine novembre».<br />
E <strong>il</strong> viceministro<br />
della Salute, Ferruccio Fazio,<br />
(nella foto) ha assicurato<br />
che «altre dosi arriveranno<br />
ai primi<br />
di dicembre».<br />
In base<br />
al bollettino<br />
quotidiano<br />
sull’influenza<br />
del ministero<br />
del<br />
Welfare, in<br />
Italia sono<br />
state vaccinate<br />
al 1º novembreol-<br />
Il viceministro<br />
Fazio ha detto<br />
che sono 7 m<strong>il</strong>ioni<br />
i malati cronici<br />
che devono essere<br />
subito vaccinati<br />
tre 41 m<strong>il</strong>a<br />
persone e riferendosialle<br />
lamentele<br />
delle Regioni<br />
sul ritardo<br />
dei vaccini,<br />
<strong>il</strong> viceministro<br />
ha ricordato<br />
che<br />
«anche Obama<br />
ha <strong>il</strong> problema<br />
della distribuzione<br />
dei vaccini».<br />
Governo e Regioni hanno<br />
inoltre condiviso la procedura<br />
di individuazione di 14<br />
centri in tutto <strong>il</strong> Paese per<br />
la gestione dei casi gravi. Il<br />
governo metterà a disposizione<br />
20 m<strong>il</strong>ioni di euro per<br />
<strong>il</strong> trattamento di questi casi<br />
che necessitano di apparecchiature<br />
all’avanguardia, in<br />
particolare la macchina<br />
«salvavita» di supporto cardiopolmonare<br />
Ecmo. Le Regioni<br />
hanno già segnalato al<br />
Ministero 124 ricoveri in<br />
ospedale che richiedono cure<br />
di alta specializzazione e<br />
assistenza respiratoria.<br />
5<br />
In visita agli ospedali di<br />
Napoli, Fazio ha poi ribadito<br />
che «questa è un’influenza<br />
che fa pochi morti» e che<br />
«<strong>il</strong> problema piuttosto sarà<br />
se <strong>il</strong> virus muterà o se si<br />
combina con quello della<br />
aviaria» perché «allora la<br />
mortalità crescerà, arriverebbe<br />
al 30-40%». Per questo<br />
motivo «<strong>il</strong> virus va bloccato<br />
entro <strong>il</strong> 2010 — ha aggiunto<br />
— e bisogna fare la<br />
campagna di vaccinazione<br />
per evitare guai peggiori».<br />
In Italia «sono circa 7 m<strong>il</strong>ioni<br />
i malati cronici da vaccinare<br />
subito — ha proseguito<br />
— e prevediamo di riuscire<br />
a vaccinarne <strong>il</strong> 90% entro<br />
i primi di dicembre.<br />
Poi<br />
potremmo<br />
pensare a<br />
bambini e<br />
giovani».<br />
Sulla sicurezza<br />
del farmaco,<br />
Fazio<br />
è certo: «Tutti<br />
i più grandi<br />
scienziati,<br />
epidemiolo-<br />
gi, a cominciare<br />
dal premio<br />
Nobel<br />
Luc Montagner,<br />
sono<br />
concordi nel<br />
ritenere la<br />
vaccinazione<br />
<strong>il</strong> miglior<br />
modo per<br />
evitare gli effetti<br />
gravi<br />
dell’influenza». E ha rimarcato<br />
la necessità di affrettare<br />
le operazioni di vaccino:<br />
«Bisogna fare in fretta, perchè<br />
occorrono due settimane<br />
per immunizzarsi».<br />
Sui pazienti morti, ha ribadito<br />
che «erano affetti da<br />
patologie pregresse» e che<br />
«la mortalità è molto bassa,<br />
un decimo meno di quella<br />
che si registra ogni anno<br />
per la stagionale». Ma questo<br />
virus galoppa: «Sta decollando<br />
— ha ammesso Fazio<br />
— e tutti i casi denunciati<br />
sono riferib<strong>il</strong>i all’influenza<br />
A, visto che la stagionale<br />
non è ancora comparsa».<br />
(m.v.)
«Stop agli iper»<br />
CONEGLIANO. Buffoni contro la grande distribuzione.<br />
«Se l’assessore regionale Sartor e <strong>il</strong> comune<br />
decidono di aprire alla grande distribuzio-<br />
ne scenderemo in piazza con tutti i piccoli com-<br />
LA TRIBUNA DI TREVISO<br />
mercianti penalizzati e costretti alla chiusura»,<br />
annuncia <strong>il</strong> capogruppo di An nel Pdl. A suo dire<br />
«la proposta è un colpo basso alla vitalità del<br />
centro e ai piccoli commercianti». (sa.b.) Maria Ernesta Major<br />
MACCA<br />
Otto mesi per i furti<br />
SAN FIOR. Dovrà scontare quasi otto mesi di<br />
reclusione in carcere Maria Ernesta Major,<br />
46enne di San Fior, condannata per furti nelle<br />
auto in sosta commessi a Santa Lucia lo scorso<br />
L’elicottero non domenica 8 novembre, data dell’incidente<br />
PAGINA 31 06 NOVEMBRE<br />
settembre. Mercoledì i m<strong>il</strong>itari della stazione<br />
di Conegliano hanno prelevato la donna dalla<br />
sua abitazione e condotta nel carcere femmin<strong>il</strong>e<br />
di Belluno, dove sconterà la pena. (di.b.)<br />
MACCA<br />
caduto<br />
Il ricordo di S. Lucia<br />
SANTA LUCIA. Commemorazione per i 6 m<strong>il</strong>itari<br />
americani morti nello schianto dell’elicottero<br />
Black Hawk sul Piave. Si terrà oggi e<br />
di 2 anni fa. Alle 12 i m<strong>il</strong>itari della base di Aviano<br />
si recheranno sul posto della tragedia. In caso<br />
di pioggia si andrà nella chiesa arcipretale.<br />
Presente <strong>il</strong> sindaco Fiorenzo Fantinel. (sa.b.)<br />
Invalidità negata, sos a Brunetta<br />
Da gennaio ha chiesto la certificazione all’Usl 7, da allora solo s<strong>il</strong>enzio<br />
CONEGLIANO. Stanno attendendo da dieci<br />
mesi un certificato di invalidità dall’Usl<br />
7. Marco Daniele 36 anni di Conegliano<br />
non vedente dalla nascita e la madre M<strong>il</strong>ena<br />
Repova non hanno avuto più risposte.<br />
Ora vogliono rivolgersi al ministro Renato<br />
Brunetta per segnalare <strong>il</strong> caso.<br />
Marco Daniele è cieco<br />
dalla nascita: già perso<br />
<strong>il</strong> bonus del governo<br />
L’EVENTO<br />
La cerimonia <strong>il</strong> 22<br />
al Teatro Accademia<br />
CONEGLIANO. Il dipartimento<br />
dei vig<strong>il</strong>i del fuoco, del soccorso<br />
pubblico e della difesa civ<strong>il</strong>e<br />
riceveranno <strong>il</strong> Civ<strong>il</strong>itas<br />
2009, per le azioni d’aiuto nelle<br />
situazioni di emergenza in<br />
Abruzzo, a Messina, Viareggio<br />
e Riese. Il 22 novembre, al teatro<br />
Accademia, a ricevere <strong>il</strong><br />
premio sarà <strong>il</strong> capo del dipartimento,<br />
Francesco Paolo Tronca.<br />
Gli altri premiati.<br />
Giuliano De Marchi , scomparso<br />
lo scorso giugno a 62 anni<br />
in una scalata, è stato medico<br />
ed alpinista, conquistò nel<br />
1973 una montagna nel Pakistan<br />
a 6 m<strong>il</strong>a metri che battezzò<br />
«Cima da Conegliano».<br />
Elena Donadon , 24 anni, da<br />
dieci attiva nel Progetto giovani,<br />
è impegnata nell’organizza-<br />
SUSEGANA. Ci sono voluti<br />
cinquant’anni e la tenacia dei<br />
delegati dell’Accademia Italiana<br />
della Cucina per svelare <strong>il</strong><br />
segreto della «dosa» ovvero<br />
quella combinazione di spezie<br />
che sono gli ingredienti perfetti<br />
per aromatizzare la luganega<br />
bianca, storica salsiccia trevigiana.<br />
Nella cantina dei nob<strong>il</strong>i<br />
Collalto, nella notte di Halloween,<br />
è stato festeggiato <strong>il</strong> ritorno<br />
della famosa formula presentata<br />
direttamente da Teresa<br />
Perissinotto discendente della<br />
storica famiglia titolare dell’antica<br />
drogheria «Ai soffioni» che<br />
l’ ha trovata ancora sig<strong>il</strong>lata in<br />
uno scrigno del nonno Antonio.<br />
Ci sono voluti una dozzina<br />
di test per individuare i nomi<br />
delle essenze contenute nella<br />
miscela e ricostruire i sapori<br />
della tradizione che prendono<br />
Marco Daniele è da sempre<br />
cieco e invalido al 100%, lo<br />
scorso 11 gennaio ha presentato<br />
domanda agli uffici dell’aziendasanitaria<br />
perché <strong>il</strong><br />
suo stato fosse<br />
