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GLI X FILES DEL FASCISMO - Societa italiana di storia militare

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PUNTAVANO VERSO LO SPAZIO<br />

<strong>di</strong> Roberto Pinotti<br />

(Notiziario n° 32 maggio 2002)<br />

Le giuste e acute considerazioni <strong>di</strong> Luca Daniele (nell'articolo<br />

precedente) si inseriscono in termini perfettamente complementari<br />

e consequenziali rispetto alle ricerche e alle verifiche<br />

effettuate da me e Alfredo Lissoni in merito al complesso problema<br />

degli "X-files fascisti" e, più particolarmente, a quello del<br />

"Gabinetto RS/33".<br />

A tutt'oggi il personaggio da noi denominato "Mister X", il nostro<br />

misterioso interlocutore mittente delle documentazioni<br />

pervenuteci, non ha ritenuto opportuno farsi nuovamente vivo.<br />

Pertanto è ancora aperta la questione della corretta<br />

interpretazione <strong>di</strong> certe sigle o date.<br />

Sì, certo, con ogni probabilità "RS" sta per "Ricerche Speciali",<br />

e dunque il collegamento a Guidonia è logico.<br />

Sul "'33", viceversa, si può <strong>di</strong>scutere: è l'anno dell'avvio delle<br />

attività del Gabinetto, ovvero il numero dei suoi componenti?<br />

Oppure sono un numero sinonimo <strong>di</strong> segretezza e potere assoluti,<br />

come il "33" della Massoneria (in<strong>di</strong>cante notoriamente il massimo<br />

Grado dell'Obbe<strong>di</strong>enza Massonica)?<br />

Sia come sia, l'elenco dei Membri della Reale Accademia d'Italia<br />

del 1942, pubblicato nell'Anno XX dell'Era Fascista, contiene<br />

sicuramente i nomi <strong>di</strong> molti membri (se non <strong>di</strong> tutti i membri) del<br />

"Gabinetto RS/33".<br />

Va da sé che i molti rapporti riservati e secretati sui Velivoli<br />

Non Convenzionali <strong>di</strong>scoidali avvistati in Italia negli anni Trenta<br />

(indubbiamente ritenuti e temuti dei nuovi mezzi aerei <strong>di</strong><br />

produzione straniera più che aliena dai vertici del Fascismo),<br />

sottoposti eventualmente alle "menti" <strong>di</strong> Guidonia, non avrebbero<br />

non potuto stimolare l'evidente impennata che comunque si<br />

protrasse in concreto "ex tunc" negli stu<strong>di</strong> aeronauti italiani<br />

(peraltro all'epoca già all'avanguar<strong>di</strong>a nel mondo): da <strong>di</strong>retti<br />

progetti (<strong>di</strong> evidente approccio ingegneristico) "a tutt'ala"<br />

ovvero "ad ala rotante" agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> superaviazione o<br />

iperaviazione <strong>di</strong> Crocco, appunto, impennata che si tradusse, al <strong>di</strong><br />

là dei molti ed importanti record aeronautici tecnicopropagan<strong>di</strong>stici<br />

(da quello <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> Francesco Agello alle<br />

mitiche "Trasvolate Oceaniche" del Quadriunviro e Atlantico Italo<br />

Balbo Governatore della Libia, necessariamente <strong>di</strong>venute immagini<br />

del Regime), in effetti primati pionieristici.<br />

Uno fa i tanti, quanto mai significativo, quello del 1937 del<br />

Colonnello Pezzi della Regia Aeronautica (comandante del "Reparto<br />

Alta Quota" <strong>di</strong> Guidonia) che conquistò, su un Caproni 161, il

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