Copione (formato .pdf - 84 KB) - I topi di teatro

Gemma: Proprio voi parlate?! Da stamani non vi siete mai schiodato da codesta
sedia! Andate almeno a vedere come procedono le votazioni! Siete l’unico uomo del
paese che se ne sta in ozio all’osteria in un momento come questo!
Ugo: Guardate Gemma, che senza dirmelo, ci andavo lo stesso. C’è Bartolomeo lassù
che mi aspetta. Datemi un altro bicchiere di vino e poi vado.
Gemma: Che sia l’ultimo, se non pagate , non ne avrete più!
Ugo: Vi pago, vi pago, Sabato vi pago , e vi pago anche il vecchio conto! Salute a
tutti! (beve ed esce)
Gemma: Che elemento! Non conosco altri perdigiorno come lui! Ma in fondo è un
buon diavolo, non farebbe male a una mosca…lui… mentre ci sono certe teste calde
in giro!
Ieri c’è stata una scazzottata, che per poco non si ammazzavano! Si sono rotte tre
sedie delle mie sulla schiena e quelle, state sicuro, non me le ripaga nessuno!
Gosto: Ma perché a quelle teste calde, invece di dargli il vostro vino, non gli date da
bere le pozioni di quella signora che vende le erbe miracolose ! Se scacciano i cattivi
pensieri, dovrebbero scacciare anche le cattive intenzioni!
Gemma: E’ che gli piace di più il mio vino a quelli lì!
3° quadro – L’amore
Arriva Ettore, giovane contadino con un cesto di uova.
Ettore: Buongiorno Gemma, vi ho portato le uova.
Gemma: Buongiorno Ettore, quante ce n’avete?
Ettore: Tre dozzine.
Gemma: Sentite, stamani ve ne prendo due, nella dispensa ce n’ho sempre dodici di
ieri l’altro.
Ettore: Ma io ve le ho messe da parte, non le ho date via per lasciarle a voi…
Gemma: Ho capito.. ma io.. che ci fo’, ci metto la chioccia? Fate un giro per il
mercato, vedrete che trovate da venderle.
Ettore: Non è mica facile in una giornata come questa! E poi…vedo che ci avete
ospiti!
Gemma: Ma che dite, Ettore! Quello è Gosto, un cantastorie. E’ appena arrivato, ma
ha già detto che riparte subito.
Gosto: Sì, sono di passaggio e prima che scenda il sole sarò di nuovo in viaggio!
Ettore: Agnese!
Agnese: Ettore!
Ettore: Buongiorno, siete sola?
Agnese: No, sono con mia madre, ma ora è andata in Chiesa…e potrebbe tornare da
un momento all’altro!
Ettore: Posso offrirvi questa bella mela? (prende una mela da Giuditta)
Agnese: Ma no, non vi scomodate.
Ettore: Prendete, è bella come voi, sentite com’è buona. (rivolto a Giuditta).Tenete,
ve la pago con due uova, va bene?
Giuditta: Certamente Ettore, grazie.
Ettore: Sedetevi un momento, erano tanti giorni che non vi vedevo.
Agnese: Ma se ci siamo visti ieri!
Ettore: Ah sì? Il fatto è che quando non vi vedo, il tempo non passa mai! Eh sì che
nel mio podere ho tante cose da fare! Eppure non c’è un momento della giornata che
non pensi a voi. Anche quando sono nei campi a vangare, il pensare a voi mi da una
lena e una vigoria, che in men che non si dica, arrivo in fondo al campo.
Agnese: Davvero? E come mai?
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