accertato<br />
in base alla<br />
legge 104 del<br />
1992, una legge<br />
quadro per<br />
l’assistenza,<br />
l’integrazione sociale e i diritti<br />
delle persone con handicap. Ha<br />
dovuto attendere maggio (quattro<br />
mesi, uno in più rispetto a<br />
quanto prevedrebbero le norme)<br />
per la visita dell’apposita<br />
Giuliano<br />
De Marchi<br />
Elsa<br />
Zuliani<br />
M<strong>il</strong>ena Repova e <strong>il</strong> figlio Marco Daniele<br />
commissione dell’Usl 7 a Pieve<br />
di Soligo. «Mi aspettavo una visita<br />
medica ma è stata una formalità,<br />
mi hanno chiesto come<br />
stavo senza farmi alcuna prova<br />
— spiega Marco Daniele —. Ci<br />
avevano detto che dopo due me-<br />
Francesco<br />
Paolo Tronca<br />
Cinzia<br />
Rupp<br />
zione di eventi.<br />
Martina D’Agostin, 17 anni di<br />
Cison, campionessa di nuoto,<br />
ha ottenuto <strong>il</strong> titolo nazionale<br />
nella staffetta mista ed <strong>il</strong> record<br />
italiano di categoria.<br />
Carmine Carugno, 51 anni,<br />
storico custode del palasport,<br />
un riferimento da 25 anni per<br />
la cura del patrimonio.<br />
Carmine<br />
Carugno<br />
Franco<br />
Zambon<br />
Savino Ghiro , 86 anni, già<br />
primario ospedaliero, fondatore<br />
della sezione Triveneta della<br />
società italiana medicina d’urgenza,<br />
dell’Associazione soccorritori<br />
di Conegliano, del Consultorio<br />
fam<strong>il</strong>iare cittadino, socio<br />
dell’Associazione Fiorot.<br />
Alessandro Mazzolo, macchinista<br />
in pensione di Susegana,<br />
si sarebbe arrivato <strong>il</strong> certificato,<br />
ma avendo più sentito nessuno<br />
ho telefonato ad agosto e<br />
mi è stato risposto che la pratica<br />
era sospesa a Treviso. Poi<br />
abbiamo sollecitato più volte,<br />
ma senza avere nessuna rispo-<br />
sta concreta, senza sapere cosa<br />
fare e se c’erano da presentare<br />
altri documenti». «Ora vogliamo<br />
scrivere al ministro Brunetta<br />
per segnalare questa situazione»<br />
annuncia la madre M<strong>il</strong>ena<br />
Repova, che vive con <strong>il</strong> figlio<br />
e lo aiuta nella quotidianità.<br />
Per la mancanza di quel<br />
certificato lo scorso anno non<br />
avevano potuto ottenere <strong>il</strong> bonus<br />
famiglia del governo. Da<br />
dieci mesi ora attendono quell’attestato<br />
di invalidità, con cui<br />
si può accedere ad agevolazioni<br />
fiscali e tributarie per esempio<br />
per l’acquisto di un attrezzature<br />
o dispositivi di cui l’uomo<br />
avrebbe bisogno, ma anche<br />
per la deducib<strong>il</strong>ità delle spese<br />
di assistenza. Il Dpr 698/1994,<br />
che regolamenta i tempi di accertamento,<br />
prevede che l’iter<br />
di riconoscimento di invalidità<br />
debba concludersi entro nove<br />
mesi dalla domanda.<br />
(Diego Bortolotto)<br />
OGGI LA FESTA DEL PATRONO<br />
Chiusi gli uffici comunali<br />
Oggi Conegliano festeggia <strong>il</strong> santo patrono<br />
San Leonardo. Alle 19 sarà celebrata la messa<br />
in Duomo. Presenti <strong>il</strong> sindaco Alberto<br />
Maniero e i rappresentanti della giunta e<br />
del consiglio comunale. Alla celebrazione<br />
ci sarà anche <strong>il</strong> gonfalone della. Oggi gli uffici<br />
comunali resteranno chiusi al pubblico.<br />
ALL’AUDITORIUM TONIOLO<br />
Spettacolo di danza<br />
Si terrà domani alle 16 all’auditorium Toniolo<br />
di Conegliano lo spettacolo con <strong>il</strong><br />
gruppo musicale Ensamble Myosotis e con<br />
gli alunni della scuola Centrodanza diretta<br />
da Monica Visentin. A organizzare l’evento<br />
è l’università degli adulti di Conegliano. Ingresso<br />
libero.<br />
I vig<strong>il</strong>i del fuoco vincono <strong>il</strong> Civ<strong>il</strong>itas<br />
A ritirare <strong>il</strong> premio sarà <strong>il</strong> prefetto Francesco Paolo Tronca<br />
Martina<br />
D’Agostin<br />
Elena<br />
Donadon<br />
Marta<br />
Foltran<br />
già presidente dell’associazione<br />
Marinai d’Italia di Conegliano,<br />
è rappresentante dell’associazione<br />
del Veneto Orientale.<br />
Germano Oliana, già presidente<br />
del Cai, è stato tra i fondatori<br />
dei centri di avviamento<br />
allo sport.<br />
Renzo Piccin veterinario di<br />
Vittorio Veneto, da anni si oc-<br />
CasaCoste svela <strong>il</strong> segreto della «dosa»<br />
Susegana, lo chef Longo propone la «menestra de risi co luganega bianca»<br />
origine dai tesori commerciali<br />
della Serenissima che nel tempo<br />
i contadini della Marca han<br />
saputo coltivare. Con prove<br />
concrete si è giunti al risultato<br />
finale e grazie a Cesare De Bastiani,<br />
salumiere di Guia di Valdobbiadene,<br />
questa salamella<br />
conciata con coriandolo, cannella<br />
cassia, cannella ceylon,<br />
macis fiore, noce moscata, pepe<br />
nero, chiodi di garofano e<br />
polvere di fungo porcino essiccato<br />
è stata riproposta durante<br />
la cena organizzata nell’ambito<br />
del Festival dei Misteri. La «dosa»<br />
ha quindi ora una sua specifica<br />
composizione codificata e<br />
depositata con atto notar<strong>il</strong>e.<br />
Rivive dunque anche «luganega»<br />
abbinata alla sua zuppa<br />
Lo chef di «CasaCoste» Domenico Longo<br />
grazie alla consegna ufficiale<br />
della ricetta dalle mani della nipote<br />
dello storico speziere al<br />
giovane Domenico Longo, quo-<br />
tato chef del ristorante «Casa-<br />
Coste» di Collalto, di Marinella<br />
Fagaraz, che ora la servirà come<br />
piatto principe del menù.<br />
Savino<br />
Ghiro<br />
Alessandro<br />
Mazzolo<br />
cupa dell’addestramento dei cani<br />
di polizia e carabinieri ed è<br />
responsab<strong>il</strong>e del centro nazionale<br />
di addestramento forestale.<br />
Cinzia Rupp di Pieve di Soligo,<br />
consigliere della cooperativa<br />
Sorgente, è impegna nell’aiuto<br />
ai portatori di handicap<br />
e sostiene <strong>il</strong> progetto Tea-<br />
Germano<br />
Oliana<br />
Renzo<br />
Piccin<br />
tro&handicap.<br />
Franco Zambon da anni collabora<br />
con l’Unirvesità degli<br />
adulti ed anziani e ne organizza<br />
le attività, ha realizzato dei<br />
libri sulla storia locale.<br />
Elisa Zuliani80 anni è stato<br />
protagonista di un’intensa attività<br />
missionaria in Africa ed India.<br />
(di.b.)<br />
S. Pietro Feletto. Gang accusata anche di sequestro di persona<br />
Rapina in v<strong>il</strong>la, processo <strong>il</strong> 26<br />
SAN PIETRO DI FELETTO. Si terrà <strong>il</strong> prossimo<br />
26 novembre in tribunale a Treviso <strong>il</strong> processo alla<br />
banda di moldavi accusata di aver messo a segno<br />
lo scorso 17 maggio la rapina i danni dei coniugi<br />
Bistrot, sulle colline di San Pietro di Feletto. Alla<br />
sbarra ci saranno Serban Iuria di 28 anni, Sarjan<br />
Alexandru di 22, Bicta Radu di 25 e un quarto<br />
uomo.<br />
L’accusa, per tutti, è pesante: sequestro di persona<br />
e rapina aggravata. La gang aveva atteso <strong>il</strong> rientro<br />
dei coniugi nascosta vicino all’abitazione: i rapinatori<br />
avevano fumato svariate sigarette (che sono<br />
diventate prove importanti a loro carico) prima<br />
di fare irruzione nella casa di Luigia Babinot e<br />
Renzo Bistrot.<br />
I due avevano minacciato gli anziani coniugi di<br />
colpirli con un ferro da stiro se non avessero rivelato<br />
<strong>il</strong> posto della cassaforte. La banda è sospettata<br />
di aver messo a segno altre rapine in Veneto e<br />
in Toscana, gli accertamenti in tal senso sono ancora<br />
in corso.
