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• Il Monsè Pensiero •<br />
38 | <strong>VIC</strong> • APPUNTAMENTI •<br />
Vivi il Centro | <strong>Ottobre</strong> 2010 Vivi il Centro | <strong>Ottobre</strong> 2010<br />
<strong>VIC</strong> | 39<br />
Roma o morte<br />
Una carriera da<br />
rubrica a cura<br />
scoiattolo<br />
di Maria Monsè<br />
Sono passati 140 anni da quando<br />
Roma è diventata capitale d’Italia. Il 20<br />
settembre, data emblematica di questo<br />
cambiamento, la Sala Gipsoteca del<br />
Complesso del Vittoriano, ha ospitato<br />
l’inaugurazione della mostra “L’idea di<br />
Roma. Una città nella storia.” che celebra<br />
l’Urbe. La mostra (ad ingresso gratuito,<br />
che resterà aperta fino al 21 novembre)<br />
ricostruisce infatti tutta la storia della<br />
città, dalla fondazione agli anni ‘60.<br />
Padroni di casa della serata l’assessore capitolino alla cultura Umberto Croppi (il Comune<br />
ha promosso l’esposizione) e il presidente di Comunicare Organizzando (organizzatore<br />
dell’evento) Alessandro Nicosia. Tra gli ospiti della serata: il principe Fabrizio Massimo<br />
con Alessandra Malesci, il principe Sforza Ruspoli, Alessandro Ruben, capo della<br />
comunità ebraica, il critico Gianluca Nicoletti; e ancora Anna Fendi, Ilaria Filo della<br />
Torre, Giulio e Carla Maira, Marisa Stirpe, Camilla Morabito, Carmen Di Penta,<br />
Rosalba Giugni e Paola Santarelli.<br />
Da bambina portavo trecce talmente<br />
strette e lunghe che quando giravo<br />
su me stessa frustavano l’aria. Mi<br />
arrampicavo sugli alberi. Non sopportavo<br />
calze e scarpe. Ero una piccola<br />
selvaggia. La convenienza, la crescita e<br />
tutto il resto mi hanno imposto le buone<br />
maniere. Ma dentro me il mio cuore<br />
ride sguaiato e irriverente ogni volta che<br />
una gran dama inciampa. Una vita da<br />
scoiattolo la mia, da gazzella e da gatto.<br />
Se solo chi mi guarda e mi trova una<br />
raffinata principessa lo potesse anche<br />
solo sospettare…<br />
I capelli sono uno straordinario elemento<br />
di seduzione. “Senza capelli ogni<br />
madonna non sarebbe che un bosco<br />
senza foglie” afferma Jean De Vauzelles<br />
nella poesia che fa da introduzione alle<br />
Lodi. L’eterno dilemma fra bionde e<br />
brune si ripropone anche nel gioco della<br />
seduzione: bionde come simbolo di una<br />
donna angelicata o come stereotipo<br />
delle valchirie che tanto piacciono ai<br />
maschi latini, o brune come emblema<br />
della mediterraneità. Sin dall’antichità<br />
i capelli lunghi sono sempre stati<br />
considerati, secondo l’immaginazione<br />
popolare, la sede della forza vitale, come<br />
all’epoca dei mitici Beatles, quando quei capelli facevano girare la testa a tutte le ragazze del<br />
mondo. Come dimenticare, poi, la famosa favola, dove la principessa, per essere salvata,<br />
cala giù per la torre la sua lunghissima treccia per permettere al principe di salire fin su e<br />
liberarla. Parrucchieri e veri dottori del capello pronti a sconvolgere la tua “testa” cambiando<br />
completamente il tuo look. I capelli, corti, lunghissimi, tagliati in strano modo, o magari con<br />
“creste” alte a più non posso, tutte espressioni della propria personalità e del proprio stato<br />
d’animo, forse simbolo, di vanità ma anche della cura del proprio corpo. Anche perché,<br />
diciamocela tutta, a quante di noi piace lasciarsi accarezzare i capelli dal proprio compagno,<br />
un segno di intimità, lasciarsi coccolare sfiorando dei capelli morbidi e lucenti. Se chiediamo<br />
agli uomini come preferiscono le donne, sicuramente risponderanno con i capelli lunghi,<br />
morbidi, ondulati e fluenti. Gli uomini non hanno mai smesso di amarci cosi perché nel loro<br />
immaginario la seduzione dei capelli da accarezzare e pettinare non è mai morta.<br />
(Tratto dal libro “Il Monsè Pensiero”)<br />
Maria Monsè<br />
www.mariamonse.it | info@mariamonse.it