«In viaggio come a casa propria» - FFS

CALENDARIO DEGLI AMORI
fERROVIARI
AUDE SEIGNE
AUTUNNO
Ci siamo, oggi è finalmente arrivato. L’ho immaginato talmente tante volte, questo
momento, che lo potrei già raccontare fin nei minimi dettagli, discuterne le
reiterazioni e i sentimenti, la loro strana configurazione imperfetta. Ho immaginato
talmente tante volte che saresti partito. Ho immaginato talmente tante
volte che ti avrei raggiunto.
Il lago di Neuchâtel è verde smeraldo, venato di lunghi filamenti beige,
come immensi banchi di sabbia oceanici sollevati dai fondi marini. È bello
aspettare questo momento che ho per tanto tempo atteso. perché non aspettavo
il momento di ritrovarti, ma il momento in cui, seduta nel treno, mi sarei
detta: «Lo vedrò presto.»
Dietro di me, quattro americani parlano alzando la voce e chiedono aggressivamente
un po’ di spiccioli agli altri passeggeri. C’è anche un anziano signore
che si spolmona simpaticamente. Vaneggia un po’ e dà buoni consigli ai
ragazzi pronunciando degli «Alles gut» che sembrano far piacere prima di tutto
a se stesso.
Mi domando che faccia farai quando ci vedremo sul binario alla stazione.
Spero che mi amerai lì come mi hai amato a Ginevra, con qualche barriera in
meno, e la libertà in più. potremmo amarci in ogni angolo del mondo, cosicché
un giorno potrò scrivere: «Ci siamo amati in ogni angolo del mondo.»
INVERNO
Il treno per basilea, al minuto 14, parte sempre dal binario 4. Ogni volta, arrivo
troppo presto alla stazione. Ogni volta, verifico la stampa del codice QR sul mio
biglietto, anche se so che è impeccabile. bevo un caffè al sole, su uno dei
tavoli di metallo, rotondi, dell’hotel Montbrillant. Ogni volta, arrivo comunque
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