GAZZETTINO NAZIONALE<br />
Virus A, vaccini per i 7 m<strong>il</strong>ioni a rischio<br />
PAGINA 8 06 NOVEMBRE
GAZZETTINO NAZIONALE<br />
PAGINA 8 06 NOVEMBRE
GAZZETTINO NAZIONALE<br />
PAGINA 9 06 NOVEMBRE
GAZZETTINO NAZIONALE<br />
PAGINA 16 06 NOVEMBRE
GAZZETTINO DI TREVISO<br />
PAGINA 2 06 NOVEMBRE
GAZZETTINO DI TREVISO<br />
PAGINA 2 06 NOVEMBRE
CORRIERE DEL VENETO<br />
PAGINA 4 06 NOVEMBRE<br />
4 Regione Attualità Venerdì 6 Novembre 2009 Corriere del Veneto<br />
TV<br />
La pandemia Attesi oltre 3 m<strong>il</strong>a ricoveri, <strong>il</strong> 10% saranno bambini. L’assessore Sandri: chiusure mirate nelle scuole, si decide a dicembre<br />
«Con la nuova influenza<br />
a rischio 900 m<strong>il</strong>a veneti»<br />
Le previsioni della task force sanitaria<br />
PADOVA — «Novecentom<strong>il</strong>a veneti finiranno<br />
a letto colpiti da influenza A». La stima è stata<br />
fatta ieri dal direttore sanitario dell’<strong>Azienda</strong><br />
ospedaliera di Padova, Gianpiero Rupolo. Il dirigente<br />
medico è stato designato dal segretario alla<br />
Sanità e Sociale di palazzo Balbi, Giancarlo Ruscitti,<br />
alla guida del gruppo di coordinamento<br />
regionale sull’impiego delle macchine «Ecmo»<br />
(Extracorporeal membrane oxygenation, ndr.)<br />
contro l’influenza A/H1N1, apparecchiature salvavita<br />
ut<strong>il</strong>i a ridurre la mortalità nei pazienti<br />
con insufficienza respiratoria acuta grave. P<br />
Proprio Rupolo ha fornito ieri per la prima<br />
volta le previsioni specifiche sulla diffusione del<br />
virus A-H1N1 in Veneto. «Sulla totalità dei contagi<br />
ci aspettiamo circa 3000 ricoveri – ha detto<br />
-. Saranno questi i casi più gravi, che necessiteranno<br />
l’ospedalizzazione». Per quanto riguarda<br />
la popolazione più giovane, invece, ecco la stima:<br />
«Circa un dieci per cento dei ricoveri riguarderà<br />
i più piccoli – ha precisato Ruopolo -. Pensiamo<br />
quindi che dovranno essere seguiti nelle<br />
nostre strutture circa 300 bambini. Ma in tutto i<br />
casi impegnativi non dovrebbero essere più di<br />
20».<br />
E proprio nelle situazioni più diffic<strong>il</strong>i potranno<br />
essere impiegate le «Ecmo», le apparecchiature<br />
per <strong>il</strong> supporto cardiopolmonare, che dovrebbero<br />
servire per contrastare gli effetti della complicanza<br />
più pericolosa<br />
dell’A/H1N1:<br />
la polmonite inter-<br />
<br />
Gianpiero Rupolo<br />
Ci attendiamo<br />
una ventina di casi<br />
gravi tra i pazienti<br />
più piccoli<br />
stiziale. «In Veneto<br />
ne abbiamo già 10:<br />
tre a Venezia, due a<br />
Treviso, una a Vicenza,<br />
due a Verona<br />
e due a Padova»,<br />
ha spiegato<br />
Rupolo. Che poi ha<br />
aggiunto. «Proprio<br />
a Padova (dove og-<br />
gi si raduna <strong>il</strong> gruppo di lavoro contro l’emergenza,<br />
ndr.) ne abbiamo appena acquistato altre<br />
due, per una spesa complessiva di circa 130m<strong>il</strong>a<br />
euro». Sinora, comunque, nessun paziente ha<br />
necessitato dell’impiego della macchina.<br />
Le ultime notizie dagli ospedali, intanto, parlano<br />
di quattro ricoveri al «Borgo Trento» di Verona:<br />
si tratta di due bambini, che sono in terapia<br />
intensiva (una bimba di Bolzano di 8 anni e un<br />
bimbo di 10 anni con patologie pregresse) e di<br />
due ragazzi, uno di 16 e uno di 13, anche loro<br />
già ammalati. A Mestre, invece, restano in rianimazione<br />
un anziano di 88 anni cardiopatico e<br />
un uomo di 54 anni, ammalato di leucemia.<br />
Entro oggi dovrebbero arrivare in Veneto altre<br />
88 m<strong>il</strong>a dosi di siero. E va segnalato l’appello<br />
dei dermatologi, che raccomandano di «vaccinate<br />
i pazienti con psoriasi». Infine la nota che riguarda<br />
la possib<strong>il</strong>e chiusura delle scuole. Questa<br />
l’ipotesi dell’assessore alla Sanità Sandro<br />
Sandri: «L’idea è di fare <strong>il</strong> punto preciso nella<br />
prima settimana di dicembre in collaborazione<br />
con i direttori degli istituti e i presidi e quindi<br />
provvedere a delle anticipazioni delle vacanze<br />
scolastiche di una settimana-dieci giorni nelle<br />
scuole dove <strong>il</strong> virus non c’è e vaccinare i ragazzi<br />
in modo che al ritorno siano immuni».<br />
Giovanni Viafora<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Vaccinazioni in corso<br />
A destra, la somministrazione del vaccino<br />
contro l’influenza A. Sotto, una donna esce<br />
dall’ospedale di Mestre con la mascherina<br />
VENEZIA - Una anche esiste. E’ intabarrata,<br />
ansiosa, trafelata. E naturalmente ha<br />
la mascherina. Dice di avere la febbre,<br />
chiede <strong>il</strong> test, teme <strong>il</strong> contagio dell’influenza<br />
A. Ma è davvero solo questa signora<br />
ad agitare <strong>il</strong> pronto soccorso per l’influenza<br />
A. Tutti gli altri hanno guai diversi:<br />
trombosi, fratture, problemi respiratori.<br />
E <strong>il</strong> virus? «Boh», è l’articolata e diffusa<br />
risposta. Va così all’ospedale dell’Angelo,<br />
a Mestre, ma va così anche al Civ<strong>il</strong>e di Padova,<br />
dove i febbricitanti preoccupati si<br />
sono contati sulle dita di una mano. E figuriamoci,<br />
dunque, cosa ne pensano all’osteria<br />
al Cubo, quella più vicina al nosocomio<br />
mestrino, dove alle undici del mattino<br />
c’è già un giro di briscola. Cosa ne<br />
dite dell’H1N1? «Acca che?». «Chi?». Luciano,<br />
rubizzo e sorridente signore di Zelarino,<br />
sospira quando gli chiediamo del<br />
vaccino: «Latte caldo e un giosso de graspa».<br />
La sua è la ricetta della nonna in versione<br />
riveduta e «corretta» rispetto a quella<br />
riproposta in questi giorni da Carlo Ancelotti<br />
in mondovisione per la gioia dei<br />
cronisti d’Oltremanica: «Red wine and<br />
hot m<strong>il</strong>k». Mario, un pensionato di origini<br />
friulane, è con lui: «Bravo.... Un rosso<br />
Elena».<br />
Mario e Luciano fanno parte di una categoria<br />
umana che si sta consolidando in<br />
questi periodi di confusa pandemia reale<br />
e mediatica: i fatalisti. «Se deve succedere<br />
che succeda, tanto». Sono i neoteorici del<br />
trappista memento mori, del ricordati che<br />
devi morire. Luciano parla come un vecchio<br />
saggio. Dice che tutto questo per lui<br />
non ha senso, che è più probab<strong>il</strong>e crepare<br />
Il viaggio<br />
Le m<strong>il</strong>le chiamate ai medici di base: raddoppiate<br />
Fra ipocondriaci e fatalisti<br />
vince la pandemia mediatica<br />
Scetticismo in ospedale, ricette all’osteria: «Latte e grappa»<br />
di una tegola sulla testa, che fanno tutto<br />
«par vendar e basta», che la cosa non lo<br />
sfiora nemmeno. Così, i fatalisti.<br />
Fra loro e l’ipocondriaca signora che si<br />
è fiondata all’Angelo, esiste la categoria<br />
più numerosa: gli apprensivi. Allarmati<br />
dal gran parlare che se ne fa, hanno preso<br />
d’assalto vari centralini, soprattutto quelli<br />
dei medici di famiglia. Lo ricorda Lorenzo<br />
Adami, segretario regionale della Fimmg,<br />
<strong>il</strong> loro sindacato: «Cinquanta per cento<br />
di chiamate in più rispetto all’anno<br />
scorso, 25% di visite domic<strong>il</strong>iari in più, io<br />
visito e rispondo al telefono. Mamme con<br />
bambini, donne in stato interessante, giovani.<br />
I più colpiti sono gli adolescenti ma<br />
vorrei precisare che non è a rischio la vita,<br />
anzi, <strong>il</strong> tasso di mortalità è inferiore a<br />
quello della solita influenza. Come dire:<br />
voi allarmate, noi sediamo. Il vaccino serve<br />
però, anche per un discorso di responsab<strong>il</strong>ità<br />
sociale».<br />
Un primo riscontro sull’età delle «vittime»<br />
della pandemia si ha cento metri più<br />
in là, alla scuola elementare Parolari. Il dirigente<br />
scolastico, Tiziano Panizzuti, è alle<br />
prese con la decimazione di alcune classi:<br />
«Ne abbiamo alcune con 15-20 studenti<br />
malati su 25, ma si tratta di scuole medie<br />
perché <strong>il</strong> nostro è un istituto comprensivo.<br />
Qui la malattia si sv<strong>il</strong>uppa a focolai,<br />
ci sono classi che sono nella media degli<br />
anni scorsi». Panizzuti ha appena ricevuto<br />
la circolare della Regione sul controllo<br />
dell’influenza: «In caso di febbre e tosse<br />
gli insegnanti contattino i genitori; studenti<br />
e genitori colpiti devono responsab<strong>il</strong>mente<br />
rimanere a casa...». Sorride.<br />
Dottori<br />
<br />
A noi medici<br />
di famiglia<br />
sono<br />
raddoppiate<br />
le chiamate.<br />
Voi allarmate<br />
