«In viaggio come a casa propria» - FFS

«Ah, eccola! Temevo che me l’avessero rubata …» Si voltò verso la madre
di Marco e sorrise. «Sono un insegnante, sa, e qui dentro ci sono i lavori scritti
dei miei allievi. Se li perdessi sarebbe una catastrofe!»
«Deve scusare mio figlio. Non so che cosa gli abbia preso.»
Marco diede all’uomo un’occhiataccia.
«Ma lei ha dato un messaggio a quella donna, l’ho visto io! provi a negarlo,
se ne ha il coraggio!»
L’uomo con la valigetta arrossì.
«Avanti, cosa c’era nel messaggio, cosa state tramando?»
«Marco, non parlare con quel tono al signore!»
L’uomo era imbarazzato, ma per trarsi d’impaccio disse a Marco che sul
biglietto c’era soltanto il suo numero di telefono.
«Il suo numero? E perché glielo ha dato?» – lo incalzò il ragazzino.
L’uomo con la valigetta, sempre più a disagio, si strinse nelle spalle.
«be’, che dire … io … pensavo che lei …»
«Oh, basta!», intervenne la madre. «Torniamo al nostro posto, Marco! E lei,
signore, scusi tanto per il disturbo.»
«Nessun disturbo», mormorò l’uomo. «Nessun disturbo.»
Guardò fuori dal finestrino. La neve ricopriva le montagne, i tetti delle case,
le automobili, come se il mondo fosse appena nato.
© 2012 by Andrea fazioli
Andrea fazioli, nato nel 1978 a bellinzona. Lavora come giornalista indipendente
presso la radiotelevisione ticinese e insegna. Il suo poliziesco «La sparizione»
è stato insignito nel 2011 del premio letterario La fenice Europa 2011.
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