PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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persone”. “A questo punto – sottolinea il capogruppo<br />
leghista - la priorità non è riportare l'invaso<br />
alla sua capienza, ma garantire e tutelare la<br />
sicurezza della popolazione della Valtiberina toscana<br />
e dell'altotevere umbro, procedendo con<br />
circospezione e puntigliosità ad una verifica generale<br />
sulla tenuta della struttura nel suo complesso<br />
senza tralasciare nulla” E proprio su questo<br />
punto, Cirignoni annuncia la presentazione di<br />
una interrogazione urgente con la quale chiede di<br />
conoscere, per iscritto, se “la Giunta regionale<br />
vorrà attivarsi in tal senso”. E' ovvio a questo<br />
punto – conclude - che nessuno, nemmeno il<br />
nuovo 'baraccone' istituito dalle Giunte di <strong>Umbria</strong><br />
e Toscana, potrà pretendere di utilizzare l'acqua<br />
di Montedoglio senza tener conto delle legittime<br />
istanze di sicurezza della popolazione”.<br />
LA GIUNTA INSISTERÀ CON ANAS E GO-<br />
VERNO PER IL NOME “PONTE DELL'UNITÀ<br />
D'ITALIA” SULLA TERNI-RIETI” - MOZIONE<br />
UNANIME, CON CIRIGNONI (LEGA NORD)<br />
CHE DISERTA IL VOTO<br />
Con una mozione unanime, al cui voto non ha<br />
partecipato il rappresentante della la Lega Nord<br />
Gianluca Cirignoni, il <strong>Consiglio</strong> regionale ha chiesto<br />
alla Giunta di insistere con l'Anas ed eventualmente<br />
con il Governo nazionale per poter<br />
chiamare “Ponte dell'unità d'Italia”, quello appena<br />
realizzato sulla Terni - Rieti, ed alla cui denominazione<br />
si è opposto l'ente strade adducendo<br />
che il nome sarebbe già stato riservato al futuro<br />
Ponte sullo Stretto. La proposta è stata illustrata<br />
in aula da Luca Barberini (Pd) firmatario della<br />
mozione insieme al capogruppo Renato Locchi. Il<br />
breve dibattito che ne è seguito si è incentrato<br />
sulla opportunità politica di impegnare l'Aula<br />
sull'argomento.<br />
Perugia, 8 novembre 2011 – Sulla intitolazione<br />
“All'unità d'Italia” del nuovo ponte realizzato<br />
sulla Terni - Rieti in località Galletto, la Giunta<br />
regionale tornerà alla carica nei confronti dell'Anas,<br />
e se necessario del Governo nazionale, dopo<br />
il diniego dell'ente strade alla proposta fatta nell'anno<br />
del Centocinquantesimo dalle associazioni<br />
ternane Anpi a Anppia, ed alla quale l'Anas ha<br />
obiettato che il nome Ponte dell'Unità d'Italia<br />
spetta di diritto al futuro Ponte di Messina. A<br />
spronare l'esecutivo di Palazzo Donini a chiedere<br />
un sollecito ripensamento all'ente nazionale strade,<br />
è il testo di una mozione, a firma dei consiglieri<br />
regionali del Pd Luca Barberini e Renato<br />
Locchi, che l'Aula di Palazzo Cesaroni ha votato<br />
alla unanimità (23 voti favorevoli), con la sola<br />
astensione dal voto del consigliere della Lega<br />
Nord Gianluca Cirignoni. Illustrando il contenuto<br />
della mozione, Luca Barberini ha spiegato che la<br />
denominazione rifiutata dall'Anas con forte ritardo,<br />
non solo per la prenotazione del nome per il<br />
futuro ponte sullo stretto, ma anche perché l'opera<br />
non sarebbe né ultimata né storicamente<br />
cosi rilevante, ha obiettato che nel punto in cui è<br />
INFRASTRUTTURE<br />
stato realizzato il ponte, “c'era in precedenza un<br />
punto di dogana tra lo Stato Pontificio e la parte<br />
più a nord del Regno delle Due Sicilie”, e soprattutto,<br />
ha chiarito, il ponte in località Cieco, esiste<br />
già e non è solo un progetto come quello sullo<br />
Stretto di Messina. Sull'argomento è intervenuto<br />
l'assessore Silvano Rometti per precisare l'Anas<br />
sulla richiesta ha risposto con incredibile ritardo;<br />
che la Giunta ha già provveduto in data 24 ottobre<br />
a chiedere all'ente un ripensamento, e che<br />
nelle prossime settimane la questione verrà posta<br />
anche al Governo nazionale. Per esprimere<br />
“tutta la sua protesta”, rispetto all'argomento sul<br />
quale ha deciso di non partecipare al voto, Gianluca<br />
Cirignoni, capogruppo della lega Nord ha<br />
detto. “È assurdo parlare del nome da dare a un<br />
ponte in presenza in <strong>Umbria</strong> di tante opere pubbliche<br />
incompiute: come le Gallerie (Cornello e<br />
Guinza) tante strade, la piastra logistica di Città<br />
di Castello, il raddoppio della Orte - Falconara o<br />
la Diga di Montedoglio da sistemare. Altre mozioni<br />
come quella sull'elettrodotto Brindisi - Minervio,<br />
ha osservato, hanno avuto meno attenzione”.<br />
Anche per Raffaele Nevi (capogruppo Pdl)<br />
che ha comunque annunciato voto favorevole,<br />
“non è il massimo parlare del nome da dare ad<br />
un ponte che poco interessa ai cittadini, a fronte<br />
dei problemi che ci sono in campo in <strong>Umbria</strong>”.<br />
Sullo stesso tono Sandra Monacelli (Udc) ha parlato<br />
di “tentativo acrobatico della maggioranza di<br />
distogliere l'attenzione su altri temi politici, rispetto<br />
ai quali sarebbe bene che la sinistra tornasse<br />
ad essere tale”. Per Gianfranco Chiacchieroni<br />
(Pd) “Anche il nome di un ponte può servire<br />
a rafforzare i valori della comunità in un momento<br />
di crisi; mentre le dichiarazioni di Cirignoni e<br />
la sua astensione dal voto, nascondono la sua<br />
netta contrarietà alla stessa Unità d'Italia”.<br />
GASDOTTO SNAM: “IL CONSIGLIO REGIO-<br />
NALE CHIEDA UNA PROFONDA REVISIONE<br />
DEL PROGETTO” - GORACCI (PRC–FDS) SUL<br />
RISCHIO IDROGEOLOGICO LEGATO AI LA-<br />
VORI PER IL METANODOTTO BRINDISI-<br />
MINERBIO<br />
Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc – Fds)<br />
interviene in merito al progetto del gasdotto<br />
Snam che dovrebbe correre da Brindisi a Minerbio,<br />
attraversando il territorio umbro. Secondo<br />
Goracci “l'impatto ambientale e paesaggistico del<br />
gasdotto così come progettato sarà pesante” e<br />
“l'interferenza con i bacini idrici e l'alterazione<br />
dei complessi sistemi dei corsi d'acqua intersecati<br />
costituiranno un ulteriore peggioramento dei<br />
delicati equilibri idrogeologici che interessano<br />
tutte le aree attraversate”.<br />
Perugia, 16 novembre 2011 - “Molte comunità,<br />
molti bacini territoriali, molti centri abitati, molte<br />
attività economiche sono esposti alla certezza di<br />
subire danni derivanti da eventi naturali attesi<br />
che, nelle manifestazioni che via via hanno assunto<br />
negli ultimi anni, hanno sempre più effetti<br />
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