e noi sediamo<br />
Pazienti<br />
<br />
Al pronto<br />
soccorso: siamo<br />
qui per altre<br />
cose<br />
Al bar:<br />
la ricetta è latte<br />
caldo e graspa<br />
Ultima tappa: Padova. Nella sala d’attesa<br />
del pronto soccorso un ragazzo trema,<br />
abbracciato alla fidanzatina. Suina? «No<br />
no, altro». Arriva una signora in dolce attesa.<br />
E’ qui per l’influenza A? «No, per un<br />
occhio». Un’altra è seduta seria in un angolino.<br />
Per quella? «No, aspetto mio padre,<br />
ha problemi di cuore». Non ce n’è<br />
uno che sia qui per la pandemia. L’infermiera<br />
esperta allo sportello ragguaglia:<br />
«Oggi ne saranno venuti quattro o cinque<br />
per quella, ieri una decina».<br />
Numeri nella norma. E mentre li sforna<br />
dal corridoio arriva la voce tonante di un<br />
signore con i capelli lunghi che si lamenta:<br />
«Siete voi che create <strong>il</strong> panico, andando<br />
avanti così fra due tre giorni ci ritroveremo<br />
le code qui fuori. E invece non c’è<br />
alcun pericolo, nessun allarme». Non è<br />
uno qualsiasi. E’ <strong>il</strong> primario, <strong>il</strong> professor<br />
Franco Tosato: «E’ successo così con la<br />
mucca pazza, con la meningite, con l’aviaria:<br />
è ora di finirla. Sa cosa le dico, che se<br />
viene qui uno con questa influenza non<br />
facciamo nemmeno gli accertamenti perché<br />
non c’è un buon motivo: è meno pericolosa<br />
delle altre». Il codice della pandemia<br />
non è rosso, è bianco. A Mestre li isolano<br />
in una stanzetta giusto perchè non<br />
contagino altri pazienti. Ma poi, se non ci<br />
sono complicanze, li spediscono sotto le<br />
coperte di casa.<br />
Tosato entra nel suo ufficio, esce, apre<br />
la porta scorrevole che dà sull’esterno, si<br />
siede in b<strong>il</strong>ico sul corrimano, si scalda:<br />
«Basta allarmi, non ne posso più».<br />
Andrea Pasqualetto<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
olpiti da influenza A». La stima è stata<br />
i dal direttore sanitario dell’<strong>Azienda</strong><br />
era di Padova, Gianpiero Rupolo. Il diriedico<br />
è stato designato dal segretario ale<br />
Sociale di palazzo Balbi, Giancarlo Rula<br />
guida del gruppo di coordinamento<br />
e sull’impiego delle macchine «Ecmo»<br />
rporeal membrane oxygenation, ndr.)<br />
influenza A/H1N1, apparecchiature sal-<br />
t<strong>il</strong>i a ridurre la mortalità nei pazienti<br />
fficienza respiratoria acuta grave. P<br />
io Rupolo ha fornito ieri per la prima<br />
revisioni specifiche sulla diffusione del<br />
H1N1 in Veneto. «Sulla totalità dei conpettiamo<br />
circa 3000 ricoveri – ha detto<br />
o questi i casi più gravi, che necessiteospedalizzazione».<br />
Per quanto riguarda<br />
azione più giovane, invece, ecco la stica<br />
un dieci per cento dei ricoveri riguarù<br />
piccoli – ha precisato Ruopolo -. Penuindi<br />
che dovranno essere seguiti nelle<br />
trutture circa 300 bambini. Ma in tutto i<br />
egnativi non dovrebbero essere più di<br />
rio nelle situazioni più diffic<strong>il</strong>i potrane<br />
impiegate le «Ecmo», le apparecchiatusupporto<br />
cardiopolmonare, che dovrebvire<br />
per contrastare gli effetti della complicanza<br />
più pericolosa<br />
dell’A/H1N1:<br />
la polmonite interstiziale.<br />
«In Veneto<br />
iero Rupolo<br />
endiamo<br />
ntina di casi<br />
ra i pazienti<br />
coli<br />
CORRIERE DEL VENETO<br />
ne abbiamo già 10:<br />
tre a Venezia, due a<br />
Treviso, una a Vicenza,<br />
due a Verona<br />
e due a Padova»,<br />
ha spiegato<br />
Rupolo. Che poi ha<br />
aggiunto. «Proprio<br />
a Padova (dove og-<br />
una <strong>il</strong> gruppo di lavoro contro l’emerdr.)<br />
ne abbiamo appena acquistato altre<br />
una spesa complessiva di circa 130m<strong>il</strong>a<br />
inora, comunque, nessun paziente ha<br />
ato dell’impiego della macchina.<br />
me notizie dagli ospedali, intanto, parlaattro<br />
ricoveri al «Borgo Trento» di Verotta<br />
di due bambini, che sono in terapia<br />
a (una bimba di Bolzano di 8 anni e un<br />
i 10 anni con patologie pregresse) e di<br />
zzi, uno di 16 e uno di 13, anche loro<br />
alati. A Mestre, invece, restano in rianiun<br />
anziano di 88 anni cardiopatico e<br />
di 54 anni, ammalato di leucemia.<br />
oggi dovrebbero arrivare in Veneto al<strong>il</strong>a<br />
dosi di siero. E va segnalato l’appello<br />
atologi, che raccomandano di «vaccinaenti<br />
con psoriasi». Infine la nota che ria<br />
possib<strong>il</strong>e chiusura delle scuole. Quetesi<br />
dell’assessore alla Sanità Sandro<br />
«L’idea è di fare <strong>il</strong> punto preciso nella<br />
ttimana di dicembre in collaborazione<br />
ettori degli istituti e i presidi e quindi<br />
ere a delle anticipazioni delle vacanze<br />
he di una settimana-dieci giorni nelle<br />
ove <strong>il</strong> virus non c’è e vaccinare i ragazzi<br />
che al ritorno siano immuni».<br />
Giovanni Viafora<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Vaccinazioni in corso<br />
A destra, la somministrazione del vaccino<br />
contro l’influenza A. Sotto, una donna esce<br />
dall’ospedale di Mestre con la mascherina<br />
VENEZIA - Una anche esiste. E’ intabarrata,<br />
ansiosa, trafelata. E naturalmente ha<br />
la mascherina. Dice di avere la febbre,<br />
chiede <strong>il</strong> test, teme <strong>il</strong> contagio dell’influenza<br />
A. Ma è davvero solo questa signora<br />
ad agitare <strong>il</strong> pronto soccorso per l’influenza<br />
A. Tutti gli altri hanno guai diversi:<br />
trombosi, fratture, problemi respiratori.<br />
E <strong>il</strong> virus? «Boh», è l’articolata e diffusa<br />
risposta. Va così all’ospedale dell’Angelo,<br />
a Mestre, ma va così anche al Civ<strong>il</strong>e di Padova,<br />
dove i febbricitanti preoccupati si<br />
sono contati sulle dita di una mano. E figuriamoci,<br />
dunque, cosa ne pensano all’osteria<br />
al Cubo, quella più vicina al nosocomio<br />
mestrino, dove alle undici del mattino<br />
c’è già un giro di briscola. Cosa ne<br />
dite dell’H1N1? «Acca che?». «Chi?». Luciano,<br />
rubizzo e sorridente signore di Zelarino,<br />
sospira quando gli chiediamo del<br />
vaccino: «Latte caldo e un giosso de graspa».<br />
La sua è la ricetta della nonna in versione<br />
riveduta e «corretta» rispetto a quella<br />
riproposta in questi giorni da Carlo Ancelotti<br />
in mondovisione per la gioia dei<br />
cronisti d’Oltremanica: «Red wine and<br />
hot m<strong>il</strong>k». Mario, un pensionato di origini<br />
friulane, è con lui: «Bravo.... Un rosso<br />
Elena».<br />
Mario e Luciano fanno parte di una categoria<br />
umana che si sta consolidando in<br />
questi periodi di confusa pandemia reale<br />
e mediatica: i fatalisti. «Se deve succedere<br />
che succeda, tanto». Sono i neoteorici del<br />
trappista memento mori, del ricordati che<br />
devi morire. Luciano parla come un vecchio<br />
saggio. Dice che tutto questo per lui<br />
non ha senso, che è più probab<strong>il</strong>e crepare<br />
Il viaggio<br />
PAGINA 4 06 NOVEMBRE<br />
Le m<strong>il</strong>le chiamate ai medici di base: raddoppiate<br />
Fra ipocondriaci e fatalisti<br />
vince la pandemia mediatica<br />
Scetticismo in ospedale, ricette all’osteria: «Latte e grappa»<br />
di una tegola sulla testa, che fanno tutto<br />
«par vendar e basta», che la cosa non lo<br />
sfiora nemmeno. Così, i fatalisti.<br />
Fra loro e l’ipocondriaca signora che si<br />
è fiondata all’Angelo, esiste la categoria<br />
più numerosa: gli apprensivi. Allarmati<br />
dal gran parlare che se ne fa, hanno preso<br />
d’assalto vari centralini, soprattutto quelli<br />
dei medici di famiglia. Lo ricorda Lorenzo<br />
Adami, segretario regionale della Fimmg,<br />
<strong>il</strong> loro sindacato: «Cinquanta per cento<br />
di chiamate in più rispetto all’anno<br />
scorso, 25% di visite domic<strong>il</strong>iari in più, io<br />
visito e rispondo al telefono. Mamme con<br />
bambini, donne in stato interessante, giovani.<br />
I più colpiti sono gli adolescenti ma<br />
vorrei precisare che non è a rischio la vita,<br />
anzi, <strong>il</strong> tasso di mortalità è inferiore a<br />
quello della solita influenza. Come dire:<br />
voi allarmate, noi sediamo. Il vaccino serve<br />
però, anche per un discorso di responsab<strong>il</strong>ità<br />
sociale».<br />
Un primo riscontro sull’età delle «vittime»<br />
della pandemia si ha cento metri più<br />
in là, alla scuola elementare Parolari. Il dirigente<br />
scolastico, Tiziano Panizzuti, è alle<br />
prese con la decimazione di alcune classi:<br />
