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Le acque che circolano nel sistema vulcanico hanno un chimismo che varia da bicarbonatoalcal<strong>in</strong>o<br />

a bicarbonato-alcal<strong>in</strong>o terroso. La sal<strong>in</strong>ità è bassa, generalmente <strong>in</strong>feriore a 300<br />

mg/L. La conducibilità elettrica specifica mostra variazioni entro un <strong>in</strong>tervallo limitato, con<br />

pochi campioni a conducibilità superiore ai 500 μS/cm. Il pH presenta valori vic<strong>in</strong>o al punto<br />

di neutralità o debolmente alcal<strong>in</strong>i (7-7.5). La pressione parziale di anidride carbonica (pCO2)<br />

varia tra 10 -3 e 10 -1.5 bar, ed è tipica di acque meteoriche che durante l’<strong>in</strong>filtrazione<br />

disciolgono la CO2 presente nel suolo.<br />

La composizione delle acque che circolano nelle vulcaniti è legata alle reazioni di alterazione<br />

delle rocce vulcaniche, che a partire da un idrotipo bicarbonato calcico, rappresentativo delle<br />

acque meteoriche, portano a un idrotipo bicarbonato alcal<strong>in</strong>o, rappresentativo delle acque che<br />

hanno significativamente reagito con le rocce del complesso vulcanico. Le reazioni di<br />

alterazione dei m<strong>in</strong>erali e del vetro vulcanico producono nuove fasi solide e portano <strong>in</strong><br />

soluzione cationi (K, Na, ma anche Mg, Fe e Ca) e acido ortosilicico (H4SiO4). La sequenza<br />

di reazioni di alterazione prosegue f<strong>in</strong>o a che la soluzione non raggiunge la saturazione <strong>in</strong><br />

quarzo o <strong>in</strong> un’altra specie della silice (per motivi c<strong>in</strong>etici, spesso è la silice amorfa a<br />

governare il sistema) e <strong>in</strong> idrossidi di ferro e allum<strong>in</strong>io. I calcoli termod<strong>in</strong>amici <strong>in</strong>dicano che<br />

tra le nuove fasi solide prodotte le più importanti sono: caol<strong>in</strong>ite e/o halloysite, alcuni<br />

m<strong>in</strong>erali del gruppo delle smectiti (K-beidellite), alcuni tipi di zeoliti e vari idrossidi di Fe e<br />

Al (goethite, gibbsite). Gli idrossidi di Fe e Al, precipitano <strong>in</strong>izialmente come particelle<br />

colloidali di dimensioni nanometriche e solo successivamente cristallizzano come fasi<br />

cristall<strong>in</strong>e vere e proprie. Durante la flocculazione gli idrossidi possono adsorbire molti<br />

metalli sottraendoli alla soluzione.<br />

Il diagramma Na vs K (Figura 3b) mostra come il progressivo <strong>in</strong>cremento <strong>in</strong> metalli alcal<strong>in</strong>i<br />

(Na, K) avvenga con un rapporto Na/K quasi costante e molto vic<strong>in</strong>o al rapporto ponderale<br />

medio delle rocce vulcaniche della zona.<br />

Solo i campioni con i contenuti totali di metalli alcal<strong>in</strong>i più elevati mostrano un rapporto<br />

Na/K leggermente più alto. Tale <strong>in</strong>cremento è probabilmente legato all’<strong>in</strong>terazione con i<br />

sedimenti Plio-Pleistocenici presenti alla base delle vulcaniti e/o alla rimozione differenziale<br />

di K e Na dalla soluzione durante la precipitazione dei m<strong>in</strong>erali di alterazione.<br />

Dallo stesso diagramma non si <strong>in</strong>dividuano significativi processi di miscela delle acque<br />

circolanti nelle vulcaniti con i fluidi profondi che caratterizzano i sistemi termali-geotermici<br />

di Fonti di Tiberio - Torre Alf<strong>in</strong>a (nelle zone più meridionali dei Monti Vuls<strong>in</strong>i, ad esempio<br />

nella zona di Latera-Can<strong>in</strong>o, sono <strong>in</strong>vece evidenti i processi di mix<strong>in</strong>g tra acque superficiali e<br />

fluidi profondi – Chiod<strong>in</strong>i et al., 1991; Chiod<strong>in</strong>i e Giaqu<strong>in</strong>to, 1982). Nella parte settentrionale<br />

dei Monti Vuls<strong>in</strong>i, l’acquifero vulcanico è qu<strong>in</strong>di completamente isolato rispetto alla<br />

circolazione profonda grazie alla presenza dei sedimenti argillosi del Plio-Pleistocene e delle<br />

Liguridi che a scala regionale agiscono da aquiclude.<br />

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