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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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POLITICA/ATTUALITà<br />

uscita dalla violenza”. “In occasione della presentazione<br />

– continua Stufara – la proposta di<br />

legge ha riscosso un plauso diffuso, e un impegno<br />

concreto per un'azione sinergica dalle rappresentati<br />

dei livelli istituzionali comunali e provinciali<br />

intervenute in quell'occasione; la stessa<br />

presidente della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, Catiuscia Marini,<br />

nel corso del suo intervento, oltre ad esprimere<br />

apprezzamento per la proposta, ha annunciato<br />

la volontà di preparare una unica legge<br />

sulla cittadinanza che possa affrontare tre o<br />

quattro ambiti di azione, sia sul tema formazione<br />

e lavoro, sul tema educativo, ed anche sulle azioni<br />

per combattere gli stereotipi e per la parte<br />

riguardante la violenza” “Un percorso annunciato<br />

– conclude Stufara – ma non ancora tracciato.<br />

Di certo per ora resta solo la drammatica emergenza<br />

del fenomeno che, purtroppo, non accenna<br />

a diminuire. Colgo l'occasione oggi di manifestare<br />

l'adesione del Gruppo del <strong>Consiglio</strong> regionale<br />

del PRC - FdS alla giornata internazionale<br />

contro la violenza sulle donne, non solo come<br />

momento di riflessione, ma come invito a tutti i<br />

soggetti coinvolti, a partire dalla presidente Marini,<br />

a riprendere in mano il percorso annunciato<br />

e di dare finalmente concretezza, attraverso un<br />

confronto partecipato sulla proposta di legge, a<br />

quella che ormai da troppi anni è un'esigenza<br />

vitale del nostro territorio regionale”.<br />

ELEZIONI A TODI: “PRO<strong>PAG</strong>ANDA POLITICA<br />

ALL'OSPEDALE” - MONNI (PDL) ACCUSA IL<br />

CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA ED AN-<br />

NUNCIA UN'INTERROGAZIONE ALL'ASSES-<br />

SORE REGIONALE<br />

Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl,<br />

torna sull'argomento primarie del centrosinistra<br />

di Todi accusando un candidato di aver fatto propaganda<br />

elettorale in un ufficio pubblico, in particolare<br />

all'interno dell'Ospedale di Pantalla di<br />

Todi. A giudizio del consigliere che ha annunciato<br />

un'interrogazione all'assessore regionale alla<br />

sanità, alcune foto dimostrerebbero l'attività di<br />

propaganda condotta all'interno dell'ospedale con<br />

medici in probabile servizio, ripresi con volantini<br />

elettorali in mano.<br />

Perugia, 24 novembre 2011 – “Il candidato alla<br />

primarie del centrosinistra di Todi, continua imperterrito<br />

la sua propaganda elettorale all'interno<br />

delle strutture pubbliche e dopo l'incontro con i<br />

dipendenti della Gesenu si è spostato all'Ospedale<br />

per incontrare medici e distribuire volantini<br />

elettorali”. Massimo Monni, consigliere regionale<br />

del Pdl, torna sull'argomento primarie del centrosinistra<br />

di Todi citando a mo' di prova un reportage<br />

fotografico, “dal quale si vede chiaramente<br />

il candidato colloquiare con il personale medico<br />

dell'ospedale di Pantalla. Dalle stesse foto, precisa<br />

Monni annunciando un'interrogazione all'assessore<br />

regionale alla sanità, non risulterebbe<br />

trattarsi di una visita di cortesia o di un avvici-<br />

namento alle eventuali problematiche che potrebbero,<br />

casomai, interessare la struttura ospedaliera,<br />

né tanto meno di un incontro per una<br />

visita specialistica”. Dopo aver fatto riferimento<br />

a “volantini e materiale propagandistico in mano<br />

ai medici, lo stesso spedito persino a casa dei<br />

cittadini tuderti”, Monni afferma, “se vagare per<br />

gli ospedali è legittimo non lo è se il fine è solo<br />

quello di far pubblicità al proprio partito di appartenenza<br />

e per scopi di carattere politicoelettorale”.<br />

Nel ricordare al candidato del Pd in<br />

questione, che l'ospedale è una struttura pubblica<br />

e come tale appartiene e rappresenta l'intera<br />

comunità e non di certo una fazione politica,<br />

Monni denuncia come “un atto deplorevole e di<br />

cattivo gusto” l'eventuale utilizzazione del personale<br />

medico e paramedico per la propaganda<br />

elettorale, sottraendolo inevitabilmente in orario<br />

di servizio all'attenzione di chi è in ospedale per<br />

curarsi”. All'assessore chiederò anche - conclude<br />

Monni - “se i medici ripresi nelle foto e con<br />

tanto di camice bianco indossato, fossero in orario<br />

di servizio o avessero avuto almeno il buon<br />

senso di attendere la fine del servizio per parlare<br />

di politica anche se ancora all'interno dei locali<br />

dell'ospedale”.<br />

INCHIESTA GUBBIO: “BENE LA LETTERA DI<br />

GORACCI AI CONSIGLIERI, ANCHE SE RI-<br />

MANE ANOMALIA DI INDAGATI; ADESSO LA<br />

MAGISTRATURA FACCIA PRESTO” - NOTA<br />

DI DOTTORINI (IDV)<br />

Perugia, 24 novembre 2011 – “Apprezziamo il<br />

gesto con cui oggi il vice presidente del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale ci ha comunicato e informato, cercando<br />

di rassicurarci rispetto alla vicenda giudiziaria<br />

che lo vede indagato per ipotesi di reato di una<br />

certa gravità. Se questa sua comunicazione fosse<br />

avvenuta all’inizio di questa triste storia, come<br />

noi abbiamo più volte richiesto, avrebbe risparmiato<br />

al <strong>Consiglio</strong> regionale un assurdo stillicidio<br />

di sospetti e a noi il compito di ricordargli la delicatezza<br />

del ruolo di garanzia che riveste". Con<br />

queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo<br />

dell’Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale, commenta<br />

la lettera che il vice presidente del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale ha inviato oggi a tutti i consiglieri.<br />

“Avremmo preferito che Goracci avesse avuto<br />

la correttezza istituzionale di riferire direttamente<br />

in Aula – conclude Dottorini – così da sgombrare<br />

il campo da qualsiasi dubbio che circonda<br />

l’istituzione che rappresenta. Rispetto alle sue<br />

comunicazioni ognuno potrà sentirsi rassicurato<br />

o meno. La nostra posizione è nota: riteniamo<br />

che l'anomalia di un <strong>Consiglio</strong> regionale che vede<br />

il proprio presidente e vicepresidente indagati su<br />

ipotesi di reato così pesanti non può durare a<br />

lungo. Ci auguriamo che la Magistratura possa<br />

compiere il proprio lavoro nel più breve tempo<br />

possibile, così da fugare qualsiasi altro dubbio,<br />

restituendo credibilità, autorevolezza e funzionalità<br />

alla massima istituzione regionale”.<br />

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