«Ne abbiamo alcune con 15-20 studenti<br />
malati su 25, ma si tratta di scuole medie<br />
perché <strong>il</strong> nostro è un istituto comprensivo.<br />
Qui la malattia si sv<strong>il</strong>uppa a focolai,<br />
ci sono classi che sono nella media degli<br />
anni scorsi». Panizzuti ha appena ricevuto<br />
la circolare della Regione sul controllo<br />
dell’influenza: «In caso di febbre e tosse<br />
gli insegnanti contattino i genitori; studenti<br />
e genitori colpiti devono responsab<strong>il</strong>mente<br />
rimanere a casa...». Sorride.<br />
Dottori<br />
<br />
A noi medici<br />
di famiglia<br />
sono<br />
raddoppiate<br />
le chiamate.<br />
Voi allarmate<br />
e noi sediamo<br />
Pazienti<br />
<br />
Al pronto<br />
soccorso: siamo<br />
qui per altre<br />
cose<br />
Al bar:<br />
la ricetta è latte<br />
caldo e graspa<br />
Ultima tappa: Padova. Nella sala d’attesa<br />
del pronto soccorso un ragazzo trema,<br />
abbracciato alla fidanzatina. Suina? «No<br />
no, altro». Arriva una signora in dolce attesa.<br />
E’ qui per l’influenza A? «No, per un<br />
occhio». Un’altra è seduta seria in un angolino.<br />
Per quella? «No, aspetto mio padre,<br />
ha problemi di cuore». Non ce n’è<br />
uno che sia qui per la pandemia. L’infermiera<br />
esperta allo sportello ragguaglia:<br />
«Oggi ne saranno venuti quattro o cinque<br />
per quella, ieri una decina».<br />
Numeri nella norma. E mentre li sforna<br />
dal corridoio arriva la voce tonante di un<br />
signore con i capelli lunghi che si lamenta:<br />
«Siete voi che create <strong>il</strong> panico, andando<br />
avanti così fra due tre giorni ci ritroveremo<br />
le code qui fuori. E invece non c’è<br />
alcun pericolo, nessun allarme». Non è<br />
uno qualsiasi. E’ <strong>il</strong> primario, <strong>il</strong> professor<br />
Franco Tosato: «E’ successo così con la<br />
mucca pazza, con la meningite, con l’aviaria:<br />
è ora di finirla. Sa cosa le dico, che se<br />
viene qui uno con questa influenza non<br />
facciamo nemmeno gli accertamenti perché<br />
non c’è un buon motivo: è meno pericolosa<br />
delle altre». Il codice della pandemia<br />
non è rosso, è bianco. A Mestre li isolano<br />
in una stanzetta giusto perchè non<br />
contagino altri pazienti. Ma poi, se non ci<br />
sono complicanze, li spediscono sotto le<br />
coperte di casa.<br />
Tosato entra nel suo ufficio, esce, apre<br />
la porta scorrevole che dà sull’esterno, si<br />
siede in b<strong>il</strong>ico sul corrimano, si scalda:<br />
«Basta allarmi, non ne posso più».<br />
Andrea Pasqualetto<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA<br />
Corriere della Sera Venerdì 6 Novembre 2009<br />
La pandemia I casi<br />
PAGINA 5 06 NOVEMBRE<br />
L’Oms: può combinarsi con l’aviaria. Sui decessi indagine per omicidio a Roma<br />
Il presidente della Uefa<br />
Il vaccino<br />
Per creare <strong>il</strong><br />
vaccino <strong>il</strong><br />
virus viene<br />
fatto crescere<br />
dentro stanze<br />
asettiche e<br />
messo in<br />
coltura<br />
dentro<br />
particolari<br />
uova,<br />
Specific<br />
Pathogen<br />
Free (foto),<br />
allevato per<br />
48-72 ore e<br />
inoculato in<br />
altre uova<br />
embrionate<br />
Il virus<br />
Poi <strong>il</strong> vaccino<br />
viene reso<br />
inattivo e<br />
purificato per<br />
ottenere gli<br />
antigeni, la<br />
proteina in<br />
grado di<br />
stimolare una<br />
reazione<br />
immunitaria.<br />
Il<br />
sem<strong>il</strong>avorato<br />
viene d<strong>il</strong>uito e<br />
travasato in<br />
fiale e<br />
confezionato<br />
Platini e la pandemia<br />
«Il calcio non si ferma<br />
<strong>il</strong> vaccino è facoltativo»<br />
26<br />
Il pneumologo Harari: l’influenza arriva a casa, assalito dai dubbi<br />
Non bastavano i malati in ospedale, torno a<br />
casa e mia figlia, due anni e mezzo, ha la febbre a<br />
39; è giovedì sera. Niente, tutto in fumo. Venerdì<br />
mattina vado in ospedale, non facciamo che<br />
rispondere alle domande di chiarimento dei nostri<br />
pazienti con problemi respiratori sul vaccino<br />
per l’influenza H1N1, «Lo devo fare? È proprio<br />
necessario? ma mi hanno detto che..., ho letto<br />
su internet...».<br />
Un vero delirio, non abbiamo tempo per d<strong>il</strong>ungarci<br />
in spiegazioni con tutti, <strong>il</strong> telefono non cessa<br />
di squ<strong>il</strong>lare, quando rispondiamo la domanda<br />
è sempre la stessa: «E <strong>il</strong> vaccino?». Anche nei corridoi<br />
veniamo fermati dai malati che cercano risposte.<br />
Poi ci sono i pazienti che le polmoniti da<br />
influenza A ce l’hanno davvero e <strong>il</strong> nostro tempo<br />
è per loro, vengono ricoverati e cominciano i<br />
dubbi: quando fare <strong>il</strong> tampone per la conferma<br />
diagnostica del virus? Cominciare a trattare in attesa<br />
dell’esito o aspettare <strong>il</strong> risultato? E per quanti<br />
giorni trattare? Ci telefoniamo tra colleghi: tu<br />
quanti casi hai visto? Come sono andati? Ma hai<br />
messo in isolamento <strong>il</strong> malato? Per quanti giorni?<br />
I dubbi e le domande sono molti più delle<br />
certezze che le diverse indicazioni operative regionali<br />
e ministeriali vorrebbero trasmettere.<br />
<br />
Tre giorni e mezzo<br />
di angoscia. E 25 anni di<br />
<strong>il</strong>luminismo vanno in fumo<br />
Le vittime italiane del virus H1N1<br />
da quando è cominciata la pandemia<br />
Il dottore-papà «Ho chiamato di nascosto <strong>il</strong> pediatra. E all’ospedale rassicuravo i pazienti»<br />
di SERGIO HARARI*<br />
I numeri<br />
in Italia<br />
«Fermare <strong>il</strong> virus prima che muti»<br />
ROMA — Impedire che <strong>il</strong> virus<br />
nel prendere <strong>il</strong> largo senza<br />
controllo si mescoli con quello<br />
dell’aviaria (H5N1) ed esca dalla<br />
«ricombinazione» più forte e<br />
pericoloso. Un allarme contenuto<br />
nei bollettini dell’Organizzazione<br />
mondiale della sanità e r<strong>il</strong>anciato<br />
dal viceministro del<br />
Welfare, Ferruccio Fazio, in visita<br />
al Cotugno di Napoli e poi in<br />
Parlamento per un’informativa<br />
a Camera e Senato: «Se avvenisse,<br />
<strong>il</strong> rischio per noi sarebbe<br />
grande. La mortalità salirebbe<br />
al 30-50%. Attualmente invece<br />
siamo fermi sullo 0,002%, molto<br />
bassa, inferiore a quella di<br />
una influenza di stagione».<br />
La mutazione è un’evenienza<br />
dietro l’angolo quando è in circolazione<br />
un agente patogeno<br />
nuovo. Finora però l’H1N1 non<br />
ha mostrato segnali di variazione.<br />
«Sembra molto stab<strong>il</strong>e, non<br />
è stato osservato nulla di allarmante»,<br />
tranqu<strong>il</strong>lizza<br />
<strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e della ricerca<br />
presso i Centri<br />
Europei per <strong>il</strong> controllo<br />
delle malattie, Johan<br />
Gieseke. Per sventare<br />
l’avvio di una eventuale<br />
mutazione, è attiva<br />
una rete di sorveglianza<br />
alla quale partecipa<br />
anche l’Italia: «Per ora <strong>il</strong> virus<br />
pandemico appare frag<strong>il</strong>e, tanto<br />
che basta una passata di sapone<br />
per ucciderlo. Ma non possiamo<br />
escludere un cambiamento<br />
brusco. Dunque bisogna<br />
evitare che si creino le condizioni»,<br />
avverte Antonina Dolei, segretario<br />
della Società italiana di<br />
virologia.<br />
In Italia i morti per influenza<br />
A sono saliti a 26. Ieri alla lista<br />
si sono aggiunti un uomo di 42<br />
anni, ricoverato a Campobasso,<br />
gravemente obeso, e una ragazzina<br />
di 13 anni a Desio, affetta<br />
da una malattia rara che comporta<br />
gravi problemi respiratori.<br />
Dunque altre vittime in condizioni<br />
di salute già molto pre-<br />
Scheda<br />
Il virus non ferma <strong>il</strong> calcio. E di fronte al<br />
d<strong>il</strong>agare dell’influenza A, la Uefa non ha<br />
alcuna intenzione di imporre ai giocatori<br />
impegnati in Champions di vaccinarsi. «Ogni<br />
squadra può fare quello che vuole» ha<br />
sottolineato Michel Platini, presidente della<br />
Uefa. «I giocatori non hanno l’obbligo di<br />
vaccinarsi. Non posso chiedere a tutti gli<br />
spettatori di Champions di farsi vaccinare» ha<br />
ironizzato <strong>il</strong> presidente Uefa. «Non sono un<br />
medico» ha puntualizzato, pur non<br />
nascondendo un certo disappunto per casi<br />
come quello dell’incontro Olympique<br />
Marsiglia-Paris Saint Germain rinviato perché<br />
tre giocatori erano stati contagiati dal virus.<br />
«Se qualche giocatore dà forfait per colpa<br />
