Medicina Pontina - 2005 aprile - Ordine dei Medici chirurghi e degli ...
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Il conflitto di<br />
interessi:<br />
un problema<br />
che tutti noi medici,<br />
nessuno escluso,<br />
dobbiamo affrontare<br />
BOLLETTINO<br />
ORDINE DEI MEDICI DI LATINA ANNO XXVII - N. 1 - APRILE <strong>2005</strong> 16<br />
16<br />
da Pisa Medica<br />
luglio-agosto 2003<br />
DEONTOLOGIA E CONFLITTO D’INTERESSI<br />
Sul problema del “conflitto di interessi in medicina” è in atto un ampio dibattito<br />
al quale sono stati dedicati convegni pubblici e sedute di molti Consigli<br />
Direttivi <strong>degli</strong> Ordini <strong>dei</strong> <strong>Medici</strong>.<br />
La questione è venuta prepotentemente alla ribalta solo recentemente forse<br />
sotto la spinta del noto decreto ministeriale soprannominato “antitruffa”, rapidamente<br />
ritirato per l’enormità delle reazioni che aveva suscitato nel mondo<br />
medico e non solo.<br />
Fino a qualche tempo fa faceva scalpore quello vero o presunto nel mondo<br />
politico perché, in quel contesto, costituisce motivo di speculazione non sempre<br />
limpida negli intenti.<br />
Se in politica, come a livello di pubblica amministrazione, l’espressione<br />
“conflitto di interessi” assume frequentemente il significato eufemistico di ben<br />
altro, anche nell’esercizio dell’attività medica, che si tratti di ricerca, di formazione<br />
ed aggiornamento professionale come di attività prescrittiva di farmaci,<br />
di tecnologie o di presidi sanitari, riesce spesso difficile una netta definizione e<br />
separazione dal comparaggio.<br />
Se quest’ultimo fenomeno trova una definizione nel Codice Penale per cui<br />
la differenza fra questo ed il conflitto di interessi è abbastanza agevole, ben più<br />
difficile è stabilire sul piano morale ed in rapporto all’art.73 del Codice di<br />
Deontologia Medica il momento in cui l’interesse del medico confligge e prevale<br />
su quello del paziente che dovrebbe essere sempre il beneficiario unico<br />
dell’azione del medico e del ruolo del sistema.<br />
Infatti, configurandosi il conflitto di interessi come una obbligazione morale<br />
e non come assunzione di impegno di tipo contrattuale rispetto ai vantaggi<br />
offerti quasi sempre non di carattere monetario, riesce difficile anche allo stesso<br />
destinatario, cioè al medico, avvertire quei condizionamenti ai quali può essere<br />
esposto, molto spesso inconsciamente, dall’azione finemente studiata ed<br />
architettata dal proponente.<br />
In altri termini il medico, come qualsiasi altra persona, esclusi i comportamenti<br />
chiaramente ed oggettivamente delittuosi, può non avvertire il superamento<br />
<strong>dei</strong> limiti morali alla base della sua attività professionale.<br />
Il fenomeno, però, esiste ed è molto insidioso per cui si renderà necessario<br />
un aggiornamento del Codice Deontologico per pervenire a precise norme di<br />
autoregolamentazione, anche per evitare il fenomeno opposto e cioè che si veda<br />
conflitto di interessi anche in comportamenti assolutamente normali ed eticamente<br />
corretti.<br />
Elio Tramonte