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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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cittadini più anziani e più distanti dalle farmacie<br />

di turno di notte e nei giorni festivi, il consigliere<br />

regionale Massimo Monni (Pdl) ha presentato una<br />

dettagliata interrogazione alla Giunta sui regolamenti<br />

più diversi adottati nelle varie realtà per<br />

fissare turni di apertura delle farmacie in tutto il<br />

territorio regionale. Monni chiede in particolare si<br />

sapere se: “esiste un regolamento in materia di<br />

servizi notturni e ferie delle farmacie; se a Perugia<br />

la Farmacia del Sodalizio San Martino copre<br />

anche le esigenze dei residenti nelle periferie<br />

urbane e nelle frazioni del capoluogo; se nel Comune<br />

di Assisi, notoriamente frequentato da<br />

molti turisti, si tiene conto delle esigenze di questi<br />

durante la notte e nei giorni festivi”. Monni<br />

che con la sua iniziativa si propone di “evitare ai<br />

cittadini di smarrirsi nella attuale giungla degli<br />

orari e turni”, estende al sua richiesta anche a<br />

comuni della media Valle del Tevere come Massa<br />

Martana, Todi, Marsciano e Torgiano.<br />

MEDIAZIONE CIVILE: “LE ASL NON DO-<br />

VRANNO PIÙ ELARGIRE SOLDI ALLE ASSI-<br />

CURAZIONI, MA COSTITUIRE UN FONDO<br />

PROPRIO CON CUI FARE FRONTE AI RISAR-<br />

CIMENTI” - LA PROPOSTA DI ROSI (PDL)<br />

Perugia, 11 novembre 2011 - “La nuova normativa<br />

sulla mediazione civile in sanità deve rappresentare<br />

una opportunità delle parti in causa:<br />

da un lato i cittadini utenti si aspettano che le<br />

Aziende sanitarie si pongano nei loro confronti<br />

non in maniera necessariamente ostile, ma con<br />

disponibilità a riparare i torti da essi subiti, dall'altro,<br />

l'occasione offerta dalla mediazione può<br />

indurre le Aziende ad offrire la propria disponibilità<br />

e comunque un migliore servizio da offrire<br />

agli utenti”. Lo scrive, in una nota, Maria Rosi<br />

(PdL) per la quale “di fronte a questa opportunità<br />

il ruolo della <strong>Regione</strong> non potrà che essere quello<br />

di cambiare rotta sull'aspetto assicurativo fin qui<br />

attuato. La nostra proposta sarà quindi chiara e<br />

netta: le Asl non dovranno più elargire soldi alle<br />

assicurazioni, ma costituire un fondo proprio con<br />

cui fare fronte ai risarcimenti (previo parere di<br />

perizie in convenzione). Oggi – osserva – le Asl<br />

spendono due volte: una per il premio assicurativo<br />

e l'altra per i risarcimenti rientranti in franchigia<br />

(ad esempio, attualmente la Asl 1 spende<br />

oltre tre milioni di euro, oltre ai pagamenti rientranti<br />

in franchigia fino a circa un milione)”.<br />

Rosi fa notare come la sua proposta per la <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong> sia già stata attuata dal Piemonte,<br />

Emilia Romagna, Toscana. In sanità – rimarca -<br />

non si deve parlare di riduzione dei costi, ma di<br />

tutti quegli sprechi che derivano dall'errata collocazione<br />

di professionisti legata al mancato rispetto<br />

del criterio della meritocrazia. A tal proposito<br />

dobbiamo porci la domanda sul perché molti, per<br />

alcune patologie, vanno a curarsi fuori regione<br />

producendo di conseguenza un costo per la <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>. A fronte di ciò è necessario sviluppare<br />

e promuovere le eccellenze di cui disponiamo<br />

invertendo il flusso a nostro vantaggio”. Per<br />

SANITà<br />

Rosi bisogna puntare “sulla formazione e preparazione<br />

dei giovani medici, un 'lavoro' che devono<br />

portare avanti i loro colleghi già affermati. Va<br />

riequilibrato – conclude l'esponente del PdL - il<br />

rapporto tra malato e medico. In sanità va lasciato<br />

spazio soltanto alla meritocrazia e non alle<br />

tessere politiche: preparatissimi ed eccellenti<br />

medici spesso non vengono valorizzati perché<br />

non rientrano nella scacchiera giusta della politica”.<br />

DIABETE: “PRESTO UNA LEGGE CHE GA-<br />

RANTISCA UN TRATTAMENTO UGUALE ED<br />

EFFICIENTE A TUTTI UMBRI” - IL SALUTO<br />

DEL VICEPRESIDENTE GORACCI ALL'IN-<br />

CONTRO ORGANIZZATO IN OCCASIONE<br />

DELLA GIORNATA MONDIALE<br />

Perugia, 14 novembre 2011 – Il vicepresidente<br />

del <strong>Consiglio</strong> regionale, Orfeo Goracci, è intervenuto<br />

questa mattina all'incontro organizzato dal<br />

“coordinamento delle associazioni delle persone<br />

con diabete dell’<strong>Umbria</strong>” e dal Cesvol di Perugia<br />

per presentare il “Manifesto dei diritti della persona<br />

con diabete” e la proposta della Legge quadro<br />

per l’<strong>Umbria</strong>, portando i saluti del presidente<br />

Brega e dell'intera Assemblea di Palazzo Cesaroni.<br />

Aprendo i lavori, Goracci ha lodato l'attività<br />

svolta dai volontari, che permette ai malati di<br />

condurre una vita “normale” discutendo di prevenzione<br />

e di come affrontare il diabete ogni<br />

giorno. “I risvolti umani e sociali di questa malattia<br />

– ha sottolineato il vicepresidente del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale – sono rilevanti ed è grazie all'impegno<br />

del personale infermieristico, dei volontari<br />

e dei medici che chi come me soffre di questa<br />

patologia riesce a non risentirne in modo particolare.<br />

La passione e la competenza dimostrata dai<br />

volontari ha qualcosa di straordinario e le istituzioni<br />

devono fare tesoro di queste competenze.<br />

Spero si potrà procedere quanto prima all'approvazione<br />

della proposta di legge quadro per i malati<br />

di diabete, una norma che possa garantire un<br />

eguale ed efficace trattamento ai malati di ogni<br />

comune ed Asl <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>”.<br />

FOTO: ://goo.gl/H6VSr<br />

CASA DELLA SALUTE DI TREVI: “I RITARDI<br />

NON POSSONO ESSERE ATTRIBUITI AL<br />

CENTRODESTRA. INFONDATE LE DICHIARA-<br />

ZIONI DELL’EX-SINDACO SPERANDIO” –<br />

NOTA DI MONNI (PDL)<br />

Perugia, 18 novembre 2011 – Il consigliere regionale<br />

Massimo Monni (Pdl) smentisce le dichiarazioni<br />

dell’ex-sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio,<br />

riportate dagli organi di informazione, a<br />

proposito della mancata realizzazione della Casa<br />

della Salute e sostiene, dopo aver effettuato accertamenti<br />

tramite gli uffici delle <strong>Regione</strong>, la loro<br />

infondatezza. “Sperandio accusa vigliaccamente<br />

il centro destra trevano – spiega Monni - per la<br />

mancata realizzazione della Casa della Salute<br />

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