dell’influenza non vuol dire che l’incontro<br />
debba essere rimandato». Diverso se sono le<br />
autorità locali a decidere, come a Kiev con<br />
Dinamo-Inter, dove gli spettatori hanno<br />
assistito alla partita con le mascherine (foto).<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
carie, come Chantal Carleo, 18<br />
anni, e <strong>il</strong> tecnico di radiologia<br />
Maurizio Scavizzi, 58 anni, deceduti<br />
rispettivamente al Bambin<br />
Gesù e allo Spallanzani. Le<br />
loro famiglie hanno presentato<br />
un esposto ritenendo che non<br />
siano stati opportunamente<br />
protetti dall’infezione. La Procura<br />
di Roma ha aperto un’inchiesta<br />
per omicidio colposo.<br />
L’ultimo b<strong>il</strong>ancio del ministero<br />
del Welfare elenca «25 decessi<br />
legati con certezza al virus<br />
A/H1N1. Tutti i pazienti, tranne<br />
uno, presentavano gravi patologie».<br />
Persone che avrebbero rischiato<br />
anche se colpite da un<br />
altro virus. Ben 124 i ricoveri in<br />
reparti ospedalieri ad alta specializzazione<br />
(rianimazione) e<br />
con assistenza respiratoria.<br />
Colpiti soprattutto i giovani.<br />
Un bambino ogni trenta tra 5 e<br />
14 anni è a casa per malattia.<br />
Gli italiani influenzati dall’inizio<br />
della pandemia, comparsa<br />
ad ottobre, sono circa 540 m<strong>il</strong>a.<br />
La curva dei casi si sta rapidamente<br />
innalzando e toccherà<br />
l’apice poco prima di Natale tanto<br />
che in Veneto si sta ipotizzando<br />
la chiusura anticipata di certe<br />
scuole. La Regione con la<br />
massima incidenza è la Campania.<br />
Entro la prossima settimana<br />
verrà completata la terza fase<br />
di distribuzione dei vaccini.<br />
La prof<strong>il</strong>assi viene offerta a operatori<br />
dei servizi essenziali, persone<br />
con malattie croniche (i<br />
dermatologi ospedalieri dell’Adoi,<br />
riuniti ieri in congresso,<br />
la consigliano ai malati di psoriasi),<br />
alle donne al secondo e<br />
terzo trimestre di gravidanza e<br />
ai bambini: «Vaccineremo i giovani<br />
anche dopo che la pandemia<br />
avrà toccato l’apice», ha<br />
detto Fazio. Entro novembre saranno<br />
immunizzati 5 m<strong>il</strong>ioni di<br />
italiani. Raggiunto l’accordo tra<br />
Governo e Regioni.<br />
Margherita De Bac<br />
mdebac@corriere.it<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
A Gaza Un uomo palestinese si<br />
protegge dal virus H1N1<br />
Protetti A sinistra ragazze russe<br />
sopra un uomo coreano con la figlia<br />
«Io, medico, e la febbre di mia figlia»<br />
Torno a casa, è venerdì sera, mia figlia ha sempre<br />
39 e la febbre non scende, non mangia e beve<br />
poco, mi appello alla mia razionalità di medico<br />
e cerco di non preoccuparmi, con mia moglie<br />
non accenno al dubbio che sia la nuova influenza,<br />
non voglio agitarla anche se lei mi sembra<br />
molto più tranqu<strong>il</strong>la di me, ma lei non è medico,<br />
appunto.<br />
Sabato idem, chiamo una amica pediatra vergognandomi<br />
un po’, mi tranqu<strong>il</strong>lizza e rifiuto<br />
con un gesto di superiorità del quale mi pento<br />
subito la sua offerta di visitarla a casa. Ausculto<br />
la piccola, mi sembra vada tutto bene, febbre a<br />
parte. Comincio a rompere <strong>il</strong> velo del s<strong>il</strong>enzio<br />
con mia moglie e accenno alla possib<strong>il</strong>ità che sia<br />
la nuova influenza, ho qualche esitazione nel nominarla,<br />
quasi che evocarne <strong>il</strong> fantasma possa<br />
farla materializzare; 25 anni di medicina e tutto<br />
<strong>il</strong> mio <strong>il</strong>luminismo scientifico si stanno sbriciolando<br />
nel giro di poche ore. La giornata è costellata<br />
di telefonate di amici<br />
e pazienti con febbre, naturalmente<br />
tranqu<strong>il</strong>lizzo<br />
tutti. Intanto studio gli ultimi<br />
lavori usciti sulla<br />
pandemia, leggo dei decessi<br />
tra i bambini e tra le<br />
persone sane, pochi, certo,<br />
ma ci sono.<br />
Mi sfiora un dubbio: e<br />
se l’avessi passata io l’influenza<br />
a mia figlia? In<br />
ospedale vediamo decine<br />
di malati al giorno, ho<br />
Primo Piano<br />
Sergio Harari<br />
chiesto di essere vaccinato ma ancora <strong>il</strong> vaccino<br />
non è arrivato, meglio non pensarci per non aggiungere<br />
la colpa alla preoccupazione. È domenica,<br />
Anna ha ancora 39, nascondendomi in bagno<br />
mando un sms alla mia amica pediatra, «la bambina<br />
ha ancora la febbre, la porterei in ospedale<br />
a farle dare un’occhiata», e annuncio i miei irragionevoli<br />
propositi a mia moglie che continua a<br />
essere molto più tranqu<strong>il</strong>la di me. L’amica mi risponde<br />
come speravo, verrà a vedere la bambina,<br />
accenno a un educato rifiuto, ma mi dice che<br />
è sulla sua strada e non lascia spazio a repliche.<br />
Arriva e mi rendo conto, essendo questa volta<br />
dall’altra parte, come la presenza di un medico<br />
possa rassicurare, solo a vederla entrare sto meglio.<br />
Tutto bene, acqua e zucchero, qualche consiglio<br />
e un po’ di pazienza e tutto passerà. Chiacchieriamo<br />
un po’, mi racconta della baraonda<br />
nelle sale d’attesa, delle riunioni di aggiornamento<br />
sulla pandemia strapiene e mal organizzate e<br />
con informazioni confuse.<br />
Squ<strong>il</strong>la <strong>il</strong> telefono, è un collega che dirige una<br />
pneumologia alle porte di M<strong>il</strong>ano, è stanchissimo,<br />
hanno 4 casi di polmonite da H1N1, deve<br />
curarli e contemporaneamente perdere tempo a<br />
giustificarsi con la sua Asl che protesta per l’eccessivo<br />
consumo di antivirali. La domenica trascorre<br />
tra telefonate e piccole commissioni. Anna<br />
finalmente si sfebbra. Domani è lunedì, si torna<br />
in ospedale, <strong>il</strong> caos dell’influenza mi aspetta<br />
ma almeno mia figlia sta bene.<br />
*direttore dell’unità di Pneumologia del San<br />
Giuseppe di M<strong>il</strong>ano<br />
5<br />
#<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
escoli con quello<br />
5N1) ed esca dalazione»<br />
più forte e<br />
allarme contenuinidell’Organizzale<br />
della sanità e riviceministro<br />
del<br />
ccio Fazio, in visidi<br />
Napoli e poi in<br />
er un’informativa<br />
nato: «Se avvenisper<br />
noi sarebbe<br />
ortalità salirebbe<br />
ttualmente invece<br />
ullo 0,002%, moleriore<br />
a quella di<br />
di stagione».<br />
ne è un’evenienza<br />
lo quando è in ciragente<br />
patogeno<br />
a però l’H1N1 non<br />
egnali di variaziomolto<br />
stab<strong>il</strong>e, non<br />
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Centri<br />
l controltie,<br />
Johan<br />
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rveglianpartecipa<br />
: «Per ora <strong>il</strong> virus<br />
ppare frag<strong>il</strong>e, tanuna<br />
passata di saderlo.<br />
Ma non posdere<br />
un cambia-<br />
. Dunque bisogna<br />
creino le condiziontonina<br />
Dolei, se-<br />
Società italiana di<br />
orti per influenza<br />
a 26. Ieri alla lista<br />
nti un uomo di 42<br />
to a Campobasso,<br />
beso, e una ragazni<br />
a Desio, affetta<br />
ttia rara che comroblemirespiratotre<br />
vittime in conute<br />
già molto pre-<br />
dente della Uefa<br />
Il vaccino<br />
Per creare <strong>il</strong><br />
vaccino <strong>il</strong><br />
virus viene<br />
fatto crescere<br />
dentro stanze<br />
asettiche e<br />
messo in<br />
coltura<br />
dentro<br />
particolari<br />
uova,<br />
Specific<br />
Pathogen<br />
Free (foto),<br />
allevato per<br />
48-72 ore e<br />
inoculato in<br />
altre uova<br />
CORRIERE sta per omicidio colposo. DELLA SERA<br />
embrionate<br />
Il virus<br />
Poi <strong>il</strong> vaccino<br />
viene reso<br />
inattivo e<br />
purificato per<br />
ottenere gli<br />
antigeni, la<br />
proteina in<br />
grado di<br />
stimolare una<br />
reazione<br />
immunitaria.<br />
Il<br />
sem<strong>il</strong>avorato<br />
viene d<strong>il</strong>uito e<br />
travasato in<br />
fiale e<br />
confezionato<br />
i e la pandemia<br />
lcio non si ferma<br />
ino è facoltativo»<br />
ferma <strong>il</strong> calcio. E di fronte al<br />
ll’influenza A, la Uefa non ha<br />
nzione di imporre ai giocatori<br />
in Champions di vaccinarsi. «Ogni<br />
ò fare quello che vuole» ha<br />
o Michel Platini, presidente della<br />
catori non hanno l’obbligo di<br />
Non posso chiedere a tutti gli<br />
i Champions di farsi vaccinare» ha<br />
<strong>il</strong> presidente Uefa. «Non sono un<br />
a puntualizzato, pur non<br />
do un certo disappunto per casi<br />
