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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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e il gas da altre parti. Per questo è importante<br />

sapere, anche per valutare l'operato della Giunta,<br />

se sul piatto ci saranno misure compensative<br />

per il territorio”. Nel corso della discussione,<br />

Lamberto Bottini (PD) ha sottolineato l'importanza<br />

di approfondire il passaggio del tracciato nel<br />

territorio umbro senza mettere, tuttavia, in discussione<br />

l'opera. “É importante – ha detto –<br />

individuare il migliore tracciato possibile all'interno<br />

della discussione che avrà luogo nella Conferenza<br />

Stato-Regioni”.<br />

GASDOTTO SNAM: “DEBOLE LA SOLUZIONE<br />

ADOTTATA IN SECONDA COMMISSIONE; SI<br />

STUDI UN NUOVO TRACCIATO” – NOTA DI<br />

DOTTORINI E BRUTTI (IDV)<br />

Perugia, 2 novembre 2011 - “La soluzione adottata<br />

in seconda Commissione ci appare debole. Il<br />

tracciato del gasdotto Brindisi-Manerbio deturpa<br />

in modo inaccettabile il nostro territorio e sarebbe<br />

stato più giusto avere voce in capitolo sul<br />

tracciato aprendo un apposito tavolo, come già<br />

stabilito dalla <strong>Regione</strong> Abruzzo, sulla scorta di<br />

quanto approvato in Commissione Ambiente della<br />

Camera”. L'Italia dei Valori, attraverso il capogruppo<br />

regionale Oliviero Dottorini e il consigliere<br />

regionale Paolo Brutti, prendono posizione<br />

sull'esito dei lavori in seconda Commissione.<br />

“Ricordiamo – spiegano i due esponenti dell’Idv -<br />

che il tracciato previsto profana tre parchi nazionali,<br />

un parco naturale regionale, 21 siti di importanza<br />

comunitaria e numerose zone a rischio<br />

sismico. Tutto ciò all'interno di una strategia<br />

imprenditoriale a forte stampo monopolistico che<br />

ha ben pochi tratti di modernità. Rinnoviamo il<br />

nostro mandato - concludono Dottorini e Brutti -<br />

perché l'assessore Rometti porti molto chiaramente<br />

in Conferenza Stato-Regioni gli intendimenti<br />

della nostra mozione, firmata assieme ai<br />

colleghi Stufara e Goracci, in modo che si studi<br />

un nuovo tracciato che non infligga uno sfregio<br />

visibile a chilometri di distanza nei punti più suggestivi<br />

del nostro Appennino”.<br />

METANODOTTO SNAM: “REMISSIVO IL<br />

COMPORTAMENTO DELLA GIUNTA REGIO-<br />

NALE E DELLA MAGGIORANZA. NON TUTE-<br />

LATI GLI INTERESSI DEGLI UMBRI” - IN-<br />

TERROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA<br />

NORD)<br />

Perugia, 3 novembre 2011 - “Ribadendo la contrarietà<br />

al passaggio sull'appennino umbro del<br />

gasdotto 'Brindisi-Minerbio', per il suo rilevante<br />

impatto negativo sull'ambiente e sull'economia<br />

dei territori regionali insistenti nella fascia appenninica,<br />

auspichiamo l'individuazione di un<br />

tracciato alternativo che preveda il passaggio<br />

dell'opera sul fondale marino, o attraverso il raddoppio<br />

delle linee esistenti come già previsto per<br />

altri gasdotti”. Lo scrive il capogruppo regionale<br />

della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, annunciando,<br />

in proposito, la presentazione di un'interro-<br />

AMBIENTE<br />

gazione all'esecutivo di Palazzo Donini con la<br />

quale chiede, “di conoscere, per iscritto, se sia<br />

stato predisposto uno studio sulla valenza strategica<br />

che tale opera, se realizzata, avrà per la<br />

nostra regione ed il suo fabbisogno energetico,<br />

con particolare riferimento alle aree non raggiunte<br />

dal metano”. Nel suo atto ispettivo, l'esponente<br />

del Carroccio chiede anche di sapere dalla<br />

Giunta “se il progetto della Snam preveda misure<br />

compensative dirette e indirette per l'<strong>Umbria</strong> e<br />

per gli enti locali interessati dal passaggio del<br />

tracciato”. Per Cirignoni, “la risposta sarà utile<br />

a capire le motivazioni dell'inazione della Giunta<br />

regionale di fronte ad un progetto che nella nostra<br />

regione rischia di portare vantaggi solo a<br />

qualche lobby". In conclusione, per il capogruppo<br />

leghista, “l'atteggiamento della Giunta e della<br />

maggioranza che la sostiene è remissivo e non<br />

improntato a tutelare gli interessi degli umbri”.<br />

SISTRI: “UN PROVVEDIMENTO FANTASMA<br />

CHE HA PENALIZZATO LE PICCOLE IMPRE-<br />

SE” - SMACCHI (PD) “DOPO DUE ANNI NON<br />

VEDE ANCORA LA LUCE IL SISTEMA DI<br />

TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI PREVISTO<br />

DALLA 'FINANZIARIA' 2008”<br />

Il consigliere regionale del Partito Democratico,<br />

Andrea Smacchi denuncia, in una nota, che “dopo<br />

due anni, cinque rinvii e tre decreti, non vede<br />

ancora la luce il sistema di tracciabilità dei rifiuti<br />

previsto dalla legge finanziaria del 2008”. L'esponente<br />

del PD rimarca dunque come “il SISTRI<br />

(Sistema per la tracciabilità dei rifiuti), nonostante<br />

le mirabolanti promesse del ministro Prestigiacomo,<br />

ha gettato ormai la maschera per mostrarsi<br />

quello che in realtà sta diventando: un<br />

inutile appesantimento burocratico, a carico delle<br />

imprese, che poco o nulla migliora in materia di<br />

dematerializzazione e sburocratizzazione”. E anche<br />

in <strong>Umbria</strong>, scrive Smacchi, “ tantissime aziende,<br />

soprattutto a conduzione familiare, hanno<br />

subito questo danno versando dai 300 ai 500<br />

euro annui senza avere nessun servizio”.<br />

Perugia, 3 novembre 2011 - “Dopo aver inutilmente<br />

atteso due anni, cinque rinvii e tre decreti,<br />

ancora non vede la luce il sistema di tracciabilità<br />

dei rifiuti previsto dalla legge finanziaria del<br />

2008. Il SISTRI (Sistema per la tracciabilità dei<br />

rifiuti), nonostante le mirabolanti promesse del<br />

ministro Prestigiacomo, ha gettato ormai la maschera<br />

per mostrarsi quello che in realtà sta diventando:<br />

un inutile appesantimento burocratico,<br />

a carico delle imprese, che poco o nulla migliora<br />

in materia di dematerializzazione e sburocratizzazione”.<br />

Lo scrive, in una nota, il consigliere del<br />

Partito Democratico, Andrea Smacchi. “Il SI-<br />

STRI – ricorda l'esponente del PD - nasceva con<br />

l'obiettivo di permettere l'informatizzazione dell'intera<br />

filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale<br />

e dei rifiuti urbani per la <strong>Regione</strong> Campania, oltre<br />

che per inasprire la lotta alla illegalità nel settore<br />

dei rifiuti speciali ed in particolare per mettere<br />

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