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PAG 1 - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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POLITICA/ATTUALITà<br />

tima’ e Dottorini ‘carnefice’, non deve trarre in<br />

inganno gli umbri: Rifondazione comunista e<br />

Italia dei Valori sono entrambe solide stampelle<br />

di un sistema clientelare che da decenni si è impadronito<br />

dell’amministrazione regionale e della<br />

nostra democrazia. Auspichiamo – conclude il<br />

capogruppo della Lega - che Goracci e Brega<br />

facciano un passo indietro rispetto alle cariche<br />

istituzionali che ricoprono in seno all’Ufficio di<br />

presidenza del <strong>Consiglio</strong> regionale mentre, a<br />

nostro avviso, l’Italia dei valori per coerenza<br />

farebbe bene a lasciare questa maggioranza”.<br />

TODI: “DIPENDENTI GESENU IN ORARIO DI<br />

LAVORO AD UNA MANIFESTAZIONE POLI-<br />

TICA PER LE PRIMARIE DI UN CANDIDATO<br />

DEL CENTROSINISTRA” - MONNI (PDL) IN-<br />

TERROGA LA GIUNTA SU UNA NOTIZIA RI-<br />

FERITA DA “VOCI ATTENDIBILI”<br />

Interrogazione del consigliere regionale del Pdl<br />

Massimo Monni alla Giunta regionale per sapere<br />

se risponde a verità l'episodio riferito da “fonti<br />

attendibili” di un incontro politico con un candidato<br />

alle primarie per il centrosinistra, organizzato<br />

dalla società Gesenu che a Todi gestisce il<br />

servizio di nettezza urbana. Monni che sull'episodio<br />

ipotizza un esposto alla Corte dei conti per<br />

danni erariali ed un possibile caso di mobbing,<br />

afferma “la conferma dell'episodio di Todi rafforzerebbe<br />

sempre più quello che da anni cerco di<br />

evidenziare e di far emergere, e cioè come l'azienda<br />

Gesenu sia fortemente politicizzata”.<br />

Perugia, 22 novembre 2011 – Nei giorni scorsi a<br />

Todi ci sarebbe stato un incontro politico per la<br />

propaganda elettorale organizzato da Gesenu<br />

spa, concessionaria per la raccolta e lo smaltimento<br />

dei rifiuti del Comune di Todi, ed un candidato<br />

alle primarie del centrosinistra tuderte<br />

coinvolgendo i dipendenti dell'azienda in orario di<br />

servizio e presso le strutture dei locali affidati<br />

all'azienda. Lo afferma il consigliere regionale<br />

Massimo Monni del Pdl che, citando come fonte<br />

della notizia “voci attendibili”, annuncia un'interrogazione<br />

alla Giunta regionale, “per far luce<br />

sull'accaduto e coinvolgere gli uffici affinché, a<br />

norma della convenzione che regola i rapporti<br />

con il Comune di Todi, si proceda alla quantificazione<br />

dell'eventuale danno e all'applicazione delle<br />

sanzioni nei confronti del concessionario”. Monni,<br />

che ipotizza anche un suo eventuale esposto<br />

alla Corte dei Conti per stabilire un possibile<br />

danno erariale ed auspica una secca smentita da<br />

parte della azienda, sostiene: “La eventuale conferma<br />

dell'episodio di Todi rafforzerebbe sempre<br />

più quello che da anni cerco di evidenziare e di<br />

far emergere, e cioè come l'azienda Gesenu sia<br />

fortemente politicizzata”. Per il consigliere del<br />

Pdl sarebbero comunque gravi due aspetti della<br />

vicenda: “I dirigenti, invece di adoperarsi per<br />

diminuire i balzelli ai cittadini e quindi concentrarsi<br />

su possibili economie, concedono autoriz-<br />

zazioni del tutto fuori luogo considerando che la<br />

Gesenu esprime l'intera comunità e non può e<br />

non deve rispondere ad un colore politico; i dipendenti<br />

sarebbero stati sottratti alle loro attività<br />

lavorative per scopi di carattere politicoelettorale,<br />

a danno naturalmente della collettività<br />

tutta. Sarebbe anche interessante indagare -<br />

conclude Monni - sul come sia avvenuto l'approccio<br />

da parte del candidato e dell'azienda verso i<br />

lavoratori stessi, perché potrebbe emergere pure<br />

l'ipotesi di eventuali elementi di mobbing nei<br />

confronti di chi lavora all'interno della Gesenu”.<br />

“PER LA MAGGIORANZA LA ‘QUESTIONE<br />

MORALE’ VA A INTERMITTENZA” – COMU-<br />

NICATO CONGIUNTO DEI PRESIDENTI DEI<br />

GRUPPI DI OPPOSIZIONE (MODENA, NEVI,<br />

ZAFFINI, CIRIGNONI)<br />

“L’assenza di decisioni metterà in mano ai tempi<br />

processuali il destino delle istituzioni regionali”:<br />

lo affermano i presidenti dei gruppi consiliari di<br />

opposizione a Palazzo Cesaroni (Modena, Nevi,<br />

Zaffini e Cirignoni) in un comunicato congiunto<br />

sulla “questione morale”.<br />

Perugia, 22 novembre 2011 – I presidenti dei<br />

gruppi di opposizione in <strong>Consiglio</strong> regionale, Raffaele<br />

Nevi (Pdl), Gianluca Cirignoni (Lega Nord),<br />

Fiammetta Modena (Portavoce) e Franco Zaffini<br />

(Fare Italia), hanno stilato un comunicato congiunto<br />

sulla cosiddetta “questione morale”. “La<br />

legislatura regionale – affermano - ad un anno e<br />

mezzo dal suo inizio, ha cristallizzato alcune caratteristiche<br />

di fondo. La maggioranza di centro<br />

sinistra è debole, divisa, incapace di assumere<br />

decisioni a difesa delle istituzioni, incapace di<br />

affrontare il ragionamento della spesa pubblica e<br />

delle riforme e di collocare l’<strong>Umbria</strong> nel quadro<br />

più vasto della crisi economica. Tra un annuncio<br />

e l’altro, i partiti che sostengono la Marini ogni<br />

giorno si chiudono a riccio intorno a chi viene<br />

coinvolto nelle indagini della magistratura. Con<br />

una giravolta di 180 gradi rispetto alle posizioni<br />

nazionali tenute nei confronti del Governo di centrodestra.<br />

La ‘pulizia’ - sottolineano i rappresentanti<br />

del centrodestra -, per loro va, a intermittenza,<br />

la questione morale è un concetto che si<br />

applica caso per caso”. “Impossibile però – proseguono<br />

i capigruppo di opposizione - non vedere<br />

un filo rosso che lega tutte le singole vicende<br />

e smonta l’assunto del Pd, in base al quale non<br />

esiste una ‘questione morale’ ma solo singoli<br />

comportamenti da censurare. Al centro di tutte le<br />

inchieste c’è la lesione del principio di uguaglianza:<br />

un cittadino umbro non è mai uguale dinnanzi<br />

al potere politico. C’è chi trova un posto di<br />

lavoro senza problemi, c’è chi fa una vita tranquilla<br />

e garantita nel pubblico impiego o similari.<br />

E c’è chi invece sta una vita con il cappello in<br />

mano, senza prospettive perché senza tessera e<br />

senza appoggi, oppure rischia la ghettizzazione<br />

nell’ente ove lavora perché poco ubbidiente al<br />

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