o dell’incontro Olympique<br />
aris Saint Germain rinviato perché<br />
ri erano stati contagiati dal virus.<br />
e giocatore dà forfait per colpa<br />
za non vuol dire che l’incontro<br />
re rimandato». Diverso se sono le<br />
ali a decidere, come a Kiev con<br />
ter, dove gli spettatori hanno<br />
la partita con le mascherine (foto).<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Maurizio Scavizzi, 58 anni, deceduti<br />
rispettivamente al Bambin<br />
Gesù e allo Spallanzani. Le<br />
loro famiglie hanno presentato<br />
un esposto ritenendo che non<br />
siano stati opportunamente<br />
protetti dall’infezione. La Procura<br />
di Roma ha aperto un’inchie-<br />
L’ultimo b<strong>il</strong>ancio del ministero<br />
del Welfare elenca «25 decessi<br />
legati con certezza al virus<br />
A/H1N1. Tutti i pazienti, tranne<br />
uno, presentavano gravi patologie».<br />
Persone che avrebbero rischiato<br />
anche se colpite da un<br />
altro virus. Ben 124 i ricoveri in<br />
reparti ospedalieri ad alta specializzazione<br />
(rianimazione) e<br />
con assistenza respiratoria.<br />
Colpiti soprattutto i giovani.<br />
Un bambino ogni trenta tra 5 e<br />
14 anni è a casa per malattia.<br />
Gli italiani influenzati dall’inizio<br />
della pandemia, comparsa<br />
ad ottobre, sono circa 540 m<strong>il</strong>a.<br />
La curva dei casi si sta rapidamente<br />
innalzando e toccherà<br />
l’apice poco prima di Natale tanto<br />
che in Veneto si sta ipotizzando<br />
la chiusura anticipata di certe<br />
scuole. La Regione con la<br />
massima incidenza è la Campania.<br />
Entro la prossima settimana<br />
verrà completata la terza fase<br />
di distribuzione dei vaccini.<br />
La prof<strong>il</strong>assi viene offerta a operatori<br />
dei servizi essenziali, persone<br />
con malattie croniche (i<br />
dermatologi ospedalieri dell’Adoi,<br />
riuniti ieri in congresso,<br />
la consigliano ai malati di psoriasi),<br />
alle donne al secondo e<br />
terzo trimestre di gravidanza e<br />
ai bambini: «Vaccineremo i giovani<br />
anche dopo che la pandemia<br />
avrà toccato l’apice», ha<br />
detto Fazio. Entro novembre saranno<br />
immunizzati 5 m<strong>il</strong>ioni di<br />
italiani. Raggiunto l’accordo tra<br />
Governo e Regioni.<br />
Margherita De Bac<br />
mdebac@corriere.it<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
PAGINA 5 06 NOVEMBRE<br />
Il dottore-papà «Ho chiamato di nascosto <strong>il</strong> pediatra. E all’ospedale rassicuravo i pazienti»<br />
«Io, medico, e la febbre di mia figlia»<br />
Il pneumologo Harari: l’influenza arriva a casa, assalito dai dubbi<br />
di SERGIO HARARI*<br />
Non bastavano i malati in ospedale, torno a<br />
casa e mia figlia, due anni e mezzo, ha la febbre a<br />
39; è giovedì sera. Niente, tutto in fumo. Venerdì<br />
mattina vado in ospedale, non facciamo che<br />
rispondere alle domande di chiarimento dei nostri<br />
pazienti con problemi respiratori sul vaccino<br />
per l’influenza H1N1, «Lo devo fare? È proprio<br />
necessario? ma mi hanno detto che..., ho letto<br />
su internet...».<br />
Un vero delirio, non abbiamo tempo per d<strong>il</strong>ungarci<br />
in spiegazioni con tutti, <strong>il</strong> telefono non cessa<br />
di squ<strong>il</strong>lare, quando rispondiamo la domanda<br />
è sempre la stessa: «E <strong>il</strong> vaccino?». Anche nei corridoi<br />
veniamo fermati dai malati che cercano risposte.<br />
Poi ci sono i pazienti che le polmoniti da<br />
influenza A ce l’hanno davvero e <strong>il</strong> nostro tempo<br />
è per loro, vengono ricoverati e cominciano i<br />
dubbi: quando fare <strong>il</strong> tampone per la conferma<br />
diagnostica del virus? Cominciare a trattare in attesa<br />
dell’esito o aspettare <strong>il</strong> risultato? E per quanti<br />
giorni trattare? Ci telefoniamo tra colleghi: tu<br />
quanti casi hai visto? Come sono andati? Ma hai<br />
messo in isolamento <strong>il</strong> malato? Per quanti giorni?<br />
I dubbi e le domande sono molti più delle<br />
certezze che le diverse indicazioni operative regionali<br />
e ministeriali vorrebbero trasmettere.<br />
<br />
Tre giorni e mezzo<br />
di angoscia. E 25 anni di<br />
<strong>il</strong>luminismo vanno in fumo<br />
A Gaza Un uomo palestinese si<br />
protegge dal virus H1N1<br />
Protetti A sinistra ragazze russe<br />
sopra un uomo coreano con la figlia<br />
Torno a casa, è venerdì sera, mia figlia ha sempre<br />
39 e la febbre non scende, non mangia e beve<br />
poco, mi appello alla mia razionalità di medico<br />
e cerco di non preoccuparmi, con mia moglie<br />
non accenno al dubbio che sia la nuova influenza,<br />
non voglio agitarla anche se lei mi sembra<br />
molto più tranqu<strong>il</strong>la di me, ma lei non è medico,<br />
appunto.<br />
Sabato idem, chiamo una amica pediatra vergognandomi<br />
un po’, mi tranqu<strong>il</strong>lizza e rifiuto<br />
con un gesto di superiorità del quale mi pento<br />
subito la sua offerta di visitarla a casa. Ausculto<br />
la piccola, mi sembra vada tutto bene, febbre a<br />
parte. Comincio a rompere <strong>il</strong> velo del s<strong>il</strong>enzio<br />
con mia moglie e accenno alla possib<strong>il</strong>ità che sia<br />
la nuova influenza, ho qualche esitazione nel nominarla,<br />
quasi che evocarne <strong>il</strong> fantasma possa<br />
farla materializzare; 25 anni di medicina e tutto<br />
<strong>il</strong> mio <strong>il</strong>luminismo scientifico si stanno sbriciolando<br />
nel giro di poche ore. La giornata è costellata<br />
di telefonate di amici<br />
e pazienti con febbre, naturalmente<br />
tranqu<strong>il</strong>lizzo<br />
tutti. Intanto studio gli ultimi<br />
lavori usciti sulla<br />
pandemia, leggo dei decessi<br />
tra i bambini e tra le<br />
persone sane, pochi, certo,<br />
ma ci sono.<br />
Mi sfiora un dubbio: e<br />
se l’avessi passata io l’influenza<br />
a mia figlia? In<br />
ospedale vediamo decine<br />
di malati al giorno, ho<br />
Sergio Harari<br />
chiesto di essere vaccinato ma ancora <strong>il</strong> vaccino<br />
non è arrivato, meglio non pensarci per non aggiungere<br />
la colpa alla preoccupazione. È domenica,<br />
Anna ha ancora 39, nascondendomi in bagno<br />
mando un sms alla mia amica pediatra, «la bambina<br />
ha ancora la febbre, la porterei in ospedale<br />
a farle dare un’occhiata», e annuncio i miei irragionevoli<br />
propositi a mia moglie che continua a<br />
essere molto più tranqu<strong>il</strong>la di me. L’amica mi risponde<br />
come speravo, verrà a vedere la bambina,<br />
accenno a un educato rifiuto, ma mi dice che<br />
è sulla sua strada e non lascia spazio a repliche.<br />
Arriva e mi rendo conto, essendo questa volta<br />
dall’altra parte, come la presenza di un medico<br />
possa rassicurare, solo a vederla entrare sto meglio.<br />
Tutto bene, acqua e zucchero, qualche consiglio<br />
e un po’ di pazienza e tutto passerà. Chiacchieriamo<br />
un po’, mi racconta della baraonda<br />
nelle sale d’attesa, delle riunioni di aggiornamento<br />
sulla pandemia strapiene e mal organizzate e<br />
con informazioni confuse.<br />
Squ<strong>il</strong>la <strong>il</strong> telefono, è un collega che dirige una<br />
pneumologia alle porte di M<strong>il</strong>ano, è stanchissimo,<br />
hanno 4 casi di polmonite da H1N1, deve<br />
curarli e contemporaneamente perdere tempo a<br />
giustificarsi con la sua Asl che protesta per l’eccessivo<br />
consumo di antivirali. La domenica trascorre<br />
tra telefonate e piccole commissioni. Anna<br />
finalmente si sfebbra. Domani è lunedì, si torna<br />
in ospedale, <strong>il</strong> caos dell’influenza mi aspetta<br />
ma almeno mia figlia sta bene.<br />
*direttore dell’unità di Pneumologia del San<br />
Giuseppe di M<strong>il</strong>ano<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA<br />
Il caso<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
NAPOLI — Arriva Antonio Bassolino, che pure<br />
di mischie e guai non è inesperto, e scuote la<br />
testa fresca di coiffeur nella ressa selvaggia di<br />
telecamere, curiosi, malati potenziali, indignati<br />
di professione: «Mamma mia, ma che Paese è<br />
questo?». Naturale che lui, Ferruccio Fazio da<br />
Garessio, provincia di quella Cuneo cara a Totò<br />
— col suo passo appuntito da ufficiale sabaudo,<br />
le amate letture hemingwayane lasciate di<br />
malavoglia sul comodino e <strong>il</strong> curriculum infinito<br />
da br<strong>il</strong>lante professore nordico che quaggiù<br />
forse stona perfino, insomma l’uomo che, giurano,<br />
«non voleva farsi ministro» e figuriamoci<br />
