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Medicina Pontina - 2005 aprile - Ordine dei Medici chirurghi e degli ...

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Presentazione<br />

NIHIL SUB SOLE NOVI<br />

“Una generazione va, un’altra viene, ma la terra<br />

resta sempre la stessa… Tutte le cose sono in travaglio<br />

e nessun potrebbe spiegarne il motivo… Ciò<br />

che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c’è<br />

niente di nuovo sotto il sole” (Qoèlet, I, 4-10).<br />

Non c’è proprio nulla di nuovo sotto il sole? Gli uomini, almeno nel<br />

comportamento generale, sono più o meno simili ai loro avi; e anche i medici<br />

sono uomini. In effetti, già nel 1882 una rivista napoletana, Il Morgagni, dissertava<br />

“…<strong>degli</strong> abusi fra medici e farmacisti che dimenticano troppo facilmente<br />

i doveri imposti dalla dignità professionale…”; proprio come i giornali<br />

di oggi. E poi tuonava: “…contro la quale è d’uopo, è urgente che una disposizione<br />

legislativa venga a porre freno e pronto riparo in qualunque paese si<br />

sviluppi”; proprio come i giornali di oggi! I medici, se non sono disattenti - ed<br />

il medico, per definizione, non è disattento – sanno benissimo dell’esistenza del<br />

conflitto di interessi, che è connaturato alla nostra professione: troppo facilmente<br />

e inavvertitamente il rapporto con una persona malata, in genere ancora<br />

del tutto fiduciosa nei riguardi del suo curante, può scivolare in una serie di<br />

interessi contrapposti e tra loro incompatibili; anche quando si pensa di agire<br />

solo nell’interesse del paziente.<br />

Anzi, di nuovo ci sono tante cose sotto il sole, compresa, per esempio,<br />

la “globalizzazione del sapere medico”, per cui grosse centrali della cultura<br />

medica, come è ben spiegato negli articoli di questo numero di <strong><strong>Medici</strong>na</strong> <strong>Pontina</strong>,<br />

producono “fatti” e inducono o impongono, con l’imperio della “ragione<br />

scientifica”, <strong>dei</strong> “comportamenti”. Altro che il vecchio comparaggio, attività<br />

certamente delittuosa; qui si tratta di caricare lo Stato, o il paziente, di spese<br />

non indifferenti, spesso solo nell’attesa di un beneficio futuro e a volte lontano;<br />

per non parlare poi del sovraccarico epatico! Infatti, una volta la medicina era<br />

sostanzialmente curativa. Nella terapia della tonsillite batterica, per esempio,<br />

ogni medico capiva da solo se un antibiotico andava o non andava. Invece oggi,<br />

nell’utilizzo di costosissime statine o di super-costosissimi antiaggreganti, per<br />

esempio, l’unico punto di appiglio per la nostra volontà prescrittiva sono grandi<br />

e costosi studi fatti da alcuni lontani personaggi, rivisti da altri e riferitici da<br />

altri ancora, in modo più o meno parcellizzato: una catena sulla cui neutralità è<br />

arduo giurare; per alcuni è molto più facile fidarsi della catena del freddo <strong>dei</strong><br />

surgelati giacenti nel proprio freezer!<br />

Ma vi siete resi conto che recentemente è scoppiata la terza guerra mondiale?<br />

No; non è quella in atto, secondo una certa linea di pensiero, nel cosiddetto<br />

scontro di civiltà. Si tratta della guerra delle statine, che sta facendo detonare<br />

<strong>dei</strong> trial potentissimi (obici a testata nucleare) a scadenza quasi mensile:<br />

“Quella là fa male ai reni! Ecco lo studio” e, dopo qualche mese, “Questa qua<br />

non solo non fa male ai reni, ma fa un bene dell’anima…ehm, del nefrone!<br />

Ecco lo studio. Quella là, invece… Ecco un altro studio”. E giù con brochure,<br />

tabelle, grafici, disegni e… firme indiscutibilmente degne di fiducia. E in tutto<br />

questo bailamme se ne esce anche Panorama del 3 marzo ultimo con “I farmaci<br />

che fanno male”: articolo terrorizzante, corredato con la foto in copertina di<br />

capsule abbigliate a mo’ di candelotti di dinamite, con tanto di teschio sovrap-<br />

BOLLETTINO<br />

ORDINE DEI MEDICI DI LATINA ANNO XXVII - N. 1 - APRILE <strong>2005</strong> 8<br />

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