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La contam<strong>in</strong>azione degli acquiferi alluvionali umbri da composti organo-clorurati:<br />
cause, diffusione, prospettive<br />
Nicola Morgant<strong>in</strong>i, Luca Peruzzi<br />
Servizio Acque - Dip. Prov. di Perugia, ARPA Umbria<br />
Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i effettuate sulla contam<strong>in</strong>azione da composti organo-clorurati (VOC) <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia<br />
di Perugia, derivano dalle <strong>in</strong>dicazioni fornite dalla Rete Regionale di Monitoraggio delle<br />
Acque Sotterranee (RRM) e rientrano nell’ambito dell’attività di competenza del Servizio<br />
Acque del Dipartimento Prov<strong>in</strong>ciale di Perugia di ARPA Umbria. Le attività di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />
hanno <strong>in</strong>teressato una pluralità di siti rappresentati dai punti della RRM che hanno<br />
manifestato negli anni, una crescita dei valori di concentrazione dei composti VOC e una<br />
stabilizzazione su valori significativi. Gli obiettivi delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i riguardano la def<strong>in</strong>izione dei<br />
livelli di concentrazione dei composti VOC sugli acquiferi alluvionali, la delimitazione delle<br />
aree contam<strong>in</strong>ate, la localizzazione, <strong>in</strong> prima approssimazione, delle sorgenti secondarie di<br />
contam<strong>in</strong>azione ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, la valutazione del rischio di contam<strong>in</strong>azione della risorsa<br />
idropotabile.<br />
I composti organo-alogenati volatili (VOC), sono stati diffusamente utilizzati a partire dagli<br />
anni ’60-’70 <strong>in</strong> una vasta gamma di attività <strong>in</strong>dustriali, artigianali e domestiche (es. processi<br />
di lavaggio a secco, manifatture tessili, vernici, sgrassaggio di parti metalliche, ecc…).<br />
Sostanze quali PCE (Tetracloroetilene) e TCE (Tricloroetilene), appartenenti alla categoria<br />
delle sostanze DNAPL’s (Dense Non-Aqueous Phase Liquids), oltre alla volatilità e la bassa<br />
viscosità, si contraddist<strong>in</strong>guono essenzialmente per avere una densità maggiore di quella<br />
dell’acqua (Mayer e Majid Hassanizadeh, 2005). L’<strong>in</strong>sieme delle caratteristiche chimicofisiche<br />
determ<strong>in</strong>ano significativamente il comportamento dei composti DNAPL nel sistema<br />
“falda-non saturo” e fanno si che, generalmente, queste raggiungano la base a bassa<br />
permeabilità della falda. I composti VOC possono, con il tempo, distribuirsi nel sottosuolo<br />
(saturo e non-saturo) <strong>in</strong> diverse fasi, quali la fase libera o separata, residuale, vapore,<br />
adsorbita e disciolta. Una volta giunte nel non-saturo o <strong>in</strong> falda, tali sostanze possono<br />
potenzialmente essere soggette ad un <strong>in</strong>sieme di processi, fisici, chimici e biologici, cosiddetti<br />
di “attenuazione naturale”, che tendono molto lentamente a ridurne massa, mobilità,<br />
concentrazione e, non sempre la tossicità (Nobre et al., 2004). L’efficacia di tali processi<br />
dipende tuttavia da un <strong>in</strong>sieme di fattori caratterizzanti le falde contam<strong>in</strong>ate, quali condizioni<br />
redox, pH e T, la disponibilità di sostanza organica, la presenza di accettori di elettroni e di<br />
determ<strong>in</strong>ati microrganismi degradanti.<br />
Per quanto riguarda i limiti di concentrazione nelle acque sotterranee, si fa riferimento al<br />
D.Lgs. 152/2006 e D.Lgs. 30/2009, i quali pongono per PCE e TCE valori limite (CSC, nel<br />
caso del D.Lgs. 152/06) rispettivamente di 1.1 µg/l e 1.5 µg/l. Per quanto riguarda l’utilizzo<br />
idropotabile, il D.Lgs 31/2001 fissa un valore di parametro pari a 10 µg/l (come PCE+TCE).<br />
Dal 1998, con l’avvio del Progetto PRISMAS (Progetto Interregionale di Sorveglianza e<br />
Monitoraggio delle Acque Sotterranee) ed a seguito delle <strong>in</strong>dicazioni della Direttiva<br />
98/83/CE, i composti organo-alogenati sono stati <strong>in</strong>seriti nei protocolli di monitoraggio degli<br />
acquiferi umbri (corpi idrici significativi). Tra i composti VOC, le specie più frequentemente<br />
riscontrate sono sostanzialmente Tetracloroetilene (PCE) e Tricloroetilene (TCE). Le<br />
frequenze di rilevazione del Tetracloroetilene sono piuttosto variabili tra i diversi acquiferi<br />
alluvionali monitorati: 60-70% dei punti <strong>in</strong> Conca Ternana, 40% dei punti <strong>in</strong> Valle Umbra,<br />
30% <strong>in</strong> Media Valle del Tevere e Conca Eugub<strong>in</strong>a, 10% <strong>in</strong> Alta Valle del Tevere. Percentuali<br />
di rilevazioni decisamente più basse (generalmente comprese tra 5% e 25%) riguardano il<br />
Tricloroetilene (TCE), con le frequenze più elevate sempre negli acquiferi della Conca<br />
Ternana e della Valle Umbra.<br />
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