poi viceministro in questo pasticciaccio brutto<br />
di febbri e influssi maligni — appena tocca terra<br />
partenopea, scendendo dall’auto blu alle ot-<br />
to e mezza del mattino in via Santa Lucia, vorrebbe<br />
stare altrove. Perché la folla ruggisce e<br />
l’aspetta al varco: e lui, O’ Professore, ha la faccia<br />
di una sposa costretta a un matrimonio combinato.<br />
Una vecchia con la mascherina e <strong>il</strong> bastone,<br />
tanto scontata da sembrare una comparsa<br />
neorealista, lo agguanterà infine per un braccio,<br />
«aiutateci, aiutateci, professo’, se no qua<br />
facciamo tutti una brutta fine!». I cronisti lo<br />
braccano e strepitano quando lui sguscia e li<br />
manda in bianco al primo appuntamento, poi<br />
al secondo, poi chissà, sempre più furibondi loro,<br />
sempre più stranito e, confida qualcuno,<br />
«sotto pressione», lui. I medici, veri sposi della<br />
cerimonia odierna, lo guatano, lo blandiscono,<br />
sempre pronti a dargli una zampata maramalda<br />
nella schiena.<br />
Il tour nella Napoli al tempo del virus A prevede,<br />
dopo la tappa in Regione, un’immersione<br />
profonda dentro la cittadella della paura, lì, nella<br />
zona ospedaliera sopra l’Arenella: Cotugno,<br />
Monaldi, Secondo Policlinico, <strong>il</strong> triangolo che<br />
racchiude questo mistero napoletano di morti<br />
fuori statistica nazionale, pochi, per carità, e tuttavia<br />
morti bambini, bare bianche, sospetti perenni.<br />
Voci dai corridoi regionali: «Tranqu<strong>il</strong>li,<br />
qui siamo trasparenti e esagerati, a Torino con<br />
un morto ci campano un mese». «Esagerati?<br />
Ma non eravamo promiscui?».<br />
O’ Professore non è docente di comunicazione,<br />
e si vede. Sicché gli rinfacciano l’aggettivo<br />
infelice usato in tv per spiegare <strong>il</strong> picco di contagio<br />
napoletano. «In fondo <strong>il</strong> virus ha ammazzato<br />
pure otto indiani Yanomami dell’Amazzonia,<br />
e quelli non sono promiscui, sono proprio isola-<br />
Gli infermieri: <strong>il</strong> farmaco? Neppure ai figli. «Metteteci camom<strong>il</strong>la al posto dello squalene»<br />
ti...», borbotta uno assorto sul televideo. «Volevo<br />
dire che siete tanti», spiega lui, bonario. Poi<br />
però non fa sconti a nessuno. Alle undici al Cotugno,<br />
eccolo in testa al piccolo corteo, su e giù<br />
per le scale di Rianimazione, con l’assessore Mario<br />
Santangelo alla sua destra e Alberto Zangr<strong>il</strong>lo,<br />
pneumologo del San Raffaele e supercommissario<br />
ministeriale, alla sua sinistra. Il Cotugno<br />
è un mito napoletano dai tempi del colera,<br />
«un tempio della speranza per combattere la<br />
morte» scrissero i giornali tedeschi nel ’73, qui<br />
medici e infermieri rimasero in quarantena durante<br />
l’epidemia assieme ai loro malati. Fazio<br />
non degrada l’ospedale, ma lo ridimensiona. Le<br />
nuove stelle nella rianimazione respiratoria tra<br />
i 15 centri nazionali di riferimento, sono Monaldi<br />
e Secondo Policlinico, «a livello di eccellenza<br />
PAGINA 6 06 NOVEMBRE<br />
6 Primo Piano Venerdì 6 Novembre 2009 Corriere della Sera<br />
#<br />
La pandemia Il caso Napoli<br />
Fazio nella Napoli del contagio record<br />
«Ce la farete, ma dovete vaccinarvi»<br />
Il viceministro al Cotugno. Un’anziana: aiutateci, o faremo una brutta fine<br />
Il paragone con l’Amazzonia<br />
Nel suo giro gli viene rinfacciato di aver<br />
spiegato l’emergenza nella metropoli<br />
partenopea con la «promiscuità». «Ma<br />
se si ammalano anche in Amazzonia»<br />
La scheda<br />
I decessi<br />
Sono dieci le vittime<br />
dell’influenza A in<br />
Campania. L’ultima è<br />
stata un uomo di 26<br />
anni con gravi<br />
handicap cerebrali<br />
morto a Salerno<br />
Ricoverati<br />
Sono 64 i pazienti<br />
ricoverati al Cotugno di<br />
Napoli dove ieri era in<br />
visita <strong>il</strong> viceministro alla<br />
Sanità Fazio (nella foto)<br />
«Scongiuri»<br />
Le statuine<br />
del presepe<br />
mettono<br />
la mascherina<br />
Nella strada dei<br />
presepi a Napoli, a<br />
San Gregorio<br />
Armeno, anche le<br />
statuine hanno la<br />
mascherina<br />
in Italia e non solo». Sulla sanità partenopea O’<br />
Professore usa la consueta strategia del bispensiero<br />
orwelliano: «La sanità campana non è in<br />
buone condizioni tanto che l’abbiamo commissariata»<br />
ma «Napoli ha tutte le caratteristiche<br />
per superare questa emergenza», «i napoletani<br />
hanno la preoccupazione di una sanità non ai<br />
massimi livelli» e tuttavia alla fine del tour c’è<br />
da sentirsi «molto rassicurati». Il vaccino non<br />
c’è? «C’è. L’ho visto scaricare stamattina. E poi<br />
anche a Obama riesce diffic<strong>il</strong>e distribuirlo...».<br />
Sul vaccino Fazio e i suoi aprono una comprensib<strong>il</strong>e<br />
battaglia culturale («vaccineremo 7 m<strong>il</strong>ioni<br />
di italiani entro dicembre, a Napoli allora ci<br />
sarà la punta massima di contagio»), anche perché<br />
molti medici e molti infermieri nicchiano.<br />
Non bisogna spingersi chissà dove per scovarli.<br />
Marinella, infermiera del Cotugno, e Teresa,<br />
sua collega del Secondo Policlinico, usano quasi<br />
le stesse parole, in coda alla processione ministeriale:<br />
«Non ci vacciniamo, abbiamo paura, e<br />
non facciamo vaccinare nemmeno i nostri bambini».<br />
Molti medici di famiglia la pensano così.<br />
«Somari, che guardano solo la tv», li bolla Alfredo<br />
Guarino, direttore di Pediatria. Ma non si sa<br />
cosa ci sia dentro <strong>il</strong> vaccino... «Si sa perfettamente»,<br />
tuona Guglielmo Borgia, direttore di<br />
Malattie infettive: «Lo squalene, che è estratto<br />
dagli squali e magari ha un nome che genera<br />
un po’ di timore» (in realtà una rapida ricerca<br />
su Internet non è del tutto rassicurante). Voce<br />
dal fondo: «Si chiamasse Camom<strong>il</strong>lene...». Fazio<br />
è già lontano, e almeno questa se la perde.<br />
Goffredo Buccini<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
NET SYSTEM<br />
LA SUOLA IN RETE SUPER TRASPIRANTE<br />
LIBERA L’ENERGIA DEI TUOI PIEDI<br />
Domande<br />
& risposte<br />
di Margherita De Bac<br />
Per la prima volta un virus influenzale ha<br />
contagiato un gatto. E’ americano, vive nello<br />
Iowa con i padroni che gli hanno passato la<br />
malattia. Starnutiva, sonnecchiava più del<br />
normale. Il veterinario si è insospettito e ha<br />
fatto analizzare un campione di sangue, risultato<br />
positivo all’H1N1. Non era mai successo<br />
in un felino. Finora erano stati colpiti maiali,<br />
uccelli e furetti. «Osservate <strong>il</strong> vostro gatto e se<br />
mostra segni di malattia fatelo controllare»,<br />
avvertono i veterinari americani.<br />
È vero che l’influenza<br />
può colpire anche i gatti?<br />
1<br />
Quando un virus emerge dal<br />
serbatoio animale, in questo caso <strong>il</strong><br />
maiale, compie un salto di specie<br />
notevole assumendo una dimensione<br />
globale e può avere un comportamento<br />
sorprendente che bisogna studiare.<br />
«Sapevamo che i gatti fossero sensib<strong>il</strong>i<br />
a virus influenzali, come l’H5N1<br />
dell’aviaria, ma non che potessero<br />
prenderli dall’uomo», dice la virologa<br />
Ilaria Capua.<br />
Quali altri animali<br />
possono ammalarsi?<br />
2<br />
L’influenza non è una malattia tipica<br />
dei gatti, chiarisce l’Associazione dei<br />
veterinari di patologia felina (Aivpa). I<br />
felini si ammalano per virus respiratori<br />
specifici. Gli ospiti comuni di virus<br />
influenzali umani sono cavallo, maiali,<br />
uccelli e furetti. Il gatto viene considerato<br />
un ospite sporadico, anche se possiede<br />
dei recettori per i virus influenzali. E’ un<br />
caso straordinario, mai documentato,<br />
anche se non si può escludere sia<br />
avvenuto nelle pandemie del passato.<br />
L’uomo può essere<br />
contagiato dai gatti?<br />
3<br />
No, <strong>il</strong> gatto in questo caso è una<br />
vittima in quanto subisce <strong>il</strong> rischio del<br />
contagio da parte dell’uomo. Dunque è<br />
innocuo, non è sorgente di infezione<br />
per la famiglia con cui abita. I<br />
veterinari raccomandano di non<br />
allarmarsi. Ora bisognerà vedere se <strong>il</strong><br />
virus A H1N1 può trasmettersi da gatto<br />
a gatto. Secondo l’International Society<br />
for Infectious Diseases «non ci sono<br />
motivi per ritenere che <strong>il</strong> felino possa<br />
essere veicolo di infezione».<br />
FOR VERY<br />
ACTIVE PEOPLE
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