Copione (formato .pdf - 84 KB) - I topi di teatro
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Tebalda: D’accordo, vi aspetto. (si sofferma a guardare altre cose, poi passa agli altri<br />
banchi)<br />
Palmira: Allora, bella fanciulla, sento che vostra madre vi prepara il corredo. Ma<br />
l’innamorato ce l’avete?<br />
Agnese: Non lo so.(titubante) Non è che i miei…!<br />
Palmira: Comunque statemi a sentire: se il vostro giovanotto non è ancora cotto al<br />
punto giusto, ho io l’infuso che fa per voi!<br />
Agnese: Dite davvero?<br />
Palmira: Certo! Vedete questo mazzo d’erbe? Sono un miscuglio rarissimo, piante che<br />
nascono solo sulle montagne più alte, mica a Malocchio. Me le portano dei pastori da<br />
oltre l’Abetone. Crescendo così vicino al cielo acquistano poteri quasi magici.<br />
Agnese: E come si possono usare?<br />
Palmira: Basta farle bollire per mezz’ora in due bicchieri <strong>di</strong> vino rosso e poi farlo bere<br />
alla persona che vi interessa. Lui vedrà solo voi per il resto dei suoi giorni.<br />
Tebalda: Guardate che mia figlia non ha bisogno delle vostre magie per trovarsi un<br />
fidanzato!<br />
Palmira: Certo che no! Ma non vi scaldate, io sto solo presentando la mia merce.<br />
Avvicinatevi! Venite dalla Palmira! La ricchezza e la bellezza sono importanti, ma solo<br />
la felicità e la salute rendono bella la vita. Io è questo che vendo: felicità, salute e in<br />
più, scaccio i cattivi pensieri! (entra un menestrello <strong>di</strong> passaggio) Venite gente, venite!<br />
Gosto: Chi è che scaccia i cattivi pensieri?<br />
Palmira: Sono io bel giovane, sono io che posso risolvere tutti i vostri guai!<br />
Gosto: E chi siete mai ,con così tanta potenza, una maga?<br />
Palmira: L’avete detto! I poteri delle mie erbe sono così strabilianti, che chi ne trae<br />
beneficio torna sempre a ringraziarmi e a <strong>di</strong>rmi proprio così: voi…voi siete una maga!.<br />
Gosto: E non è tornato nessuno a richiedervi i sol<strong>di</strong>?<br />
Palmira: No, mai! Ma voi chi siete, che osate mettere in dubbio la mia buona fede?<br />
Gosto: Signore, signori mi presento,(si inchina) sono Gosto, menestrello <strong>di</strong> strada.<br />
Non chiedo mai niente, ma dopo ogni canzone la gente non se ne va senza avermi<br />
lasciato qualcosa . Dicono tutti che ho rallegrato così tanto il loro spirito che nessuna<br />
me<strong>di</strong>cina ci sarebbe mai potuta riuscire.<br />
Palmira: Voi siete solo un presuntuoso!<br />
Gosto: Può darsi, ma ho viaggiato tanto e ho visto tanta gente. Gente onesta ed<br />
ingenua e gente furba e ciarliera.<br />
Palmira: Andate via! Voi siete un iettatore! (fa gli scongiuri)<br />
Gosto: An<strong>di</strong>amo signora, non alludevo a voi. Per i mercati ho visto tanti truffatori che<br />
vendevano acqua sporca e tanti ingenui che la bevevano! Via, non vi scaldate, vi<br />
porgo le mie scuse e, per farmi perdonare, vi canterò una canzone: la canzone della<br />
magia.<br />
(canta la canzone “La magia” <strong>di</strong> Adalberto Bettini)<br />
Se vuoi curar qualunque malsania,<br />
un mal <strong>di</strong> capo oppure un’enfiagione,<br />
un porro od una doppia idropisia,<br />
un mal <strong>di</strong> corpo, al fegato o al polmone,<br />
fai quello che ti detta la magia<br />
e pren<strong>di</strong> un grande e grosso calderone<br />
e quin<strong>di</strong> lo porrai sopra un gran foco<br />
che avrai acceso in appartato loco.<br />
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