Copione (formato .pdf - 84 KB) - I topi di teatro
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2° quadro – La madre scaccia il figlio assassino<br />
Escono <strong>di</strong> Chiesa Teresa , Padre Guglielmo e Tebalda .<br />
Gemma: Teresa! Oh povero Bernardo! Preghiamo insieme: solo la misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio<br />
può fermare tanta follia.<br />
Teresa: Oh, Dio misericor<strong>di</strong>oso, abbi pietà <strong>di</strong> noi!<br />
Gemma e Teresa si inginocchiano sui gra<strong>di</strong>ni della Chiesa pregando.<br />
Tebalda: Teresa, ve l’ho detto: appena vi sentite, e sarà passata questa stagione <strong>di</strong><br />
lotte, venite a trovarmi. E te Agnese vieni, torniamocene a casa ! Meno male che sei<br />
venuta subito da me: cominciavo a stare in pensiero con tutta questa confusione in<br />
giro! Hai visto tuo fratello?<br />
Agnese: Sì, madre, era con quel suo amico del Colle: sono tornati via a combattere.<br />
Tebalda: Oh Gesù, Gesù… speriamo che non gli succeda nulla a quello scalmanato…<br />
e che non faccia nulla <strong>di</strong> cui pentirsi!<br />
Agnese: An<strong>di</strong>amo madre, che ho tanta paura! (escono)<br />
Arriva Niccolao.<br />
Niccolao: Madre… madre mia…<br />
Teresa: Niccolao ( si alza, lo abbraccia, piangendo.. poi lo allontana dopo un<br />
ripensamento)… vattene… non voglio più vederti!<br />
Niccolao: No, madre mia, vi prego! Perdonatemi, vi prego, almeno voi,…io non so<br />
darmi pace!<br />
Teresa: Niccolao vattene, non posso nemmeno guardarti, che se ti guardo ti<br />
perdono…e questo non posso farlo!<br />
Niccolao: Madre, il mio dolore è grande! Io non volevo, ma in quel momento ero<br />
accecato dalla rabbia . E’ successo in un attimo, ho alzato la spada, così, per minaccia,<br />
lui mi si è parato davanti gridando e puntandomi contro la sua. Forse voleva<br />
spaventarmi, voleva che rimettessi a posto la mia, ma io, senza nemmeno<br />
accorgermene, ho reagito. Dopo l’ho visto per terra…e la mia spada era insanguinata!<br />
(scoppia a piangere) Vi prego, non mi scacciate…che sarà <strong>di</strong> me se, dopo aver ucciso<br />
mio padre… ora perdo anche voi? Chi avrà pietà <strong>di</strong> me, se non ne avete voi che mi<br />
avete generato?<br />
Padre Guglielmo: (come a intercedere per Niccolao) Teresa!<br />
Teresa: Sia maledetto quel giorno! Non voglio più sentire la tua voce! Non ho più un<br />
marito e nemmeno un figlio! Sono sola, sola con la mia <strong>di</strong>sperazione.<br />
Niccolao: Avete ragione, madre, non merito perdono! Che sia maledetto l’o<strong>di</strong>o fra gli<br />
uomini! (getta via la spada) E sia maledetto anch’io! Ad<strong>di</strong>o madre, non mi vedrete<br />
mai più! Ad<strong>di</strong>o! (esce)<br />
Padre Guglielmo: Niccolao! Dove andate!…(poi fra sé) Povero figlio! (A Teresa) Ma<br />
vi rendete conto, Teresa, <strong>di</strong> quello che avete fatto al sangue vostro? Eppure lo avete<br />
stretto al vostro seno e, con amore, lo avete allattato. Come avete potuto respingerlo<br />
così!<br />
Teresa: Signore Id<strong>di</strong>o…pel marito mio; Misericor<strong>di</strong>a e pace! E pel figlio mio <strong>di</strong>sperato,<br />
Misericor<strong>di</strong>a e Pace!<br />
Tutti: (Ad alta voce) Misericor<strong>di</strong>a e pace! Misericor<strong>di</strong>a e Pace!<br />
Teresa <strong>di</strong>sperata e smarrita si getta fra le braccia <strong>di</strong> Gemma.<br />
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