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48 | <strong>VIC</strong> • ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO •<br />
Vivi il Centro | <strong>Ottobre</strong> 2010<br />
Vivi il Centro | <strong>Ottobre</strong> 2010 • ASSOCIAZIONI DEL CENTRO STORICO •<br />
<strong>VIC</strong> | 49<br />
Le emergenze del<br />
commercio<br />
Il presidente di un’associazione di imprenditori del centro punta il<br />
dito sulla criminalità strisciante e sulle mancanze di chi fa regole<br />
discutibili che spesso non vengono rispettate. di Federico Giannini<br />
Abbiamo incontrato Guido Campopiano<br />
presidente dell’AOPECS (Associazione<br />
Operatori Economici Centro Storico). Membro<br />
permanente della Consulta per il Commercio<br />
del Primo Municipio, da oltre quattro lustri<br />
si occupa delle problematiche del territorio<br />
e cura gli interessi di una categoria che è<br />
considerata da molti il traino dell’economia<br />
capitolina.<br />
Esistono da molti anni le confederazioni<br />
di categoria. Da dove nasce l’esigenza<br />
di un’associazione “fuori dal coro”<br />
che cura gli interessi di alcuni liberi<br />
imprenditori?<br />
Le confederazioni sono diventate organismi<br />
burocratizzati e autoreferenziali. Non<br />
vivono più dei contributi dei propri iscritti<br />
bensì “spillano” denaro con mille pretesti,<br />
alla regione, alla provincia, al comune<br />
e alla camera di commercio. In questa<br />
situazione è difficile che riescano a porsi<br />
come efficace controparte a difesa degli<br />
interessi dei propri iscritti. C’è bisogno che<br />
gli operatori prendano atto della necessità di<br />
un’organizzazione democratica, che serva<br />
alla difesa delle categorie rappresentate<br />
e non sia solo un mezzo di scalata per gli<br />
inamovibili vertici.<br />
Il centro storico è saturo di locali. Ogni<br />
anno molte attività presenti nel primo<br />
municipio chiudono le saracinesche.<br />
Eppure, nonostante questi allarmi,<br />
alcuni commercianti continuano a<br />
scommettere sugli antichi rioni della<br />
città. Per quale motivo il centro storico<br />
è ancora un luogo di richiamo per molti<br />
imprenditori?<br />
È vero che andiamo verso una saturazione<br />
di attività commerciali e di somministrazione<br />
del centro storico. Questo dipende dal<br />
fatto che Roma è una città monocentrica.<br />
Un’altra causa è anche la penetrazione, mal<br />
contrastata, della criminalità organizzata che<br />
nel centro storico reinveste i propri guadagni<br />
e li ricicla.<br />
Quali sono le problematiche più<br />
frequenti segnalate dai vostri associati?<br />
Indubbiamente i problemi che ci vengono<br />
segnalati dai nostri associati sono<br />
frutto dell’inadeguatezza della struttura<br />
amministrativa e della incapacità dei politici<br />
di comprendere le reali necessità di strutture<br />
produttive delle piccole e medie aziende.<br />
Da anni si parla di un ordinamento per<br />
regolamentare le occupazioni del suolo<br />
pubblico. In altri paesi europei i titolari<br />
di autorizzazione sono iscritti ad albi e<br />
le occupazioni sono definite attraverso<br />
speciali segnali in modo da riscontrare<br />
immediatamente chi infrange la legge.<br />
Per quale motivo qui in Italia non avviene<br />
lo stesso?<br />
Il regolamento già esiste: è pessimo e<br />
meriterebbe di essere completamente<br />
riformato. Non aiuta purtroppo<br />
l’atteggiamento dell’attuale assessore Davide<br />
Bordoni che ha un’idea molto strana sulla<br />
concertazione con le categorie che, sia detto<br />
una volta per tutte,è tassativamente imposto<br />
dalla legge.<br />
Ritengo comunque che a breve si dovrà<br />
prendere atto di una mutata realtà per quanto<br />
attiene la rappresentanza delle organizzazioni<br />
con conseguente obbligo di affrontare il<br />
problema una volta per tutte.<br />
L’aumento del 35% sulla tassa del suolo<br />
pubblico avrà ripercussioni sul settore<br />
della ristorazione?<br />
L’aumento del 35% è purtroppo il risultato<br />
della “fregola compromissoria” dei vertici di<br />
FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e<br />
FIEPET (Federazione Italiana degli Esercenti<br />
Pubblici e Turistici); ritengo comunque che la<br />
partita non sia chiusa e che l’amministrazione,<br />
entro breve tempo, sarà costretta a riaprire di<br />
nuovo una trattativa a riguardo.<br />
I commercianti non sono mai stati<br />
visti di “buon occhio” dalle precedenti<br />
amministrazioni che hanno governato<br />
la capitale. L’avvento della giunta di<br />
centro-destra, ha risolto molte delle<br />
incomprensioni accumulate negli anni?<br />
Per rispondere a questa domanda citerò un<br />
vecchio adagio romano: il peggio non è mai<br />
morto.<br />
In alto a sinistra:<br />
Piazza della Rotonda.<br />
Pagina accanto:<br />
Piaza Santa Maria in Trastevere