Copione (formato .pdf - 84 KB) - I topi di teatro

2°quadro –L’arrivo dei Bianchi
(Escono di Chiesa)
Giuditta:Ci mancavano queste teste calde.
Orsola: Dite bene Giuditta. Già la mattinata era partita fiacca con questa storia delle
nuove cariche.
Palmira: E’ vero Orsola, lo dicevano anche quelli delle bestie, che non sono riusciti a
vendere nemmeno un vitellino da latte.
Giuditta: Sapete che vi dico, qui è meglio ricaricare i barrocci e tornarcene a casa.
Incominciano a riporre le loro merci mentre voci lontane echeggiano scene di lotta.
Orsola: Il fatto che mi va giù male… è quello di ritornare al Colle con la scarsella
vuota!
Palmira: Meglio con la scarsella vuota, che con le ossa rotte Qui non si sa mica come
va a finire!
Gemma: Ve lo dico io come va a finire… che queste bestie, perché altro non sono,
quando saranno stanchi di darsele, se ne andranno tutti a casa: la campana che
chiude il mercato avrà suonato…e il mio vino sarà rimasto tutto nelle damigiane!
Giuditta: E’ vero, è vero.
Gemma: Almeno voi, però, nei prossimi giorni, vi rifarete con i mercati dei paesi
vicini. Io con che mi rifaccio?! Dopo questa baruffa, per qualche giorno, non si vedrà
più nessuno. (ancora echi di lotta)
E pensare che ero contenta perché in questi giorni era previsto il passaggio dei
Bianchi.
Orsola: Ma di chi parlate… di quei penitenti che pregano e si frustano?
Giuditta: Proprio quelli… ma … o Gemma, quelli non mangiano e non bevono…
elemosinano un tozzo di pane e un po’ d’acqua .. non è certo con quelli che possiamo
fare grandi affari!
Gemma: Questo lo dite voi! Io so che il Comune aveva deciso di rifocillarli con cacio e
vino e che aveva chiesto a me di pensare a tutto; ma io contavo anche sul fatto che
in questi movimenti, qualcuno che sgarra c’è sempre…
Palmira: … e qualche locandiera sempre attenta alle sue cose… sa come fare!
Si ode avvicinarsi il canto dei bianchi che termina dopo il loro ingresso in
scena. Sono vestiti di bianco e incappucciati. Nel frattempo, attirati dal
canto, escono di Chiesa Padre Guglielmo e Teresa. Anche Ugo rientra e si
avvicina a Padre Guglielmo.
(musica di B. D. Niccolai)
Pace, pace, pace e Misericordia Eterno Dio.
Pace, pace, pace e Misericordia Signor Pio.
Non guardare il nostro errore.
Misericordia andiam gridando.
Pace, pace, pace e Misericordia Alto Signore.
Padre Guglielmo: Siete voi i Bianchi che aspettiamo?
Portavoce Bianchi: Pace a voi fratello, sì, siamo noi i pellegrini devoti al SS.
Crocifisso. Veniamo da Lucca e siamo diretti a Firenze.
Padre Guglielmo: Abbiamo sentito tanto parlare di voi! Sappiamo che andate di
paese in paese a portare la pace e a rasserenare i cuori.
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